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Autore Marc Robine

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Gaston Couté: Le pauvre gars

Moulin de Clan, ottobre 1898
Progrès du Loiret, n° 70, du 12 octobre 1898

Interpretazione Marc Robine nel suo LP "Gaston Couté" del 1979
Cezame ‎– CEZ 1067
in seguito anche nel CD del 2002: Gérard Pierron, Marc Robine ‎– Gaston Couté - EPM Musique, Serie: Poètes & Chansons
Il était une fois un gars si laid, si laid
(continua)
inviata da Flavio Poltronieri 8/3/2020 - 20:39
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Sur la grand'route

Sur la grand'route
La mia versione preferita è quella di Marc Robine
SULLA STRADA PRINCIPALE
(continua)
inviata da Flavio Poltronieri 8/3/2020 - 10:15
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Victor Hugo: Demain, dès l’aube

Victor Hugo: Demain, dès l’aube
Oggi è l'anniversario della nascita del padre del Romanticismo francese. Questa è la straziante poesia di Victor Hugo per la figlia Léopoldine, tratta dalla raccolta «Les Contemplations» (1856). Musicata e interpretata in maniera come sempre magistrale da Marc Robine.
Demain, dès l’aube, à l’heure où blanchit la campagne,
(continua)
inviata da Flavio Poltronieri 26/2/2020 - 16:49
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Streets of London

Il compianto Marc Robine nel 1999 ne ha realizzato un libero adattamento in francese ambientandolo tra "Les Rues De Paris", le parole sono tutte cambiate pur mantenendo intatto il senso della canzone. La variazione di luogo giova al testo in quanto sottolinea il fatto che purtroppo indipendentemente da ciò......
Streets of London
Flavio Poltronieri
LES RUES DE PARIS
(continua)
inviata da Flavio Poltronieri 15/12/2019 - 11:56
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Le petit qui pleure

Le petit qui pleure
Contenuta originariamente nell'LP di Marc Robine: Gaston Couté
(Cezame ‎– CEZ 1067 - 1979)
Un gosse qui n'a pas sept ans
(continua)
inviata da Flavio Poltronieri 5/10/2019 - 16:27
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Le braconnier

Le braconnier
Nella pagina riguardante “Le petit roi de Sardaigne (Gironfla)” ero arrivato a proporre anche l'ascolto di Marc Robine nell'interpretazione di “Le braconnier” composta dal cantautore del Quebec, Lawrence Lepage che l'incisa nel suo primo disco del 1964.

Inspiegabilmente nel libretto del disco edito da Buda Musique “Dulcimer” non è presente il testo. Forse sarà stata una questione di diritti. Chissà. L'arrangiamento musicale e melodico originale è veramente molto differente da quello di Marc Robine, che ha cambiato completamente la canzone, rendendola, a mio parere, un capolavoro come d'altronde spesso gli succedeva.

Con immutata ammirazione e in sua memoria, mi impegno oggi a trascriverla ad orecchio dalla sua indimenticabile voce, parola per parola, con l'attenzione e l'impegno che merita come fosse un compito il classe di uno studente un po' fuori corso...

Flavio Poltronieri
J’vais vous parler d’un gars de chez nous, d'un braconier comm'y en a plus
(continua)
inviata da Flavio Poltronieri 31/3/2019 - 17:28
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La partance

anonimo
La partance
Vorrei segnalare che Marc Robine ne esegue una interpretazione magistrale nel disco "Dulcimer" (accordato in Do-Re-La/tonalità RE minore) registrata nel 1999 con Pierre Chereze alla chitarra, Patrice Lacaud all'accordéon diatonique e Laurent Audemard al clarinetto basso.
Flavio Poltronieri 27/3/2019 - 18:59
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L'Amour anarchiste

L'Amour anarchiste
[1899]
Testo / Paroles / Lyrics / Sanat: Gaston Couté
Musica / Musique / Music / Sävel: Marc Robine

Testo di Gaston Couté, originariamente pubblicato in "Le Libertaire" nell'ottobre del 1899. Dal 1937 rititolato "L’amour qui s’fout de tout". Musica e interpretazione del grande Marc Robine, nel suo LP Cezame interamente dedicato a Couté e registrato nell'aprile del 1979 in rue des Bleuets a Parigi.

Flavio Poltronieri
Le gars était un tâcheron
(continua)
inviata da Flavio Poltronieri 5/12/2018 - 19:07
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La nuit

La nuit
Versi di André Pierre Leclercq, in arte Luc Bérimont (1915-1983), scrittore e poeta francese, membro della Resistenza, amico di René Guy Cadou
Interpretata in musica da Marc Robine nella raccolta "Poètes & chansons: Luc Bérimont" edita dalla EPM
Ho trovato il testo su Hugomanie, dove però non si dice da quale raccolta la poesia sia tratta.

