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La liberté demandez-la

La liberté demandez-la
8 novembre 2005
LA LIBERTA’, CHIEDETELA !
(continua)
8/11/2005 - 17:38

La mort d'un globe

La mort d'un globe
[1849, Jouy-en-Josas]
A. B. MALON, membre de la Commune.


Eugène Pottier fu frequentatore di circoli rivoluzionari repubblicani già dal 1832 per poi approdare a quelli socialisti e fourieristi nel 1848, anno in cui partecipò alle rivoluzioni di gennaio e giugno: fu in questo periodo, frequentando anche i locali dove venivano declamate poesie e canzoni, che inizia a comporre canti di propaganda a sfondo politico-sociale stampati e diffusi su fogli volanti.

Tra i tanti testi è degno di nota quel “Propaganda delle canzoni” che rappresentava, all’epoca, il suo manifesto politico: In tempo di pace, l’esercito è una morsa / Nelle mani di chi governa, / Per serrare la gogna al collo / Del popolo senza giberne. / ... Aderì all’Internazionale e nel 1870 organizzò una Camera del lavoro con 500 membri aderenti anch’essi all’Internazionale, fu uno strenuo antimilitarista, oltre che pacifista; partecipò... (continua)
Aux mers d'azur où nagent les étoiles,
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 8/11/2005 - 16:40

Le défilé de l'Empire

Le défilé de l'Empire
[1852]
Au citoyen PETIT-PIERRE (lice chansonnière)


Eugène Pottier fu frequentatore di circoli rivoluzionari repubblicani già dal 1832 per poi approdare a quelli socialisti e fourieristi nel 1848, anno in cui partecipò alle rivoluzioni di gennaio e giugno: fu in questo periodo, frequentando anche i locali dove venivano declamate poesie e canzoni, che inizia a comporre canti di propaganda a sfondo politico-sociale stampati e diffusi su fogli volanti.

Tra i tanti testi è degno di nota quel “Propaganda delle canzoni” che rappresentava, all’epoca, il suo manifesto politico: In tempo di pace, l’esercito è una morsa / Nelle mani di chi governa, / Per serrare la gogna al collo / Del popolo senza giberne. / ... Aderì all’Internazionale e nel 1870 organizzò una Camera del lavoro con 500 membri aderenti anch’essi all’Internazionale, fu uno strenuo antimilitarista, oltre che pacifista; partecipò... (continua)
Cloches et canons... c'est fête !
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 8/11/2005 - 16:24

La guerre

La guerre
[1857]
A Eugène Ballet (lice chansonnière)


Eugène Pottier fu frequentatore di circoli rivoluzionari repubblicani già dal 1832 per poi approdare a quelli socialisti e fourieristi nel 1848, anno in cui partecipò alle rivoluzioni di gennaio e giugno: fu in questo periodo, frequentando anche i locali dove venivano declamate poesie e canzoni, che inizia a comporre canti di propaganda a sfondo politico-sociale stampati e diffusi su fogli volanti.

Tra i tanti testi è degno di nota quel “Propaganda delle canzoni” che rappresentava, all’epoca, il suo manifesto politico: In tempo di pace, l’esercito è una morsa / Nelle mani di chi governa, / Per serrare la gogna al collo / Del popolo senza giberne. / ... Aderì all’Internazionale e nel 1870 organizzò una Camera del lavoro con 500 membri aderenti anch’essi all’Internazionale, fu uno strenuo antimilitarista, oltre che pacifista; partecipò attivamente... (continua)
On vient de déclarer la guerre :
(continua)
inviata da Adriana 8/11/2005 - 16:22
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Speechless

Speechless
Album: Out There (1992)

Una canzone bellissima, che lascia veramente... senza parole.
In Montréal
(continua)
inviata da Lorenzo Masetti 8/11/2005 - 15:02
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The War Correspondent

The War Correspondent
Fa parte, come No man's land e Waltzing Matilda, del primo lavoro di Bogle, l'album "Now i'm easy" risalente al 1980.
"Good evening ' I'm Ross Symons, with the news from A.B.C.
(continua)
inviata da Alessandro 7/11/2005 - 18:18
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Where The Streets Have No Name

Where The Streets Have No Name
Nella traduzione italiana precedentemente riportata mancava l'ultima strofa. Grazie a Gabriele che ci ha inviato questa traduzione più completa.
DOVE LE STRADE NON HANNO NOME
(continua)
inviata da gabriele 7/11/2005 - 17:53
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Pinocho...

