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Prima del 2013-3-10

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If a Revolution Comes to My Country

If a Revolution Comes to My Country
‎[1971?]‎
Parole e musica di Pete Seeger
Nel disco collettivo “What Now People?, Vol. 2”, Paredon Records, 1977.‎

If a revolution comes to my country
(continua)
inviata da Dead End 8/3/2013 - 11:26
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Cut-Price Hero

Cut-Price Hero
‎[1973]‎
Parole e musica di Ewan MacColl
Nel disco “Folkways Record of Contemporary Songs”, con Peggy Seeger.‎



Poi anche in “Hot Blast” del 1978, sempre con la Seeger.‎

Una canzone contro gli “eroi a buon mercato”, populisti, nazionalisti, capipopolo e dittatori di ogni ‎risma ed epoca…‎
Present-day hero,‎
(continua)
inviata da Dead End 8/3/2013 - 10:42
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Black and White

Black and White
‎[1964]‎
Parole e musica di Ewan MacColl‎
Nel disco “Folkways Record of Contemporary Songs”, con Peggy Seeger.‎



Come anche The Ballad of Sharpeville, un’altra canzone sul massacro di Sharpeville, Sudafrica, 21 marzo 1960…‎


The apples ripe upon the bough
(continua)
inviata da Dead End 8/3/2013 - 09:48
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Dopo Fukushima pt.1‎

Dopo Fukushima pt.1‎
‎[2012]‎
Dall’EP “Cambiamo casa”‎
Ritrovarsi in strada, dopo Fukushima tutto volava via
(continua)
inviata da Dead End 8/3/2013 - 09:18
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Mack the Bomb

Mack the Bomb
‎[1964]‎
Parole della cantastorie statunitense Nancy Schimmel ‎
Sulla melodia de "Die Moritat von Mackie Messer" di Kurt Weill e Bertolt Brecht ‎
Nel disco “Broadsides - Songs and Ballads”, Folkways Records, 1964.‎



Mentre da noi, in alta Valsesia, nelle carcasse dei cinghiali si scoprono livelli di “cesio 137” di dieci ‎volte superiori ai limiti…‎


TRA LE RADIAZIONI INVISIBILI DI FUKUSHIMA
Lavoratori discriminati e sottoposti a livelli radioattivi sopra la media consentita: a due anni dal ‎disastro, lo smantellamento dei reattori procede con lentezza‎

di Alberto Sofia, da Giornalettismo del 7 marzo 2013‎



Una minaccia invisibile, ma presente. Sono passati due anni dal disastro di Fukushima, in ‎Giappone, il secondo incidente nucleare più grave di tutti i tempi, dopo quello ucraino di ‎Chernobyl. Eppure il livello delle radiazioni è rimasto elevato: troppo alto, come spiega il... (continua)
Oh the shark has pretty teeth, dear,
(continua)
inviata da Dead End 8/3/2013 - 09:08
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Home

Home
[2006]
Lyrics & Music by Michael Mullen
Album: Weapon of the Future

A song about identity, history, and trying to reconcile being the descendant of refugees whose country was stolen with living on stolen land in a country where the native people have been made refugees.

Home ft. Michael Mullen
I grew up in this concrete wasteland chasin'
(continua)
inviata da giorgio 8/3/2013 - 08:20
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Borneo

Borneo
Album: The Golden Hour (2008)

Fuggire nel Borneo per scappare dagli USA di George W. Bush (una scimmia per presidente). You know I don't wanna die for the price of oil
Well I ain't gonna live in your world no more
(continua)
7/3/2013 - 22:57
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Le temps des cerises

Le temps des cerises
Durante la Commune venne aggiunta questa strofa:

Quand il reviendra le temps des cerises
Pendores idiots magistrats moqueurs
Seront tous en fête.
Les bourgeois auront la folie en tête
A l'ombre seront poètes chanteurs.
Mais quand reviendra le temps des cerises
Siffleront bien haut chassepots vengeurs.
Theophile Ferrer 7/3/2013 - 22:48
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Onde o sol castiga mais

Onde o sol castiga mais
[1971]
Una canzone sicuramente autobiografica, composta da Bandeira all’inizio della sua carriera artistica, dopo tre anni di servizio militare trascorsi in Angola in un reparto di radiotrasmissioni.

