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Colapesce: Maledetti italiani

Colapesce: Maledetti italiani
[2014]
Parole e musica di Lorenzo Urciullo, in arte Colapesce
Singolo che anticipa il nuovo album - dal titolo misterioso - che uscirà nelle prossime settimane.

“L’Italia da sempre utilizza le figure che hanno reso il nostro paese immortale per giustificare il declino in cui anneghiamo da decenni.” (Colapesce)

“Protagonista del videoclip un bambino sovrappeso, italiano di seconda generazione, che metodico e pacato imbraccia motoseghe, lame, asce, archi e frecce e altri fantasiosi strumenti di tortura per sbrindellare le immagini di italiani illustri e molto meno illustri: D’Annunzio e Barbara D’Urso, Matteo Renzi, Flavio Briatore e Luigi Tenco, Asia Argento e Giulio Cesare, Michelangelo e Paolo Brosio. Il meglio e il peggio, l’alfa e l’omega, nel bene o nel male essenza di un’italianità da azzerare per sperare, forse, in un nuovo inizio.” (da Il Fatto Quotidiano)
Sono sempre l’ultimo
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 31/12/2014 - 22:57
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Dans le dos

Dans le dos
[1944 ]

Parodie du Refrain des chevaux de bois – 1936


Ah, Lucien mon ami l'âne, tu connais sans doute aucun la chanson du « Refrain des Chevaux de Bois »…

Certainement, comment ne la connaîtrais-je pas, je suis un ongulé, moi aussi. Alors, tu penses… si je la connais. Je m'en vais de ce pas d'âne, t'en dire le texte et tu pourras même l'écouter chanté par Ray Ventura (1936) et puis, par Georges Brassens, qui l'aimait beaucoup. Donc, voici :

Refrain des chevaux de bois

1936 - 
Auteurs : Charlys – Maurice Vandair - 
Compositeur : Maurice Alexander - 

Brassens
:
Ray Ventura

Viens ma chérie ne me sois pas rebelle 
Belle belle fleur de printemps 
Tu es parmi les autres jouvencelles 
Celle celle que j'aime tant 
Je ne pourrais pas t'offrir des bijoux 
Ni des robes à un prix fou 
Mais je t'invite et selon mes moyens 
Je ne te refuse rien 
Ah, viens viens ma nénette 
Faire... (continua)
Dans le camp nazi, on s'agite, on s'énerve
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 31/12/2014 - 18:07
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Hildebrandslied

anonimo
Hildebrandslied
Carissimi tutti e due, è con grande piacere che tramite Massimo sono arrivata a questa pagina e al vostra scambio. Anch'io ho un ottimo ricordo del mitico prof.Scardigli e del suo insegnamento, e mi ricordo benissimo del Carme che Riccardo ha riesumato in modo così originale - perché no... il terribile pensiero di un figlio che non riconosce il padre o non vuole riconoscerlo e poi rimane ucciso dalla sua mano può essere davvero una canzone contro la guerra che è solo follia distruttiva. E purtroppo, sempre attuale... Ragazzi, vi auguro tutto il bene per il 2015!
Edith
Edith Heidegger Moroder 31/12/2014 - 17:46

Buon anno dalle CCG

Antiwar Songs Blog
Buon anno dalle CCG
Brindiamo al nuovo anno con un Controguerra DOC, un rosso Lumen di Illuminati Riserva 2007. E un abbraccio speciale a GPT, ovunque tu sia.  
Antiwar Songs Staff 2014-12-31 16:42:00
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'O surdato 'nnammurato

'O surdato 'nnammurato
Chanson napolitaine – 'O surdato 'nnammurato – Anna Magnani – 1915

Texte d'Aniello Califano
Musique d'Enrico Cannio

Une des plus belles (universelles) canzones napolitaines de tous les temps, que nous avons décidé d'insérer dans l'interprétation de la grande Anna Magnani, qui en fut l'interprète mémorable dans le film pour la télévision « La Sciantosa », d'Alfredo Giannetti (1970), dans lequel elle jouait aux côtés de Massimo Ranieri. Un hommage à la grande Nannarella ...