Pinocho...


Quasi un trabalzo nel vedere il testo di questa canzone (alla quale non avevo mai pensato, pur conoscendola: un altro enorme grazie a Adriana per averne reperito e inserito il testo). Me la ricordo cantata da Godoy a un vecchissimo concerto fiorentino nei primissimi anni '80 (forse addirittura nel 1980 stesso, l'anno successivo al trionfo della rivoluzione sandinista in Nicaragua), al vecchio Teatro Tenda (ora buttato giù e trasformato in "Saschall" sponsorizzato da una ditta di abbigliamento "casual"). Ero in primissima fila tra le poche centinaia di persone venute ad ascoltarlo cantare le sue canzoni e l'intero "Guitarra Armada". Il soprannome di "Pinocho" (Pinocchio) dato a Pinochet era del tutto ovvio e naturale; si veda anche Punto de vista (sobre Pinochet).[RV]
Pinocho...
(continua)
inviata da adriana 6/11/2005 - 20:47
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They Dance Alone (Cueca Solo)

They Dance Alone (Cueca Solo)
da "Nada como el sol"

ELLAS DANZAN SOLAS
(continua)
inviata da adriana 6/11/2005 - 20:27
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Tarantatta'n

Dall'album "Fuori la voce"
Testo: Massimiliano Però
Musica: Gianluca Longo – Francesca Dipierro
Nu giurnu m’aggiu fattu quattru cunti,
(continua)
inviata da adriana 6/11/2005 - 18:01
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Jovanotti: Mi fido di te

Case di pane, riunioni di rane
(continua)
inviata da silvia 6/11/2005 - 17:40
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Rise

Rise
da/from "Evil Heat" (2002)

Il brano avrebbe dovuto intitolarsi "Bomb the Pentagon", ma questo titolo ha spaventato non poco la casa discografica e i Primal Scream hanno acconsentito a cambiarlo in "Rise", non togliendo comunque nulla "alla carica eversiva del pezzo, un rock industriale aggressivo e veramente cattivo".

(vedi OndaRock)
A life of work, is a life of crime
(continua)
6/11/2005 - 17:11
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Escenas de guerra

Escenas de guerra
Perpectivas de terrror,
(continua)
6/11/2005 - 17:00
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Polka Infantil

Polka Infantil
Canzone del 1970 scritta da Marcos Velásquez e interpretata dai Tiempo Nuevo, gruppo fondato nel 1965 a Valparaíso, Cile, da Roberto Rivera.
Nel disco “Conjunto de música popular Tiemponuevo de Valparaíso”, realizzato e prodotto nel centro culturale creato dai fratelli Isabel ed Ángel Parra chiamato “Peña de los Parra”, nome dato anche alla casa discografica collegata.

(Bernart Bartleby)
-¿Y tu padre qué hace?
(continua)
inviata da Lorenzo Masetti 6/11/2005 - 16:48

Peace in Palestina

(F.Licata-S.Licata)

Parte dalle parole tratte dal "Diario di Anna Frank".
Tratta da un'idea di Santi Licata è una canzone contro tutti i razzismi e le discriminazioni, per poter credere alla Pace sempre, anche quando sembra impossibile, anche tra Israeliani e Palestinesi.
Spero di poterti confidare tutto
(continua)
6/11/2005 - 16:24

Mia cara Mimì

Testo di Filippo Licata
Musica di Francesco Millonzi
http://ilviaggio.interfree.it/testi.html

