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Prima del 2009-6-10

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Pietà l'è morta

Pietà l'è morta
La versione greca di Gian Piero Testa
Ελληνική απόδοση του Δζαν Πιέρο Τέστα

Nell'inviarci questa sua ennesima, e stupenda, versione greca, Gian Piero si è come schernito: dice di "averla fatta in un giorno solo, [...], con un "vocabolarietto del cavolo" e "traducendo il suo testo mentale". Ci fermiamo qui, perché se questi sono i risultati ottenuti con un "vocabolarietto del cavolo", immaginiamo cosa sia capace di fare Gian Piero con alla mano il "bestione" dell'Accademia Ateniese o anche con il semplice "Zanichellotto" della Edizioni Perugia... Insomma, noi la riportiamo così com'è, aggiungendo soltanto gli spiriti e gli accenti del sistema politonico (verso il quale, inutile negarlo, abbiamo molto affetto pur riconoscendo la semplificazione del monotonico). [CCG/AWS Staff]
ΕΛΕΟΣ ΕΧΑΘΗ
(continua)
inviata da Gian Piero Testa & CCG/AWS Staff 10/6/2009 - 23:54
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Bange blanke man

Bange blanke man
Carissima Andreina,

Prima di tutto grazie per il tuo intervento; come puoi vedere sulla pagina, ho tolto la mia traduzione sostituendola direttamente con la tua (e correggendo di conseguenza anche la versione inglese che avevo fatto a suo tempo: chiaramente si era "portata dietro" gli errori).

Pur essendo anche il sottoscritto un traduttore di mestiere, dovendo occuparmi in questo sito di un numero di lingue che viaggia sulla ventina, qualche errore scappa forzatamente. Mi ricordo di uno "mitico", quando tradussi l'inglese "Marine" con "marinaio", non essendomi accorto che indicava invece il "marine", insomma il singolare dei Marines :-)

E' sicuramente una grossa fortuna poter contare, prima o poi, su qualcuno come te che legge le canzoni tradotte su questo sito e vi interviene con la propria competenza. Uno degli scopi di questo sito è proprio quello di fornire la maggiore esattezza... (continua)
Riccardo Venturi 10/6/2009 - 22:12
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Buffalo Soldier

Buffalo Soldier
bob.......... come te nessuno mai
(Riccardo) 10/6/2009 - 21:04
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This Train (Bound for Glory)

This Train (Bound for Glory)
[1956]
Brano contenuto in "Big Bill Broonzy Sings Folk Songs" (Smithsonian Folkways, 1989)

Ho la sensazione - ma posso sbagliarmi - che questo brano scritto da Broonzy sia in qualche modo un'attualizzazione, una versione "politicamente cosciente" del vecchio gospel di Sister Rosetta Tharpe "This Train". A sua volta, la canzone "Land of Hope and Dreams" di Bruce Springsteen (da "Live in NYC", 2001) è senz'altro un tributo a Broonzy e alla roots music e, insieme, un'ulteriore lettura del treno che percorre la storia degli USA...
This train don't carry no gamblers, this train
(continua)
inviata da Alessandro 10/6/2009 - 15:40
Percorsi: Treni
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I Wonder When I'll Get To Be Called A Man

I Wonder When I'll Get To Be Called A Man
[1957]

Canzone scritta quando Broonzy aveva 53 anni ma registrata poco prima della morte, avvenuta nel 1958.
Il brano è contenuto nell'antologia intitolata "Trouble In Mind" (Smithsonian Folkways, 2000)
When I was born into this world, this is what happened to me
(continua)
inviata da Alessandro 10/6/2009 - 14:48
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Black, Brown and White

Black, Brown and White
La prima incisione del brano è contenuta in "Big Bill Blues" del 1951.

Una canzone contenuta nella raccolta "Trouble In Mind" (Smithsonian Folkways, 2000) e nella colonna sonora, curata da Martin Scorsese, del film di Mike Figgis "Red, White and Blues".

Fu interpretata anche da Pete Seeger e, durante il recente insediamento di Barak Obama, alcune strofe della canzone sono state pronunciate nel discorso inaugurale rivolto al neo-presidente degli USA da un vecchio leader del movimento per i diritti civili, il rev. Joseph Lowery.
This little song that I'm singin' about,
(continua)
inviata da Alessandro 10/6/2009 - 14:37

Shaking Hands (Soldier's Joy)

Shaking Hands (Soldier's Joy)
[1991]
Album “Arkansas Traveler”



Nell’album “Arkansas Traveler” la Shocked, avvalendosi di prestigiose collaborazioni come Taj Mahal, The Band e Uncle Tupelo, è andata alla riscoperta, e addirittura a riscrivere, alcune delle canzoni più celebri dell’american roots music.