“La notte è una poesia intensa e misteriosa che descrive un paese sotto occupazione all’indomani di un bombardamento, con gli abitanti cacciati dalla loro città, travolti da una notte da incubo, che si rifugiano nei boschi e nei sogni in cui appaiono le immagini di pace e gioia di prima della guerra.

Da questo poema emerge un'atmosfera strana, lugubre, inquietante, come se la strage fosse appena avvenuta. Una scena notturna con i protagonisti che hanno perso tutte le loro illusioni e che non hanno nient'altro che i loro ricordi di paesaggi, di... (continua)
Les hommes ont passé Dimanche-de-la-Nuit
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 22/1/2018 - 08:22
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Conseil de guerre

anonimo
Conseil de guerre
La cattiva erba (1970)

Autori: Anonimo Franc. XVII sec., Beppe Chierici


La Cattiva Erba (Contro la guerra e le armi) è un album del 1970 di Beppe Chierici e Daisy Lumini che raccoglie 15 canzoni in italiano frutto di traduzioni e reinterpretazioni di poesie e canzoni che vanno da Archiloco e Lao Tsu ad Antoine attraverso più di 2500 anni di storia. Credo che il titolo piacesse particolarmente a Beppe Chierici, visto che lo ha riutilizzato recentemente per un album su Brassens.
Il tema della guerra, della sua inutilità, del dolore delle madri o delle mogli che attendono il ritorno è ricorrente, essendo alcuni brani molto antichi, non possiamo però attenderci invettive contro la guerra.

Il disco è purtroppo introvabile, se non fosse stato per Flavio Poltronieri che ce ne ha fornito una copia, con tanto di fruscii del vinile inclusi nei brani, perchè in vinile uscì l'LP nel 1970, non saremmo... (continua)
IL CONDANNATO A MORTE
(continua)
inviata da Dq82 1/8/2017 - 06:50
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Depuis six mille ans la guerre

Depuis six mille ans la guerre
La poesia fu interpretata musicalmente anche da Marc Robine. Si trova nel suo album postumo del 2003 (anno della morte) intitolato "Poétique attitude", curato dall'editore Fred Hidalgo.
Bernart Bartleby 20/6/2017 - 15:00
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Pelot d'Hennebont

Pelot d'Hennebont
All'inizio però la canzone proveniente dalla Haute-Bretagne, si chiamava "La lettre de Pelot de Betton " (vedi "l'anthologie de la chanson française" di Marc Robine) e le parole erano tradizionali, mentre la musica fu composta da Simone Morand nel 1930. I Tri Yann hanno accellerato il ritmo e l'hanno riveduta anche nel testo. Questo era comunque quello originale:
LA LETTRE DE PELOT DE BETTON
(continua)
inviata da Flavio Poltronieri 13/6/2017 - 20:16
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Les tâches

Les tâches
Ignoro se la poesia sia stata originariamente musicata dallo stesso autore o da altri.
Più recentemente è stata messa in musica da Gérard Pierron e Marc Robine (1979) e dal gruppo Le P'tit Crème (2012), e pure fa parte del repertorio de La Princesse Barouline, artista di strada che si esibisce con il suo “orgue de Barbarie”.
Testo trovato su Gaston Couté (1880-1911) le gâs qu'a mal tourné...

Lorsqu’on est « un pauv’ peineux », condamné sans relâche à exécuter les tâches les plus répétitives (jusque dans la plus stricte intimité… !), il ne vous reste plus que l’humour, qui est bien ici, selon la formule de Boris Vian, « la politesse du désespoir ». Une fois encore, Gaston Couté nous a concocté un petit bijou de gouaille populaire en patois berrichon, bien dans l’esprit des cabarets qu’il fréquentait. (da Litterature Audio.com)

La vita di merda che tocca agli sfruttati, una sofferenza continua... (continua)
L'matin, au coup d'clairon des oés
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 11/12/2015 - 11:45
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Les Mangeux d'terre

Les Mangeux d'terre
[1904]
Versi di Gaston Couté
Musica originale di Maurice Duhamel (1884-1940), musicista e militante politico bretone.
Più recentemente la poesia è stata messa in musica da Gérard Pierron e Marc Robine (1979) e dal gruppo Le P'tit Crème (2012)

Au début du XXe siècle, les riches terres de Beauce, grenier à blé de la France, sont convoitées par de gros propriétaires qui accaparent les parcelles pour remembrer et mécaniser les exploitations... Les trimardeurs, ou chemineaux, vagabonds "sans aveu", incontrôlables et donc potentiellement dangereux, errent (ce qui constituera un délit jusqu'en 1992) sur les quelques chemins restants.
(dal sito de La Choralaternative)

All’inizio del XX° secolo, le fertili terre della Beauce [regione naturale corrispondente all'intero dipartimento dell'Eure-et-Loir e parte di quelli di Loiret, Essonne e Loir-et-Cher], granaio di Francia, vennero concentrate... (continua)
Dans les mêm's parages,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 11/12/2015 - 10:19
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Enfer-les-Mines

