12 febbraio: PER LA LIBERTA’ DI OCALAN E DEL POPOLO CURDO
Intervista con Yilmaz Orkan di UIKI ONLUS
( a cura di Gianni Sartori)
D. Attualmente la Turchia, nella persona di Erdogan, appare pervasa da instancabile attivismo. Dopo gli interventi militari in Libia, Nagorno Karabakh, Nord dell’Iraq e della Siria…pretenderebbe di candidarsi al ruolo di mediatore tra Russia e Ucraina.Tale atteggiamento esprime realmente forza, potenza o è - anche -un modo per distrarre l’opinione pubblica turca dai problemi interni, sociali ed economici?
R. Come ben sappiano quando un Paese è ideologicamente schierato per la guerra, si organizza in funzione di ciò perdendo il senso democratico e diventando autoritario. Nel caso dell’odierna Turchia vediamo che ha inviato mercenari in Nagorno Karabakh, in Libia e altrove. Tutto ciò è funzionale all’economia e incide sul bilancio in quanto tali interventi vanno... (continua)
La storia è nota, ma forse non abbastanza. Rinfreschiamo per gli smemorati.
Risale al 2014 uno dei momenti peggiori per la comunità dei curdi yazidi di Shengal (Iraq del Nord).
In agosto qui venivano massacrati dai tagliagole di Daesh oltre cinquemila uomini e rapiti almeno seimila e settecento tra donne e bambini. Le donne come sabaya, schiave sessuali – non si conta il numero di quelle che si sono suicidate – i bambini per essere addestrati a combattere (anche contro i loro stessi fratelli).
Crimini consentiti – in base ai demenziali parametri jihadisti – in quanto si trattava di “miscredenti”.
Senza dimenticare i circa tremila desaparecidos, le migliaia di sfollati e le innumerevoli fosse comuni ancora da riaprire (un’ottantina quelle già individuate).
Nella sovrana indifferenza dell’Occidente in generale e dell’Europa in particolare.... (continua)
L’ESERCITO TURCO E QUELLO IRACHENO AGISCONO IN SINTONIA CONTRO LA POPOLAZIONE YAZIDA (E IL PDK DI BARZANI DA CHE PARTE STA?)
Gianni Sartori
Il giorno 21 gennaio, nel primo pomeriggio, un altro colpo è stato inferto da Ankara ai militanti yazidi di Shengal (Siniar). L’attacco contro un mezzo di trasporto è avvenuto nell’area della valle di Shilo ed è costato la vita a due membri delle YBŞ (Unità di Resistenza di Shengal). Le vittime sono il comandante delle YBŞ Azad Êzdîn e il combattente Enver Tolhildan. Almeno altri due yazidi, non ancora identificati, sono rimasti gravemente feriti.
L’episodio si inserisce in un clima di crescenti minacce, provenienti sia dall’esercito iracheno (pochi giorni fa aveva richiesto alle Ezidxan Asayish, una milizia yazida di autodifesa, di abbandonare la zona di Sinune minacciando, in caso contrario, di costringerle con la forza), sia dal PDK di Barzani.... (continua)
[2018]
Lyrics and music / Peyvan û muzîk / Testo e musica / Paroles et musique / Sanat ja sävel:
Lee Brickley
Album / Albûm :
Songs for Rojava
Ad Alessandro, Annalisa, Chiara Orsetti
Non dimentichiamo e non dimenticheremo Lorenzo , caduto il 18 Marzo 2019 a Baghouz per difendere i diritti umani.
NON SI PLACA LA VIOLENZA IN ROJAVA:
ATTACCO DELLE HRE CONTRO UN BLINDATO TURCO PER VENìDICARE LA DISTRUZIONE DI SEHID VESTA
(Gianni Sartori)
Ovviamente non ci auguriamo la morte di nessuno. Tantomeno di poveri cristi in divisa – non sappiamo se volontari o di leva – che magari della questione curda ne capivano poco o nulla. Soltanto le bugie della propaganda di Stato. Poveri cristi che – è scontato – adesso verranno pianti dalle loro famiglie.
Quindi nessun commento tipo “chi semina vento raccoglie tempesta”. Anche perché coloro che han versato odio, razzismo e intolleranza nei confronti dei curdi sono gli attuali detentori del potere di Ankara. Non la “mano d’opera”, la manovalanza utilizzata.
Certo. E’ pacifico che questo episodio contribuirà ad alimentare ulteriormente la spirale dell’odio mettendo in sordina la possibilità di una dignitosa soluzione politica del conflitto.
Stando... (continua)
From Mussolini and Franco to Hitler and Erdoğan, fascists are everywhere, and every generation must fight the same battle against tyranny as the one before. This song is about that
Ocalan
This song tells the story of Kurdish revolutionary and political theorist Abdullah Öcalan