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Cinque tedeschi ad Albinea

Cinque tedeschi ad Albinea
Resta da capire (o da sapere) se -ad oggi- i cinque tedeschi sono considerati, dallo stato tedesco, traditori o eroi.
E come sono state trattate le loro famiglie.
Personalmente non ho molti dubbi.
gianfranco 8/11/2014 - 21:06
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Why Can't the English?...

Why Can't the English?...
This song is part of the My Fair Lady Musical Soundtrack, 1956. The song was played and interpreted by the character of Henry in My Fair Lady.

This song is dedicated to the insanity of some people who criticize others for the way that they speak and how they despise their accents or their "dialects", so as to call them.

Languages were not meant to belong to a select few, to a specific clan of intellectuals, and or to a pedantic elite of rich men, rather, all languages belong to everyone and to all kinds of people in a global society, regardless of the way they dress, whatever it is they sport, whatever their job is, or whatever salary they earn.

It is absurd to be a "Language Dictator" in modern times, most especially when it is already proven that in about 500 years or so, most, if not all of the current languages will most likely disappear or will be "transformed" into some sort of... (continua)
Look at her, a prisoner of the gutters,
(continua)
inviata da Josephine Manuelle 8/11/2014 - 12:07
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Brigante se more

Brigante se more
Interessantissima la discussione sull'origine della canzone, conclusasi con intervento diretto dell'autore. Per quanto mi riguarda, aggiungerei una nota linguistica. Il testo della canzone, si dice in calce, è in "lingua napoletana"; ebbene, in napoletano il nesso "st" non viene MAI pronunciato "sht",come lascia pensare la scrittura col "gancetto" sulla s usato nel testo da voi riportato, cosa che, al contrario, è corretta per i nessi similari sp, sc ('a shcuppetta) etc. Non sono napoletano, ma ho passato sedici anni a Napoli, conosco il quartiere "Stella" e varie altre parole con tale nesso (del resto basta l'ascolto della versione originale interpretata da "Musicanova" per verificare la pronuncia). Comprendo che si tratta di questione di minima importanza rispetto a quella dell'autorialità, ma conoscendo l'acribia linguistica dell'ottimo Venturi spero che voglia accogliere questa mia precisazione. Ad maiora.
Luigi 8/11/2014 - 09:44
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Bisanzio

Bisanzio
Vorrei segnalare la menzione di questa pagina (compresa la parodia "campigiana"...) da parte di una grande e vecchia amica (NB "vecchia" nel senso di amica da parecchio tempo, sia chiaro!): Iside65, vale a dire Silvia Torelli, nel suo blog Little Precious Things. Come si evince da questo post, siamo pure riusciti a farcela andare, a Istanbul!

Riprendendo in mano questa pagina e il suo contenuto, e rendendoci conto che questa canzone parla proprio della Rivolta di Nika e della strage dell'Ippodromo del gennaio 532, pur restando ferma la sua oniricità, si è deciso di toglierla dagli "Extra" e di attribuirle una pagina propria.
Riccardo Venturi 7/11/2014 - 20:06
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Tarantella per uno scugnizzo di tanti anni fa

Tarantella per uno scugnizzo di tanti anni fa
[1975]
Testo di Beppe Chierici
Musica di Beppe Chierici e Daisy Lumini
Album: Il paese dei bambini con la testa"
I Dischi dello Zodiaco VPA 8248

Dal disco LP "Il Paese dei bambini con la testa" di Daisy Lumini e Beppe Chierici (Dischi dello Zodiaco). Una canzone che parla delle Quattro giornate di Napoli del settembre 1943, come Canto allo scugnizzo dei Musicanova. Può essere che, come l'altra, questa canzone parli di Gennarino Capuozzo, anni 12, o di Filippo Illuminati, anni 13, o di Pasquale Formisano, anni 17, o di Mario Menechini, anni 18. E di tutti gli altri ragazzi e ragazzini napoletani che presero le armi per cacciare i nazifascisti da Napoli, la prima città d'Europa ad insorgere con successo. Sarebbe bene ricordare che, durante le giornate dell'insurrezione antifascista, Napoli ebbe 562 morti, tra i quali molti giovanissimi. [CCG/AWS Staff]
Tarantella all'indirizzo
(continua)
inviata da Gianfranco 7/11/2014 - 19:19
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Posizione orizzontale

Posizione orizzontale
2003
Sine Frontera

"Posizione orizzontale", una sorta di ipnotico mantra generazionale, dove si parla di rivoluzione ("spegnendo la televisione"), ma sempre "in posizione orizzontale", che è uno strano e piacevole modo per contestare un mondo in verticale.