La chanson, comme on sait, parle d'un soldat, loin de son aimée car il est au front pendant la première guerre mondiale.
Interprétée par beaucoup de grands artistes, napolitains et pas napolitains.
LE SOLDAT AMOUREUX
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 31/12/2014 - 12:21
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Velilla

Velilla
[2014]
Parole di Loris Vescovo
Nell’album intitolato “Penisolâti”
Ispirata a e sulla melodia di “Africanina”, conosciuta anche come “Pupetta mora”, canzone del periodo fascista e coloniale scritta nel 1936 da Enea Malinverno con musica di C. Rampoldi (“Pupetta mora, africanina, tu della libertà sarai regina, col legionario liberatore imparerai ad amare il tricolore.”)

Velilla, fusione di Velina e Balilla, è neologismo coniato da Loris Vescovo per definire il Ventennio di Berlussini (o Mussoloni, che dir si voglia)… La differenza è che quello di Benito a un certo punto finì a Dongo, con strascico simbolico a Piazzale Loreto; il Ventennio di Silvio pare invece non finire mai, e continuerà anche dopo la sua serena morte, quando si compirà definitivamente la sua reincarnazione al Potere, peraltro già tragicamente in atto.
Preghiamo per noi. Amen.
I canti del ventennio son proibiti
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 31/12/2014 - 09:35
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Peace Mound Center Statement

Peace Mound Center Statement
Musica di Leopold Kozłowski

https://www.youtube.com/watch?v=arCaFQ6FaLY
instrumental
inviata da k 30/12/2014 - 22:42

Hiroshima símbolo de paz

Hiroshima símbolo de paz
[1970]
Parole e musica degli argentini Don Filinto e Alfonso Casini, poco noti musicisti e compositori di tango.
Testo trovato su Todo Tango
Vuelen las campanas por la paz del mundo
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 30/12/2014 - 22:09
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Sadagora Hot Dub

Sadagora Hot Dub
Testo e musica di Amsterdam Klezmer Band
Sito ufficiale http://www.amsterdamklezmerband.nl/
Познакомились в саду Эдемовом,
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 30/12/2014 - 20:10
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'O surdato 'nnammurato

'O surdato 'nnammurato
Straordinaria! Più l'ascolto e più leggo nella donna di cui è innamorato il soldato la metafora della VITA
30/12/2014 - 17:35
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L'albero

L'albero
1997
L'albero

Canzone che da il titolo al nono album di Jovanotti del 1997 e che fa riferimento ad altre 2 CCG: Le radici ca tieni e 'A livella. Una parabola sulla tolleranza e l'integrazione
Proprio come un albero che vive in mezzo agli alberi
(continua)
inviata da Donquijote82 30/12/2014 - 16:51
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On me dit que des Juifs se sont glissés dans la salle

On me dit que des Juifs se sont glissés dans la salle
On me dit que des Juifs se sont glissés dans la salle

Persiflerie française - On me dit que des Juifs se sont glissés dans la salle - Pierre Desproges - Théâtre Grévin 1986 

Lucien l'âne mon ami, il n'y a pas que la chanson dans le spectacle sur scène, dans les cabarets et dès lors, je te prie de bien vouloir considérer ceci. Il y a aussi les persifleurs… Par exemple, Karl Valentin… en est un exemple. Ou les Monty Pythons… Ou Ascanio Celestini… Je ne sais depuis quand, peut-être même en Egypte aux temps des pharaons en trouvait-on déjà… Mais il y a une longue tradition de ces persifleurs qui s'en prennent aux pouvoirs et aux gens et aux choses installées. Qui mettent à mal les idées reçues, qui font de la moquerie un art majeur. Il y en a toute un gamme ; certains sont plus incisifs que d'autres. Parmi tous ceux-là, il en est un qui disait : On peut rire de tout, certes ; mais pas avec... (continua)
On me dit que des Juifs se sont glissés dans la salle ?
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 30/12/2014 - 16:23
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Lavoratori soldati (o Guerra e pace)

Lavoratori soldati (<em>o</em> Guerra e pace)
[1917]
Canzone scritta da Pietro Pizzuto, siciliano di Ficarra (Messina), e Pietro Pietrobelli, veneto di Schio (Vicenza), socialisti antimilitaristi mandati a combattere nella Grande Guerra.
Testo trovato su A – Rivista Anarchica (all’interno di un articolo intitolato “La guerra dei senzapatria” a firma di Gaia Raimondi) e in una ricerca sul processo di Pradamano del 1917 pubblicata su BlogER.

