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Prima del 2013-1-7

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Cervantes

Cervantes
[1979]
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Jacek Kaczmarski



Lepanto (Ναύπακτος), Etolia-Acarnania (Grecia):
Il monumento a Miguel de Cervantes (con iscrizione bilingue in greco e -sbagliata- in spagnolo)


Sebbene tutti conoscano il Don Chisciotte (talmente a menadito, da decidersi persino a leggerlo, un giorno o l'altro), sarà bene far presente che questa canzone di Jacek Kaczmarski è dedicata al suo autore, Miguel de Cervantes Saavedra. Cervantes, come si sa, aveva combattuto nel 1571 a Lepanto (sulla galea Marquesa, che faceva parte della flotta della Lega Santa); in quella battaglia rimase ferito da un'archibugiata e, per la rottura d'un nervo, perse per sempre l'uso della mano sinistra. Ricoverato per mesi all'ospedale di Messina, Cervantes assunse il cognome Saavedra (al posto del matronimico) da un termine gergale spagnolo (derivato dall'arabo... (continua)
"Ach, gdyby ludzie się dzielili
(continua)
inviata da Krzysztof Wrona 7/1/2013 - 19:57
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Sny i sny

Sny i sny
In tema di Don Kichot dal sito http://www.kaczmarski.art.pl

Jacek Kaczmarski
10.5.1993
Don Kichot:
(continua)
inviata da Krzysztof Wrona 7/1/2013 - 19:52
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Pożytek z odmieńców

In tema di Don Kichot dal sito http://www.kaczmarski.art.pl

Jacek Kaczmarski
7.5.1993
Na gościńcach kurz i wrzaski, stopy grzęzną w gnoju,
(continua)
inviata da Krzysztof Wrona 7/1/2013 - 19:47
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Ballata degli impiccati

Ballata degli impiccati
Tradução portuguesa de Riccardo Venturi
7 de janeiro de 2013
BALADA DOS ENFORCADOS
(continua)
7/1/2013 - 18:42
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Le couteau

Le couteau
‎[1900?]‎
Parole e musica di Théodore Botrel

Interpretata in seguito da molti, tra i quali Roger Pierre e Jean-Marc Thibault ed il gruppo folklorico ‎‎“Mes souliers sont rouges”.‎
Pardon, monsieur le métayer
(continua)
inviata da Dead End 7/1/2013 - 15:59

La confession d'un gueux

Parole di H. Delattre et Antoine Queyriaux
Musica di Adelmar Sablon‎

Ignoro l’anno cui risale questo brano
Un’altra canzone composta da Sablon (“Bonsoir M'amour”) fornì il tema musicale per la La chanson de Craonne
Quoi, monsieur l’ Curé, faudrait que j’vous dise ‎
(continua)
inviata da Dead End 7/1/2013 - 15:06

Défends-toi, Paris !‎

Défends-toi, Paris !‎
‎[Settembre 1870]‎
Versi di Eugène Pottier, dai Chants ‎révolutionnaires, 1908, seconda edizione.‎


Eugène Pottier fu frequentatore di circoli rivoluzionari repubblicani già dal 1832 per poi approdare a quelli socialisti e fourieristi nel 1848, anno in cui partecipò alle rivoluzioni di gennaio e giugno: fu in questo periodo, frequentando anche i locali dove venivano declamate poesie e canzoni, che inizia a comporre canti di propaganda a sfondo politico-sociale stampati e diffusi su fogli volanti.

Tra i tanti testi è degno di nota quel “Propaganda delle canzoni” che rappresentava, all’epoca, il suo manifesto politico: In tempo di pace, l’esercito è una morsa / Nelle mani di chi governa, / Per serrare la gogna al collo / Del popolo senza giberne. / ... Aderì all’Internazionale e nel 1870 organizzò una Camera del lavoro con 500 membri aderenti anch’essi all’Internazionale, fu uno strenuo... (continua)
Entends-tu les pas d’une armée,
(continua)
inviata da Dead End 7/1/2013 - 14:06

Madeleine et Marie‎

Madeleine et Marie‎
‎[1857]‎
Versi di Eugène Pottier, dai Chants ‎révolutionnaires, 1908, seconda edizione.‎
Con dedica “À Louise Michel” (1830-1905), una delle figure maggiori della Comune di ‎Parigi, rivoluzionaria, femminista, anarchica.‎

