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God Save The Queen

God Save The Queen
Esclusivo: il sì che tutti aspettavano

29/4/2011 - 23:23
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װאַרשע

װאַרשע
Nota

Questa canzone è rimasta fino ad oggi (6.5.2013) attribuita a Wolf Krakowski, che la ha interpretata nell’album “Transmigrations: Gilgul”, , 1996 (Kame'a Media label ripubblicato nel 2001 da Tzadik Records). Lo stesso Wolf Krakowski ci ha onorati di un suo intervento su questa pagina. Nel ringraziarlo, seppure in ritardo, pubblichiamo qui un video dove interpreta due canzoni, tra le quali Varshe:



Wolf Krakowski viene spesso definito l’“ultimo bluesman yiddish”.
Krakowski è nato subito dopo la guerra, nel 1947, ma ha visto la luce in un “Displaced Persons Camp”, un campo profughi allestito dagli alleati a Saalfelden Farmach, in Austria, per accogliere i sopravvissuti dei campi di concentramento e sterminio nazisti. I genitori di Krakowski erano infatti ebrei polacchi che ebbero la fortuna di scampare alla furia nazista.


I do not claim credit for having written the music to "Varshe"... (continua)
29/4/2011 - 23:11
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Paren esta guerra

Paren esta guerra
Hay un sistema
(continua)
inviata da adriana 29/4/2011 - 19:16
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Weichafe Catrileo

Weichafe Catrileo
[2009]

Album :Ei

Un homenaje desde Argentina, de la banda de hardcore punk Eterna Inocencia, a la lucha del pueblo mapuche en Chile y a la figura de Matías Catrileo, asesinado por la policía chilena en Enero de 2008.
Ayer pude recorrer
(continua)
inviata da adriana 29/4/2011 - 18:53
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Newen Pei Katrileo

Newen Pei Katrileo
Canzone dedicata a Matías Katrileo mapuche assassinato dalla polizia cilena
Las tierras son tomadas porque fueron robadas
(continua)
inviata da adriana 29/4/2011 - 18:21
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Amutuy, soledad

Scritta non so in che anno dal grande poeta e compositore argentino patagonico Marcelo Berbel, di sangue mapuche per parte di madre
Ignoro pure se gli Hermanos Berbel l'abbiano mai incisa, ma credo proprio di sì.
Sicuramente la canzone è stata interpretata da altri importanti artisti argentini come Rubén Patagonia e Soledad Pastorutti.

"Amutuy" è in lingua mapuche la terza persona singolare del verbo "amutun", che significa "andarsene" o "tornare". Su qualche sito viene tradotto come "andiamo" ma credo che - nel contesto della canzone - stia piuttosto ad esprimere un senso di perdita, il rimpianto di un mondo perduto, distrutto...
Ahí están festejando
(continua)
inviata da Bartleby 29/4/2011 - 17:11
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Adana

Adana
Ho trovato questo sito pieno di canzoni armene in armeno sul genocidio con traduzioni, ma non saprei come inserirle. vedete cosa se ne può fare
DonQuijote82 29/4/2011 - 14:22

We Will Survive

Stephan Takvoryan
To commemorate the 96th anniversary of the latest Armenian Genocide at the hands of the Ottoman Turks in 1915, I offer this song, which I penned this song last year, using the Armenian translation of my name (Stephen Watkins became “Stepan Takvoryan”). It has a cadence very similar to Leonard Cohen’s “Democracy,” albeit slightly slower and with a more mournful chord progression in the verses, although the choruses are strong, determined, hopeful, and upward-looking.

by Stepan Takvoryan

(With a kind of marching cadence, half-whispered/half-spoken with a raspy voice)

da http://swatkinslaw.wordpress.com/2011/...
Verse I.
(continua)
inviata da DonQuijote82 29/4/2011 - 14:07
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Éste y aquél

Éste y aquél
[1923]
Da “Los Anarquistas - Marchas y canciones de lucha de los obreros anarquistas argentinos, 1904-1936”
Autore del brano è il poeta anarchico argentino Fernando Gualtieri
Testo trovato su Pacoweb
Recentemente interpretata da Juan Carlos "Flaco" Biondini nello spettacolo Cançons d'amor i anarquia

