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Chant d’espoir

Chant d’espoir
Canzone composta clandestinamente nel Lager di Gusen I, sottocampo di Mauthausen, nel marzo 1944.
Parole di Jean Cayrol e musica di Remy Gillis, anc'egli a Gusen dal 1943.
Car nous marchons ici mes frères
(Continues)
Contributed by Alessandro 2009/1/27 - 13:19
Song Itineraries: Extermination camps
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L'ovile delle vanità

L'ovile delle vanità
[2003]
Album “non è mai troppo tardi per avere un'infanzia felice”
Scritta da Scritta da Lorenzo "Lollomanna" Mannarini
Evelina la papera carina
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2009/1/27 - 12:00
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Il sogno di Mhedy

Il sogno di Mhedy
Tratta dall'album "Il segreto della felicità" una canzone (tremendamente attuale) su CPT e lavoro nero

[2008]
Album “Il segreto della felicità”
Scritta da Lorenzo "Lollomanna" Mannarini
In una notte di sale e di luna
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2009/1/27 - 11:55
By including the last song, the transcription of what is maybe the most important album of songs originating from Nazist camps: Songs from the Depths of Hell, recorded by Aleksander Kulisiewicz (a survivor of German extermination camps) has come to an end. All this in the Day of Memory of January 27, never to forget any extermination, any past and current genocide.
Riccardo Venturi 2009/1/27 - 10:56

Candy

[1952]
Una canzone sulla guerra di Corea, dal punto di vista di un ragazzino americano il cui fratello maggiore è stato spedito al fronte...

Trovato su “Songs of Peace & Friendship” di Jerry Silverman, 1992.
Candy, oh candy, I love you so,
(Continues)
Contributed by Alessandro 2009/1/27 - 10:16
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Vitti na crozza

Vitti na crozza
Una domanda. Se, come e' stato detto da qualcuno, in origine era un canto di minatori siciliani...
Perche' di minatori? La crozza ha a che fare coi minatori, con la miniera, in qualche modo.
Ho l'impressione che la storia sia un'altra, e che ci sita sfuggendo.

Mi viene in mente la canzone catalana

Santa barbara bendida,
Patrona de los mineros
mira
mira marucina, mira
mira como vengo yo

Tengo la camicia roja
(anche qui c'è un dubbio lallaralala, lallala)
del sangre de un compañero

Tengo la cabeza rota
y me la rumpió un marreno

Eventualmente posso essere piu' precisa e ritrovare le altre parole

A me sembra che si debba cercare in questa direzione.

perche' infatti e' una canzone bellissima, ed e' vero che I Mattanza sono quelli che l'hanno raccolta nel modo piu' egregio, a mio musicale parere.

Un saluto

Karagoz - Musica nomade
Toti O'Brien 2009/1/27 - 01:02
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War

War
Bob,anche se sei morto sei sempre vivo nel mio cuore.grazie alla tua musica ho superato momenti difficili della mia adolescenza e grazie a te ho capito che nel mondo c'he ancora gente che sfrutta i propri talenti x portare pace.C'è 1 tua frase bellissima che dice"Chi ha paura di sognare è destinato a morire",con questa ho capito che bisogna sempre rincorrere i propri sogni,anche irrangiugibili.Ciao,Bob,stammi bene lassù
BigBOB 95 2009/1/26 - 23:11

9420 Wogan Terrace

9420 Wogan Terrace
[1983]
Words and music by Bob Lusk

"9420 Wogan Terrace was the address of the house I grew up in. I was born in 1947 and was 13 years old in 1960. When I was 16 I was sent to a southern Baptist military academy where I watched training films about a place called Vietnam. When I was 18 I was denied conscientious objector status, drafted against my will and given orders to go to Vietnam. To make a long story short I refused to go and was court martialed, serving 6 months in the Fort Dix stockade. I was then sent to Germany where I was active in the anti-war movement in the military, served out the remainder of my time and received an honorable discharge.
Some years later I put some thoughts down in a tone poem/song, which I updated for today. It's rather narcissistic and self-involved but every once in a while I sing it as a present to myself." Bob Lusk.
My father, talked to the man who worked the tugboats
(Continues)
Contributed by Alessandro 2009/1/26 - 15:27

Fort Dix Stockade

[1980]
Words: Bob Lusk
Tune: Columbus Stockade

"I was in the Fort Dix, New Jersey, Stockade from September 1967 to February 1968 because I refused to serve in Vietnam. I wrote this song in 1980 when I was playing with the Irish Bluegrass group 'The Green Ridge Boys'. The original stockade has now been demolished." Bob Lusk
Over there, in Fort Dix. New Jersey
(Continues)
Contributed by Alessandro 2009/1/26 - 15:22
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Los hijos bastardos de la globalización