Non si tratta certamente di una canzone pacifista nè contiene una condanna esplicita delle guerre coloniali, ma mi sembra che descriva bene il sentimento di sconforto, di paura, di insensatezza che doveva serpeggiare tra i giovani portoghesi sbattuti a combattere in quelle terre lontane, ostili, sotto un sole feroce, costretti ad uccidere per non morire, pregando Dio di riuscire a sopravvivere...
E furono proprio quei giovani soldati stanchi di guerra che, di lì a poco, posero fine alla dittatura salazarista ed al colonialismo portoghese.
Quem nunca viu, quem nunca andou a combater
(continua)
inviata da Dead End 7/3/2013 - 21:18
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Wallflower

Wallflower
New blood è spettacolare ma questa canzone ti fa capire la sofferenza che ha provato peter quando l'ha scritta,scrivere un'amara verità purtroppo è difficile,per questo è un genio,perchè l'ha fatto capire all'ascoltatore
GRANDE PETER
Francesco 7/3/2013 - 20:32
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False From True

False From True
‎[1968]‎
Parole e musica di Pete Seeger
Nel disco “Pete Seeger Now”, con Bernice Reagon e Frederick Douglass ‎Kirkpatrick.‎
Più recentemente nel disco tributo “Where Have All The Flowers Gone - The Songs Of Pete ‎Seeger” interpretata da Guy Davis‎


When my songs turn to ashes on my tongue,
(continua)
inviata da Dead End 7/3/2013 - 15:59
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Broad Old River

Broad Old River
‎[1982]‎
Parole e musica di Pete Seeger
Nel disco collettivo “Fast Folk Musical Magazine, Vol. 1, n° 2” (1984), con il gruppo degli Hudson ‎River Sloop Singers (Dan Einbender, Al Nejmeh, Steve Stanne e Travis Jeffrey, che è anche ‎l’autore di una strofa aggiunta, l’ultima, indicata per questo fra parentesi)‎

Come along with me
(continua)
inviata da Dead End 7/3/2013 - 14:57
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The Beast (Song of the Punch Press Operator)‎

The Beast (Song of the Punch Press Operator)‎
‎[1963]‎
Parole di Bernie Packer, un operaio amico di Pete Seeger che passò buona parte della sua vita a ‎lavorare alle presse in fabbriche metalmeccaniche.‎
Musica di Pete Seeger.‎
Nel disco “Pete Seeger - Broadside Ballads, Vol. 2” edito dalla Folkways Records nel 1963‎

La bestia feroce in questione è la pressa che divora senza tregua tanto le lastre d’acciaio quanto le ‎dita e la vita dell’operaio…‎
I got a job in a factory
(continua)
inviata da Dead End 7/3/2013 - 13:12
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I'd Love to Change the World

I'd Love to Change the World
Alvin Lee is Going Home

Il chitarrista dei Ten Years After che infiammò il pubblico di Woodstock è morto a 68 anni per le impreviste conseguenze di un intervento chirurgico di routine.
6/3/2013 - 23:11
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Storia senza tempo

Storia senza tempo
Chanson italienne – Storia senza tempo – Los Fastidios
HISTOIRE INTEMPORELLE
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 6/3/2013 - 15:46
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Inevitabilmente (lettera dal carcere)

Inevitabilmente (lettera dal carcere)
Chanson italienne – Inevitabilmente (lettera dal carcere) – Enrico Ruggeri – 1999
INÉVITABLEMENT (LETTRE DE PRISON)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 6/3/2013 - 15:13
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Stranamore (pure questo è amore)

Stranamore (pure questo è amore)
@Alberto: Veramente la frase sul pestaggio anch'io l'ho sempre interpretata come un ragazzo fascista preso a pugni per non voler comprare un giornale di sinistra. Cioè, a rigor di logica mi pare che sia l'unica interpretazione che regge. Perché mai dovrebbe pensare di dire "sono anch'io fascista!" se non per dare man forte all'aggredito distogliendo l'attenzione degli aggressori...? E non lo fa, appunto, perché ha paura, e mi pare improbabile che abbia paura di quello che è tenuto fermo e preso a pugni, direi. La possibilità di chiederlo a Vecchioni non l'ho, chiediglielo tu da parte mia.
Graziano 6/3/2013 - 14:50
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Canto a la Rebelión

Canto a la Rebelión
2013
99%
Oralé oralé oralé
(continua)
inviata da DonQuijote82 6/3/2013 - 12:02
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Ninna nanna del fabbricante d'armi

Ninna nanna del fabbricante d'armi
NINNA NANNA DEL COSTRUTTORE D'ARMI
(continua)
inviata da giorgio 6/3/2013 - 09:20
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La moglie del soldato