"Fate l'amore, non fate la guerra"
Avremo luna avremo luce
(continua)
inviata da Donquijote82 7/11/2014 - 18:45
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Los granaderos

Los granaderos
[1973]
Parole e musica di Judith Reyes
Nell’EP intitolato “Judith Reyes canta corridos de denuncia politica”
Per la “Campaña por la defensa fisica y moral de los presos politicos de Mexico

Canzone dedicata ai “servi dello Stato” per antonomasia (“Servi dei servi dei servi dei servi!”, si urlava un tempo), del Messico in questo caso, ma molto simili tra di loro ovunque si vada...

Tutti i nomi contenuti nel testo si riferiscono a sindacalisti “charristi” (cioè collusi con la controparte governativa) e politici messicani, ancora oggi simbolo della corruzione e dello strapotere esercitato ininterrottamente per oltre 70 anni (1928-2000) dal Partido Revolucionario Institucional (PRI).
Tutti, salvo uno: Demetrio Vallejo Martínez (1910-1985), comunista, segretario generale dei ferrovieri, grande lottatore sociale, più volte incarcerato. Nel 1968 una delle richieste del movimento studentesco messicano, prima di essere schiacciato nel sangue, fu proprio la liberazione dei prigionieri politici, in testa a tutti Demetrio Vallejo.
Si fuera jaripeo
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 6/11/2014 - 23:18
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Marschlied 1945

Marschlied 1945
Chanson allemande – Marschlied 1945 – Erich Kästner – 1945

Texte d'Erich Kästner, composé à l'époque de son engagement dans les productions de cabaret littéraire à Die Schaubude de Munich (1945-48).
Musique d'Edmund Nick (1891-1974), compositeur et directeur musical allemand



Allemagne, 1945. Une route de campagne. L'épave d'un char dans un champ. Une jeune femme vêtue avec des vêtements d'homme, une vieille veste et un sorte de pantalon usé, en chemin vers on ne sait où. Tout ce qui lui est resté : un sac à dos, une valise et la tête encore sur le cou, seulement la vie, sur le fond d'une Allemagne détruite…
MARCHE 1945
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 6/11/2014 - 23:01
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Mandela

Mandela
…per non dimenticare chi ha lottato affinché “altri fossero liberi” (senza avere nulla in cambio…)

I GUERRIERI DIMENTICATI DEL SUDAFRICA
“Se questo paese è libero -si rammaricava un ex guerrigliero – ed ha potuto organizzare eventi come la Coppa del mondo, lo deve all’MK”, Umkonto we Sizwe, il braccio armato dell’African National Congress (ANC). Ma sembra che all’epoca nessun alto dirigente si fosse recato nel misero ufficio dei reduci, con le pareti ricoperte da manifesti ingialliti, per invitare qualche veterano alle manifestazioni.
Tutto era cominciato il 21 marzo 1960. Quel giorno in diversi centri urbani della RSA si svolsero manifestazioni, organizzate dal Pan African Congress (PAC), contro l’obbligo per i neri di portare con sé un lasciapassare. Il regime rispose massacrando a Sharpeville decine di persone. Ufficialmente le vittime furono sessantanove, ma i testimoni sostengono... (continua)
Gianni Sartori 6/11/2014 - 17:55
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Henry Joy

anonimo
Henry Joy
[subito dopo il 1798]
Canzone di autore anonimo risalente alla fallita ribellione irlandese del 1798, quella capitanata da Wolfe Tone.
Testo trovato su A Small Collection Of '98 Songs
Interpretata da molti artisti, tra cui The McPeake Family (1965), Brian McCollum Folk Group (1966), The Irish Rovers e The Folkstones (1968), Tommy Makem (1970), The Battering Ram (1973), Barleycorn (1974), Dé Dannan (1980), Frank Harte e Donald Lunny (1998, in occasione del bicentenario dell’Irish Rebellion).