Stando a quanto scrive Arnold Rypens nel suo “The Originals” (1996), “Soldier’s Joy”, di autore sconosciuto, è una canzone che risale al XVIII secolo. Il motivo, di origine irlandese, diffusosi durante la Guerra Civile americana, era anche noto come “The King's Head” (da cui il titolo alternativo della Shocked, “Shaking Hands”). La prima registrazione conosciuta di “Soldier’s Joy” è quella della Victor Military Band del 1915. Molti artisti l’hanno interpretata: Skillet Lickers (1931), Jimmy Driftwood (1957), Jerry Reed (1958), Hawkshaw Hawkins (1959), Nitty Gritty Dirty Band (1973) per finire con la versione originale... (continua)
Shaking hands and fingers that do tremble
(continua)
inviata da Alessandro 10/6/2009 - 11:10

Remodeling The Pentagon

Remodeling The Pentagon
[2003]
Dalla ristampa, con inediti, dell’album “Short Sharp Shocked” del 1988.
Come all ye citizens, gather around
(continua)
inviata da Alessandro 10/6/2009 - 09:53
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Ballad Of The Battle Of The Ballot and the Bullet - Part 1: Ugly Americans

Ballad Of The Battle Of The Ballot and the Bullet - Part 1: Ugly Americans
[2009]
Album “Soul of My Soul”

La singer-songwriter texana Karen Michelle Johnston, in arte Michelle Shocked, intende la sua professione come impegno politico. Si pensi all’album che l’ha resa nota in America e nel mondo, “Short Sharp Shocked” del 1988, la cui copertina – in un montaggio che plagia il 12” dallo stesso titolo dell’hardcore band inglese Chaos UK - ritrae la Shocked mentre viene arrestata durante una manifestazione da poliziotti in tenuta antisommossa… Si pensi a come nel 1992 la Shocked, dopo aver pubblicato con la Mercury Records l’album “Arkansas Traveler”, tornò alla produzione indipendente e lo mise nel culo alla potente major appellandosi semplicemente al 13mo emendamento, quello contro la schiavitù… Si pensi, soprattutto, al nome d’arte scelto, Michelle Shocked, che é un gioco di parole con l'espressione inglese shell shocked, usata per gli ex soldati che soffrono di... (continua)
I can see it's gonna be a long night
(continua)
inviata da Alessandro 10/6/2009 - 09:22
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Serve Yourself

Serve Yourself
"Questa canzone è stata scritta da John dopo la canzone di Dylan 'You Gotta Serve Someone', sai - il Signore, immagino. Perciò era una sorta di ribaltamento di quella canzone, ed era un dialogo. In quel senso è divertente, voglio dire, puoi renderti conto che è divertente. Non era seriamente contro Dylan e la sua canzone. John aveva mostrato la sua rabbia, in un certo modo, ma anche il suo senso dell'umorismo." (Yoko Ono, 1998)

"Naturalmente Yoko Ono sbaglia il titolo del brano di Dylan, volendo alludere a 'Gotta Serve Somebody'.
'Serve Yourself' è un home recording del 1980 ed è reperibile nel cofanetto 'The John Lennon Anthology'." (Michele Murino)
SERVI TE STESSO
(continua)
inviata da Alessandro 10/6/2009 - 08:16
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Blues för Victor Jara

Blues för Victor Jara
[1979]
Testo e musica di Cornelis Vreeswijk
Lyrics and music by Cornelis Vreeswijk
Text och musik av Cornelis Vreeswijk
Album: Bananer -bland annat... [BS 791218 / 1980]
Registrato al Marcus MusicStudio di Solna il 18/19 dicembre 1979
Recorded at Marcus Music Studio in Solna on 18/19 December 1979
Inspelad i Marcus Music Studio i Solna den 18/19 december 1979

In questa canzone scritta nel 1979, Cornelis Vreeswijk si rivolge a Víctor Jara, il cantautore e folklorista cileno assassinato dalla giunta militare nell'Estadio Nacional subito dopo il golpe dell'11 settembre 1973. Gli si rivolge familiarmente, come a un amico con il quale ci si vuole sfogare; e Cornelis Vreeswijk, olandese di nascita ma naturalizzato svedese, poteva farlo. Si ricordava, anche perché di tempo non ne era passato molto, della Svezia del 1973, che era stato il paese d'Europa (e forse del mondo) che aveva accolto... (continua)
Här kommer en man utan tro, utan hopp
(continua)
inviata da M.L 10/6/2009 - 01:37

Pas changé

Pas changé
Pas changé.

Canzone parodique – Pas changé – Marco Valdo M.I. – 2009
d'une chanson de Claude Lemesle, chantée par Julio Iglésias – 1979

On ne sait en Italie, mais en français, le dénommé Julio Iglésias est un crooner redoutable, qui pendant des siècles s'est répandu sur toutes les radios et toutes les télés les plus diffusées – et même les autres. Un peu comme la grippe ou le choléra. Parmi toutes les scies (in italiano : seghe), toutes aussi consternantes l'une que l'autre, qu'il a pu actionner durant des années, une des plus célèbres est celle-ci : « Je n'ai pas changé ». On ne lui en demandait pas tant. À vrai dire, aurait-il pu changer ? Et changer quoi ? À part se taire...