Enfer-les-Mines
Aggiungo che la musica della canzone di Ogeret tratta da Aragon non è sua ma di Marc Robine.
Bernart Bartleby 19/11/2014 - 13:38
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Yellow Triangle

Versione francese di Marc Robine, nell’album intitolato “L’exil” (1998)
Yellow Triangle
ALERTE
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 13/11/2014 - 20:56
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Un gamin dans le nord

Un gamin dans le nord
[1998]
Parole e musica di Marc Robine
Nell’album intitolato “L’exil”
Les hommes étaient revenus de guerre depuis bientôt quinze ans
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 24/6/2014 - 20:51
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Les aciéries

Les aciéries
[1990]
Parole e musica di Marc Robine
Nell’album intitolato “L’errance”
Tout au nord du quartier ouest
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 24/6/2014 - 20:28
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Les enfants de Pontoise

anonimo
Les enfants de Pontoise
[XIII° secolo]
Interpretata fra gli altri da La Compagnie de la Branche Rouge e daMarc Robine
Ils étaient trois p'tits frères en France,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 23/6/2014 - 13:29
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Conscrits, égayons nos vingt ans

anonimo
Altra versione trovata su WikiTrad. La fonte è una raccolta intitolata "Anthologie de la chanson française", a cura di Marc Robine (1950-2003), giornalista musicale, cantante e musicista francese.
Conscrits, égayons nos vingt ans
CONSCRITS, ÉGAYONS NOS VINGT ANS
(continua)
inviata da Dead End 9/1/2013 - 09:15
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La Tempête (ou Les adieux de La Tempête)‎

anonimo
‎[Fine 17° / inizio 18° secolo?]‎
Canzone di autore francese anonimo, probabilmente risalente – visto il riferimento alla presenza ‎delle truppe francesi in Piemonte - alle guerre tra regno di Francia e Ducato di Savoia, quella a ‎margine della cosiddetta “Guerra della Grande Alleanza” (1688-1697) oppure la successiva, quella ‎per noi culminata nell’assedio di Torino del 1706, nel quadro del conflitto per la successione al ‎trono di Spagna (1701-1713)‎
Secondo Wikitrad la ‎canzone farebbe parte del repertorio dei Malicorne e di ‎‎Marc Robine, ma non ho riscontri precisi al proposito.‎ Sicuramente è invece è stata interpretata da La Chifonnie nel loro primo album del 1977.

Sul Tubo si trova invece spesso eseguita – pensate un po’! – da un coro militare, quello della ‎‎“Promotion Capitaine de Cacqueray”.‎
Je m’en vais de par la ville
(continua)
inviata da Dead End 8/1/2013 - 15:29
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La complainte des Terre-Neuvas

La complainte des Terre-Neuvas
Testo: Gaston Couté, 1904
Paroles: Gaston Couté, 1904
Musica: Marc Robine, 1980
Musica: Marc Robine, 1980


Gaston Couté è stato in primis un declamatore dei suoi versi, fatti esattamente per essere recitati e dalla musicalità popolaresca. Nei locali di Montmartre dove si esibiva agli inizi del XX secolo, praticamente tutti i temi sociali erano affrontati: così in questa Complainte des Terre-Neuvas, che parla delle durissime condizioni di lavoro dei pescatori oceanici (perlopiù bretoni e normanni) che si spingevano fino ai ricchi banchi di Terranova (Terre-Neuve, da qui il nome di Terre-Neuvas). Acque tanto pescose quanto pericolose: è l'argomento, del resto, di molte canzoni popolari (specialmente bretoni, come la celeberrima Paimpolaise). Ma se nelle canzoni popolari si preferisce insistere sul lato sentimentale e fatalista, Couté inserisce in modo preciso la questione sociale: il pescatore... (continua)
Il faut qu'tout l'monde mange ici-bas!
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 18/3/2010 - 11:35
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Les conscrits

Les conscrits
[1901]
Testo / Paroles / Lyrics / Sanat: Gaston Couté
Musica / Musique / Music / Sävel: Marc Robine.

L'apoteosi del revanscismo francese prima della “Grande Guerra”: sfilano i coscritti, i soldatini di leva, tutti fieri e pettoruti tra gli “urrà” della folla e gli sguardi languidi delle fanciulle in fiore. Figli di contadini e figli dei padroni, marciano coi loro numeri di martricola sull'elmetto o sul cappello tra berci e oscenità da caserma, mentre i vecchi li guardano con invidia. Eh, i vent'anni... che di lì a poco avranno una brusca fine dalle parti di Verdun e della Somme, ma questo non lo sapevano ancora, né loro e né Gaston Couté. Magari, certo, quest'ultimo lo intuiva bene e sapeva dove tutto questo sarebbe andato a finire. A “riprendere l'Alsazia”. Nel frattempo, sfilano i soldatini e, come ultimo atto prima del servizio alla Patria, mettono incinte le ragazzotte riproducendo... (continua)
V'là les conscrits d'cheu nous qui passent !
(continua)
inviata da Riccardo Venturi




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