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Autore Atahualpa Yupanqui

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¡Basta ya!

¡Basta ya!
¡Basta ya! è la rielaborazione della canzone "Al vaivén de mi carreta", scritta dal cantautore e chitarrista Ñico Saquito nel 1938



Questo guajira è il lamento di un carrettiere al servizio del colonizzatore (el inglés) e della sua dura giornata di lavoro che, per tutto l'anno, inizia all'alba e finisce al tramonto (Trabajo de enero a enero y también de Sol a Sol), fra le piantagioni di canna da zucchero (que anda por esos cañaverales). E si lamenta per il suo destino infido. Ma nonostante la sua dura vita, sudando per dei soldi che non avrà, consapevole che la sua vita è come un esilio, si rallegra con le sue canzoni.
(da Al vaivén de mi carreta - Wikipedia)
Eeee... Al vaivén de mi carreta
(continua)
inviata da luciano@pellegrinando.com 21/6/2022 - 07:38
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A desalambrar!

A desalambrar!
Elegia per Daniel Viglietti.
di Alessio Lega

Mentre sono in Austria a cantare Bella Ciao, mi sveglio incongruamente presto e vengo a sapere che Daniel Viglietti è morto.

Gigante della canzone di ispirazione popolare, ma di realizzazione colta - Daniel era un fenomenale chitarrista classico imprestato all’urgenza della testimonianza - i suoi quasi ottanta anni passati per il mondo, l’ultimo concerto solo pochi giorni fa. Daniel era un bengala nel buio, una risorsa, una memoria del futuro, quando questa parola ancora suonava più come speranza che come paura.

Daniel era radicalissimo nei contenuti ed estremamente complesso nei modi - i suoi accompagnamenti sono un manuale di raffinatezza e sperimentazione - uno di quelli che ha sempre pensato che i proletari meritano il massimo.
Uruguaiano fiero e rivendicativo, come solo chi ha presente le catene del colonialismo, era in realtà un patriota... (continua)
31/10/2017 - 09:29
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La pobrecita (Zamba del Tucumán)

La pobrecita (Zamba del Tucumán)
[1946]
Parole e musica di Héctor Roberto Chavero, in arte Atahualpa Yupanqui (1908-1992)
Un brano inciso anche nella sua sola parte strumentale.
Il primo album in cui è contenuto questo singolo è stato “Campo abierto”, 1969

Pure nel repertorio di Mercedes Sosa (in “Hasta la victoria”, 1972)
Testo trovato su Cancioneros.com

Una canzone recentemente riproposta dall'italiano Antonio Francesco Quarta nel suo album del 2015 interamente dedicato ad Atahualpa Yupanqui, intitolato “Amores de Tierra”, (per il quale rimando alla recensione di Flavio Poltronieri su Estatica)
Le llaman la pobrecita
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 16/9/2017 - 22:21
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Taita Atahualpa

Taita Atahualpa
[1987?]
Parole e musica di Ángel Parra
Nel disco dal vivo “Ángel Parra en Alemania” pubblicato nel 1988.
Una canzone, precisamente un “huayno” dedicato al grande Atahualpa Yupanqui che nel 1992 Parra ebbe la fortuna di cantare proprio davanti al suo maestro, nel corso di un concerto congiunto a Zurigo. Era l’8 febbraio del 1992 e il payador argentino si sarebbe spento poche settimane dopo, il 23 maggio.
Quello con Parra fu “El último recital” di Atahualpa Yupanqui.
Taita Atahualpa me lo enseñó:
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 14/2/2016 - 22:12
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Eleuterio Galván

Eleuterio Galván
[1973]
Parole di Pablo del Cerro, pseudonimo di Antonietta Paule Pepin Fitzpatrick, detta Nenette (1908-1990), compositrice canadese ‎francofona e sposa di Atahualpa Yupanqui.
Musica di Atahualpa Yupanqui
Nel disco intitolato “Mi tierra, te están cambiando”
Testo trovato su Cancioneros.com
Era una vida sencilla
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 1/10/2015 - 10:29
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Romain Rolland: Immortelle Musique

Romain Rolland: Immortelle Musique
In “Testimonio I” (registrazione dal vivo in Germania nel 1984) e in “La guitarra (Grabaciones inéditas)” (registrazione dal vivo a Parigi nel 1988).
Testo trovato su Cancioneros.com
MÚSICA INMORTAL
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 29/9/2015 - 23:43
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Paolo Conte: Alle prese con una verde milonga

Paolo Conte: Alle prese con una verde milonga
[1981]
Parole e musica di Paolo Conte
La traccia che apre l’album intitolato “Paris Milonga”
Poi anche nell’album dal vivo intitolato “Concerti” (1985)

Propongo questa canzone solo perchè è bellissima e perchè si tratta di un tributo al grande maestro Atahualpa Yupanqui.
Alle prese con una verde milonga
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 29/9/2015 - 22:35
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Tuve un amigo querido

Tuve un amigo querido
‎[1973]‎
Parole e musica di Atahualpa Yupanqui ‎
Nel disco intitolato “Mi tierra, te están cambiando”.‎

Tuve un amigo querido
(continua)
inviata da Bernart 8/11/2013 - 12:54

Sobre la libertad

Sobre la libertad
‎[1989]‎
Canzone inedita che Yupanqui scrisse quando a Parigi, dove poco tempo primo era stato insignito ‎della decorazione dell’“Ordre des Arts et des Lettres”, gli chiesero di comporre un brano in ‎occasione del bicentenario della Rivoluzione francese. E lui fece un omaggio non tanto alla Francia ‎ma a tutti i popoli sottomessi che hanno lottato per la loro libertà. Infatti l’unico riferimento storico ‎preciso è quello contenuto nella quarta strofa e non riguarda affatto la Rivoluzione francese ma la ‎lotte indipendentiste in America Latina: “Libre ni temo ni ofendo” è un celebre aforisma di ‎‎José Gervasio Artigas, il ‎‎“protettore degli uomini liberi”, protagonista della liberazione di Uruguay e Argentina dal dominio ‎spagnolo… ‎
Si alguien quiere saber dónde está la libertad,
(continua)
inviata da Bernart 8/11/2013 - 11:53
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¡Basta ya!