La moglie del soldato
[1997]
Testo e musica di Mauro Gurlino
Album: Casa
Muove piano le braccia
(continua)
inviata da giorgio 6/3/2013 - 08:49
Si chiama L' dierin-ne bataye ed è la versione dell'Internazionale in lingua Vallone; ovvero, nella 100a lingua presente in quella che è diventata, probabilmente, la pagina Web più famosa al mondo sull'inno internazionale dei Lavoratori. Dobbiamo, per questo, tutti i nostri ringraziamenti a Marco Valdo M.I., che la ha reperita.
Riccardo Venturi 5/3/2013 - 23:52
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Dress Blues

Dress Blues
Album: "Sirens of the Ditch" (2007)

‎“Dress Blues” è una canzone dedicata a Matthew Conley, un caporale dei Marines morto a Ramadi, ‎Iraq, il 18 febbraio 2006 nell’esplosione di un ordigno artigianale nascosto sulla strada che investì il ‎veicolo su cui il soldato viaggiava. Matthew Conley aveva 21 anni, sposato, con una bimba appena nata, e ‎veniva da Greenhill, la stessa cittadina dell’Alabama in cui è nato l’ex membro dei Drive-By ‎Truckers Jason Isbell… Matthew Conley, uno dei 4.409 (al 19 marzo 2013) soldati americani morti ‎in Iraq “per combattere in una guerra voluta da qualcuno giù ad Hollywood”…‎

(Dead End)
What can you see from your window?
(continua)
5/3/2013 - 22:44
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Le impiraresse

Le impiraresse
‎[seconda metà dell’800]‎
Album “Semo tutte impiraresse”, 1977.‎
Testo trovato su Il Deposito

Canto di lotta raccolto da Luisa Ronchini e pubblicato nel 1978 nel disco “La donna nella tradizione popolare” Le impiraresse, le infilatrici di perle veneziane, lavoravano a domicilio per ‎le conterìe, le fabbriche di vetro di Murano. Un lavoro che consisteva nell’infilare piccole perle di vetro o su fili di cotone speciale, per ‎essere utilizzate nell'abbigliamento (ricami e collane), oppure sul fil di ferro, per creare oggetti ‎decorativi. Un mestiere che richiedeva pazienza e destrezza e che pure era una delle attività meno ‎pagate, con uno sfruttamento della manodopera a basso costo che iniziava dagli otto anni e ‎proseguiva fino a tarda età.
Semo tute impiraresse
(continua)
inviata da Dead End 5/3/2013 - 17:54
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Life, It's a Shame

Life, It's a Shame
‎[1982]‎
Scritta da Andy Gill e Jon King
Album “Songs Of The Free”



‎“Per il parlamentare agire per il bene vuol dire fare denaro… Un equilibrio di potere garantirà la ‎nostra sicurezza… Fare soldi è cosa buona e giusta… Il diritto di arricchirsi è costituzionale… ‎Parlare di corruzione vuol dire fomentare l’insurrezione…”‎
Don't stop out too late at night
(continua)
inviata da Dead End 5/3/2013 - 16:42
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Not Great Men

Not Great Men
‎[1979]‎
Album “Entertainment!”‎



Confutazione della cosiddetta “Teoria dei Grandi Uomini” enunciata intorno al 1840 dallo storico ‎scozzese Thomas Carlyle, secondo il quale “la Storia del Mondo non è altro che la biografia dei ‎grandi uomini”… E invece no: La ‎Storia siamo noi
No weak men in the books at home
(continua)
inviata da Dead End 5/3/2013 - 16:31
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Proprio voi

Proprio voi
‎[1974]
Album “Mi voria saver”, I Dischi del Sole, 1975.‎
Testo trovato su ‎‎La ‎Musica de L’Altra Italia



Una canzone contro il padronato con sullo sfondo la battaglia referendaria del 1974 per difendere la ‎legge Fortuna-Baslini che nel 1970 aveva introdotto il divorzio nel nostro ordinamento giuridico e ‎che era osteggiata dalla Azione Cattolica, dalla CEI, dalla DC e dai fascisti… ‎
Proprio voi che ci assegnate
(continua)
inviata da Dead End 5/3/2013 - 15:15

Le Pragmatisme saxon

Le Pragmatisme saxon
Le Pragmatisme saxon

Canzone française – Le Pragmatisme saxon – Marco Valdo M.I. – 2013
Histoires d'Allemagne 89
An de Grass 90

Au travers du kaléidoscope de Günter Grass : « Mon Siècle » (Mein Jahrhundert, publié à Göttingen en 1999 – l'édition française au Seuil à Paris en 1999 également) et de ses traducteurs français : Claude Porcell et Bernard Lortholary.