Los hijos bastardos de la globalización
[2008]
Album: Lágrimas Y Gozos
Comienza mi jornada cuando sale el sol
(Continues)
Contributed by adriana 2009/1/25 - 18:34
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A Song For Gaza

A Song For Gaza
You just wont feel like listening to the radio these days
(Continues)
Contributed by Thomas Easaw 2009/1/25 - 12:38
Song Itineraries: The Palestinian Holocaust
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C'era un ragazzo che come me amava i Beatles e i Rolling Stones

C'era un ragazzo che come me amava i Beatles e i Rolling Stones
é semplicemente stupenda é la mia canzone preferita
2009/1/25 - 12:19
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Claudio Lolli: Quelli come noi

Claudio Lolli: Quelli come noi
[1972]
Album: "Aspettando Godot"
Testo e musica di Claudio Lolli
Lyrics and music by Claudio Lolli

Dedicata a Daniela
Io e un mio amico
(Continues)
Contributed by adriana 2009/1/25 - 09:15
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We Believe

We Believe
PER ME I GODD CHARLOTTE SONO TUTTO LE LORO CANZONI SONO BELLISSIME GODD CHARLOTTE 4 EVER
SIMON 2009/1/25 - 01:25
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Claudio Lolli: Anna di Francia

Claudio Lolli: Anna di Francia
[1976]
Album: "Ho visto anche degli zingari felici"
Testo e musica di Claudio Lolli
Lyrics and music by Claudio Lolli

Dedicata ad Adriana.

Pianeta terra 3 agosto 2010
A my hermano Antonino..lui sa perché
Adriana, Anna e tutte le altre


"Anna di Francia", popolana anarchica dal nome di regina, rappresenta la difficoltà e l'insicurezza di una libertà autentica, contraddittoria e angosciosa nella misura in cui è per forza di cose libertà individuale

dalle note dell'LP originale
Anna di Francia che arriva,
(Continues)
Contributed by daniela -k.d.- 2009/1/25 - 00:59
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Beautiful That Way

Beautiful That Way
Noa cancels appearance at Gaza fundraiser

from ynetnews.com

Singers Noa and Mira Awad, meant to perform at fundraiser concert for Gazans injured in Operation Cast Lead, call off participation following pressure on organizers to have Noa take back statements made in open letter to Palestinians

Singers Achinoam Nini (Noa) and Mira Awad, who were meant to take part in a fundraiser concert for Gazans injured in Operation Cast Lead on Friday, have cancelled their performance due massive pressure placed on the event's organizers.

The reason behind the pressure is the open letter to the Palestinians written by Noa on the last week of the operation.

Part of Noa's letter read: "Today, I know that deep in your hearts you wish for the demise of this beast called Hamas who has terrorized and murdered you, who has turned Gaza into a trash heap of poverty, disease and misery. Who in the name... (Continues)
CCG/AWS Staff 2009/1/25 - 00:51

Ohi, metti pure le scarpe ai piè

Ohi, metti pure le scarpe ai piè
In origine canzone dei bersaglieri, è stata ripresa durante la guerra partigiana ed è diventata un canto della Resistenza, eseguito in versioni diverse.
Questa è stata raccolta ad Inverso Pinasca (Val Chisone) dai ricercatori/cantori/musicisti de La Cantarana di Pinerolo.

Da "Andar per canzoni", articolo pubblicato a puntate sul settimanale "Cronache del Pinerolese" nel periodo marzo-aprile 1980.
Ohi metti pure le scarpe ai pié
(Continues)
Contributed by Alessandro 2009/1/24 - 19:11
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Buffalo Soldier

Buffalo Soldier
ROBERT NESTA MARLEY, SEMPLICEMENTE UN IDOLO!
Jack 2009/1/24 - 17:39

Questo cuore che odiava la guerra

Questo cuore che odiava la guerra
Testo di Alessio Lega
Lyrics by Alessio Lega

Testo reperito nel sito del Coro di Micene

SECONDO CONCORSO DI COMPOSIZIONE MUSICALE - Un nuovo canto sociale per il coro di micene

I canti di protesta che accompagnano da sempre le lotte sociali nascono spesso per iniziative anonime su musiche di canzoni già conosciute, qualche volta sono composti da autori che scrivono musiche originali. Il Coro di Micene, che da anni si fa interprete del canto come strumento politico, desidera contribuire a rinnovare la tradizione e indice un concorso di composizione musicale: i testi li ha scritti appositamente Alessio Lega, per le musiche si attendono i musicisti che si vogliono cimentare.
In attesa di POLITICANTO 2009.
Questo cuore che odiava la guerra
(Continues)
Contributed by adriana 2009/1/24 - 16:49
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Georges Brassens: Supplique pour être enterré à la plage de Sète