Nonostante la deportazione in Nuova Caledonia ed il grave attentato subìto nel 1888, a Louise ‎Michel, come essere umano e come donna, andò senz’altro meglio che alle due protagoniste di ‎questa canzone, Madeleine, prostituta, e Marie, operaia, morte – o, meglio, assassinate - di ‎privazioni e di miseria nella Parigi del Secondo Impero…‎


Eugène Pottier fu frequentatore di circoli rivoluzionari repubblicani già dal 1832 per poi approdare a quelli socialisti e fourieristi nel 1848, anno in cui partecipò alle rivoluzioni di gennaio e giugno: fu in questo periodo, frequentando anche i locali dove venivano declamate poesie e canzoni, che inizia a comporre canti di propaganda... (continua)
Dans un faubourg tout brumeux d’industrie,
(continua)
inviata da Dead End 7/1/2013 - 13:24
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Il sangue e la polvere

Il sangue e la polvere
2012
Il sangue e la polvere
feat. Enrico (Los Fastidios)

2015
Without People We're Nothing
Feat. Robi (Atarassia Gröp)
Vorrei che la pace non fosse una bandiera
(continua)
inviata da DoNQuijote82 7/1/2013 - 12:38

Le chômage

Le chômage
Versi di Eugène Pottier, dai Chants ‎révolutionnaires, 1908, seconda edizione.‎

Con dedica “À Léon Cladel” (1834-1892), scrittore. Simpatizzante della Comune, benchè non vi ‎avesse ricoperto ruoli importanti, Cladel rischiò di finire fucilato dai soldati di Thiers. Scampato a ‎‎La semaine sanglante, lo scrittore dedicò parecchie sue opere a quel periodo: “Trois fois maudites” (1876) – che ‎gli valse l’arresto e la prigione – “Les Va-nu-pieds” (1883), “Revanche” (1887), “Urbains et ‎Ruraux” (1890) e, soprattutto, “I.N.R.I.” , il suo romanzo forse più importante, scritto tra il 1872 e ‎la morte e pubblicato postumo solo nel 1931.‎




Eugène Pottier fu frequentatore di circoli rivoluzionari repubblicani già dal 1832 per poi approdare a quelli socialisti e fourieristi nel 1848, anno in cui partecipò alle rivoluzioni di gennaio e giugno: fu in questo periodo, frequentando anche i locali dove... (continua)
Mon patron n’a plus d’ouvrage
(continua)
inviata da Dead End 7/1/2013 - 12:21
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Signor padrone non si arrabbi (Il merdometro)

Signor padrone non si arrabbi (Il merdometro)
[1966]
Scritta da Dario Fo
Written by Dario Fo
Da/From Ci ragiono e canto







Quello che vedete qui sopra è uno dei tanti supermercati della famosa catena Esselunga, quella dei “prezzi corti” e, va da sé, di svariati casi di sfruttamento selvaggio dei dipendenti, del tutto tipici della grande distribuzione di ogni orientamento e paese (dalle Coop “rosse” a Auchan, dalla “mafia e carrello” a Carrefour). Quando, nel 1966, Dario Fo scrisse per “Ci ragiono e canto”, lo spettacolo di canzoni popolari preparato assieme all'Istituto Ernesto De Martino, a Cesare Bermani e Franco Coggiola, questo suo “Merdometro” voleva fare senz'altro del paradosso, anche se non troppo: alla catena di montaggio i tempi son sempre stati cronometrati, e non è certo escluso che il “paradosso” di questa canzone accadesse sul serio. Poi la realtà, come sempre, supera la fantasia; e così, ad esempio all'Esselunga,... (continua)
Signor padrone non s'arrabbi
(continua)
inviata da Ahmed il Lavavetri 7/1/2013 - 11:40
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Sur la route de Louviers

Sur la route de Louviers
‎[1820?]‎
Si tratta di una canzone di autore anonimo che però Bruant reinterpretò e rese popolare all’inizio del ‎‎900. ‎
Successivamente interpretata da molti, tra i quali Colette Renard, Maurice Chevalier e ‎Lucienne Vernay con Les Quatre Barbus.‎
Ne esiste anche una versione canadese (Québec) quasi identica intitolata “Sur la route de Berthier” ‎e pure una versione “paillarde” nota come “La belle et le cantonnier” (“Sur la route de ‎Louviers il y avait un cantonnier qui baisait comme un voyou au lieu d' casser des ‎cailloux…”)‎
Sur la route de Louviers
(continua)
inviata da Dead End 7/1/2013 - 11:16
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Sur le tas