La parte introduttiva è recitata da uno dei più importanti attori argentini, Héctor Alterio, protagonista con Norma Aleandro de “La historia oficial” di Luis Puenzo (1985), uno dei primi e dei più potenti film sui desaparecidos nel corso dell’ultima dittatura in Argentina.
Ho attribuito la canzone all’ideatore del progetto di quest’album, Osvaldo Bayer, perché non so chi sia – tra Carlos Solari, Jorge Manzano, José Canet, Virgilio Esposito e Alejandro Marcial - il cantante che la interpreta.



Canzone dedicata Simón Radowitzky, un immigrato in Argentina dall’Impero russo, che appena diciottenne,... (continua)
[Recitato] Primero de mayo de 1909. Los anarquistas ocupan totalmente la Plaza del Congreso. Frente a ellos, está nada menos que el coronel Ramón Falcón al frente de su caballería, los “cosacos”, como serán llamados por los obreros. La represión es cruel. Caen ocho obreros muertos y ciento cinco heridos. Entre los manifestantes está un adolescente, un ruso llamado Simón Radowitzky y en el once de noviembre de ese año hará volar por el aire con una bomba al coronel Falcón y a su secretario. El país se conmociona, el anarquista es apresado y pasará veintiún años en Ushuaia, la Siberia argentina. Será el mártir, el santo de la anarquía, cantado por todos los payadores libertarios.
(continua)
inviata da Bartleby 29/4/2011 - 14:05
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Open Wounds

R-Mean
A bit of mystery lies in history's eyes
(continua)
inviata da DonQuijote82 29/4/2011 - 13:59

Saints' Eyes

Tadevos Tonoyan
Souls learn only to hover and fly,
(continua)
inviata da DonQuijote82 29/4/2011 - 13:51
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Peace Go With You, Brother (as-Salaam-Alaikum)

Peace Go With You, Brother (as-Salaam-Alaikum)
Though I ain't so proud anymore
(continua)
inviata da DonQuijote82 29/4/2011 - 13:18
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Ode al moto perpetuo

Ode al moto perpetuo
Album : Resistenza e Amore

Contro le guerre per il petrolio, la rivoluzione sta già pedalando!
Io canto l’equilibrio del moto perpetuo
(continua)
inviata da adriana 29/4/2011 - 12:20
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Libertà

Libertà
2010
Agit-prop

feat. Gang
Libertà di morire per lavorare
(continua)
inviata da DonQuijote82 29/4/2011 - 11:42
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¡Viva la Anarquía!

anonimo
¡Viva la Anarquía!
[Secondo, terzo decennio del 900]

Inno “sacrilego” degli anarchici argentini, sulle note dell’inno nazionale.
Oíd mortales el grito sagrado
(continua)
inviata da Bartleby 29/4/2011 - 10:51
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Milongas sociales del payador libertario

anonimo
Milongas sociales del payador libertario
Strofa finale alternativa trovata qui
Somos por fin los soldados
(continua)
inviata da Bartleby 29/4/2011 - 10:39
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Peace Be Revenged

Peace Be Revenged
Da Imperfect Armonies 2010
Where are we to go?
(continua)
inviata da DonQuijote82 29/4/2011 - 10:36
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Mis harapos

Mis harapos
[1918]
Musica di Marino García
Il testo fu scritto da Jorge Luque Lobos (1895-1963), giornalista, scrittore ed autore di teatro e di tango, anche se la paternità viene ancora molto spesso attribuita al più famoso Alberto Ghiraldo , grande figura dell’anarchismo argentino.

“Prototipo inconfondibile dei ‘tartufi’ [da Molière, ad indicare i riccastri baciapile, ipocriti ed impostori] che si nascondono sotto uno smoking o un frac di taglio impeccabile, tu cugino, tu sei l'archetipo che il mio orgoglio rifiuta… Lasciami con i miei stracci, sono più nobili del tuo cappotto….”