Georges Brassens: Supplique pour être enterré à la plage de Sète
E' una versione che può essere cantata, quindi non si tratta di una traduzione letterale, bensì di una versione in cui si è cercato di rispettare il ritmo, la rima e soprattutto il contenuto poetico dell'originale.
LA SPIAGGIA
(Continues)
Contributed by Andrea BURIANI 2009/1/24 - 16:32
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Pacific Blues

Pacific Blues
Faut qu'elle soit bien puisque jamais on n'les a r'vus

secondo me si traduce...
Sarà davvero bella, perché loro non li si è più rivisti

grazie, cmq!!

Lele Felice
2009/1/23 - 23:52

Le depart pour la guerre

Le depart pour la guerre
I membri dell'Associazione La Cantarana di Pinerolo hanno trascritto questa canzone tratta dal secondo dei quaderni di Paolo Rostan di Pomaretto, Val Germanasca, datati 1906.

Un giovane deve partire per una guerra dalla quale sa che non tornerà e prima di avviarsi al suo destino decide di piantare un roseto che gli sopravviva, accogliendo fra le sue fronde gli uccelli del bosco...
La Val de Saint Martin
(Continues)
Contributed by Alessandro 2009/1/23 - 22:05

L’automne va renaître

L’automne va renaître
Una canzone tratta dal cosiddetto "Cahier Tron", un quaderno di canzoni raccolte da tal Enrico Tron della borgata Roberso di Massello, in val Germanasca, nel 1898, e trascritte dai cantori de La Cantarana.
Si tratta di un quaderno di cm. 14x21, contenente 143 canti.
Sul frontespizio, la scritta "Tron Enrico / l'anno 1898 / Roberso"
Alcune canzoni sono in francese, altre in piemontese ad altre in italiano.

Il brano contrassegnato col n.109, che inizia con il verso "L’automne va renaître que les conscrits s’apprêtent", racconta della consapevolezza del soldato, costretto ad andare in guerra, che il suo sarà un destino di morte. Solo l'ultima strofa, come nella migliore tradizione della canzone cameratesca, ci allontana dal dramma ineluttabile e ci ricorda che la vita è bella se si beve e si canta al cabaret stringendo le nostre donne... E così sia! E in culo a tutte le guerre e ai guerrivendoli!
L’automne va renaître
(Continues)
Contributed by Alessandro 2009/1/23 - 20:53

Il destino delle donne

Una canzone tratta dal cosiddetto "Cahier Tron", un quaderno di canzoni raccolte da tal Enrico Tron della borgata Roberso di Massello, in val Germanasca, nel 1898, e trascritte dai cantori de La Cantarana.
Si tratta di un quaderno di cm. 14x21, contenente 143 canti.
Sul frontespizio, la scritta "Tron Enrico / l'anno 1898 / Roberso"
Alcune canzoni sono in francese, altre in piemontese ad altre in italiano.

Il brano contrassegnato col n.76, che inizia con il verso "Il destino colle donne or si mostra troppo ingrato", presenta il punto di vista delle donne, mogli, compagne, amanti che la guerra priva dei loro uomini e spesso non glieli restituisce.
Il destino colle donne
(Continues)
Contributed by Alessandro 2009/1/23 - 20:41
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Song For Leonard Peltier

Song For  Leonard Peltier
USA - Leonard Peltier pestato in carcere!

Il prigioniero politico indigeno Leonard Peltier ha già trascorso 33 anni in carcere, falsamente accusato d'aver ammazzato due agenti dell'FBI ed è in attesa della libertà condizionale. La scorsa settimana è stato trasferito nel carcere di alta sicurezza di Canaan (Pennsylvania) e lì, nonostante i suoi 64 anni, è stato pestato. La sorella e coordinatrice del suo comitato di difesa, Betty Peltier, ha denunciato l'aggressione e chiede un sostegno per Leonard.

(stralci dalla lettera di Betty):

Sono molto indignata perché mio fratello è stato pestato quando è arrivato nel carcere federale di Canaan. Non appena giunto alcuni detenuti lo hanno aggredito, dandogli forti colpi sulla testa e sul corpo. Probabilmente ha un trauma cerebrale, diversi ematomi sparsi sul corpo, un dito gonfio e dolori al torace.

Noi pensiamo che le autorità del carcere, sobillate... (Continues)
adriana 2009/1/23 - 20:06
Video!

