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Autore Maria Monti

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Porta Romana bella

anonimo
Versione di Maria Monti da "Memoria di Milano" del 1972
Porta Romana bella
PORTA ROMANA BELLA
(continua)
inviata da Alberto Scotti 4/6/2022 - 02:32
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Mazúrquica modérnica

Mazúrquica modérnica
dall'album Muraglie [1977]

LA MAZURCHICA
Audio
Mi hanno chiestico varie personiche
(continua)
inviata da giorgio 9/8/2020 - 16:35
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Mama mia, mi sun stufa

anonimo
Mama mia, mi sun stufa
Una canzone di Maria Monti evidentemente ispirata alla canzone popolare lombarda Mama mia mi sun stufa.

Sembra una sua riscrittura in italiano con qualche modifica.

Grazie a Stanislava per averci segnalato la canzone popolare originale.
LA FILANDA
(continua)
inviata da Alberto Scotti 24/7/2020 - 16:15
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I fili della luce

I fili della luce
Uffa, ma qui si vive solo per pagar bollette
(continua)
inviata da Alberto Scotti 21/7/2020 - 22:09
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Sono donna

Sono donna
[1977]
Album: Muraglie
Sono donna e grido forte
(continua)
inviata da Alberto Scotti 21/7/2020 - 21:59
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Nella tua casa

Nella tua casa
1977
Ero Maddalena e Marta diventai
(continua)
inviata da Alberto Scotti 21/7/2020 - 21:57
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Coraggio amor mio

Coraggio amor mio
La trovo anche col titolo "Coraggio ben mio" nel disco di Maria Monti "Canzoni popolari italiane", 1965.
B.B. 23/9/2019 - 18:07
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Palabras

Palabras
[1972]
Testo e musica di Leoncarlo Settimelli, Ronci Zeller, Silvio Rodríguez
Dall'album "Maria Monti e i contrautori"
Il testo da YT.
PAROLE
(continua)
inviata da Krzysiek 20/9/2019 - 18:17
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There But For Fortune

There But For Fortune


La versione italiana scritta da Francesco Specchia e Giordano Falzoni e interpretata da Maria Monti nel suo disco del 1972 intitolato “Maria Monti e i contrautori”. [BB]

Forse “pentito” del massacro del 1966 affidato agli incolpevoli Tony Cucchiara e Nelly Fioramonti -ma era all'epoca prassi comune-, il paroliere Francesco Specchia (l'autore, fra l'altro, di Come ti vorrei, morto novantenne a Milano nel 2019) scrisse ben altra versione, nel 1972, per Maria Monti (assieme all'artista Giordano Falzoni). [RV]
NON È SOLO UN CASO
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 12/5/2017 - 20:31
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Una lettera

Una lettera
[1961]
Parole di Maria Monti, che di Gaber era all’epoca compagna.
Musica di Giorgio Gaber
Nel disco d’esordio di Gaber, intitolato semplicemente “Giorgio Gaber”
Mia cara
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 20/8/2014 - 13:25
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Lettera dalla Svizzera

Lettera dalla Svizzera
Trovo la canzone, senza attribuzione, in alcune compilation di canti anarchici o politici, come quella del Gruppo Popolare e Solisti dell'Oltrepo Pavese, ma da quello che risulta in Rete la canzone è proprio di Giorgio Gaber… Interpretata anche da Maria Monti insieme a Gaber stesso nell’LP del 1979 intitolato “Noi nella società”.
Bernart Bartleby 20/8/2014 - 12:49
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Strontium 90

Strontium 90
La versione italiana di Rudi Assuntino

Qualcuno pensava in modo ironico agli effetti del fallout nucleare ben prima di Tropicana!‎

E infatti già allora il grande Rudy Assuntino tradusse questa “Strontium 90” in italiano e ‎Maria Monti la interpretò nel celebre EP “Le canzoni del no”, quello dell’Inno Abissino, de La ninna nanna de la guerra e, ‎soprattutto, de Canzone della marcia della pace, che fu fatto sequestrare dalla magistratura per il forte e chiaro contenuto ‎sovversivo e antimilitarista.‎

‎90Sr è un isotopo radioattivo dello Stronzio presente nel fallout nucleare e con un’emivita ‎‎(permanenza nell’ambiente dopo l’esplosione) di circa 28 anni…‎

‎“Strontium 90” era anche il nome di una scomparsa formazione britannica, fondata nel 1977 da ‎Mike Howlett dei Gong, in cui si incontrarono Stewart Copeland, Sting ed Andy Summers, membri ‎dei nascenti The Police …‎

Forse con qualche... (continua)
STRONZIO 90‎
(continua)
inviata da Dead End 10/10/2012 - 10:13
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Quattro signori a Parigi vanno

anonimo
Quattro signori a Parigi vanno
[1919/20]
interpretata da Maria Monti
Testo di anonimo su musica di Vincenzo Valente (per la canzone "Bambola")

Una canzone, come Fra il '19, fra l'anno '20, proveniente direttamente dal "Biennio rosso" del 1919/1920 che seguì immediatamente la I guerra mondiale prima della reazione fascista. I "quattro signori che vanno a Parigi" sono evidentemente i plenipotenziari delle potenze vincitrici che si recarono a Parigi per il trattato di Versailles. Il testo è ripreso da una delle primissime fonti delle CCG, il sito cantilotta.org. [RV]