Canzone che all’epoca la gente canticchiava e fischiettava in ogni angolo a Buenos Aires, dove al contrario era chiaramente detestata da riccastri, padroni e loro sgherri…
Molti grandi artisti argentini l’hanno interpretata, a partire da Ignacio Corsini, poi Agustín Magaldi (entrambi contemporanei di Carlos Gardel) e successivamente Antonio Tormo, che la portò al successo anche in Uruguay e Cile.
Caballero del ensueño, tengo pluma por espada
(continua)
inviata da Bartleby 29/4/2011 - 10:26
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I treni per Reggio Calabria

I treni per Reggio Calabria
Questa canzone l'ho sentita dal vivo cantata dalla Marini anni fa in una conferenza all'università "La Sapienza" di Roma. Una canzone tanto importante quanto difficilissima da cantare. L'esecuzione fu ottima, seduta su una cattedra, con solo una chitarra classica e la sua voce.
Luca 'The River' 29/4/2011 - 02:33
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Il palazzo d'inverno

Il palazzo d'inverno
2002
da "L'altra faccia dell'impero"
Il palazzo d'inverno a piazza del Gesù
(continua)
inviata da Luca 'The River' 28/4/2011 - 22:11

Canto della prigione

Canto della prigione
Chanson italienne – Canto della Prigione – Pietro Gori – 1890
Sur un air traditionnel toscan.

Le chant est repris des œuvres de Pietro Gori, qui en a écrit les vers dans le pénitencier de S. Giorgio (Lucca) le 20 septembre 1890. Gori lui-même fournit ces notes : « Ces strophes me furent suggérées par une séries de ritournelles improvisées, dans le cours d'une soirée, par un reclus, dont les imprécations ardentes me parvinrent sur les cadences traînantes d'une mélodie populaire très vulgaire, que j'avais tant de fois entendue dans les rues et sur les places de Toscane. Le chanteur triste avait été condamné, peu avant, à la prison à vie pour un homicide prémédité. ». Il est fort probable que la mélodie utilisée par le prisonnier cité par Pietro Gori soit celle d'une ritournelle traditionnelle toscane Bolli, bolli pentolino, une berceuse souvent prise comme modèle pour des chansons obscènes.... (continua)
LE CHANT DE LA PRISON
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 28/4/2011 - 21:43
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Stornelli d’esilio

Stornelli d’esilio
Chanson italienne – Stornelli d'esilio – Pietro Gori – 1895-98
Paroles de Pietro Gori sur la mélodie de la ritournelle populaire toscane « Figlia campagnola ».
La première publication remonte à 1898, sur la revue des anarchistes italiens réfugiés en Amérique « la Question Sociale ».

Une chanson que Pietro Gori pourrait avoir écrite soit à l'époque de son premier exil – quand il fut expulsé de Suisse où il était réfugié pour éviter son arrestation, accusé d'être l'inspirateur de l'attentat de Sante Caserio au président français Sadi carnot – soit à celle de son second exil, quand Gori fut contraint à fuir en Amérique du Sud suite à la répression déchaînée après les mouvements milanais de 1898.

« Notre patrie est le monde entier, Notre loi est la liberté »

Il m'est venu à l'esprit d'offrir cette chanson comme contribution des CCG/AWS contre toute la rhétorique patriotarde qui continue à... (continua)
RITOURNELLES D'EXIL
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 28/4/2011 - 21:32
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Gente de la tierra

Gente de la tierra
Mapuches somos y junto al cóndor
(continua)
inviata da adriana 28/4/2011 - 16:51
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Fresh-Garbage

Fresh-Garbage
[1968]
Da “Spirit”, album di debutto di questa band psichedelica californiana.