Give Peace A Chance

Give Peace A Chance
la canzone è citata alla fine di All'ultimo sangue dei Gang.
DonQuijote82 2009/1/23 - 19:57
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Guerra e pace

Guerra e pace
1998
107 elementi
Ora le circostanze sono diverse,
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2009/1/23 - 19:44

Kochler et Schnock

Kochler et Schnock
[2009]
Paroles et musique par Marco Valdo M.I.
Testo e musica di Marco Valdo M.I.

(19 septembre 1943 - Suite en plusieurs tableaux.)

KOCHLER ET SCHNOCK est la septième étape d'un cycle de chansons qui raconte l'histoire d'un jeune Italien qui déserta pour ne pas servir le fascisme; réfugié en France, il fut rendu par les pétainistes aux sbires du régime, emprisonné. Les étapes ultérieures de ce tour d'Italie un peu particulier se prolongent en Allemagne et racontent la suite de l'aventure qui se terminera à Dachau.
Comme on le découvrira ici, ces canzones racontent l'histoire d'un homme, aujourd'hui âgé de 88 ans, mais encore plein de vie, qui habite quelque part loin de l'Italie dans le Limbourg près de la frontière hollandaise, en pays flamand. Il s'appelle encore et toujours Joseph Porcu (en Italie, Giuseppe), il est né en Sardaigne et connut une vie passablement agitée. Il connaît... (Continues)
À Dachau, camp d'Hitler, fastueux lager
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2009/1/23 - 18:11
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Le storie di ieri

Le storie di ieri
Carissimo Marco, boia dé!

Purtroppo che la foto era stata ritoccata lo sapevo a prescindere; a Livorno ci vengo ancora abbastanza spesso, e quando passo da piazza del Voltone un'occhiata alla fortezza ce la butto sempre. E' pur vero che qualcosina si legge ancora; vorrà dire che prima o poi ir blizze s'andrà a farlo noi!

Beh, come tutti sanno, però, non solo il MSI non è stato messo fuorilegge, ma quei fuorilegge sono attualmente al governo anche se ora, nel nome, ci hanno la "libertà". Dell'amministrazione "di sinistra" di Livorno, di Firenze e delle altre città dove ancora c'è meglio che non ne parli nemmeno.

Quanto a me, sarà meglio che ti dia qualche telefono e indirizzo nuovo perché ho cambiato casa, a Firenze. Chiama allo 055/9060723, cellulare 339/4723095. L'indirizzo è: Riccardo Venturi, via dell'Argingrosso 65/C, 50142 Firenze.

La prossima volta che vengo a Livorno sarebbe bene... (Continues)
Riccardo Venturi 2009/1/23 - 17:25

Stiamo allegri 58

Stiamo allegri 58
Una canzone tratta dal cosiddetto "Cahier Tron", un quaderno di canzoni raccolte da tal Enrico Tron della borgata Roberso di Massello, in val Germanasca, nel 1898, e trascritte dai cantori de La Cantarana.
Si tratta di un quaderno di cm. 14x21, contenente 143 canti.
Sul frontespizio, la scritta "Tron Enrico / l'anno 1898 / Roberso"
Alcune canzoni sono in francese, altre in piemontese ad altre in italiano.

Il brano contrassegnato col n.67, che inizia con il verso "Stiamo allegri 58", è una classica canzone di fine naja (quando la naja durava tre anni!)...
Stiamo allegri 58
(Continues)
Contributed by Alessandro 2009/1/23 - 16:02
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Le premier de l’an nous allons partir

Una canzone tratta dal cosiddetto "Cahier Tron", un quaderno di canzoni raccolte da tal Enrico Tron della borgata Roberso di Massello, in val Germanasca, nel 1898, e trascritte dai cantori de La Cantarana.
Si tratta di un quaderno di cm. 14x21, contenente 143 canti.
Sul frontespizio, la scritta "Tron Enrico / l'anno 1898 / Roberso"
Alcune canzoni sono in francese, altre in piemontese ad altre in italiano.
Il brano contrassegnato col n.13, che inizia con i versi "Le premier de l’an nous allons partir", racconta, con un misto di dolore, orrore e paura, dell'assedio di Besançon (qui Bergançon) del 1674. All'epoca la città era appena passata dall'impero asburgico a Carlo II di Spagna e i francesi andarono a riprendersela. Lo statega militare Sébastien Le Prestre de Vauban fece installare nottetempo una potente batteria di cannoni sul monte Chaudanne che domina Besançon e da lì cominciò a martellarla senza sosta, fino alla resa.
Le premier de l’an
(Continues)
Contributed by Alessandro 2009/1/23 - 15:45




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