C'est donc une de ces scies qui convient parfaitement pour une canzone parodique et qui permet de renouer ainsi avec cette tradition populaire qui s'empare des airs en vogue et totalement creux (les fameux « tubes »)... (continua)
On doit tout changer
(continua)
inviata da Marco valdo M.I. 9/6/2009 - 22:07
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Sul ponte di Perati bandiera nera

anonimo
Sul ponte di Perati bandiera nera
La (bellissima) versione greca di Gian Piero Testa
H (θαυμάσια) Ελληνική απόδοση από τον Tζαν Πιέρο Τέστα



Il fiume detto in greco Αώος (Aóos), in albanese Vjosë e in italiano Vojussa segna il confine tra Albania e Grecia.
Το ποτάμι που το λένε τον Αώο στα Ελληνικά, το Vjosë στα Αλβανικά και τη Vojussa στα Ιταλικά σημειώνει το όριο μεταξύ της Αλβανίας και της Ελλάδας.


Αυτό το πονεμένο τραγούδι των Αλπίνων από την Ιταλική μεραρχία Γιούλια, που την έστειλαν στο σφαγείο στην Ελλάδα (το χωριό του Περάτ, στην Αλβανία, σημείώσε το όριο μεταξύ της Αλβανίας και της Ελλάδας με τη γέφυρα πάνω από το Σαραντάπορο), λογοκρίθηκε γρήγορα, κι έπειτα απαγορεύθηκε απολύτως από το φασιστικό καθεστώς ως ντεφετιστικό και ανατρεπτικό. Σε μια προηγούμενη απόδοση που ανάγεται στην εποχή του Α' παγκόσμιου πολέμου, η γέφυρα είναι του Μπασσάνο. Τη δομή και τη μελωδία του τραγουδιού τις χρησιμοποίησε ο Νούτο Ρεβέλλι για το ανταρτικό τραγούδι Pietà l'è morta (Πέθανε το έλεος) [CCG/AWS Staff]
ΣΤΟΥ ΠΕΡΑΤ ΤΟ ΓΙΟΦΥΡΙ ΜΑΥΡΗ ΣΗΜΑΙΑ
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff 9/6/2009 - 21:06
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Sans la nommer

Sans la nommer
La version interprétée par la Compagnie Jolie Môme de Paris



Segnalataci da Lorenzo Battisti, che ringraziamo, si tratta di una versione in cui il testo della canzone di Moustaki è accompagnato da una lunga dedica finale (sovrapposta all'ultima strofa), che riportiamo qui integralmente seguita da una traduzione italiana. Nel testo sono presenti dei links ad argomenti specifici trattati in canzoni di questo sito.[CCG/AWS Staff]

Cette version nous a été signalée par Lorenzo Battisti, que nous remercions particulièrement. Il s'agit d'une version où les paroles de la chanson de Moustaki sont accompagnées d'une longue dédicace finale (superposée au dernier couplet), qu'on réproduit ici intégralement suivie d'une traduction italienne. Le texte présente des liens à des arguments spécifiques formant l'objet d'un certain nombre de chansons de ce site. [CCG/AWS Staff]
Pour les marins revoltés du Potëmkine
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff 9/6/2009 - 14:53

The Lazy Dog

The Lazy Dog
[1966]
Words and music by Malvina Reynolds.

Testo trovato su Broadside Magazine n.73 dell’agosto 1966.


“Lazy Dog” (“Cane Pigro”, nel fantasioso quanto agghiacciante gergo militare) è il nome dell’antenata delle attuali bombe a frammentazione (cluster bombs). Progettata all’inizio della seconda guerra mondiale da un pool di imprese belliche (Delco Products Corporation, F&F Mold and Die Works Inc., Haines Designed Products e Master Vibrator Company), fu testata e sviluppata durante la guerra di Corea ed il conflitto in Vietnam.
(fonte: en.wikipedia)
Well they call it the Lazy Dog,
(continua)
inviata da Alessandro 9/6/2009 - 14:39

Instant Sentence (Talking Law and Order Blues)

[1967]
Words and music by Malvina Reynolds.

Testo trovato su Broadside Magazine n.86 del novembre 1967.

La canzone si riferisce alle manifestazioni contro la guerra in Vietnam ed alla consuetudine da parte delle “forze dell’ordine” di attaccarle sempre con estrema violenza.
[spoken] Well the boy won't move,
(continua)
inviata da Alessandro 9/6/2009 - 14:03

Did You Know?

[1965]
Words and music by Malvina Reynolds.

Testo trovato su Broadside Magazine n.59 del giugno 1965.
Did you know, did you know,
(continua)
inviata da Alessandro 9/6/2009 - 13:40
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Boraxo

Boraxo
[1969]
Lyrics and music by Malvina Reynolds
Testo e musica di Malvina Reynolds



A Berkeley, vicino all’Università della California, c’è una vasta area verde chiamata People’s Park.
Il parco fu voluto dall’Università, ma nel 1967 furono i commercianti, i residenti e gli studenti a farne una “free speach area”, un polmone verde che servisse però anche a luogo d’incontro e di libera discussione per la cittadinanza e gli studenti. Nel 1969 più di 1000 volontari allestirono in breve tempo il People’s Park, senza che le autorità locali e universitarie vi si opponessero.
Ma l’allora governatore della California, il futuro presidente Ronald Reagan, pensava che quel parco fosse solo il luogo d’incontro per “simpatizzanti comunisti, contestatori e sessualmente deviati”. E il 15 maggio 1969 mandò la polizia a riprendersi People’s Park. Fra i poliziotti si distinserò per particolare ferocia i cosiddetti... (continua)
It's all right, it's all right,
(continua)
inviata da Alessandro 9/6/2009 - 11:47
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Are You Walking There for Me?

