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Autore C.S.I.

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Il prezzo da pagare

Il prezzo da pagare
(2022)

La canzone è stata scritta con la collaborazione di Giovanni Rubbiani e ha come produttore artistico, arrangiatore ed "esecutore musicale" Massimiliano Frignani
Racconta della strage di Marzabotto avvenuta tra la fine di settembre e l'inizio di ottobre del 1944 ed è un omaggio a Pierpaolo Pasolini.

Oltre che a Pasolini ci sembra che questo pezzo sia un chiarissimo omaggio ai C.S.I. tanto da sembrare quasi una cover...

In ogni caso un pezzo bello e toccante.
Gira la ruota, cigola la bici
(continua)
inviata da Lorenzo Masetti 11/12/2022 - 23:25
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Inquieto

Inquieto
(1994)

dal live "In quiete" registrato per la trasmissione Acoustica di Videomusic

Ritrovo questo brano scritto per le guerre in Jugoslavia (i CSI andarono a Mostar) citato in un bel libro dedicato invece alla resistenza curda. Si intitola Kobane dentro di Ivan Grozny Compasso. Ivan è stato uno dei pochi giornalisti a visitare Kobane prima della liberazione. Scrive "Quelle donne che reclamano scelte chiare io le vedo ora, andare a combattere, coordinare le attività, segnare il percorso da seguire. Le donne nei Balcani non avevano questo ruolo ma possedevano la stessa forza. Solo che non era loro riconosciuta."
Senza volontà senza sapere
(continua)
inviata da Lorenzo 5/10/2015 - 23:10
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Occidente

Occidente
(1994)
Da "Ko De Mondo" e "In quiete"

Lo scenario era cambiato: non più l'Impero Sovietico ma l'Europa e tutti i luoghi in cui finisce l'idea d'Europa. Ko de Mondo per noi vuol dire fine della terra. In realtà Codemondo è un paesino in provincia di Reggio Emilia, il cui nome significa capo del mondo. Scritto così può anche voler dire k.o. del mondo: il mondo occidentale al tappeto.

(Giovanni Lindo Ferretti)
Ahi ahi ahi ahi ahi...
(continua)
inviata da DonQuijote82 9/2/2011 - 14:59
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Vicini

Vicini
da "Tabula Rasa Elettrificata (T.R.E.)" (1998)
inserito anche nella "raccolta" Noi non ci saremo vol.2

Testo di Giovanni Lindo Ferretti
Musica di Gianni Maroccolo, Francesco Magnelli, Massimo Zamboni e Giorgio Canali.
D'oro giada bordeaux si tinge il mondo
(continua)
inviata da DonQuijote82 29/9/2008 - 10:28
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Finistére

Finistére
Da "Ko de mondo" (1994)
Annus Horribilis in decade malefica
(continua)
28/6/2006 - 18:14
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Tramonto d'Africa

Tramonto d'Africa
da "Per Grazia Ricevuta" (2001)

Forse la migliore canzone dei PGR, all'altezza dei migliori pezzi dei CSI. Molta fatica per trovare il testo, alla fine l'ho scovato nell'unica pagina che contiene i testi di tutto l'album dei PGR, ho corretto però qualche particolare.

Una delle poche canzoni italiane in cui si affronta il tema del colonialismo italiano in Africa Orientale.
Nel 1935, durante la seconda guerra italo-abissina il comando fu affidato al generale Pietro Badoglio, la cui condotta della guerra provocò sensazione e riprovazione in tutto il mondo, a causa dell'utilizzo del terribile gas iprite, che venniva irrorato dagli aerei in volo a bassa quota, sia sui soldati che sui civili: in totale vennero impegate tra le 300 e le 500 tonnellate di questo gas.

(Lorenzo Masetti)
Sotto questo cielo
(continua)
inviata da Lorenzo Masetti 23/3/2006 - 11:22
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Buon anno ragazzi

Buon anno ragazzi
1995
Fu distribuita solo su un cd promozionale distribuito con la rivista "Il Maciste n.4".

Poi ripubblicata su "Noi non ci saremo vol. 2" (2001)
Scartato il gusto del ritrovamento di un'origine inesistente
(continua)
inviata da Lorenzo Masetti 21/11/2004 - 14:37
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Neretva

Neretva
(1999)
Testo di Ginevra Di Marco e Jacopo Di Marco
Musica di Francesco Magnelli
Cantata in duetto con Max Gazzé

«I miei testi nascono dal mio modo di essere, mi racconto attraverso sensazioni, emozioni, dolori. In Neretva c'è il viaggio con i CSI a Mostar, un'esperienza sconvolgente!»
(Ginevra Di Marco)

La Neretva, infatti, è il fiume di Mostar. Il ponte sul fiume venne distrutto a cannonate il 9 novembre 1993 su ordine di un generale croato, che pronunciò poi una frase agghiacciante: "Era antico? Beh, lo rifaranno più antico di prima".

«Era il simbolo, e non il manufatto che si voleva colpire. La pietra non interessava ai generali croati. Il ponte, difatti, non aveva alcun valore strategico. Non serviva a portare uomini e armi in prima linea.

Esisteva, semplicemente. Era il luogo della nostalgia, il segno dell'appartenenza e dell'alleanza tra due mondi che si volevano a tutti... (continua)
Dove si corre impreparati ad avere paura
(continua)
inviata da Lorenzo Masetti 16/11/2004 - 16:04
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Millenni

Millenni
dall'album "Linea Gotica" (1996)

Testo di Giovanni Lindo Ferretti
Musica di Gianni Maroccolo, Francesco Magnelli, Giorgio Canali e Massimo Zamboni.

"Mai sentito nominare alcuni dei nomi di Dio così tanto come in questi ultimi anni. Dalla Jugoslavia al Nord Africa, dal Medio e Vicino Oriente alle Americhe povere e ricche e più si chiama in causa Dio più aumenta il livello del dolore, delle atrocità, della violenza. Come è possibile che "Colui che tergerà ogni lacrima dai loro occhi" li stia facendo annegare nelle loro lacrime?
sia chiaro ciò non farà di me un anticlericale, di tutte le sette la più sciocca, anche se di questi tempi la meno pericolosa."
Giovanni Lindo Ferretti
(dalle note nel libretto del CD di Linea Gotica)
Millenni di Patto millenni di Legge millenni d'Osservanza
(continua)
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Aria di rivoluzione

Aria di rivoluzione
[1973]
Testo e musica di Franco Battiato
da "Sulle corde di Aries"
Testo tedesco: Genossen, wer von uns wäre nicht gegen den Krieg? di Wolf Biermann
da: Mit Marx- und Engelszungen, Gedichte, Balladen, Lieder, Wagenbach, Berlin, 1968
Voce recitante in tedesco: Jutta Taylor-Nienhaus
Interpretata anche dai CSI nel 1994.

Chi scrive non ha mai apprezzato particolarmente Franco Battiato e le sue canzoni, o comunque non si può certo definire un suo "fan". Con alcune eccezioni, però; tra le quali la presente. Un testo del primissimo Battiato ancora "sperimentale", quello che si presentava ancora con un cespo di capelli "alla Branduardi" per suonare, semisconosciuto, alle case del popolo con il sint sistemato su delle cassette di frutta vuote, davanti a trenta persone. Così lo vidi assieme a mio fratello una sera di lontanissimi anni fa, sentendolo cantare questa strana e bella canzone che,... (continua)
Quell'autista in Abissinia
(continua)




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