I due, e con loro parecchi altri, non rinunciarono mai alla propaganda antimilitarista, nemmeno quando furono buttati in prima linea, e per giunta nei pericolosissimi reparti di punizione.
All’inizio del 1917 Pizzuto e Pietrobelli diffusero questa loro poesia - da cantarsi sulla melodia di O Gorizia, tu sei maledetta, oppure su quella de Il general Cadorna, oppure ancora di una delle canzoni di Pietro Gori (messinese pure lui come il Pizzuto, guarda caso) - insieme al manifesto della conferenza... (continua)
Ascoltate o popolo italiano
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 30/12/2014 - 15:47
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Βράχο βράχο

Βράχο βράχο
MEJ TĘSKNOTY LICZĘ SKAŁY...
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 30/12/2014 - 14:56
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L asêdi ala Ròca ed Galîra

L asêdi ala Ròca ed Galîra
I fatti qui raccontati risalgono al 1334, ma non sono certo che questa canzone popolare bolognese – qui nella versione recitata e cantata da Fausto Carpani trovata su La stòria d Bulåggna – sia altrettanto antica. Per cui non mi sento di datarla, riservandomi successivi accertamenti.
Aggiungo che gli stessi fatti furono sapientemente raccontati da Dario Fo nel terzo monologo (“Il tumulto di Bologna”) del suo magistrale spettacolo in grammelot intitolato “Il fabulazzo osceno”, messo in scena nel 1982.

Brevissimi cenni storici.
All’inizio del 300 c’era non poca maretta tra il papa ed i grandi feudatari romani (come i Colonna) e anche molti monarchi europei ce l’avevano su con la Chiesa. Roma era troppo insicura per la corte pontificia e così il francese Clemente V, successore di Bonificio VIII (schiattato dalla bile poco dopo aver subìto dai Colonna l’oltraggio dello “schiaffo di Anagni”),... (continua)
[Recitativo]
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 30/12/2014 - 12:07
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I Ain't Living Long Like This

I Ain't Living Long Like This
I look for trouble and I found it son
(continua)
30/12/2014 - 02:54
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Don't You Think This Outlaw Bit's Done Got Out of Hand

Don't You Think This Outlaw Bit's Done Got Out of Hand
http://www.allthatsleft.co.uk/2012/11/...
http://tasteofcountry.com/remember-whe...

Canzone del 1978, dall’album “I've Always Been Crazy”, che Waylon Jennings scrisse con riferimento alla brutta esperienza vissuta l’anno precedente, quando fu arrestato e detenuto per possesso e spaccio di cocaina sulla base di un’accusa formulata contro di lui addirittura dall’agenzia federale DEA, la Drug Enforcement Agency... Se la vide proprio brutta ma poi la sua difesa riuscì a ridimensionare la vicenda e a dimostrare la violazione dei più elementari diritti dell’assistito.
Una canzone ascrivibile al sottogenere country Outlaw e che sulle CCG può benissimo fare il paio per esempio con Starkville City Jail di Johnny Cash.

(Bernart Bartleby)
I'm for law and order, the way that it should be
(continua)
30/12/2014 - 02:21
Ci sono voluti quasi sei mesi, ma la colossale pagina dedicata a Lili Marleen è stata totalmente rifatta e ampliata. Poiché siamo agli ultimi giorni di questo (difficile) 2014, è anche un modo per augurare a tutt* un felice anno nuovo.
Riccardo Venturi 29/12/2014 - 23:01
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Les Juifs

Les Juifs
[1975]
Paroles : Henri Djian

Voici, Lucien l'âne mon ami, une chanson qui a toutes les raisons de se retrouver ici dans les Chansons contre la Guerre… Une chanson qui poursuit l'antisémitisme et plus exactement, cette inexplicable haine qui roule sournoisement dans nos sociétés et soudain, resurgit au jour et puis éclate en un grand feu de destruction collective. Il n'y a pas d'explication rationnelle à cette maladie de société. Comment expliquer cette barbarie distillée goutte à goutte jusqu'à noyer des peuples entiers dans la fange brune, dans l'ordure noire ?