Canzone antimilitarista, è stata tratta da una lettera originale di Filippo Graziano inviata nel 1943 dal fronte. Dopo pochi giorni giunse ai familiari la notizia che non sarebbe più tomato dai suoi.
Mia cara Mimì, amore mio
(continua)
6/11/2005 - 16:20
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Hey bionda

Hey bionda
da "Malafemmina" (1986)
Ti piace il colpo di cannone
(continua)
6/11/2005 - 15:48
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Il grammofono della Banda Carità

Il grammofono della Banda Carità
(dall'album Canzoni in forma di fiore, 2004)
(Testo: G. Gobbo; Musica: S Marchesini)

"I padovani oggi percorrono a decine via S. Francesco, verso le piazze, ogni giorno. Palazzo Giusti nel 1943 rimbombava la notte di grida umane: la banda del maggiore Carità, abbandonata Firenze liberata, si prodiga per ridurre al silenzio quanti più partigiani possibile, dopo aver cavato loro di bocca, assieme ai denti, nomi, luoghi e nascondigli"

(testo tratto dal libretto del cd)


LA BANDA CARITA'
da Ferri taglienti

Fino dal 17 settembre 1943 si era ricostituita a Firenze la 92a legione della Milizia Volontaria Sicurezza Nazionale. La 92 a legione creò al suo interno un autonomo « Ufficio politico investigativo», a capo del quale fu messo Mario Carità. Era così nata la famigerata «banda», la R.S.S., «Reparto dei servizi speciali». Questo «reparto», ma è più giusto chiamarlo «banda», era formato... (continua)
Sbufa i do fradei
(continua)
inviata da Silvia - eungiorno su IFMG 6/11/2005 - 15:03
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Le ali del soldato

Le ali del soldato
(2003)
Andrea Mirò

Personalmente, questa canzone mi fa pensare immediatamente all'Intifada, e ai bambini che a causa delle guerre perdono prematuramente la loro infanzia, perdita che impoverisce tutto il mondo.
C’era poca luce quando sono andato via
(continua)
inviata da Silvia - eungiorno su IFMG 6/11/2005 - 14:52
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Tutti pazzi

Tutti pazzi
ALL CRAZY
(continua)
inviata da {...} 6/11/2005 - 11:16
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La bête immonde

La bête immonde
5 novembre 2005
LA BELVA IMMONDA
(continua)
6/11/2005 - 00:00
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Les fayots

anonimo
5 novembre 2005
I FIRMAIOLI
(continua)
5/11/2005 - 23:41
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Stranizza d'amuri

Stranizza d'amuri
"E quando ti incontro per strada mi viene una scossa nel cuore - e anche se fuori si muore non muore questa stranezza d'amore - l'amore"
-
...

è vero, ascoltando queste parole torna a bussare al mio cuore un grosso bisogno di amare.
Marks 5/11/2005 - 19:18
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Patriots Act

[2004]
Lyrics and Music by Rev1
Testo e musica dei Rev1

"One of the most frightening prospects of life in a post-9/11 world (Americans firmly believe that the terrorist attacks of September 11th changed everything) is that Americans are now willing to sacrifice basic freedoms in order to feel safer. Safe from what, I wonder? The "enemies" we're told to fear, "hate freedom" and want to "destroy our way of life". The USA Patriot Act, a much contested piece of legislation passed soon after 9/11, grants the government sweeping new powers to invade the privacy of US citizens, to detain citizens without charge, to operate in secrecy without accountability. In short, the Patriot Act opens the door for the United States government to behave like the totalitarian dictatorships and ruthless, lawless terrorists we're attempting to defend ourselves from. What sort of freedom is it when one can be... (continua)
Light skinned black man, look like an Afghan
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 5/11/2005 - 18:10

Patriot

Patriot
[2004]
Lyrics and music by Sam Turton
Testo e musica di Sam Turton
http://polsong.gcal.ac.uk/songs/turton.html

"I have many good friends in the United States. They love their country and wish to protect it against the policies of the present US administration. Their disagreement with their government is a democratic, patriotic act. This song is their voice, and I dedicate it to them - the true Patriots." -Sam Turton.
You say that I'm weak
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 5/11/2005 - 18:04
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L'expulsion

L'expulsion
Paroles de Maurice Mac-Nab (1856-1889)
Musique de Camile Baron

Il testo presente numerosi dialettalismi non idenfiticabili con sicurezza.