Are You Walking There for Me?
[1964]
Words and music by Malvina Reynolds

Testo pubblicato su Broadside Magazine n.48 del luglio 1964.



Nel giugno del 1964 un coordinamento fra le principali organizzazioni di lotta per il riconoscimento dei diritti civili iniziò una campagna, chiamata “Mississippi Freedom Summer”, per registrare al voto il maggior numero possibile di afroamericani ai quali, fino a quel momento, nello stato più razzista del sud, era impedito di esercitare il diritto a scegliere i propri rappresentanti.
Accanto agli attivisti locali, più di 1000 volontari vennero dal nord per sostenere la campagna: molti di loro erano giovani, molti erano bianchi. C’erano anche sacerdoti e seminaristi cristiani, così come rabbini e studenti di fede ebraica.
Durante la “Mississippi Freedom Summer”, il KKK e le altre organizzazioni segregazioniste e suprematiste chiamarono a raccolta i loro accoliti e diedero corso ad... (continua)
Are you walking there for me?
(continua)
inviata da Alessandro 9/6/2009 - 10:16
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The White Bones Of Allende

The White Bones Of Allende
[1976]
Album “New Songs from the Briarpatch” (1977)

Testo pubblicato su Broadside Magazine n.137 dell’ottobre/dicembre 1977.

Il commento che segue il testo della canzone pubblicato su Broadside Magazine ci ricorda i nomi dei mandanti del golpe in Cile nel 1973:


The Forces working against Allende

It is september 1970. Salvador Allende has been elected president of Chile – it is several months until will be sworn it. The intrigue, actually planned for in anticipation of his winning the election, begins in earnest. In Washington DC, William K. Merriam [?] is meeting with William V. Broe, head of Clandestine Operations for Latin America for the CIA. Broe suggests a coordinated plan of economic sabotage and social unrest. ITT Company offers one million dollars to the Agency for any operation which will stop Allende from assuming the presidency. Kissinger reads the memo. John A. McCone, now... (continua)
You are flying to Vienna, you have phones aboard your airplane.
(continua)
inviata da Alessandro 9/6/2009 - 09:27
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No alla guerra

No alla guerra
Di no alla guerra dì
(continua)
inviata da adriana 9/6/2009 - 06:48
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Avanti popolo [Poiché non vogliamo sfruttati]

Avanti popolo  [Poiché non vogliamo sfruttati]
Chanson italienne – Avanti popolo [Poiché non vogliamo sfruttati] – Gualtiero Bertelli

Au grand jamais nous n'avions pensé insérer une version de « Bandiera Rossa » dans les CCG/AWS, un chant qui, dans une de ses nombreuses versions présente une strophe comme celle-ci : « Et si la Russie nous donne notre fusil / Guerre civile/ Et le Russie nous donne notre fusil / Nous voulons faire la guerre civile ». Nous ne l'aurions jamais pensé jusqu'à ce que nous tombions sur cette belle version de Gualtiero Bertelli dans laquelle il y a une strophe si clairement contre le guerre, qu'elle justifie pleinement son insertion. Il nous plairait vraiment que ce fut la version de Bandiera Rossa universellement chantée...

Avertissement :
Je traduis, pour la forme le refrain, dit Marco Valdo M.I., car partout dans le monde il est chanté dans sa version italienne :

En avant le peuple, à la rescousse
Le Drapeau... (continua)
AVANTI POPOLO (CAR NOUS NE VOULONS PAS ÊTRE EXPLOITÉS)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 8/6/2009 - 23:03

Canção de Catarina

Canção de Catarina
Ελληνική απόδοση από το Ριχάρδο Βεντούρη
ΤΡΑΓΟΥΔΙ ΤΗΣ ΚΑΤΑΡΙΝΑ
(continua)
8/6/2009 - 17:43
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Rosa de sangue

Rosa de sangue
Ελληνική απόδοση από το Ριχάρδο Βεντούρη
ΑΙΜΑΤΙΝΟ ΤΡΙΑΝΤΑΦΥΛΛΟ
(continua)
8/6/2009 - 17:17
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What a Friend We Have in Hoover

What a Friend We Have in Hoover
[1964]
Scritta da Tom Paxton sul motivo dell’inno cristiano "What a Friend We Have in Jesus" composto da Joseph M. Scriven nel 1855.

Canzone pubblicata su Broadside Magazine n.54 del gennaio 1965.