Tu as raison, Marco Valdo M.I. mon ami. Il n'y a pas de raison dans tout cela. Et surtout qu'on ne vienne pas parler ici de race… Il n'y a, foi d'âne, qu'une seule race humaine. Délirante, autodestructice, irrationnelle, paranoïaque, schizophrène, tout ce qu'on veut et pire encore, mais une seule. Enfin, c'est comme si on disait... (continua)
D'abord, ils ont un nez.
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 29/12/2014 - 18:25
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Endangered Species

Endangered Species
[2011]
Parole e musica di Esperanza Spalding, Wayne Shorter (mitico sassofonista e compositore jazz) e Joseph Vitarelli, featuring Lalah Hathaway
Nel disco della Spalding – bravissima e splendida bassista afroamericana - intitolato “Radio Music Society”, pubblicato nel 2012
She's in danger, too
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 29/12/2014 - 16:45
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Black Gold

Black Gold
[2011]
Parole e musica di Esperanza Spalding, classe 1984, bravissima e bellissima bassista, contrabbassista, violinista e cantante afroamericana.
Nel suo disco del 2012 intitolato “Radio Music Society”
Hold your head as high as you can
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 29/12/2014 - 16:36
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Land of the Free

Land of the Free
[2011]
Parole e musica di Esperanza Spalding, classe 1984, bravissima e bellissima bassista, contrabbassista, violinista e cantante afroamericana.
Nel suo disco del 2012 intitolato “Radio Music Society”

Una canzone dedicata a Cornelius Dupree Jr., un afroamericano di Houston, Texas, che nel 1980 fu condannato a 75 anni di reclusione (un ergastolo, di fatto) per una rapina con stupro commessa l’anno precedente.
Lui professò sempre la sua innocenza.
Poi con il test del DNA si scoprì che non era stato lui per davvero, e allora lo liberarono…
Soltanto una nota di dettaglio: nel frattempo Cornelius Dupree Jr. si era fatto 30 anni di galera!
L’hanno risarcito con 80.000 dollari per ogni anno di prigione, ossia 2.4 milioni, esentasse.
Da che la scienza ha reso disponibile il test del DNA, nel solo Texas sono stati scagionati ben 41 condannati…
Finally, they've exonerated Dupree
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 29/12/2014 - 16:24
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Industrial Child

Industrial Child
[2014]
Scritta da Jack Bruce (1943-2014, musicista scozzese ex membro dei Cream) e Peter Brown
In “Silver Rails”, l’ultimo album di Bruce, uscito qualche mese prima della sua recente scomparsa
Tell you a story of grief and grime
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 29/12/2014 - 15:27
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Stornelli di Regina Coeli

anonimo
Stornelli di Regina Coeli
Scusate, potete segnalare qui i "lavori in corso"? C'è un problema di attribuzione non ancora risolto...
Bernart Bartleby 29/12/2014 - 15:26
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Sono un ribelle mamma

Sono un ribelle mamma
[1987]
Testo e musica di Roberto "Freak" Antoni
Lyrics and music by Roberto "Freak" Antoni
Album: Non c'è gusto in Italia ad essere intelligenti
Poi in "La Krema" (album antologico, 2002)

L'anno che sta per andarsene ha visto andare e partire, come tutti. Tra quelli che sono partiti, il 12 febbraio, c'è stato anche Freak Antoni. Così, in un anno che ha segnato una grave perdita anche per questo sito, mi è venuta un po' la voglia di uno sberleffo; ché, secondo me, la cosiddetta “sorella morte” è una seriosa e insopportabile, cupa e stupida entità che, oltretutto, è pure parecchio permalosa. Sorella di chi, poi? Mia, no di certo. Non provo proprio nessun tipo di sorellanza con questo personaggio tanto esaltato, e ti pareva, dalle religioni di qualsiasi tipo come il viatico verso qualche favoloso “altro mondo”. Nonostante le sue brutture, nonostante le sue autentiche schifezze, continuo... (continua)
Pronto, passami la mamma
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 29/12/2014 - 11:00