Les paroles de cette chanson présentent de nombreux charactères dialectaux qui ne sont pourtant pas localisables de façon sûre.

Testo ripreso da:
D'après: jccabanel.free.fr

Cette chanson est paru dans "Le Courrier Français" du 13 juin 1886.
Paroles de Maurice Mac-Nab (1856-1889)
Musique de Camile Baron

Source : Maurice Mac-Nab oeuvres complétes (Edition L'Atelier des Brisants 2002)

Enregistré vers 1970 par Marc Ogeret sur un 33 tours (Chansons "Contre" disque Vogue CLVLX 292)
(FELHENDLER Daniel)
On en finira donc jamais ,
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 5/11/2005 - 15:14
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שיר לשלום

שיר לשלום
Joermungandr dalla mailing list "Dissident" (dissident@speedoflife.darktech.org), 5 novembre 2005:

La "pace" che il macellaio Sharon "offre" oggi ai Palestinesi è la stessa che Hitler offrì alla Gran Bretagna nel 1940, Napoleone alla Prussia nel 1807 e Roma ai Goti nel 377: la pace di Brenno.
Come sia finita in quei casi è ben noto.
Non così ancora nell'ultracinquantennale conflitto di Palestina. Ma una cosa è certa: la "pace" che si mantiene con la sola forza bruta rinfocola l'odio ed è presupposto, domani che i rapporti di potenza siano cambiati, del suo stesso rovesciamento mediante una uguale e simmetrica forza bruta: "Auferre trucidare rapere falsis nominibus imperium, atque ubi solitudinem faciunt, pacem appellant".
C'era un uomo, dieci anni fa, che poteva guidare il suo popolo sulla strada di una pace equa, onorevole e definitiva.
Quell'uomo fu assassinato il 4 novembre 1995,... (continua)
Riccardo Venturi 5/11/2005 - 14:10
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Make Love Fuck War (Put Your Hands in The Air)

Make Love Fuck War (Put Your Hands in The Air)
(2004)
Moby & Public Enemy

“MKLVFKWR"— aka "Make Love, Fuck War"— is a collaboration between Public Enemy and electronic musician Moby. Originally released as a standalone single in 2004, Public Enemy made it the fifth track on their 2005 album New Whirl Odor.

Originally recorded for a compilation tie-in with the 2004 Summer Olympics in Athens, when the anti-war sentiments of the track became known, it was cut loose and released as a single. Of the track’s origin, Moby said:

[The producers of the Olympics album] approached me and asked if I’d like to do something with Public Enemy. Back when I used to DJ in the mid- to late-Eighties, I played Public Enemy all the time. I’ve been a fan of theirs since forever, so of course I said yes.

Moby created the music for “Make Love F*ck War,” while PE’s Chuck D and Flavor Flav wrote the lyrics, inspired by the political turmoil of... (continua)
[Flavor Flav]
(continua)
5/11/2005 - 12:30
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Masters Of War

Masters Of War
VENETO / VENETIAN - Lorenzo Zamponi ["Xyz"]

Versione in lingua veneta di Lorenzo Zamponi ("Xyz")
Dal newsgroup it.fan.musica.guccini, 4 novembre 2005

Venetian version by Lorenzo Zamponi ("Xyz")
From Usenet newsgroup it.fan.musica.guccini, November 4, 2005

Giusto per dare un senso a una mattinata in casa, ecco la versione veneta di Masters of war, per il sito delle CCG. Solite avvertenze: non conosco la grafia esatta della mia lingua, e molte voci cambiano di chilometro in chilometro. Come sempre, in questi casi ho scelto quelle che mi sembrava stessero meglio...