*

Testo di autore sconosciuto, che sull’aria della canzone Bambola, con versi di Giulio Di Napoli (Giulio Trevisani) e musica di Vincenzo Valente, del 1919, commenta la Conferenza di pace tenutasi a Parigi nel 1919 dove i Big four (Wilson per gli USA, Clemenceau per la Francia, Lloyd George per l'Inghilterra e Vittorio Emanuele Orlando per l'Italia) avrebbero... (continua)
Quattro signori a Parigi vanno
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 5/12/2011 - 10:10
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Il numero d'appello

Il numero d'appello
[1972]
E ti chiamaron Matta

Testo e musica di Gianni Nebbiosi
Lyrics and music by Gianni Nebbiosi
EP Dischi Del Sole - DS76
Riedizione di Alessio Lega e Rocco Marchi - 2008
Interpretata anche da Maria Monti in Maria Monti e i Contrautori (1972)


E TI CHIAMARON MATTA


In un anno e più d'amore
Il numero d'appello
E qualcuno poi disse
Ti ricordi Nina
Ballata dell'alcoolizzato
Emigrato su in Germania


Non se ne trovano quasi, in rete, fotografie del professor Gianni Nebbiosi. È, adesso, uno stimato studioso di psicologia e frenologia a livello internazionale: basta digitare il suo nome su Google, e compaiono studi, interventi a seminari e congressi, testimonianze professionali. E anche la fotografia che qui presentiamo, che lo ritrae nel 2002, è stata presa ad un convegno internazionale tenutosi in Spagna. Digitare il suo nome su Google, dicevamo. In mezzo agli studi e agli interventi,... (continua)
Quando, nel cercare di farsi capire,
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff 12/2/2009 - 02:45
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Inno Abissino

Inno Abissino
Il canto risale al 1887 ed è una delle rare voci di protesta contro la campagna coloniale italiana in Etiopia (Abissinia) che poi portò, alcuni anni dopo, alla disfatta di Adua condotta dal famigerato generale Baratieri. Si noti che il canto è in realtà un'azzeccata parodia del notissimo "Inno di Garibaldi".


Riprendo il canto da: Il Deposito

La canzone fu interpretata da Maria Monti nel famoso EP "Le canzoni del no", curato da Roberto Leydi e pubblicato nel 1965 dalla I Dischi del Sole, sequestrato dalla magistratura perchè conteneva la sovversiva e antimilitarista Canzone della marcia della pace di Franco Fortini e Fausto Amodei...

(Dead End)
In nome d'un dritto che a noi si contende
(continua)
inviata da Riccardo Venturi
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Il figlio del poliziotto

Il figlio del poliziotto
(1965)
Interpretata anche da Maria Monti in Maria Monti e i Contrautori (1972)
"Vedi sono più importante:
(continua)
inviata da Riccardo Venturi
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El pover Luisin

anonimo
El pover Luisin
Si tratta di un canto lombardo successivo alle guerre d'indipendenza italiana. La versione che qui presentiamo risale circa al 1880.


Nata dopo la guerra del 1859, questa canzone milanese, divenuta popolarissima, è probabilmente di discendenza colta. E’ tra le più belle canzoni risorgimentali di quel filone che si ispira alla guerra vista dalla parte di chi rimane ad aspettare, spesso inutilmente, il ritorno della persona cara. Il termine "condiziòn' veniva usato dai milanesi, oltre che nell'accezione normale, per indicare il lutto. Il “bord de condizìòn” è quindi il bordo listato a lutto.

Presente in tutte le raccolte a stampa di autori milanesi, El pover Luisin è stata registrata in disco da diversi cantanti (si veda ad es. “Memoria di Milano” di Maria Monti e la “Milanese” vol. 2 di Nanni Svampa).


Commento tratto da “La mia morosa cara. Canzoni popolari milanesi e lombarde”, a cura di Nanni Svampa, 1977 (ultima riedizione 2007)

(Bernart Bartleby)
Un dì per sta cuntrada
(continua)
inviata da Riccardo Venturi
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La ninna nanna de la guerra

La ninna nanna de la guerra
Da una poesia di Trilussa
(ottobre 1914)
Musica: Canto popolare piemontese (Feramiù)

Questa canzone pacifista scritta da Trilussa nell'ottobre 1914, è stata raccolta sul campo tre volte, ricordata da torinesi come cantata durante la prima guerra mondiale, mentre da Torino partivano le tradotte dei soldati, o in trincea, su una melodia che aveva la propria matrice in una vecchia canzoncina piemontese intitolata "Feramiù" (ossia rottamaio ambulante), di cui un frammento raccolto dice:

"Sac e peis ad 'nans e 'ns la schina / braje e giaca e capelfrust / o o o capel frust...."

Le versioni della "Ninna-nanna della guerra" che sono state raccolte sono prive dei primi dieci versi della poesia di Trilussa, quelli cioè che si potevano prestare a un'interpretazione nazionalistica.

Che la poesia avesse raggiunto una certa popolarità non solo a Torino lo testimoniavano i versi apocrifi che le... (continua)
Ninna nanna, nanna ninna,
(continua)
inviata da Liuba Casaccia




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