Siamo di guardia sul Montoso

anonimo
Siamo di guardia sul Montoso
In “Canti della Resistenza italiana”, a cura di Anton Virgilio Savona e Michele Luciano Straniero, Biblioteca Universale Rizzoli, 1985.
Canto diffuso tra le Brigate Garibaldi, in particolare la 4ª “Cuneo”, operante dalla Valle Po fino alle Langhe, nel cuneese, e la 105ª “Carlo Pisacane” attiva in Val Luserna (Pellice), nel torinese. Non per niente la segnalazione di questo canto mi arriva dall’amico Pino Costa di Luserna San Giovanni, maestro forgiatore e costruttore di beidane valdesi che abbiamo già incontrato su queste pagine.



Montoso, nel Comune di Bagnolo Piemonte, a 1.250 metri sullo spartiacque tra le valli Po e Pellice, è oggi un esempio di speculazione edilizia dissennata e criminale dovuta alla vicinanza con gli impianti sciistici del Rucas (che credevo abbandonati da tempo e che invece pare che in parte vivacchino ancora, neve permettendo, non si sa come…).

“Ma dopo l’8 settembre... (continua)
Siamo di guardia sul Montoso
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 29/12/2014 - 10:57

Era una notte nera (Passa la ronda dei Garibaldini)

anonimo
In “Canti della Resistenza italiana”, a cura di Anton Virgilio Savona e Michele Luciano Straniero, Biblioteca Universale Rizzoli, 1985.
In realtà il brano è mutuato, quasi pari pari, da “Passa la ronda”, un canto degli Alpini risalente alla Grande Guerra: “Passa la ronda dei veci alpin: e la risponde ‘fiaschi de vin!’
Nella versione resistenziale divenne l’inno di qualcuna delle molte Brigate Garibaldi, in particolare la 105ª "Carlo Pisacane" attiva in Val Pellice (TO). Non per niente la segnalazione di questo canto mi arriva dall’amico Pino Costa di Luserna San Giovanni, maestro forgiatore e costruttore di beidane valdesi che abbiamo già incontrato su queste pagine.
Passa la ronda dei garibaldin
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 29/12/2014 - 09:58
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J'attendrai

J'attendrai
la canzone e' triste in francese fa PIANGERE.
28/12/2014 - 23:25
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Land of Hope and Glory

Land of Hope and Glory
[1979]
Scritta da Lee Thompson e Chris Foreman
Quinta traccia del fenomenale album d’esordio della ska band inglese, “One Step Beyond”

I Madness prendono qui a prestito il titolo della famosa iper patriottica canzone del 1902 (che la maggioranza degli inglesi vorrebbe come inno nazionale al posto di “God Save The Queen”) per raccontare dell’esperienza di uno di loro, il sassofonista Lee Jay Thompson, detto El Thommo, in un “borstal”, come vengono chiamati in Gran Bretagna i carceri minorili, i riformatori di Sua Maestà...
Attention!
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 28/12/2014 - 18:11
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Uncle Sam

Uncle Sam
[1985]
Scritta da Lee Thompson e Chris Foreman
Singolo poi incluso nell’album “Mad Not Mad”
Venne pubblicato anche in una curiosa (e dai cultori ricercatissima) “flag bag” costituita da una bandiera americana con il titolo stampato in cirillico (!)

Parodia delle strettissime relazioni militari - oltre che parentali - tra inglesi e statunitensi... Assolutamente da vedere il video delirante ambientato un po’ tra villette a schiera tipicamente inglesi, un po’ su di una caricaturale isoletta nel Pacifico, un po’ su di un anfibio militare che solca il Tamigi... Alla fine non resta che un’enorme lattina di Coca Cola...
Here they come again
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 28/12/2014 - 17:25
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Un riparo per noi

Un riparo per noi
In quegli anni ,non c'era internet e le informazioni giravano a fatica,autori italiani andavano a Londra compravano un po' di 45 gg e nella speranza che quel gruppo o brano non arrivasse mai in Italia se lo accreditavano come proprio.Ricky Hianco ci ha fatto più' di una trasmissione sui plagi .questo è uno dei piu' eclatanti .Nel primo 33 giri dei Pooh c'è un brano che non ha autori ma mi pare fosse o dei KINKS O DEGLI WHO.
Daniele Pacchioni 28/12/2014 - 11:26
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Koniec i początek