J. Edgar Hoover fu a capo dell’FBI ininterrottamente dal 1935 al 1972, anno della sua morte.
Benchè possa essere considerato il padre delle moderne tecniche investigative, Hoover usò illecitamente il proprio enorme potere, creando banche dati segrete sui leader politici, raccogliendo prove con metodi illegali e, in generale, facendo vessare dagli agenti federali tutti coloro che non si riconoscevano nel classico “God & Country” o che semplicemente pensavano ad una società più giusta, più equa, più aperta.
A partire dalla sconda metà degli anni ’50, Hoover ideò un programma di operazioni coperte, denominato COINTELPRO (Counter Intelligence Program), volto a smantellare tutte le organizzazioni... (continua)
What a friend we have in Hoover
(continua)
inviata da Alessandro 8/6/2009 - 15:57

Six Men Riding

Six Men Riding
[1963]

Canzone pubblicata su Broadside Magazine n.35 del novembre 1963

Sei uomini tornano dalla guerra. Sei uomini, di ottanta che partirono.
Sei donne piangeranno di gioia. Settantaquattro, per il lutto ed il dolore.
Six men ridin’ at great speed,
(continua)
inviata da Alessandro 8/6/2009 - 14:49

Death of Medgar Evers

Death of Medgar Evers
Canzone pubblicata su Broadside Magazine n.31 del settembre 1963.



De La Beckwith, subito incriminato per l’omicidio, potè godere di processi farsa con giurie composte di soli bianchi. Per tutti gli anni ’60 e ’70 proseguì impunemente la sua carriera all’interno di organizzazioni suprematiste e razziste, come il Christian Identity Movement e il KKK, sempre vantando apertamente il suo coinvolgimento nell’assassinio di Evers. Nel 1973 l’FBI scoprì un piano ordito da De La Beckwith per assassinare un dirigente dell’organizzazione ebraica B'nai B'rith Anti-Defamation League. Soltanto nel 1994, in occasione del terzo processo per il delitto Evers, il bastardo fu finalmente condannato all’ergastolo. Se ne è andato all’inferno nel 2001.
(fonte: en.wikipedia)


Molte sono le canzoni dedicate alla figura e alla morte di Medgar Evers.
Su questo sito si vedano, in particolare, Medgar Evers Lullaby... (continua)
The country is mourning the death of a soldier,
(continua)
inviata da Alessandro 8/6/2009 - 14:05
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Our Children Are Dying

Our Children Are Dying
[1968]
Words & music by Thom Parrott
Album: Many Windowed Night [1968]
The naked, starving parents with no longer any hope.
(continua)
inviata da giorgio 8/6/2009 - 12:42
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The Cardinal

The Cardinal
[1967]

Canzone pubblicata su Broadside Magazine n.80 dell’aprile/maggio 1967.

La canzone si riferisce al porporato Francis J. Spellman, arcivescovo di New York dal 1939 e per quasi trent’anni.
Fanatico anti-comunista, Spellman se ne uscì spesso con dichiarazioni tipo “un vero americano non può essere un comunista o giustificare in alcun modo il comunismo”. Fervente sostenitore del senatore Joseph McCarthy, come costui non esitò ad ingiuriare chiunque non fosse delle sue opinioni, perfino Eleanor Roosvelt (a proposito dei finanziamenti alle scuole cattoliche) e papa Giovanni XXIII (“Non è un papa, dovrebbe andare a vendere banane”; “E’ solo uno che ha subito il lavaggio del cervello, un fantoccio dei comunisti”). Nel 1959, recatosi ad una conferenza episcopale in Centro America, soggiornò in Nicaragua, contravvenendo agli ordini del Vaticano, per rendere pubblico omaggio al dittatore Anastasio... (continua)
The Card’nal dressed in olive drab,
(continua)
inviata da Alessandro 8/6/2009 - 11:49
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Cantar Alentejano

Cantar Alentejano
Μετέφρασε στα Ελληνικά ο Ρικάρντος Βεντούρης


Η ΙΣΤΟΡΙΑ ΤΗΣ ΚΑΤΑΡΙΝΑΣ, ΔΟΛΟΦΟΝΗΜΕΝΗΣ ΧΩΡΙΑΤΙΣΣΑΣ

Η Καταρίνα Εφιτζένια Σαμπίνο Εουφέμια, γεννημένη στις 13 Φεβρουάριου 1928 και σκωτομένη στις 19 Μάιου 1954, ήταν μια αναλφάβητη χωριάτισσα από την Πορτογαλική περιοχή του Αλεντέτζο η οποία, εξαιτίας μίας σειράς απεργιών των αγροτικών χειρονάκτων, δολοφονήθηκε στην ηλικία 26 ετών από τον υπολοχαγό Καρρατζόλα της GNR (Guardia Nacional Republicana) στο Μόντε-ντε-Ολιβάλ, στον δήμο του Μπαλεϊζάουν στα πέριξ της Μπέδζας. Η Καταρίνα ήταν παντρευμένη κι είχε τρία παιδιά (ο ένας τους, μόνο 8 μηνών, ήταν στην αγκαλιά της μάνας όταν τη σκοτώνανε).

Η τραγική ιστορία της Καταρίνας Εουφέμια κατέληξε να ενσαρκώσει την αντίσταση στο δικτατορικό καθεστώς του Σαλαζάρ και, και τη γυναίκα την έλαβε το Κομμουνιστικό Κόμμα Πορτογαλίας ως αληθινό εικόνισμα της αντίστασης στο Αλεντέτζο. Στη Καταρίνα της αφιερώσανε... (continua)
ΤΡΑΓΟΥΔΙ ΑΛΕΝΤΕΤΖΑΝΟ
(continua)
8/6/2009 - 09:34

The Massacres of My Lai (Song My) and Truong An, March 1968

The Massacres of My Lai (Song My) and Truong An, March 1968
[1969]
Testo trovato su Broadside Magazine n.103 del 1969
Ignoro se esistano incisioni o registrazioni della canzone.