Sur le tas
‎[1895?]‎
Parole e musica di Aristide Bruant.‎
Dalla raccolta “Dans la rue - Chansons & monologues”, volume terzo, 1895.‎
Interpretata da Monique Morelli (1923-1993) nel ‎disco “Chante Bruant” del 1964‎
Successivamente da Marc Ogeret nel disco in due volumi “Ogeret chante Bruant” del ‎‎1978, riedito in CD nel 2005.‎

Monique Morelli chante Bruant
Ogeret chante ‎Bruant
Nous sommes les purotins
(continua)
inviata da Dead End 7/1/2013 - 10:28

Don Quichotte

Don Quichotte
La data che ho indicato (1867) è sbagliata. Però anche quella riportata su "Chants révolutionnaires" lo è: se la dedica è "À Flourens, assassiné." non può essere il 1869 visto che “le chevalier rouge” fu ucciso all'inizio di aprile del 1871...

A meno che Pottier avesse l'abitudine di attribuire le dediche posteriormente alla composizione dei canti...
Dead End 6/1/2013 - 20:05
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Guantanamera

Guantanamera
CALABRESE / CALABRIAN

Versione calabrese (Cirò Marina) di Cataldo Antonio Amoruso (Catàur' Amurùs').
versione letteral-azzardata; mi sovviene che da bambino era diffusa, a mo' di gioco, l'abitudine di cantare su arie di cui si ignoravano le parole, un gioco magari infantile, ma divertente. Forse ho sbagliato ad avvicinarmi a questo testo 'sacro', ma le mie intenzioni non erano 'dissacratorie', per nulla. [CAA]
GUANTANAMERA
(continua)
inviata da cataldo antonio amoruso 6/1/2013 - 12:17
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Ο Μπελογιάννης

Ο Μπελογιάννης
Il film di Nikos Tzimas "L'uomo con il garofano" (1980) sottotitolato in inglese.
Gian Piero Testa 6/1/2013 - 09:15
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Tinna

ciao :)
qualcuno mi sa dire di che anno è questa canzone e su quale album (e quale etichetta) è uscita?
grazie
Maria 6/1/2013 - 03:41
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Thousands Are Sailing

Thousands Are Sailing
Una precisazione. Coffin ships, navi-bara, erano chiamate le navi che portavano emigrati irlandesi negli Stati Uniti ai tempi della great famine del 1848.
La distruzione dei raccolti di patate provocata dalla dorifora e la conseguente carestia furono affrontate da Sua Maestà Britannica con la politica del laissez faire.
Detto altrimenti, che gli irlandesi si arrangiassero; bastava che non sottraessero né un secchio di interiora né una libbra di grano dalla produzione destinata all'Inghilterra.
Io non sto con Oriana 5/1/2013 - 20:16
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L'Internationale

L'Internationale
KLINGON [3] / KLINGON [3]

La prima Internazionale in Klingon, la mitica Daw'bom, è presente in questa pagina fin dalla sua preistoria; poi ne è venuta un'altra. Ma, evidentemente, non c'è due senza tre ed ecco, stavolta, la versione in Klingon della prima strofa e del ritornello della versione inglese. E' opera di SkyMan in una pagina intitolata, opportunamente, Interstellar Solidarity. E il canto di Pottier e Degeyter supera le barriere del tempo e dello spazio... [RV]
puHmeyghom
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 5/1/2013 - 00:49
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L'Internationale

L'Internationale
BIELORUSSO (ŁACINKA) / BELARUSIAN (ŁACINKA)

La versione bielorussa è qui traslitterata non secondo gli standard usuali nel nostro sito per l'alfabeto cirillico, bensì nella cosiddetta Łacinka, vale a dire l'alfabeto bielorusso latino ufficiale che viene talvolta ancora usato, specialmente nella diaspora. Sull'alfabeto latino bielorusso (basato in gran parte su quello polacco) e sulla sua forma attuale si veda l'articolo di en:wikipedia.

The Belarusian version of the Internationale is not given here according to site standards, but in the so-called Łacinka, the Belarusian Latin alphabet which is still used, especially in the diaspora. On the Belarusian Latin alphabet (mostly based on the Polish spelling), see the relevant en:wikipedia article.
INTERNACYJANAŁ
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff 4/1/2013 - 21:04
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L'Indien

L'Indien
L'Indien

Chanson française – Gilbert Bécaud – 1973
Paroles: Maurice Vidalin, musique: Gilbert Bécaud

Ah, Lucien l'âne mon ami, te souvient-il de Gilbert Bécaud, un chanteur grand public, qui charma nos mères et nos grand-mères au début de la deuxième moitié du siècle dernier. Il fut un temps, c'était le bel âge de la radio, les débuts tonitruants de la télévision et du microsillon, où ce Bécaud-là se glissait dans tous les interstices, dans toutes les oreilles. Son répertoire lui valait, comme tu t'en souviens, un succès monstrueux auprès des midinettes, juste avant que ne déboule le rock... Il garda son public, mais fut abandonné à son sort par les jeunes générations montantes. Bref, il avait fait son temps...