Henry Joy McCracken (1767-1798), rampollo di una delle più importanti e ricche famiglie di Belfast, imprenditore, di credo presbiteriano, fu fondatore degli United Irishmen, insieme a Wolfe Tone, Samuel Neilson e Thomas Russell. Quando nel 1798 scoppiò la rivolta anti-inglese, Henry Joy McCracken organizzò i ribelli nella contea di Antrim. Il 7 giugno la battaglia per il controllo del capoluogo si... (continua)
An Ulster man I am proud to be,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 6/11/2014 - 16:09
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Brown-Skinned Cow

Brown-Skinned Cow
the lyric at bottom goes: "Heard a choo choo train say to the railroad track"...my grandmother used to play this "album" for us in the l950's and to this day, I remember most of the lyrics. It's helped form my positive view of/ interest in the world and its different people.
k.schwarzmann 6/11/2014 - 16:07
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Samobójstwo Jesienina

Samobójstwo Jesienina
[1989]
il suicidio di Esenin
Testo e musica di Jacek Kaczmarski
Dedicato a Galina Bovy
Trovato qui
Znajoma Rosjanka nad kieliszkiem twierdzi,
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 6/11/2014 - 03:00
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Fernande

Fernande
Traduzione di Jarosław Gugała e Filip Łobodziński
Testo da YT
MAJA
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 5/11/2014 - 23:37
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Mourir pour des idées

Mourir pour des idées
Conserverei comunque la precedente versione in polacco, visto che i due testi si differenziano abbastanza, cioé il testo che viene proposto da me oggi, pare una riscrittura volta al miglioramento il testo fornito nel lontano 2005 da Rick. Vorrei solamente precisare che Jacek Musiatowicz non é il traduttore della canzone di Brassens. È solamente uno che ha fatto la raccolta personale delle canzoni che gli piacciono. È da notare che la versione polacca sia fatta all'arte, essendo una traduzione piuttosto fedele, comprendente tutte le sei strofe dell'originale, e come si può ascoltare su YT, fedele alla ritmica e alle rime. Anche l'arrangiamento, che nell'introduzione richiama il vecchio evergreen dei Led Zeppelin: "Stairway To Heaven", per svilluparsi in maniera sincopata, tipica del jazz, aggiunge al pezzo uno spirito che risente un po' della beffa goliardica, dando un respiro e rinnovata... (continua)
ŚMIERĆ ZA IDEE
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 5/11/2014 - 22:58
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Eva tomando el sol

Eva tomando el sol
d'après la version italienne de Lorenzo Masetti
d'une
Chanson espagnole - Eva tomando el sol - Joaquín Sabina – 1988

Une histoire d'amour marginal, de maisons occupées et de dégagements du paradis terrestre racontée par Sabina sous forme de parabole biblique avec simplicité et poésie. Ironie unie à la dénonciation sociale et une trame qui rappelle Bouche de Rose.
ÈVE AU SOLEIL
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 5/11/2014 - 22:50
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Muerte de Tupac Amaru

Muerte de Tupac Amaru
Un ricordo per i compagni di MRTA assassinati a Lima nel 1997...
ciao, GS

"E TU ORA COSA PENSI?..."
- un incontro con Isaac e Norma Velazco-
(intervista a cura di Gianni Sartori 1997)

