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Autore Jacques Prévert

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Le Père Lapurge, ou Le pharmacien de l'Humanité

Le Père Lapurge, <i>ou</i> Le pharmacien de l'Humanité
[1886]
Testo / Paroles / Lyrics / Sanat: Constant Marie (1838-1910)
Musica / Musique / Music / Sävel: ?



Passa generalmente per un canto popolare (e lo è, senz’altro); ma è una delle ventidue poesie e canzoni scritte da Constant Marie, nato il 27 agosto 1838 a Sainte-Houvrince nel Calvados, comunardo anarchico che rimase ferito alla trincea del Fort de Vanves, calzolaio e perenne sorvegliato speciale dalla polizia. Il 1° luglio 1894 tutte le sue poesie e canzoni vennero sequestrate, portandolo all’arresto e all’incarcerazione “per appartenenza a una banda di malfattori”. Morì poverissimo il 5 agosto 1910 a Parigi, raccomodando e risolando scarpacce e ciabatte da poveri.

Le sue ventidue poesie e canzoni fanno parte del repertorio più classico del canto libertario e anarchico francese, e non si tratta certamente -diciamolo immediatamente a scanso di equivoci- di canzoncine pacifiste e... (continua)
Je suis le vieux père Lapurge
(continua)
inviata da L'Anonimo Toscano del XXI Secolo 4/7/2023 - 09:30
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La città vecchia

La città vecchia
[1965]
Parole / Lyrics / Paroles / Sanat: Fabrizio De André
Musica / Music / Musique / Sävel: Elvio Monti
Singolo / Single: La città vecchia / Delitto di paese (L'assassinat)
Karim, KN 209; ristampa 1971: Roman Record Company, RN 026
Album / Albumi: Canzoni [1974]

A ritmo di mazurca, De André racconta frammenti di vita di quello strano popolo dimenticato che vive presso le aree più malfamate della zona del porto di Genova, «nei quartieri dove il Sole del buon Dio non dà i suoi raggi». Si tratta di personaggi cari al cantautore: vecchi ubriachi che sfogano i loro dispiaceri nel vino, prostitute e loro clienti (che di giorno le insultano e di notte le frequentano), ladri, assassini e «il tipo strano, quello che ha venduto per tremila lire sua madre a un nano».

«"Io credo che gli uomini agiscano certe volte indipendentemente dalla loro volontà. Certi atteggiamenti, certi comportamenti... (continua)
Nei quartieri dove il sole del buon Dio non dà i suoi raggi
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 10/1/2019 - 23:42

Le fusillé

Le fusillé
[1963]
Una poesia di Jacques Prévert, nella raccolta "Histoires, et d'autres histoires" del 1963
Musica di Maurice Fanon, in un album del 1968, senza titolo, altrimenti conosciuto con quello de "La chambre", il brano d'apertura.
Testo trovato su WikiParoles
Les fleurs les jardins les jets d’eau les sourires
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 1/1/2019 - 22:06
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Le vieux Normand

Le vieux Normand
La crosse en l'air (1936), lungo poema anticlericale di Jacques Prévert, nella raccolta "Paroles" pubblicata nel 1946.
Interpretato da Serge Reggiani, su musiche di Henri Crolla e Vladimir Cosma, nel disco "Poètes 2 Et 3" del 1974.

Grazie ancora, Riccardo, per aver corretto il mio strafalcione.
B.B. 13/10/2015 - 19:04
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Toute seule

Toute seule
[1936]
Versi di Jacques Prévert
Musica di Wal-Berg (1910-1994), nome d’arte di Voldemar Rosenberg, compositore e direttore d’orchestra originario di Odessa.

Sono incerto in quali percorsi inserire questa splendida poesia-canzone, se i quello sulla violenza contro le donne, oppure in quello sulla repressione, oppure in entrambi...
Di certo c’è che è una splendida CCG, l’invocazione e la maledizione di una donna di strada contro quegli “uomini buoni” - la società borghese e gli sgherri che la presidiano - che le hanno ammazzato il compagno e adesso vorrebbero ripararla dalla pioggia e, già che ci sono, approfittare un po’ di lei... “Voi siete buoni come... come il cacciatore di topi è buono per il topo! Ma verrà il giorno che il topo vi morderà! Andate per la vostra strada, uomini buoni...”
Où je vais, d'où je viens
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 24/11/2014 - 20:19
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Appel

Appel
[1934]
Parole e musica di Jean Tranchant ((1904-1972), autore, compositore ed interprete francese.
Interpretata anche da Fréhel.

