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Before 2013-7-28

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Dzień w którym pękło niebo

Dzień w którym pękło niebo
IL GIORNO CHE IL CIELO SI SQUARCIÒ
(Continues)
Contributed by Krzysiek Wrona 2013/7/28 - 23:58

Ballade des Pauvres

Ballade des Pauvres
Ballade des Pauvres

Chanson française – Ballade des Pauvres – Marco Valdo M.I. – 2013

Holà, Marco Valdo M.I. mon ami, j'entends que tu viens de nous faire une parodie et de Villon encore... De sa si belle Ballade des Pendus ... Et bien, mon ami, mon frère humain, là, je te le dis tout net, tu oses... faut espérer que Villon voudra bien t'absoudre...

Faut l'espérer, tu as raison... Mais enfin, Lucien l'âne mon ami, cette parodie, je l'avais promise... Je l'avais commencée ici même lorsque, tout récemment, nous commentions « Vamos a trabajar » Vamos a trabajar, l'inénarrable chanson des Charlots. Cependant, tu as raison, s'en prendre ainsi à François Villon, c'est une gageure... mais enfin, j'ai bien traduit des chansons de Riccardo Venturi...

Certes, certes... Là aussi, il faut oser. Mais, passons... Qu'en est-il de ta chanson parodique ? De quoi cause-t-elle ?

En somme, cette chanson... (Continues)
Frères humains qui près de nous vivez
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2013/7/28 - 23:29
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Act of Love

Act of Love
Secondo me "Act of Love (Atto d'amore) è un modo amaramente ironico di definire la prima guerra del Golfo secondo quanto sostenuto dalle autorità USA ("di liberazione dal tiranno"...). Fu preparata con un martellamento forte ma lento e costante, inesorabile, scientifico, volto a convincere della sua necessità e giustizia. Il "baby" è quindi chi parte per la guerra ricordato o visto da chi resta (moglie, marito o genitore).
ATTO D'AMORE
(Continues)
Contributed by Enrico 2013/7/28 - 12:48
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Vamos a trabajar

Vamos a trabajar
Vamos a trabajar

Chanson française – Les Charlots – 1984


D'abord, Lucien l'âne mon ami, je voudrais rapprocher cette chanson des Charlots, de celle des Righeira Vamos a la playa, avec laquelle elle ne partage pas seulement le titre, mais une certaine tournure d'esprit et de dérision...Elle raconte d'où vient le goût du rat pour la course au fromage...

Et moi, dit Lucien l'âne en riant d'un air sérieux, qui me demandait pourquoi tous ces humains couraient dès l'aube...

Tu sais, Lucien l'âne mon ami, on leur ferait bien une ballade sur la trame de celle des pendus du père François... Quelque chose comme : frères humains, qui près de nous vivez, cessez de vous démener ainsi... Pour te montrer, voici une strophe ... Une imitation de la ballade... Chez Villon, c'est la dernière...

La pluie vous a débués et lavés,
Et le soleil desséchés et noircis:
Pognon, boulot vous ont les yeux crevés
Et... (Continues)
Le soleil montre son nez
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2013/7/28 - 12:18
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Walk Like a Giant

Walk Like a Giant
Che dire? Un altro dono prezioso, un incitamento a non mollare, a quanto sia sbagliato e ricorrente l'errore di "buttare via il bimbo con l'acqua sporca", errore particolarmente tragico e ampiamente sfruttato per affondare la "rivoluzione giovanile" e i cui brillanti effetti si possono ben apprezzare oggi. Su internet, tra le altre recensioni del suo concerto a Lucca di qualche giorno fa, ho letto (art. del "Sole-24 ore"!) che in chiusura ha detto «Se per venire qui stasera avete lasciato a casa i figli, speriamo che adesso stiano dormendo e magari facciano bei sogni. Speriamo che sognino un mondo migliore di quello che rischiamo di lasciare loro». Può benissimo sembrare banale, ma intanto il "sessantottino sessantottenne", anzichè arrendersi e rotolarsi nei suoi profitti, continua ad usare molti dei suoi soldi e delle sue energie in una maniera che a me piace molto.
CAMMINARE COME UN GIGANTE
(Continues)
Contributed by Enrico 2013/7/28 - 11:04
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En la frontera

En la frontera
Dall'album "Enlaces" [1987]

A volte è citata come "Sujétenme el corazón". Fa parte della colonna sonora di "Acta general de Chile" del regista cileno Miguél Littín (1986)

Testo trovato su Cancioneros.com.
No perdimos la razón, no perdimos la memoria,
(Continues)
Contributed by Maria Cristina Costantini 2013/7/27 - 17:24
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Difendi l'allegria

Difendi l'allegria
Difendi l'allegria. A Genova, soprattutto dai comici. Piazza Carlo Giuliani, 20 luglio 2013.