Un anno fa, il 17 dicembre 1996, un gruppo di guerriglieri del MRTA (Movimento Rivoluzionario Tupac Amaru) occupava l’ambasciata giapponese a Lima, come estrema forma di protesta contro il sistema carcerario peruviano, per la liberazione dei prigionieri politici uccisi lentamente, giorno per giorno, nelle prigioni di Fujimori. L’occupazione finì quattro mesi dopo con l’intervento delle teste di cuoio peruviane, addestrate da istruttori americani. I guerriglieri vennero giustiziati e fatti letteralmente a pezzi (alcuni decapitati). Nei comunicati del MRTA si sostiene che "come gran parte del Sud del mondo, il Perù si trova sotto il tallone del neoliberismo e il suo sviluppo economico avviene a scapito delle... (continua)
Gianni Sartori 5/11/2014 - 22:15
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Vernichtungsbefehl

Vernichtungsbefehl
5/6 novembre 2014

Due parole del traduttore. “Vernichtungsbefehl”, tedesco per “ordine di annientamento” o “di distruzione”, deve essere situata non solo nel passato ma anche nel presente. Dalla traduzione, infatti, è saltata fuori una canzone che, in realtà, delle storie di cento anni fa e del genocidio degli Herero-Namaqua parla non molto; o meglio, tutto sembra aleggiare sul quel che l'autore dice nel testo di questo lunghissimo brano (nell'originale, purtroppo non reperibile da YouTube, dura dodici minuti e rotti). La canzone prende spunto da un fatto reale: le dune del deserto del Kalahari continuano a restituire gli scheletri degli Herero sterminati dai colonizzatori tedeschi e dalla Schutztruppe di Von Trotha dopo più di cento anni (i fatti avvennero nel 1904). Di fronte a tale fatto, con un procedimento un po' alla Eric Bogle, l'autore si rivolge a un ipotetico soldato della Schutztruppe,... (continua)
ORDINE DI ANNIENTAMENTO
(continua)
5/11/2014 - 17:52

The Man From God-Knows-Where

The Man From God-Knows-Where
[1918]
Versi di Florence Mary Wilson Florence Mary Wilson (1874-1946), scrittrice e poetessa originaria di Lisburn, vicino a Belfast, tra le contee di Antrim e di Down, Ulster.
La poesia più famosa della raccolta intitolata “The Coming of the Earls”.
Ignoro se sia stata messa in musica già all’epoca, ma sicuramente fa parte del repertorio di artisti come Phil Coulter e Dick Gaughan.

Una poesia su Thomas Russell (1767-1803), nativo di Dromahane, contea irlandese di Cork, di religione anglicana. Per molti anni fu ufficiale della British Army ma studiò a lungo scienze, filosofia e politica. Molto colpito dalla Rivoluzione francese, si avvicinò ai circoli radicali di Belfast e divenne amico di gente come Wolfe Tone, Henry Joy McCracken e Samuel Neilson, con i quali, nel 1795, fondò la Society of United Irishmen.

L’anno seguente, dopo aver pubblicato l’appello “Letter to the People of Ireland”,... (continua)
Into our townlan', on a night of snow,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 5/11/2014 - 16:50
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General Munro

anonimo
General Munro
[dopo il 1798]
Canzone di autore anonimo (o forse dello stesso narratore, che nella prima strofa viene individuato in tal George Campbell, giovane “United Man”) risalente alla fallita ribellione irlandese del 1798, quella capitanata da Wolfe Tone.
Nota anche come “General Munroe”
Testo trovato su A Small Collection Of '98 Songs

Incisa da moltissimi artisti, in ordine cronologico: Wallace House (1959), Billy Meek, The Abbey Tavern Singers (1965), Paddy Tunney, Arthur Kearney, Frank Kelly e Joe Tunney (1966), The McPeake Family (1969), The Battering Ram (1973), The Wolfe Tones (1978), Frank Harte e Donal Lunny (1998, in occasione dei 200 anni dalla Irish Rebellion).

