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Autore Heinrich Heine

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You Want It Darker

You Want It Darker
[2016]
Parole di Leonard Cohen
Musica di Patrick Ray Leonard
La canzone che dà il titolo al suo nuovo album

Non so, quando ho letto il testo di questa canzone, prima ancora della sua traduzione in italiano da LeonardCohen.it, mi è venuta subito in mente una citazione di Heinrich Heine che il nostro Riccardo Venturi fece nel “distruggere” una pia donna di nome Maria Rosaria, intervenuta a commento di Canzone fra le guerre di Antonella Ruggiero. La citazione era la seguente:

"Maledetto il buon Dio! Noi lo pregammo
nelle misere fami, nei freddi inverni;
lo pregammo, e sperammo, ed aspettammo:
ed egli, il buon Dio, ci saziò di scherni."

Quel santo nome, tanto magnificato e glorificato, è invece sempre stato vilipeso e crocefisso nel suo corpo mortale. E è Dio che ha voluto il buio, l'Uomo che spesso ha eseguito la sua volontà spegnendo la fiamma. E quando la fiamma è rimasta accesa,... (continua)
If you are the dealer
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 19/10/2016 - 23:03
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Didn’t My Lord Deliver Daniel?

Didn’t My Lord Deliver Daniel?
Uno degli standard spiritual più famosi risalente ai tempi della schiavitù.
Dovrebbe di regola essere attibuito ad autore anonimo ma tuttavia preferirei assegnarlo al grande cantore nero e comunista Paul Robeson, che interpretò questo brano molto spesso, essendo presente in parecchi suoi dischi degli anni 50 e 60.
Da ricordare anche l’interpretazione di Colette Magny, nel suo disco “Les Tuileries” del 1964, e la cover offerta dai Manic Street Preachers in accompagnamento al singolo Let Robeson Sing del 2001, non a caso dedicato proprio al grande baritono-basso afroamericano.

Se nell’Antico Testamento è scritto che il Signore salvò il profeta Daniele dato in pasto ai leoni dal re persiano Ciro II, e poi salvò il profeta Giona che gli aveva disubbidito ed era finito inghiottito da un grosso pesce, e poi salvò Shadrach, Meshach e Abednego, tre giovanissimi ebrei che il re babilonese Nabucodonosor... (continua)
Didn’t my Lord deliver Daniel
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 2/12/2015 - 13:16
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Schlaflied für mich

Schlaflied für mich
[gennaio 1941]
Versi di Selma Meerbaum-Eisinger (Cernovizza, 1924 – campo di lavoro nazista di Michajlovka, 1942).

Musica di Leibu Levin (1914-1983), poeta e compositore anch’egli, come Selma Meerbaum-Eisinger, ebreo e originario della Bucovina, regione dei Carpazi oggi divisa tra Romania a Ucraina ma facente parte dell’impero austriaco fino alla Grande Guerra.
Leibu Levin, sopravvissuto all’Olocausto, emigrò poi in Israele. E’ anche autore della traduzione in Yiddish delle poesie di Selma Meerbaum-Eisinger (la quale componeva in tedesco).

Selma Meerbaum-Eisinger era nata nel 1924 a Cernovizza (Bucovina del nord, oggi in Ucraina) in una famiglia di commercianti ebrei. Allora i 150 anni di dominio asburgico si facevano ancora molto sentire ma dalla fine della Grande Guerra la regione era sottoposta ad un forte processo di rumenizzazione. Con la sconfitta della Germania, infatti, il territorio... (continua)
Ich wiege und wiege und wiege mich ein
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 27/6/2014 - 12:05
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Mein Michel

anonimo
Sulla musica scritta dal compositore Konstantin Julius Becker (1811-1859) per la poesia “Du hast Diamanten und Perlen” di Heinrich Heine.
Bernart Bartleby 11/6/2014 - 14:39
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The New Colossus

The New Colossus
[1883]
Versi della poetessa newyorkese Emma Lazarus (1849-1887).
Musica di Irving Berlin, con il titolo “Give Me Your Tired, Your Poor”, interpretata da artisti come Fred Waring ed Allyn McLerie.
Musica del compositore Lee Hoiby (1926-2011) con il titolo di "Lady of the Harbor", nel ciclo “Three Women” del 1985.

La famiglia di Emma Lazarus era di origine portoghese, di religione ebraica sefardita, si era trasferita in America già in epoca coloniale e lì aveva fatto fortuna. Poetessa, innamorata delle letteratura europea, in particolare tedesca e italiana (tradusse molto Goethe, Heine, Dante, Petrarca e Carducci), Emma Lazarus fu anche molto curiosa delle proprie radici ebraiche, tanto da trasporre in poesia “Der Tanz zum Tode”, un racconto del tedesco Richard Reinhard sulla strage di Nordhausen, Turingia, del 1349, quando gli ebrei della città furono arsi vivi perché - ovviamente, a... (continua)
Not like the brazen giant of Greek fame,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 28/2/2014 - 21:44
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Auf dem Friedhof am Montmartre

Auf dem Friedhof am Montmartre
[1979]
Parole e musica di Wof Biermann
Nel disco intitolato “Hälfte Des Lebens”.

All’inizio degli anni 30 Heinrich Heine abbandonò la Germania (“Deutschland, ein Wintermärchen”, come scrisse una decina d’anni dopo) alla volta della più libera Francia. La censura delle sue opere in patria lo colpì già nel 1835, ma il poeta non poteva immaginare che sarebbe stata ancora più feroce cento anni dopo, quando i suoi libri – insieme a quelli di tanti altri autori - non solo vennero vietati ma furono bruciati nel corso degli autodafé (i Bücherverbrennungen) organizzati dai nazisti nel maggio 1933…
Auf dem Friedhof am Montmartre
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 26/2/2014 - 14:25




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