Questa è soltanto una installazione di trash-art dell’artista fotografo Moreno Di Trapani…
Tuttavia, non è poi così lontana dalla realtà:

Ho incontrato questa canzone grazie alla mia trasmissione musicale radiofonica preferita, Moby Dick di Radio2…
Fresh garbage…
(continua)
inviata da Bartleby 28/4/2011 - 15:14
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Complainte du partisan

Complainte du partisan
Questa canzone faceva anche parte di Materiale Resistente ed era interpretata dai Corman & Tuscadu
DonQuijote82 28/4/2011 - 15:03

Settembre 2007

Settembre 2007
Testo sintentico che riprende i fatti del settembre 2007: Birmania e il poco interesse manifestato dal Papa e dalla Chiesa, il V-Day e le conseguenti reazioni politiche che ha suscitato.
Domani un altro mondo sanguinerà...
da http://www.leleravera.it/
E’ stato forse troppo chiedere di pensare
(continua)
inviata da DonQuijote82 28/4/2011 - 14:54
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Don't Go Near the Water

Don't Go Near the Water
[1971]
Album “Surf's Up”
Scritta da Mike Love e Al Jardine.

Ho incontrato questa canzone grazie alla mia trasmissione musicale radiofonica preferita, Moby Dick di Radio2…
Don't go near the water
(continua)
inviata da Bartleby 28/4/2011 - 14:52
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Estasi o delirio

Estasi o delirio
da "L'impazienza" (1999)
Piangono le madonnine il sangue fluorescente,
(continua)
inviata da DonQuijote82 28/4/2011 - 14:46
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L'inveren di noster non

L'inveren di noster non
(called Artico, Gianmaria's grandfather) about their stories and choices at time og the second
world war.several years ago ergio answered some questions his nephew asked him about the
resistance in Italy. his strong and intense tell was recorded on a tape and has inspired this song.glese dal sito ufficiale
OUR GRANDFATHERS' WINTER
(continua)
inviata da DonQuijote82 28/4/2011 - 14:44
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To the Last Whale

To the Last Whale
[1975]
Album “Wind on the Water”
“Critical Mass”, il prologo di “To The Last Whale”, fu inciso nel 1970 per l'album solista di Crosby, che racconta: è stato un esperimento stile Bach in una stanza per l'eco, […] una delle migliori piece di pura musica che abbia mai fatto. Nash sovraincise poi la sua parte e la collegò a “Wind On The Water”, canzone che si rifà dalle vacanze di mare che Crosby, Stills e Nash erano soliti fare sul veliero di Crosby. (da BeatBlog)

Ho incontrato questa canzone grazie alla mia trasmissione musicale radiofonica preferita, Moby Dick di Radio2…
Over the years you have been hunted
(continua)
inviata da Bartleby 28/4/2011 - 14:36
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Una sera qualunque in Italia

Una sera qualunque in Italia
da "L'impazienza" (1999)
Qui non c'è spazio si sta tanto stretti
(continua)
inviata da DonQuijote82 28/4/2011 - 14:31
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Tu meriti il posto che occupi

Tu meriti il posto che occupi
[1989]
Brano solo successivamente inserito nella raccolta “A raccolta!” del 1995.



“I Disciplinatha sono l'unico gruppo italiano che vale la pena ascoltare” Jello Biafra

Chi e' Disciplinatha? Chi Come Perché.
Chi fa della carità non ha bisogno di farlo sapere.
Sappiano i lettori che i Disciplinatha hanno lunghe chiome incolte, fumano la droga, fanno risse nei clubs, suonano ubriachi, hanno guai con la giustizia, qualcuno di loro morirà presto, possibilmente di overdose, si divertono, se ne fregano di tutto, sono contro il potere, la famiglia, la chiesa, la guerra, fanno le ore piccole, corrono su potenti e smaglianti motociclette, snobbano la stampa, scopano le fighe (e più maschi alla volta) "di quelle e di quelli a cui voi non avete accesso".
E bestemmiano pure…
(di Dario Parisini, 1992. Se interessati, continua su DISCIPLINATHA)
Alle spalle di una barricata tanti bambini cantano
(continua)
inviata da Bartleby 28/4/2011 - 13:43
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Nazioni

Nazioni
[1991]
EP “Crisi di valori”



“I Disciplinatha sono l'unico gruppo italiano che vale la pena ascoltare” Jello Biafra