Henry Munro era un commerciante di Lisburn, vicino a Belfast, tra le contee di Antrim e di Down.
Benchè fosse benestante e protestante di fede (presbiteriano), nel 1795 si unì agli United Irishmen e ne divenne uno dei leader... (continua)
My name is George Campbell at the age of eighteen
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 5/11/2014 - 15:07
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The Croppy Boy

anonimo
The Croppy Boy
[1798]
Canzone di autore anonimo risalente alla fallita ribellione irlandese del 1798, quella capitanata da Wolfe Tone.
Sulla melodia della cinquecentesca “Cailín Óg a Stór”
Testo trovato su A Small Collection Of '98 Songs

Se “sans-culottes” era il nomignolo dato ai patrioti francesi del 1789 (che portavano i pantaloni lunghi anziché le “culottes” al ginocchio tipiche di nobili e alto borghesi), “croppy”, o “croppie”, fu il soprannome dato ai ribelli irlandesi del 1798, visto che portavano i capelli corti anziché i “parrucconi” aristocratici. A quell’epoca in Irlanda bastava portare i capelli corti per essere sospettati di appartenere agli United Irishmen e quindi rischiare di subire arresto, torture e persino di essere uccisi sul posto.

Questa “broadside ballad” ha molte varianti, come quella in cui il patriota si ferma a confessarsi in chiesa ma il prete è un soldato inglese travisato... (continua)
It was early early in the spring,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 5/11/2014 - 11:46
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Armando

Armando
2014
Occhio per occhio dentro per dentro

I testi e la musica sono scritti da Filomena e cantano leggende, tradizioni, sogni e problematiche sociali quali la migrazione e il caporalato, come hanno dichiarato sulla loro canzone Armando, scelta per i titoli di coda del cortometraggio di Luca Miniero “Il sogno di Armando”: « A difesa di tutta la gente che si ammazza di lavoro senza essere giustamente rispettata e retribuita, Armando è prima di tutto una canzone contro il “caporalato”, fenomeno tanto diffuso nelle terre del nostro paese che si servono di molta manovalanza straniera. Armando è Karim, Muhammad, Said, Abdallah, nomi impronunciabili dai loro padroni che, “possedendoli”, si sentono anche in diritto di cambiar loro i nomi. Armando è Rosa, Tonino, Maria, Michele, che prendono 20 euro al giorno per un’intera giornata di lavoro. Armando è un inno al rispetto reciproco e un urlo a continuare, andare avanti, nonostante le difficoltà, combattendole queste difficoltà, per la dignità dei lavoratori e dell’uomo.»
Armando detto Armando
(continua)
inviata da Donquijote82 5/11/2014 - 11:24
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Darling Betsy Gray

anonimo
Darling Betsy Gray
[1798]
Canzone di autore anonimo risalente alla fallita ribellione irlandese del 1798, quella capitanata da Wolfe Tone.
Testo trovato su Traditional Music

Betsy Gray era una giovane contadina di un villaggio nei dintorni di Lisburn, non distante da Belfast, contea nordirlandese di Antrim. Era di origine scozzese, protestante presbiteriana, ma nel 1798 si unì agli United Irishmen e combattè con i ribelli guidati da Henry Munro.
Il 12 giugno a Ballynahinch, contea Down, Betsy Gray, insieme al fratello e al fidanzato, partecipò ad una battaglia dove i ribelli vennero sconfitti e che segnò la fine della rivolta nell’Ulster. Mentre i tre cercavano di mettersi in salvo, furono intercettati da un gruppo di Yeomen, volontari irlandesi al servizio degli occupanti, che li trucidarono sul posto.
I responsabili dell’esecuzione si chiamavano Thomas Nelson e James Little, entrambi di Annahilt.
Testimonianze... (continua)
In Granshaw she was born and reared,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 5/11/2014 - 10:57
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Pietro il petroliere

Esecuzione di Makardìa
Filomena D’Andrea (testo e musica): voce, chitarra classica
Enzo Perna: chitarra elettrica
Virginio Tenore: percussioni
Antonio Petitto: missaggio

Illustrazioni di Giovanni Spiniello
Antonio ‘Centerbe’ Iandolo: montaggio
Ideato da L'albero Vagabondo