Nel marzo del 1968 i i soldati della Compagnia Charlie della 11a Brigata di Fanteria Leggera dell’esercito USA, al comando degli ufficiali Calley e Medina, rasero al suolo il villaggio di My Lai nel nord Vietnam, trucidando 350 civili inermi.
Il massacro di My Lai, che i vertici militari americani avrebbe voluto insabbiare (e l’allora rampante maggiore Colin Powell lavorò alacremente in questo senso), venne invece denunciato all’opinione pubblica mondiale grazie alle testimonianze di alcuni militari, come l’elicotterista Hugh Thompson, che si erano opposti alla mattanza e grazie all’inchiesta del giornalista indipendente Seymour Hersh.
My Lai, Song My, Son My, Truong An… sono probabilmente nomi per indicare la stessa località e lo stesso massacro…

Ma quanti massacri... (continua)
We went out of mission, we were told “search and destroy”,
(continua)
inviata da Alessandro 8/6/2009 - 09:21
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Nella lotta

Nella lotta
GRANDE ANDREA!!!!!!!!!!
NICOLE 8/6/2009 - 00:11
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La sepoltura dei morti

La sepoltura dei morti
Chanson italienne – La sepoltura dei morti – Stormy Six – 1975
LA SÉPULTURE DES MORTS
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 7/6/2009 - 22:17
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Hōyla hōyla [Em gedărk to hadōnāi nă to plen]

Hōyla hōyla  [Em gedărk to hadōnāi nă to plen]
Chi veste una risata
da Minimi Termini Reload

Sempre meno cose mi indignano o mi stupiscono; sia in positivo che in negativo.

Le parate militari come quella di oggi della Festa della Repubblica (ignoro quando sia quella del Corriere della Sera) riescono quantomeno ancora a lasciarmi rapito ed inebetito di fronte alla loro visione. Ero al bar per un caffè e scorrevano sulla RAI le immagini di quegli stendardi retrò, di quei buffi cappelli, di quei tricolori, di quegli uomini impettiti in uniforme o in mimetica…e dentro di me cercavo di spiegarmi per l’ennesima volta cosa spinga un popolo nel 2009 a fare tutto questo, e cosa si desideri rappresentare di concreto con ciò.

L’orgoglio di appartenere a cosa, a chi? Siamo tutti italiani, w l’Italia, e poi ti prendi a pugni per un parcheggio, ti insulti perché uno ti sopravanza in coda alle poste, il milanese odia il napoletano che odia il palermitano... (continua)
CCG/AWS Staff 7/6/2009 - 13:29
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Lu minaturi

Lu minaturi
[1954]
Testo e musica di Domenico Modugno
45 giri Lu minaturi/Nina e lu capurale
Album: Modugno siciliano [1963]

Settimo singolo del cantautore di Polignano. Su 78 giri nel '54, contenuta in un EP a 45 giri l'anno seguente (ma solo nel '69 incisa in stereo), forse una fra le migliori prove del Mimmo Modugno dialettale, è sicuramente fra le più drammatiche. In un semplice sottofondo di chitarra, la terribile vita dei minatori, un toccante riferimento ai supplizi che subivano, costretti a lavorare 10 ore al giorno per pochi soldi…
S'auza 'u minaturi
(continua)
inviata da giorgio 7/6/2009 - 08:31
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Gelem, gelem

Gelem, gelem
Grazie per l'esaustiva pagina, che mi è stata utile e di cui condivido pienamente le riflessioni... Segnalo però che lo spartito qui presente (e, per quanto ne so io, l'unico reperibile in rete) è completamente sbagliato, o meglio, non corrisponde a nessuna versione da me ascoltata (e sono parecchie),a cominciare da quella registrata dall'autore stesso nel 1972 (la si può trovare su myspace www.myspace.com/jagdino con il titolo "Opre Roma"). Addirittura sembra che le parole siano state sovrapposte alle note un po' a caso... di cane.
Purtroppo non è il primo né l'ultimo caso di spartiti a dir poco approssimativi presenti sul mercato, ma ovvierò volentieri a questa mancanza non appena avrò il tempo di trascrivere fedelmente la versione di Žarko Jovanović.
A presto,
Il Violinaro
Ilvio Linaro 7/6/2009 - 03:21

Kurdistan

was ist das denn für nen scxheiß pass auf was du sagst ja
wir kurden sind stolz drauf das wir kein land haben denn jetzt zeigen wir es euch wir können auch ohne land und nur mit volk und heimat leben.....

passssss auf ja!!!!!
kurdigirl1994 6/6/2009 - 21:55
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C'è un'aria

C'è un'aria
Version française – ATMOSPHÈRE – Marco Valdo M.I. - 2009
Chanson italienne – C'è un'aria – Giorgio Gaber – 1993

Parue pour la première fois dans l'album « Io Come Persona » (1993), voici la version posthume « Io Non Mi Sento Italiano » de dix ans postérieure. Une explosion spontané et libératoire quant à ce qu'on nous sert et à comment on nous le sert... Depuis des années nous souffrons et nous subissons les gaz toxiques de ce mode d'information.