Nel 1931 l’alsaziana Marianne Oswald, che aveva sempre vissuto in Germania, era riparata a Parigi, in esilio volontario, a causa dell’irritazione e della paura per il montante nazismo.
Nel 1934 la Oswald interpretò questa canzone nella sala da concerto sinfonica Pleyel, fatta costruire dalla famiglia titolare della famosa fabbrica di pianoforti. L’artista scoprì in quell’occasione che nazionalismo e militarismo non erano una prerogativa della sola Germania (come la successiva storia di Francia avrebbe ampiamente dimostrato): la sua esecuzione fu infatti subissata dai fischi e poi stroncata sui giornali. Solo Jacques Prévert e pochi altri presero le sue difese. Fu l’inizio di una lungua e proficua collaborazione col grande poeta.
Quelques millions d'homme tombés
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 24/11/2014 - 16:51
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Histoire du cheval

Histoire du cheval
Versi di Jacques Prévert, nella raccolta “Paroles” pubblicata nel 1946.
Ho trovato un video su YouTube in cui la poesia è proposta in forma di canzone su musica di Yves Tilly all’interno dello spettacolo intitolato “Maintenant et toujours Prévert” messo in scena dal gruppo teatrale bretone "Théâtre sans nom".

Una poesia che mi ha subito ricordato O Fallada, da du hangest (Ein Pferd klagt an) di Brecht.
Braves gens écoutez ma complainte
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 12/11/2014 - 15:42
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La pêche à la baleine

La pêche à la baleine
[193?]
Versi di Jacques Prévert, nella raccolta “Paroles” pubblicata nel 1946.
Musica di Joseph Kosma (1905-1969), celeberrimo compositore francese di origine ungherese.

Interpretata da diversi artisti, come Les Frères Jacques, Mouloudji, Cora Vaucaire, Olivier Cabanel, James Ollivier.




Nel 1935 il regista Louis Bonin (in arte Lou Tchimoukow) realizzò un cortometraggio a partire da questo testo di Prévert, un film che recentemente è stato restaurato e incluso nella nuova edizione (2004) de “Mon frère Jacques par Pierre Prévert”, documentario che il fratello del poeta realizzò su di lui nel 1961.

Una poesia da includere certamente nel percorso sulla “Guerra agli animali” ma che contiene anche la denuncia del terzo caposaldo della triade fascio-nazionalista, il “Diopatriafamiglia”.
A la pêche à la baleine, à la pêche à la baleine,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 12/11/2014 - 14:24
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Chanson des sardinières

Chanson des sardinières
[1946?]
Versi del grande poeta francese, prima nella raccolta collettiva intitolata "Le Cheval de Trois" (con André Verdet e André Virel, 1946) poi in "Spectacle" (1949)
Musica composta da Hervé Krief, chitarrista francese, per lo spettacolo “Prévert et champs de revolte”

Una canzone sicuramente ispirata alla “grève des sardinières” di Douarnenez, Bretagna, del 1924.

La lavorazione delle sardine – così come tante lavorazioni manifatturiere – era quasi esclusivamente femminile, donne sfruttate e malpagate e che per giunta, oltre a dover naturalmente pensare a casa e figli, erano anche mogli di pescatori e dunque tenute anche alla non facile e faticosa riparazione di reti e vele. Nel novembre del 1924 le “Penn sardines”, le “teste di pesce” scesero in sciopero e, nonostante le minacce e gli attentati da parte di provocatori prezzolati dai padroni, riuscirono a spuntarla: da quel momento... (continua)
Tournez tournez
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 13/1/2014 - 16:15

L'avènement d'Hitler

L'avènement d'Hitler
‎[30 gennaio 1933]‎

A partire dal 1932 Prèvert cominciò a scrivere testi, poesie e canzoni per il Groupe Octobre della ‎Fédération du théâtre ouvrier de France (FTOF).‎

Questo è [credo solo un frammento, il più completo che sono riuscito a trovare, di] un ‎coro scritto e messo in scena il giorno stesso in cui Hitler, nominato da Hindenburg, prestò ‎giuramento come Cancelliere in quello stesso Reichstag che poi fece incendiare nemmeno un mese ‎più tardi, bruciando anche simbolicamente l’ultima parvenza di un’istituzione democratica sul suolo ‎tedesco e dando il via alla caccia agli oppositori e alla carneficina mondiale che sarebbe ‎ininterrottamente proseguita per i successivi 12 anni.‎