I polmoni verdi e i serbatoi idrici della Campania e del meridione sono minacciati da progetti di ricerca petrolifera in varie fasi di avanzamento: Irpinia e Sannio con i progetti Nusco, Santa Croce, Pietra Spaccata e Case Capozzi, il Vallo di Diano con il progetto Monte Cavallo, respinto per mancanze procedurali. Ancora una volta, invece di proporre un modello di sviluppo sostenibile che rilanci turismo e agricoltura, si pensa di sacrificare le risorse ambientali e i paesaggi del sud per pochi barili di petrolio e senza ricadute economiche per il territorio, come dimostra l’esempio della Val d’Agri in Basilicata,... (continua)
Buonasera, mi presento:
(continua)
inviata da Donquijote82 5/11/2014 - 10:52
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La Gueuse

La Gueuse
La Gueuse

Chanson française – La Gueuse – Léo Ferré - 1961


gueuse 1. (ant.) donna di strada |courir la —, (fig.) correre la cavallina

2. (pol. spreg.)la Gueuse, la Repubblica francese (nel linguaggio degli esponenti di estrema destra).

Les samedi 18 février, vendredi 17 mars et mercredi 26 avril 1961, Léo Ferré enregistre un 25-cm de chansons censurées à la radio, Les Chansons interdites de Léo Ferré, qui comprend Les Rupins, Miss Guéguerre, Thank you Satan, Les 400 coups, Pacific Blues, Regardez-les, Mon Général et La Gueuse. Ce disque est interdit à la publication et le pressage est détruit (il n’en demeure qu’un 45-tours portant le même titre et proposant Les Rupins, Miss Guéguerre, Thank you Satan, Les 400 coups).

Censure à la radio



Mon ami Lucien l'âne, par parenthèse, c'est pas pour dire, mais quand même il n'y a pas beaucoup de gens qui ont pour ami un âne, je veux dire un... (continua)
T'as ton fichu
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 5/11/2014 - 00:45
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The Ghost Of Tom Joad

The Ghost Of Tom Joad
What books are you embarrassed not to have read yet?
I read “The Grapes of Wrath” very late, long after I’d written the song “Ghost of Tom Joad.” However, it ended up being everything I’d hoped it to be. I haven’t read “East of Eden” yet, and I’d like to.

*

Quali libri si vergogna ad ammettere di non aver ancora letto?
"Ho letto Furore molto tardi, molto dopo che avevo scritto la canzone The Ghost of Tom Joad. Ma poi non mi ha deluso per nulla, era proprio come speravo. Non ho ancora letto La valle dell'Eden, e voglio farlo"

Bruce Springsteen, By The Book (Sunday Book Review - New York Times) - traduzione italiana
4/11/2014 - 21:58

Evviva i disertori!

Antiwar Songs Blog
Evviva i disertori!
Antiwar Songs Staff 2014-11-04 20:18:00
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Bagenal Harvey's Lament

anonimo
Bagenal Harvey's Lament
[1798]
Testo trovato su A Small Collection Of '98 Songs

Nonostante fosse un ricco proprietario e fosse protestante, Beauchamp Bagenal Harvey (1762-1798) di Wexford, capoluogo dell’omonima contea, fu uno dei comandanti locali degli United Irishmen durante la sollevazione contro gli inglesi nel 1798. Al fallimento dell’insurrezione cercò di riparare in Francia, ma fu tradito da un informatore (sicuramente irlandese, magari cattolico). Arrestato e processato, Bagenal Harvey fu impiccato a Wexford Bridge il 28 giugno 1798. Il suo cadavere fu poi decapitato, la testa innestata su di una picca esposta di fronte al palazzo di giustizia, il corpo gettato a fiume, dove venne recuperato dagli amici che gli diedero sepoltura.
Farewell to Bargy's lofty towers, my father's own estate
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 4/11/2014 - 11:58
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Dunlavin Green

anonimo
Dunlavin Green
Canzone di autore anonimo dalla ribellione irlandese del 1798, quella capitanata da Wolfe Tone.
Incisa da innumerevoli autori e in un numero notevole di dischi compilativi. Per citarne alcuni, in ordine cronologico: Patrick Galvin (1956), Wallace House (1959), Frank Harte (1973), Christy Moore (1978), Dolores Keane (1997), Karan Casey (2008).
Nella compilation “Canti della Resistenza irlandese”, versione italiana per la Albatros dell’“Irish Rebellion Album” pubblicato dalla Folkways Records nel 1975, la canzone è interpretata da Paddy Mahone.