Lorenzo.
SIORI DEA GUERA
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 4/11/2005 - 16:49

La chaumière

La chaumière
C'était une petite chanson d'un très sérieux folkloriste florentin, Riccardo Marasco, qui s'amuse parfois à écrire des chansons rigolotes (et un peu blasphématoires) qui sont très connues à Florence. Mais il a écrit un petit chef-d'œuvre, La capannuccia, qui parle de la naissance de Notre Seigneur; et comme Noël s'approche et les supermarchés ont déjà remplacé les courges d'Halloween ("on va faire des courges à Auchan", dit-on avant la Toussaint) par des étoiles, j'ai cru bon d'adapter cette chanson en français pour que nos amis Hexagonaux aussi puissent savoir toute la vérité sur ce qu'il va se passer le prochain 24 décembre.

Riccardo Venturi, Fribourg.
Dans un' petit' chaumière
(continua)
inviata da r.v. 4/11/2005 - 02:26
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The Green Fields Of France (No Man's Land)

The Green Fields Of France (No Man's Land)
GALLESE / WELSH

Adattamento gallese (cimrico) di Myrddin ap Dafydd (Martin Davidson) Arrangiato da John Abraham
Welsh (Cymraeg) version by Myrddin ap Dafydd (Martin Davidson)
Arranged by John Abraham


Words / Geiriau : Myrddin ap Dafydd
Arrangement / Trefniad: John Abraham

This adaptation of "Willie MacBride"exposes the futility of war, and contrasts it with the struggle for freedom in Ireland
(da/from questa pagina/this page).




GWAED AR EU DWYLO
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 4/11/2005 - 00:03
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Wish I Was in El Salvador

Wish I Was in El Salvador
La canzone è stata scritta da Jello Biafra (al secolo Eric Reed Boucher, classe 1958), già front man dei mitici Dead Kennedys, il quale nella sua successiva carriera si è accompagnato a molti artisti, tra cui i canadesi D.O.A.
Nell’album di Jello Biafra with D.O.A. intitolato “Last Scream of the Missing Neighbors”, pubblicato nel 1989
Used to be in a gang
(continua)
3/11/2005 - 23:52
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World War III

World War III
album: "Something Better Change" (1980)
World War III, World War III, World War III, don't you bloody see? World War III
(continua)
3/11/2005 - 23:41
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Gods Of War

Gods Of War
(1987)

Album: Hysteria
Feelin’ like it’s all over, feelin’ like there’s no love
(continua)
3/11/2005 - 23:28
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L'Internationale

L'Internationale
Traduzione inglese letterale dell'originale francese (Versione definitiva)
English literal translation of the French original (Final version)

--> en.wikipedia

The Internationale
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 3/11/2005 - 23:13
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L'Internationale

L'Internationale
GIAPPONESE / JAPANESE [2]




Versione alternativa giapponese
Alternative japanese version

From:
Planete Virtuelle

MP3
インターナショナル
(continua)
inviata da Arisztid 3/11/2005 - 19:37
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Graue Kolonnen

Graue Kolonnen
[1936/37]
A camp song later performed by Ernst Busch
Canto di prigionia poi interpretato da Ernst Busch
A rewriting of Wilde Gesellen
Rielaborazione di Wilde Gesellen

La canzone era già presente nel sito, attribuita a Ernst Busch. Per motivi di unitarietà con l'album Songs From The Depths Of Hell è stata riportata a Aleksander Kulisiewicz.

The song was already included in the site and attributed to Ernst Busch. As it cannot be separated from the album Songs From The Depths Of Hell it has been ascribed to Aleksander Kulisiewicz.