André Tardieu e Maxime Weygand citati nel testo sono stati militari e uomini politici francesi ai ‎tempi di Clemenceau, il secondo fu in seguito anche ai vertici del governo collaborazionista di ‎Vichy…‎
Braves gens, vous pouvez dormir sur vos deux oreilles‎
(continua)
inviata da Dead End 19/10/2012 - 11:56
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Noël des ramasseurs de neige

Noël des ramasseurs de neige
‎[1950?]‎
Versi di Jacques Prévert
Musica di Jean Wiener (1896-1982), pianista e compositore francese.‎
Interpretata da Catherine Sauvage (1929-1998), chanteuse e attrice francese, nel suo album ‎‎“Chansons d'amour et de tendresse, chansons des amours déchirantes” del 1964, poi anche da ‎‎Mouloudji nell’album “Jacques Prévert chanté par Mouloudji” del 1976.‎
Nos cheminées sont vides
(continua)
inviata da Dead End 19/10/2012 - 10:48
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Compagnons des mauvais jours

Compagnons des mauvais jours
‎[1950]‎
Versi di Jacques Prévert
Musica di Joseph Kosma (1905-1969), compositore francese di origine ungherese che mise in ‎musica molte delle poesie di Prévert.‎
Interpretata da Yves Montand nel film “Souvenirs perdus” di Christian-Jaque (1904-1994), ‎regista e sceneggiatore francese. Si tratta di un film ad episodi di cui due scritti dallo stesso Prévert.‎

Propongo questa canzone-manifesto per lo stesso motivo per cui ho recentemente proposto ‎‎El poeta (Te dicen poeta)‎ di Atahualpa Yupanqui, al cui commento rimando.‎
Compagnons des mauvais jours
(continua)
inviata da Dead End 18/10/2012 - 13:13
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L’œuf dur (La grasse matinée)‎

L’œuf dur (La grasse matinée)‎
‎[1938]‎
Versi di Jacques Prévert, dalla raccolta “Paroles” del 1946.‎
Resa in musica dapprima dalla chanteuse Marianne Oswald (1901-1985) nel 1951.‎
La versione di Marcel Mouloudji si trova in “Mouloudji Chante Jacques Prévert” del 1979.‎

Una poesia che mi ha subito ricordato i versi finali di un’altra, altrettanto celebre, del palestinese ‎Mahmoud Darwish, ”Carta ‎d’identità”:‎

“…non odio nessuno e neppure rubo
ma quando mi affamano
mangio la carne del mio oppressore
attento alla mia fame,
attento alla mia rabbia.”
Il est terrible
(continua)
inviata da Dead End 11/10/2012 - 13:42
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Lettre à Janine

Lettre à Janine
C'est le soir il pleut
(continua)
inviata da MR 10/10/2012 - 10:51

Les Chômeurs qui s'aiment (les uns sur les autres).

Les Chômeurs qui s'aiment (les uns sur les autres).
Les Chômeurs qui s'aiment
(les uns sur les autres).

Chansonchôme wallonne de langue française – Les Chômeurs qui s'aiment (les uns sur les autres) – Marco Valdo M.I.– 2009
Parodie de la chanson « Les Enfants qui s'aiment » - Jacques Prévert

Dans cette excellente société où leur jeunesse condamne la plupart des gars et des filles au chômage, où les jeunes campent longtemps encore chez leurs parents, il est heureux que bon nombre d'entre eux aient gardé suffisamment de ressources mentales et sentimentales pour donner dans leur vie quotidienne une place à l'amour, cet amour intransigeant qui a la saveur des heures vertes du printemps. Prévert l'avait si bien croqué dans « Les Enfants qui s'aiment », Kosma l'avait si bien mis en musique et Juliette et d'autres l'avaient si bien chanté que ces « enfants qui s'aiment » sont encore debout au beau milieu de la chanson française, faisant écho... (continua)
Les chômeurs qui s'aiment s'embrassent tout droit
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 2/5/2009 - 21:27
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Barbara

Barbara
[1951]
Poesia di Jacques Prévert
Musica di Joseph Kosma

Solo silenzio per questa cosa.
Ricordiamo solo che la città di Brest, uno dei principali porti militari francesi, fu completamente rasa al suolo durante la II guerra mondiale.
Rappelle-toi Barbara
(continua)
inviata da Altore




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