¡Basta ya!
BASTA YA (Ora basta)
(continua)
inviata da Diana Di Francesca 6/10/2013 - 20:58
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Los indios

Los indios
‎[1979]‎
Dall’album “Pasaban los cantores”‎

América es el largo camino de los indios.
(continua)
inviata da Bernart 10/4/2013 - 11:13
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Vasija de barro

Vasija de barro
Ciao Maria Cristina,

bello il tuo contributo!
Partendo da uno spunto presente sulla pagina del sito di Atahualpa Yupanqui relativa alla canzone, ho approfondito la questione della paternità e sono arrivato ad una versione di “Vasija de Barro”pubblicata su Youtube da tal “jwr1947”.
L’esecuzione è degli anni 60, incisa in un disco di musica popolare intitolato “Voces y Cuerdas del Ecuador”.
Il contributore riporta le note contenute nel disco:

“El poema Vasija de Barro fue escrito en la noche del 7 de noviembre de 1950, durante una reunión en la casa del pintor Oswaldo Guayasamín por los poetas: Jorge Carrera Andrade, Hugo Alemán, Jaime Valencia, y Jorge Enrique Adoum . Cada uno en ese orden escribió una estrofa del poema. Posteriormente, Gonzalo Benítez, del dúo Benitez y Valencia lo musicalizó a ritmo de Danzante, ritmo precolombino ecuatoriano, en compás de 6/8."

La storia raccontata... (continua)
Bernart 30/3/2013 - 21:08
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Preguntitas sobre Dios

Preguntitas sobre Dios
d'après atheisme.org
PETITES QUESTIONS À PROPOS DE DIEU
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 22/3/2013 - 17:52
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Milonga del peon de campo

Milonga del peon de campo
Questo è il racconto delle penurie e lo sfruttamento di tutti gli umili lavoratori in campagna("gauchos, paisanos") non solo della argentina,ma tutta la pianura sudamericana:essi dicono cosi:il lavoro e cosa buona, quello meglio della vita.... ma la vita è perduta, lavorando il campo di un altro.. .noi lavoriamo da tuono, e per un altro è quello che piove (per altro sono i frutti!)
yo nunca tuve tropilla
(continua)
inviata da raffaele de luca 26/10/2012 - 05:05
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Gracias a la vida

Gracias a la vida
Da “El último recital” di Atahualpa Yupanqui, album registrato dal vivo l’8 febbraio del ‎‎1992 nel corso di un concerto a Zurigo insieme ad Ángel Parra e pubblicato nel 1998. ‎
Il Maestro sarebbe morto di lì a poco, il 23 maggio del 1992.‎
Testo trovato su sito della Cancioneros.com

HOMENAJE A VIOLETA (PÁJAROS AZULES) ‎

Ya no le cabían en la cabeza
los pájaros azules
así fue que un mediodía
de extraña luminosidad
les abrió un trágico orificio
de escapada
y los pájaros azules se fueron
pero le llevaron la vida.
Dead End 5/10/2012 - 14:29
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La flecha

La flecha
‎[1971]‎
Album “¡Basta ya!”‎
Musica di Atahualpa Yupanqui
Parole di Pablo del Cerro, pseudonimo per Antonietta Paule Pepin Fitzpatrick, detta Nenette.‎
Testo trovato su Cancioneros.com‎

Ho scoperto ora ora una notizia curiosa a proposito delle canzoni di Atahualpa Yupanqui.‎
C’è un detto un po’ machista che afferma che “dietro od ogni grande uomo c’è una grande ‎donna”… Beh, è stato sicuramente il caso del Maestro argentino. Infatti, quel Pablo del Cerro che ‎firmò molti dei suoi testi – come questo e come la bellissima Guitarra, dímelo tú (Guitarra mía)‎, per esempio – altri non era ‎che Antonietta Paule Pepin Fitzpatrick, detta Nenette (1908-1990), compositrice canadese ‎francofona e sposa di Atahualpa Yupanqui. ‎
Proprio a causa del maschilismo imperante all’epoca in Argentina, Nenette fu costretta ad usare lo ‎pseudonimo maschile… ¡Increible pero cierto!‎

‎Riempitemi pure la bocca... (continua)
Llenen mi boca de arena
(continua)
inviata da Dead End 4/10/2012 - 13:46
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Dansante del Desterrado

Versione di Atahualpa Yupanqui dal disco “Preguntan de donde soy” del 1969.‎
Dansante del Desterrado
Testo trovato su Cancioneros.com
L’autore della musica è qui indicato in Gerardo Guevara e non Patricio Montilla.‎
PREGUNTAN DE DONDE SOY
(continua)
inviata da Dead End 4/10/2012 - 11:44
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¡Basta ya!

¡Basta ya!
ASSEZ
(continua)
inviata da Dead End 3/10/2012 - 15:50
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Baguala del minero (Minero soy)‎

Baguala del minero (Minero soy)‎
BAGUALA DU MINEUR‎
(continua)
inviata da Dead End 3/10/2012 - 11:05




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