Aleksander Kulisiewicz: Songs From The Depths Of Hell
Folkways Records Album N° FSS 37700 (1979)
PDF Booklet Available
Annotated by Peter Wortsman

La copertina dell'album, ispirata a questa canzone, è di Gertrude Degenhardt, moglie di Franz-Josef Degenhardt.
The album cover, inspired by this song, is by Gertrude Degenhardt, Franz-Josef Degenhardt's wife.

Aleksander... (continua)
Graue Kolonnen ziehen ins Moor,
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 3/11/2005 - 16:26
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Wilde Gesellen

Wilde Gesellen
[1937]
Musica: Fritz Sotke
Testo: di autore sconosciuto, rielaborato da Ernst Busch
Music: Fritz Sotke
Lyrics: author unknown, elaborated by Ernst Busch
Musik: Fritz Sotke
Worte: Verfasser unbekannt, von Ernst Busch ausgearbeitet

La storia di Wilde Gesellen è, lo si può dire senz'altro, come una sintesi della terribile storia del XX secolo. Nacque nel 1921, composta da Fritz Sotke originariamente per la Jugendbewegung, il movimento giovanile tedesco; divenne subito assai popolare in Germania. Sotke, che di mestiere faceva l'insegnante di materie commerciali nei licei e che scriveva canzoni per diletto, nel 1932 entrò nella NSDAP (il partito nazista, per chi non lo sapesse) scrivendo immediatamente uno die principali canti a onore e gloria di Hitler, il Lied der neuen Zeit („Canto del tempo nuovo“). Una volta salito Hitler al potere, Sotke divenne un dirigente della Hitlerjugend, la... (continua)
Wilde Gesellen vom Sturmwind durchweht,
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 3/11/2005 - 12:46
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Soldatenlied

Soldatenlied
[ca.1916]
Testo di Erich Mühsam
Musica di Hanns Eisler
Interpretazione di Ernst Busch


Testo riprodotto dallo "Schwarz-rotes Liederbüchlein" dell'anarcosindacalismo tedesco, pagina 72.

"Questa lirica divenne una delle più famose canzoni contro la guerra. Ernst Busch, l'attore ed interprete più famoso delle canzoni di Bertolt Brecht, Erich Weinert e Erich Mühsam (musica di Hanns Eisler) ricorda: 'Lavoravo nel 1917 nei cantieri navali, quando un giorno un mio compagno di lavoro mi fece vedere una copia del giornale Leipziger Volkszeitung con il Canto dei Soldati di Erich Mühsam. È stata per me la prima canzone antibellica e qualche mese più tardi la cantai durante una festa proletaria.'

Motivo e sfondo del canto è la guerra, ma l'ispirazione è probabilmente un volantino di Karl Liebknecht del 27 maggio 1915: 'Il nemico principale è nel nostro paese' (versi 6 e 7). Liebknecht e Mühsam... (continua)
Wir lernten in der Schlacht zu stehn
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 3/11/2005 - 12:23
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Mein Michel

anonimo
Ein Lied über den Protest der Bevölkerung gegen die Herrschaft von Adel und Kirche, sowie gegen den Hunger, in der vor-revolutionären Zeit am Ende des Ersten Weltkriegs (1914-18).

"Um die Phase um den Ersten imperialistischen Weltkrieg entstehen viele Lieder. Das antimilitaristische Lied „Mein Michel“ wird nach dem Krieg 1919 handschriftlich weitergereicht."
www.sjoe.at

Canzone popolare di protesta contro il dominio della chiesa e della nobiltà, ma anche contro la fame. Risale al periodo pre-revoluzionario alla fine della I guerra mondiale.

"Dal periodo della prima guerra mondiale imperialista sorgono molte canzoni. La canzone antimilitarista "Mein Michel" viene diffusa in forma di manoscritto nel 1919, dopo la guerra."
www.sjoe.at


Il testo è riprodotto dallo "Schwarz-rotes Liederbüchlein" dell'anarcosindacalismo tedesco, pagina 57.
Du hast Bataillone, Schwadronen,
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 3/11/2005 - 12:13




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