Chi e' Disciplinatha? Chi Come Perché.
Chi fa della carità non ha bisogno di farlo sapere.
Sappiano i lettori che i Disciplinatha hanno lunghe chiome incolte, fumano la droga, fanno risse nei clubs, suonano ubriachi, hanno guai con la giustizia, qualcuno di loro morirà presto, possibilmente di overdose, si divertono, se ne fregano di tutto, sono contro il potere, la famiglia, la chiesa, la guerra, fanno le ore piccole, corrono su potenti e smaglianti motociclette, snobbano la stampa, scopano le fighe (e più maschi alla volta) "di quelle e di quelli a cui voi non avete accesso".
E bestemmiano pure…
(di Dario Parisini, 1992. Se interessati, continua su DISCIPLINATHA)
Fate presto voi a parlare, Europa unita indipendente
(continua)
inviata da Bartleby 28/4/2011 - 13:37
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Crisi di valori

Crisi di valori
[1991]
EP “Crisi di valori”



“I Disciplinatha sono l'unico gruppo italiano che vale la pena ascoltare” Jello Biafra

Chi e' Disciplinatha? Chi Come Perché.
Chi fa della carità non ha bisogno di farlo sapere.
Sappiano i lettori che i Disciplinatha hanno lunghe chiome incolte, fumano la droga, fanno risse nei clubs, suonano ubriachi, hanno guai con la giustizia, qualcuno di loro morirà presto, possibilmente di overdose, si divertono, se ne fregano di tutto, sono contro il potere, la famiglia, la chiesa, la guerra, fanno le ore piccole, corrono su potenti e smaglianti motociclette, snobbano la stampa, scopano le fighe (e più maschi alla volta) "di quelle e di quelli a cui voi non avete accesso".
E bestemmiano pure…
(di Dario Parisini, 1992. Se interessati, continua su DISCIPLINATHA)
Sarà una forza gravitazionale
(continua)
inviata da Bartleby 28/4/2011 - 13:25
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Mi illumino di meno

Mi illumino di meno
2008
Il Paese Di Pulcinella

Vedi l'introduzione a La bicicletta
L'energia l'energia l'energia che cos'è?
(continua)
inviata da DonQuijote82 28/4/2011 - 13:14
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Canción de vísperas

Canción de vísperas
Sobre la pista
el enano equilibrista...
Gian Piero Testa 28/4/2011 - 13:13
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La bicicletta

La bicicletta
2008
Il Paese Di Pulcinella

In questi giorni vi sto rompendo particolarmente le scatole. Mi è venuta in mente una proposta. Siamo contro la guerra, tutti d'accordo... ma come si può convertire ciò in gesti concreti? Ovvero quali possono essere i gesti di pace? per dirla con i MCR "pensare globale, agire locale" e allora mi vengono in mente alcune canzoni che esprimono bene questa "cultura di pace" La bicicletta e mi illumino di meno dei Radici nel cemento... Lo so il pensiero è un po' contorto, ma il succo sarebbe: se le guerre si fanno per il petrolio, per l'acqua... tutte quelle azioni che limitano l'uso di quelle risorse vanno direttamente a negare la ragione stessa di quella guerra...
E potrebbe nascere anche il percorso: Gesti concreti di pace
Bella e seducente, è solo mia
(continua)
inviata da DonQuijote82 28/4/2011 - 13:05
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Din Don buon Natale

Din Don buon Natale
Canzone dedicata ad Emergency, Natale 2008
Molti mi conoscon solo come Frankie
(continua)
inviata da DonQuijote82 28/4/2011 - 12:50

Piazza Otto Croci (Spiegami perché)

Piazza Otto Croci (Spiegami perché)
Una canzone ispirata a Piazza della Loggia (8 Croci come 8 le vittime)un misero omaggio a chi dal 1974 chiede giustizia
Se ti trovi a vagare in piazza otto croci,
(continua)
inviata da Lele Ravera 28/4/2011 - 10:08
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Sole a Kabul

Ho lasciato la mia terra per portar la pace con la guerra,
(continua)
inviata da Lele Ravera 28/4/2011 - 09:56
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Hmong History X