Koniec i początek
Il 26 dicembre 2014 a Newtonville negli Stati Uniti è morto Stanisław Barańczak.
Ecco la versione inglese di Stanisław Barańczak e Clare Cavanagh di questa celeberrima poesia di Wisława Szymborska.
Da questa pagina
THE END AND THE BEGINNING
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 27/12/2014 - 23:25
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Skip a Rope

Skip a Rope
Skip a rope, skip a rope
(continua)
27/12/2014 - 17:48

Bounaneuit 1945

Canto delle formazioni “Giustizia e Libertà” (collegate al Partito d'Azione) della Val Pellice (TO), dedicato alla memoria del partigiano Riccardo Gatto. La 5a divisione alpina GL “Sergio Toja” (partigiano caduto in azione a Bibiana il 24 gennaio 1944) operava tra le valli Pellice, Germanasca e Angrogna e nel Pinerolese. Tra i comandanti, Riccardo Vanzetti (“Renato”, milanese, ingegnere e tenente in aeronautica) e Paolo Favout (“Paoluccio”, di Bricherasio, caporal maggiore di fanteria).
ADDIO RICCARDO
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 27/12/2014 - 15:22
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Italia una parola aperta

Italia una parola aperta
[2013]
Versi di Erri De Luca
Musica di Roberto Colombo
Nell’EP live “Qualcosa è nell’aria”
Italia è una parola
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 27/12/2014 - 13:24
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Aqualung

Aqualung
A parte la caritas che avrei tradotto esercito della salvezza, tutto torna! Complimenti Michele
27/12/2014 - 08:39
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David Riondino: Mistici digiuni (Battiato in carcere)

[1994]
Testo e musica di Franco Batt David Riondino
Album: Temporale



Il 2015, come sapete, ci porterà l' "Expo" (o "Expò", pron. "espò") di Milano, incentrata sull' "alimentazione". Lungi da noi prendere posizione su questa congrega di mafiosi, corrotti e speculat questo evento: ci siamo limitati, qui, a trascrivere quello che dovrebbe essere il vero inno dell'Espò milanarda, ivi compresa la scena iniziale, che si svolge in una cella di galera (quella dove sono già finiti alcuni intrallazzati con l'evento). Franco Battiato, dice una leggenda, se la prese un po' per questa sublime riondinata del 1994, abbinata a Franco da Catania; e pazienza. [AHiL]
- Maledizione...sono in questa cella, da solo...solo per modo di dire...
(continua)
inviata da Ahmed il Lavavetri 26/12/2014 - 22:24

Riccardo Venturi: Micorta per l'estate

Riccardo Venturi: Micorta per l'estate
[22 giugno 2012]

Poiché siamo appena entrati nell'inverno dell'emisfero nord, e scrivo con calato sulla testa un berrettone di lana che sembro ancor di più un orso bruno, desidererei proporVi ciò che scrissi all'inizio dell'estate del 2012. Non saprei dirvi molto su questa cosa, se non che è il secondo degli "autoritratti" che mi sono fatto; il primo risale a molti anni prima, ed avevo scelto di tratteggiarmi mentre ero immerso in vasca da bagno (si chiama, infatti, Autoritratto immerso in una bagnarola e trovò un musicante nella figura di Stefano Mannelli). Per questo secondo e ultimo, invece, presi spunto dai Rombi e milonghe di David Riondino; ma poiché non posso e non devo sentirmi all'altezza, scrissi una micorta al posto di una milonga, anche se poi, in definitiva, il testo non è affatto breve. Così ero quel giorno; oggi, chissà. Ma arriverà, di nuovo, un'estate. Due appunti: nel testo... (continua)
Dice un mi' vecchio amico, che mi sono scordato
(continua)
26/12/2014 - 21:50
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On n'est pas là pour se faire engueuler

On n'est pas là pour se faire engueuler
(di Riccardo Venturi, 26 dicembre 2014)
NON S'È MICA QUI PER FARCI TRATTAR MALE !
(continua)
26/12/2014 - 21:23




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