La canzone racconta un episodio della feroce repressione dell’insurrezione irlandese del 1798.
Il 26 maggio di quell’anno fatidico, a Dún Luáin (Dunlavin), un paese nella contea di Wicklow, a pochi chilometri da Dublino, i soldati britannici furono protagonisti di una delle tante esecuzioni extragiudiziali di prigionieri irlandesi.

La rivolta... (continua)
In the year one thousand seven hundred and ninety eight
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 4/11/2014 - 11:12
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Eva tomando el sol

Eva tomando el sol
EVA CHE PRENDE IL SOLE
(continua)
3/11/2014 - 22:23
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Hommage à Rémi Fraisse

Hommage à Rémi Fraisse
[2014]

Texte de Daniel Mermet en hommage à Rémi Fraisse pour les 20 ans des Les Ogres de Barback



30 ottobre 2014
REMI, UNO DI NOI.
Si chiamava Remi. Uno studente di Tolosa colpito a morte da una granata assordante durante una notte di assedio al cantiere per la diga di Sivens.
La polizia francese le chiama armi non letali. Ma fanno male. Tanti sono stati feriti, Remi invece è morto. Un omicidio di Stato.
Aveva 21 anni. Non lo conoscevamo, ma era uno di noi. Uno dei tanti che hanno scelto di mettersi di mezzo, di lottare contro l’imposizione di un’opera inutile e costosa. Contro la distruzione di una zona umida, per un’agricoltura misurata sulla qualità, non sul peso, per una vita libera dalla feroce logica del profitto.
La piccola dimensione, l’autogestione dei territori e delle proprie vite, un’idea di relazioni sociali che rifiuta il profitto e sceglie la solidarietà, un’utopia... (continua)
C’est l’histoire de deux enterrements. Voilà deux enterrements qui tombent nez à nez, face à face.
(continua)
inviata da adriana 3/11/2014 - 15:10
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The Liberty Tree

anonimo
The Liberty Tree
[1798]
Canzone di autore anonimo dalla ribellione irlandese del maggio-settembre 1798, quando gli United Irishmen, sulla scorta delle rivoluzioni americana e francese, tentarono l’insurrezione contro i dominatori inglesi, convinti del supporto delle truppe francesi, che però fu scarso e non determinante. La ribellione fallì e molti dirigenti irlandesi furono catturati e giustiziati. Fra di loro Wolfe Tone, che preferì suicidarsi prima dell’esecuzione.

Ripresa da Karan Casey nel suo disco “The Winds Begin To Sing” del 2001.

The Winds Begin To Sing
It was the year of '93
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 3/11/2014 - 14:35
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The Liberty Tree

The Liberty Tree
[1775]
Versi di Thomas Paine, ideologo della Rivoluzione Americana, poi pubblicati in “The American Patriotic Songbook”, 1813.
Sulla melodia della popolare “Once the Gods of the Greeks”


In a chariot of light from the regions of day
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 3/11/2014 - 14:08
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Waiting for the Snow

Waiting for the Snow
[2005]
Scritta da Barry Kerr, musicista e pittore di Belfast.
Nell’album di Karan Casey intitolato “Chasing The Sun”
Feed us with your left hand
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 3/11/2014 - 13:30
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Mother Earth's Revenge

Mother Earth's Revenge
[2005]
Scritta da Barry Kerr, musicista e pittore di Belfast.
Nell’album di Karan Casey intitolato “Chasing The Sun”

“Ma voi avete abbattuto tutti gli alberi, con le vostre esalazioni avete soffocato le brezze, avete bruciato il mondo per il petrolio, avete avvelenato le terre… E così io inonderò le pianure, vi affogherò nelle piogge acide, rovescerò su di voi la mia maledizione e vi farò ritornare alla polvere.”
I am a hawk on a mountain side
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 3/11/2014 - 13:23




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