Hmong History X
[2009]
Lyrics & Music by Elvis "Elfy" Thao
Album: From the Inside

"Oh Lord. Look what they've done. Be with us"
A complete timeline of our history and existence. The Hmong people. From 3,000 B.C. through 1963 during the Secret War, to 1975 when it split until now. How far we've come and how much we've lost. 7 minutes long. This tells it all. Stay educated".
[CLIP]
(continua)
inviata da giorgio 28/4/2011 - 08:48
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Papeles Mojados

Papeles Mojados
Canzone dedicata ai migranti che cercano una vita migliore al di lá dello stretto di Gibraltar (ma anche Lampedusa, Malta, ... ) troppe volte vittime delle tragedie del mare.
Miles de sombras cada noche trae la marea,
(continua)
inviata da Ilaria T. 27/4/2011 - 19:24
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Brigante se more

Brigante se more
Riguardo la "contraffazione" della canzone: forse sarà veramente di Bennato (casi simili in ogni qual modo si sono creati anche con Il Domani appartiene a Noi, canzone simbolo dell'estrema destra ritenuta da molti inno nazista del tempo mentre alcuni ne rivendicano la "creazione") ma resta il fatto che il brigante non era una specie di "ribelle proletario". Lottava per il ritorno dei Borbone (che resero il Sud una terra prospera e importante al tempo, si vedano i 60 primati che deteneva prima dell'Unità di Italia il Meridione) e per la difesa del Cattolicesimo (che fu pesantemente disprezzato e insultato dai Savoia). Una canzone popolare di quel tempo "Garebbalde tradetore" diceva espressamente

"Ca amm’a fa de Garebbalde
ca iè mbame e tradetòre?
Nu velìme u rè Berbòne
ca respètte la religgione"

Questo fu il vero motivo per cui si ribellarono i contadini. Certo, in seguito si aggiunsero... (continua)
Anonimo 27/4/2011 - 18:28
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Tira Fiato

Tira Fiato
bella davvero!
27/4/2011 - 17:33
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Al Gauchito Gil

Al Gauchito Gil
Chamamé dall’album “El malevo”


Sempre scandagliando la miriade di personaggi che scaturiscono da Bandidos rurales di León Gieco, dopo Isidro Velázquez, Mate Cosido (1 e 2) e Bairoletto, ecco a voi Antonio Mamerto Gil Núñez, chiamato “Gauchito Gil”, un gaucho originario della provincia di Corrientes, un “bandido rural” di pieno ottocento, che è oggi oggetto di una vera e propria devozione popolare che vede ogni anno - in particolare l’8 gennaio, data presunta del suo assassinio – decine di migliaia di persone accorrere in preghiera presso il mausoleo a lui dedicato nei pressi della città di Mercedes.

E tra tutti i bandidos forse Gauchito Gil è quello che ha più diritto di essere presente sulle CCG/AWS perché – qualunque versione della tradizione che lo riguarda si accolga - non fu solo e non fu tanto per via di una donna che divenne fuorilegge ma perché disertò e si diede alla macchia... (continua)
Allá en Corrientes,
(continua)
inviata da Bartleby 27/4/2011 - 14:29
Percorsi: Disertori
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Bairoletto y la justicia

Bairoletto y la justicia
[2008]
“Tarantela con fuga de vals” dall’album “Pasiones. Los amores de la historia”, con Pacho O'Donnell, scrittore, psichiatra e storico argentino.
Parole di Pacho O´Donnell
Musica di Antonio Tarragó Ros

Canzone dedicata a Juan Bautista Bairoletto, figlio degli immigrati italiani Vittorio Bairoletto e Teresa Bondino, figura di bandito anarchico e vendicatore del popolo al centro della canzone di León Gieco Bandidos rurales e che, in verità, divenne fuorilegge a 25 anni dopo aver ammazzato il truce poliziotto Farach, alias “el Turco”, che lo aveva arrestato, massacrato di botte ed umiliato di fronte alla donna fra loro contesa, la prostituta e gran ballerina Dora.
Los que me lloran por muerto
(continua)
inviata da Bartleby 27/4/2011 - 10:56




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