Je me souviens bien de tout cela, dit Lucien l'âne en roulant des épaules pour montrer le sérieux de son affirmation. Je m'en souviens très exactement car j'ai une mémoire d'âne... (continua)
Le premier grand chef de ma tribu
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 4/1/2013 - 18:37
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Les loupiots

Les loupiots
‎[1895?]‎
Parole e musica di Aristide Bruant
Dalla raccolta “Dans la rue - Chansons & monologues”, volume terzo, 1895.‎
Interpretata da Monique Morelli (1923-1993) nel ‎disco “Chante Bruant” del 1964.‎
Recentemente anche dall’attrice e cantante Isabeau

C'est les petits des grandes villes,
(continua)
inviata da Dead End 4/1/2013 - 12:43
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Στου αιώνα την παράγκα

Στου αιώνα την παράγκα
Il poeta Alkis Alkeos, uno dei più significativi autori di testi per la canzone greca, è morto il 10 dicembre 2012, a soli 63 anni.
Gian Piero Testa 4/1/2013 - 06:20
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Domingo Ferreiro

Domingo Ferreiro
DOMINGO FERREIRO
(continua)
4/1/2013 - 00:05
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Resolution

Resolution
Album: "Planet Earth" (2007)
(Come with it)
(continua)
3/1/2013 - 22:45
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Era Natale

Era Natale
Chanson italienne – Era Natale – I Gufi – 1969

Incroyable comme c'est toujours d'actualité en 2013...

Et la clarté du propos est grande et coule sans effort des mots... Ces hiboux-là, en vérité, je vous le dis, sont de grands ducs... J'en tiens pour preuve et pour hommage à ces Grands Ducs de Milan quelques vers de Nicolas Boileau, que voici :

« Il est certains esprits dont les sombres pensées
Sont d'un nuage épais toujours embarrassées...
Ce que l'on conçoit bien s'énonce clairement,
Et les mots pour le dire arrivent aisément. »

J'imagine bien que tu notes ainsi le passage où il est question des sombres affirmations des cardinaux, oiseaux de mauvaise augure s'il en est.

C'est en effet bien aux cardinaux et autres gens d'Église qu'il est fait allusion... Car les eunuques expriment leur souhait on ne peut plus clairement ; le chœur dit bien le péril qu'il pressent et les soldats ne mâchent pas leurs mots au président.

Ainsi Parlaient Marco Valdo M.I. et Lucien Lane
À LA NOËL
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 3/1/2013 - 15:49
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Vitti na crozza

Vitti na crozza
Ví a una calavé- ráen lá picó-ó-ó-o-tá
me-pu-se curió-so y pregun-té-é-e-e
ella-me contestó, muy dolórí-i-í-ídá
que sin tocár campá-nas yà-había í-í-í-do...

...suona?
cataldo antonio amoruso 3/1/2013 - 14:50

Là où y a plus de Fritz (La chanson de la libération)‎

Là où y a plus de Fritz (La chanson de la libération)‎
‎[1944]‎
Parole di tal Daverdain, autore di canzoni per l’avanspettacolo.‎
Musica di Léo Daniderff (risalente a qualche tempo prima, visto che il compositore morì ‎nell’ottobre del 1943)

Daniderff debuttò interpretando le canzoni del poeta e chansonnier libertario Gaston Couté ‎e nel 1917 compose la musica di “Je cherche après Titine” di Bertal-Maubon et Henri Lemonnier, ‎scelta più tardi da Charlie Chaplin per il suo “Modern Times” del 1936 (Daniderff però non aveva ‎depositato la musica negli USA e non ricevette un soldo per lo sfruttamento commerciale della sua ‎opera).‎

‎“Boche”, “Fritz”, “Fridolins”, “Vert-de-gris” (insieme a “Chleuhs”, “Frisés” e “Doryphores”) sono ‎tutte espressioni usate dai francesi durante le guerre mondiali ad indicare i tedeschi…‎
Ouf! Ça y est. À coups de bottes dans les reins
(continua)
inviata da Dead End 3/1/2013 - 13:59




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