Une remarque sur le tire de la traduction française : « Atmosphère »... IL s'agit tout simplement d'une réminiscence d'une des plus célèbres répliques du cinéma français : « Atmosphère ! Atmosphère !... Est-ce que j'ai une gueule d'atmosphère ? », disait Arletty dans Hôtel du Nord. Michel Simon, comédien suisse, disait à propos de gueule (et il en avait une sale de gueule) : « Mieux vaut avoir une sale gueule que pas de gueule du tout... ».

Juste... (continua)
ATMOSPHÈRE
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 6/6/2009 - 20:55

Facétieux oiseaux... Scherzosi Uccelli !

Facétieux oiseaux... Scherzosi Uccelli !
Facétieux oiseaux... Scherzosi Uccelli !

Canzone léviane – Facétieux oiseaux... Scherzosi Uccelli ! – Marco Valdo M.I. – 2009

Cycle du Cahier ligné – 22

Facétieux oiseaux... Scherzosi Uccelli ! est la vingt-deuxième chanson du Cycle du Cahier ligné.

Le Cycle du Cahier Ligné a ceci de particulier qu'il est construit à partir de l'idée folle de transcrire – à partir de la traduction en langue française - le Quaderno a Cancelli, dernière œuvre du peintre et écrivain antifasciste italien Carlo Levi, sous forme de canzones.

L'ambition – s'il peut y en avoir une – était de faire ressurgir, comme une rivière qui aurait traversé une montagne, la poésie qui est la matière principale du Quaderno.

Il fallait aussi que l'ensemble – le Cycle – renouant avec d'anciennes pratiques poétiques : celles des aèdes qui sillonnaient le monde pour l'inonder de mots, le Cycle donc ait une certaine cohérence... (continua)
O scherzosi uccelli ! Ô facétieux oiseaux !
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 6/6/2009 - 19:05
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The Wearing Of The Green

anonimo
Oh, Paddy dear, did you hear
(continua)
inviata da Io non sto con Oriana 6/6/2009 - 16:52
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A morte saiu à rua

A morte saiu à rua
Μετέφρασε στα Ελληνικά ο Ρικάρντος Βεντούρης
La versione greca di Riccardo Venturi
6 giugno 2009


Μ'αυτό το τραγούδι, ενδεχομένως μια από τις κορυφές του (από το άλμπουμ “Eu vou ser como a toupeira” του Δεκεμβρίου 1972, λίγο πριν από την Επανάσταση των Γαρυφάλων), ο Τζοζέ Αφόνσο μιλάει για το θάνατο του ζωγράφου και γλύπτη Τζοζέ Ντίας Κουέλιου, που δολοφονήθηκε στις 19 Δεκεμβρίου του 1961 από τη PIDE, τη κακόφημη πολιτική αστυνομία Πορτογαλίας, σε μίαν οδό Λισαβόνας, τη Rua de Creche που τη λένε τώρα Rua José Dias Coelho. Μόνο μετά την πτώση της δικτατορίας, οι πράκτορες της PIDE μπλεγμένοι στη δολοφονία του Ντίας Κουέλιο ηδύνηθησαν να δικαστούν: άνηκαν στην ίδια ταξιαρχία η οποία, στο 1944, δολοφόνησε άλλον κομμουνιστικό στρατευμένο, τον Αλφρέντο Ντίνις. Δεν ομολόγησαν ποτέ ποιος τους έδωσε τη διαταγή. Μόνο ένας απ'αυτούς καταδικάστηκε σε τρεισήμισυ χρόνια φυλακής, ο πραγματικός δράστης του πυροβολισμού.


Ο ΘΑΝΑΤΟΣ ΒΓΗΚΕ ΣΤΗΝ ΟΔΟ
(continua)
6/6/2009 - 16:31
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Freedoms We've Been Fighting For

Freedoms We've Been Fighting For
LE LIBERTA' PER CUI STIAMO COMBATTENDO
(continua)
inviata da Kiocciolina 6/6/2009 - 14:46
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Remember Me

Remember Me
RICORDATEMI
(continua)
inviata da Kiocciolina 6/6/2009 - 14:28
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Signor Dio

Signor Dio
[2007]
Album:Paradis del diaol
Signor Dio qui c’era un fiume
(continua)
inviata da DonQuijote82 6/6/2009 - 13:22
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Il ritorno di Paddy Garcia

Il ritorno di Paddy Garcia
1997
da "Terra e libertà" (3'53")

Dedicato a tutti gli eroi rivoluzionari,sia vincitori che vinti, che hanno lottano contro le ingiustizie.
Paddy Garcia è un personaggio di fantasia, il risultato di un''incontro tra l'Irlanda e l'America Latina, come lo è "Terra e libertà".
Paddy è un nome molto diffuso in Irlanda ed è anche il nome di un famoso whisky, Garcia è il cognome più diffuso in America Latina.
Anche i Pogues hanno cantato le gesta di Paddy Garcia. Ci sono inoltre delle fantastiche biografie sul personaggio di Paddy, perfino una del celebre scrittore latinoamericano Daniel Chavarria.

da www.lagrandefamiglia.it

Naturalmente il discorso di Paddy Garcia è ripreso da The Ghost Of Tom Joad e quindi indirettamente da "Furore" di Steinbeck.