Ah, dit Lucien l'âne, moi, je connaissais le génitif saxon... Du moins, j'en ai déjà entendu parlé... N'est-ce pas cette étrange manière de dire les choses qui fait surgir des phrases aussi étranges que : « Le docteur, son chien a mordu la dame, sa chatte ».

Ton exemple, Lucien l'âne mon ami, et je te reconnais bien là, est pour le moins scabreux, même s'il est rigoureusement exact. Mais enfin, tu n'as pas pu t'empêcher de faire une digression... Cependant, où veux-tu en venir exactement ?

À ceci que si je connais le génitif... (continua)
À Leipzig, au fait, pourquoi pas ?
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 5/3/2013 - 15:05
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Α ρε Σύντροφε

Α ρε Σύντροφε
(di Riccardo Venturi, 5 marzo 2013)

La versione musicata da Nikos Kallitsis e cantata da Martha Frintzila non è soltanto un "concentrato" della poesia originale di Katerina Gogou, ma sembra (a parte il riferimento al massacro degli operai cinesi del gennaio 1977) essersi focalizzata sui suoi aspetti più attuali, su ciò che allora faceva presagire i tempi d'oggi. Diventa così come un grido di chi sta vivendo la barbarie.
AH, COMPAGNO
(continua)
5/3/2013 - 13:43
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Die Hard the Hunter

Die Hard the Hunter
(1983)
E' il pezzo più complesso dell'album "Pyromania".

La song è decisamente una presa di posizione contro la guerra e viene pertanto appropriatamente introdotta da samples di tema bellico, che ora fanno sorridere ma all'epoca erano considerati lo stato dell'arte in fatto di effetti sonori campionati.Un pacato arpeggio introduce uno dei riff tanto caratteristici della band. Di nuovo l'essenzialità e la grinta emergono prepotenti. Pre-chorus e chorus non si discostano da quanto detto. Ma il vero pezzo forte della song è la lunga parte centrale, interamente strumentale: i due chitarristi si scatenano su melodie coinvolgenti e tutt'altro che scontate. Il medesimo riff del chorus chiude con decisione il pezzo.
Let's welcome home the soldier boy from (far away, far away)
(continua)
inviata da Andrea - andrea_aslan86@hotmail.it 5/3/2013 - 13:42
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Mi voria saver

Mi voria saver
IO VORREI SAPERE
(continua)
inviata da Dead End 5/3/2013 - 13:29

Da quest'autunno giorno per giorno

Da quest'autunno giorno per giorno
‎[1968]‎
Dall’album “I giorni della lotta”, I Dischi del Sole, 1970‎
Testo trovato su ‎‎La ‎Musica de L’Altra Italia

Compagni, operai, state a sentire:
(continua)
inviata da Dead End 5/3/2013 - 13:25
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Α ρε Σύντροφε

Α ρε Σύντροφε
Η μελοποιημένη ποίηση όπως την τραγουδάει η Μάρθα Φριντζήλα στο βιβλίο-cd Πάνω κάτω η Πατησίων (2012)



Martha Frintzila è nata a Elefsina il 7 aprile 1972. Oltre che cantante, è attrice e scenografa teatrale nonché docente di arte drammatica presso la Scuola Drammaturgica del Teatro Nazionale di Atene. Ha collaborato con artisti del calibro di Maria Farandouri, Haris Alexiou, Nikos Xydakis, Thanasis Papakonstandinou, Fevos Delivoriàs e Mihalis Grigoriou.
A ΡΕ ΣΥΝΤΡΟΦΕ
(continua)
inviata da Riccardo Venturi - Ελληνικό Τμήμα των ΑΠΤ 5/3/2013 - 13:22
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Suona la sirena

Suona la sirena
‎[1968]‎
Dall’album “I giorni della lotta”, I Dischi del Sole, 1970

Suona la sirena, son otto ore
(continua)
inviata da Dead End 5/3/2013 - 13:19
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The Deserter

The Deserter
A powerful Ballad of uncertain attribution (John Williams?) about pacifism, dated from the age of the British Empire.. Still very topical.
Famous the John Richards' version contained in the album "Behind the Lines".
giorgio 5/3/2013 - 12:58

Sogno proibito di un tiratore scelto durante la seconda guerra mondiale

Sogno proibito di un tiratore scelto durante la seconda guerra mondiale
Ho pensato che questa canzone
(continua)
5/3/2013 - 11:15




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