Macondo Express - Il ritorno di Paddy Garcia - Il ballo di Aureliano - Remedios la bella - Radio Tindouf - Marcia balcanica - Danza infernale... (continua)
—Chi è Paddy Garcia?
(continua)
inviata da DonQuijote82 6/6/2009 - 13:20
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Ciao bella

Ciao bella
[2007]
Album:Paradis del diaol

feat. Massimo Priviero

Il 3 gennaio 1944 le Brigate Nere di Missaglia, comandate da Emilio Formigoni (padre dell'attuale presidente della Regione), fucilano quattro partigiani a Valaperta di Casatenovo

Il 23 ottobre 1944 il brigadiere del distaccamento di Missaglia della Guardia Nazionale Repubblicana (GNR) incaricò un suo milite, Gaetano Chiarelli, di fornire informazioni su di un renitente alla chiamata alle armi di Valaperta.
Un gruppo di partigiani, avvertiti della presenza del repubblichino in Valaperta, circondarono il gruppo di case e intimarono al Chiarelli di alzare le mani e consegnare loro la bicicletta e le armi; di fronte al suo rifiuto gli spararono addosso, uccidendolo.
Alle 22,30 piombano su Valaperta una quindicina di brigatisti neri. Intanto era sopraggiunto anche il segretario del Fascio e il Commissario Prefettizio di Missaglia, nonché... (continua)
Mi sfiorò col suo sorriso
(continua)
inviata da DonQuijote82 6/6/2009 - 13:18
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Padre Pedro

Padre Pedro
[2007]
Album:Paradis del diaol

E' un altra storia vera dedicata a un personaggio reale, Padre Pedro è il fratello di Dario Canossi. Missionario, morto improvvisamente d'infarto un paio d'anni fa. La canzone è stata scritta la notte stessa in cui arrivò la notizia ed è quindi, come comprensibile, molto personale e molto vissuta. Ci sono ricordi musicali latino-americani sulla base di una ballata intensa.

(dq82 )
Padre Pedro era nato vecchio
(continua)
inviata da DonQuijote82 6/6/2009 - 13:14
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Lu pisce spada

Lu pisce spada
[1954]
Testo e musica di Domenico Modugno
1°album: Domenico è sempre Domenico [1958]

Il disco fu inciso all'epoca contemporaneamente in 78 e 45 giri. Il brano, "Lu pisce spada" (in altre reincisioni Modugno lo ha intitolato 'U pisci spada) invece si riallaccia ai brani di Modugno più direttamente legati alla tradizione popolare e dei cantastorie, che furono del resto la sua prima esperienza musicale, come dichiarato da lui stesso:

« Una notte, quando avevo tre anni, fui svegliato da un suono bellissimo, che solo in seguito decifrai come il canto di un carrettiere: fu la mia prima esperienza musicale, quella per me fu la "musica" per molto tempo. Per questo ho iniziato a cantare con quelle canzoni: il cantastorie stava dentro di me, non era una scelta precisa »
La storia narrata è nota: è la tragica storia d'amore di una coppia di pesci spada. La femmina è stata catturata durante la... (continua)
– Ah lu vitti, lu vitti! Ah, lu vitti 'mmenzu lu mari, beḍḍi mei…
(continua)
inviata da giorgio 6/6/2009 - 07:49
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Soldadito Español

Soldadito Español
SOLDATINO SPAGNOLO
(continua)
inviata da Simo 5/6/2009 - 20:36
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مولود في فلسطين [Nací en Palestina]

مولود في فلسطين [Nací en Palestina]
English Version

Finora inserita come unico testo disponibile, viene riportata adesso come traduzione grazie al reperimento del testo arabo originale.

This English translation of the song, included up to now as the only text available, is now given its correct status thanks to inclusion of the original Arabic lyrics. [CCG/AWS Staff]
I WAS BORN IN PALESTINE
(continua)
5/6/2009 - 17:30
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C'è un'aria

C'è un'aria
Durante la campagna elettorale la televisione non si può proprio vedere. Manca l'aria per davvero.
Francesca 5/6/2009 - 16:34
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Le radici ca tieni

Le radici ca tieni
i sud sound system sono mitici.....w la puglia
5/6/2009 - 16:24
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The Boys Of The Old Brigade

The Boys Of The Old Brigade
Scritta da Paddy McGuigan dei Barleycorn, una canzone dedicata all’Easter Rising del 1916 inclusa nell’album del gruppo di Belfast intitolato The Winds Are Singing Freedom, pubblicato nel 1974.

(Bernart Bartleby)
Oh, father why are you so sad
(continua)
inviata da Io non sto con Oriana 5/6/2009 - 14:08
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The Rifles Of The IRA

The Rifles Of The IRA
Album “Rifles of the I.R.A.” (1969).
In nineteen hundred and sixteen
(continua)
inviata da Io non sto con Oriana 5/6/2009 - 14:05




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