Riccardo Venturi 2013/7/27 - 14:00
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Anni di frontiera

Anni di frontiera
Beh, definirla 'pressoché sconosciuta' mi pare un azzardo: fa parte di un album molto importante della loro storia post-Augusto. 'Una storia da Raccontare' è conosciuto e diffuso, e così tutti i pezzi ivi contenuti.
che non venga proposta di frequente ai concerti me ne dispiace, perché merita assai, ma ciò non significa che sia 'sconosciuta' o pressoché tale.
Spero che la propongano un pò di più, con maggiore frequenza nelle loro esibizioni dal vivo. Ha un messaggio bellissimo da trasmettere, quello contro il potere, che personalmente considero una vera perversione della mente. Diffondere l'idea, vera, della pericolosità del potere, è quanto di più utile possa farsi in questo tempo di idolatria della potenza e della falsa virilità.
Basti pensare anche al sempre più intenso diffondersi delle ideologie di estrema destra, falsamente virili e che esibiscono i 'segni del potere', fatto di violenza e sopraffazione.
Alessandro Carènzan 2013/7/27 - 11:39

Morto sul selciato

Morto sul selciato
Addio a Guido Sacerdoti, prof della Fondazione Carlo Levi
dal Corriere del Mezzogiorno, 25 luglio 2013

NAPOLI - Si è spento questa notte nell’Ospedale Monaldi il professore Guido Sacerdoti, figura notissima e stimata nel mondo medico e artistico, presidente della Fondazione Carlo Levi dedicata al pittore-scrittore, fratello della madre. È stata una complicazione post-operatoria di un intervento chirurgico a stroncarne la vita iniziata nel 1945.

LA STORIA - Guido fu il primo bambino ebreo nato a Napoli dopo la guerra, la notizia non si sa come si sparse fra i rabbini-medici della flotta alleata di stanza nel golfo, che vollero festeggiare l’evento portando ai genitori Dino e Lelle doni in quell’epoca magnifici come farina bianca, cioccolata, zucchero. Carlo Levi dedicò “al nipote napoletano” ben tre ritratti. Nel Partito comunista fin da giovane età, a lungo professore incaricato di Allergologia... (Continues)
2013/7/27 - 10:02
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Ius primae noctis

Ius primae noctis
Scusate eventuali imprecisioni nel testo, ma tutti lo sappiamo come è difficile andare all'orecchio...però il video... grandioso. E poi, non riesco scrivere le parti in belorusso, ma indovino che corrispondono al testo polacco. Un aiuto è benvenuto.
Ojczym mój w domu nie był,
(Continues)
Contributed by krzyś 2013/7/27 - 00:51
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Story Of Isaac

Story Of Isaac
cantata da Maciej Zembaty.
La canzone fa parte del box "35 X Leonard Cohen".
Venne anche eseguita nello spettacolo televisivo del 1978 "Pieśni miłości i nienawiści" ("Songs of love and hate") nella regia di Tomasz Zygadło con la scenaggiatura di Maciej Zembaty e Maciej Karpiński che tradussero le canzoni.
Le poesie di Leonard Cohen sono recitate da Roman Wilhelmi.

Hanno partecipato:

Elżbieta Adamiak
Teresa Haremza
Jacek Bednarek
Waldemar Chyliński
Jan Kanty Pawluśkiewicz
Andrzej Poniedzielski
Maciej Zembaty

Gruppo Maanam cioè:

Kora Jackowska
Marek Jackowski
John Porter

e gli amici

https://www.youtube.com/watch?v=TFRm11NDQgg

https://www.youtube.com/watch?v=LpdWbwSH7aI

visto che precedente filmato della versione originale non è più reperibile propongo uno nuovo

https://www.youtube.com/watch?v=LpdWbwSH7aI
OPOWIADANIE IZAAKA
(Continues)
Contributed by Krzysiek Wrona 2013/7/26 - 20:14
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Goodbye and Hello

Goodbye and Hello
‎[1967]‎
Parole di Larry Beckett (1947-), poeta e cantautore.‎
Musica di Tim Buckley
La canzone che dà il titolo al secondo, bellissimo album del grande cantante e musicista statunitense

Addio al vecchio, alla genta antica chiusa nelle torri del potere piene di crepe, addio ai drogati di ‎velocità che non sanno viaggiare, addio al re e alla regina chiusi nel loro castello a contare il tesoro, ‎addio ai generali che giocano a stare in equilibrio sulle tombe dei nostri figli e agli imperatori ‎buffoni che raccontano che la guerra è pace, addio a questi assassini, addio agli uomini ed alle ‎donne che non sanno amare, addio alla gente antica che sta agonizzando, addio alle loro maschere ‎di morte, ai loro quotidiani compromessi, ai loro castelli di sabbia, addio…‎
E saluto i nuovi bambini, coloro che vivranno perché il vecchio sta morendo…‎
E con un gesto dico addio all’America, e con un... (Continues)
The antique people are down in the dungeons
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/7/26 - 14:43
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Богородица, Путина прогони

Богородица, Путина прогони
cari spagnoli per favore protestate insieme agli altri paesi contro politica di Putin е per le liberta delle Pussy Riot Nadya Tolokonnikova i Marya Alyokhina
lolita vinnikova 2013/7/26 - 14:36
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A Conscientious Objector Lament‎

A Conscientious Objector Lament‎
‎[1917?]‎
Scritta da Davy Burnaby e Gitz Rice
Testo in due versioni parzialmente differenti trovate ‎‎qui e ‎‎qui. ‎
Interpretata da Alfred Lester (1872-1925), cabarettista inglese piuttosto noto nell’avanspettacolo ‎durante gli anni a cavallo della Grande Guerra, nella rivista musicale intitolata “Round The Map, a ‎Musical Globe Trot”.‎
Nella raccolta intitolata “Oh! It's A Lovely War (Vol 2) – Songs and Sketches of the Great War ‎‎1914-1918”‎

Sicuramente gli autori di questa canzone (Gitz Rice, in particolare, era un ufficiale con il compito di ‎organizzare spettacoli di intrattenimento per le truppe) intendevano proporre una parodia di chi si ‎rifiutava di combattere (si veda l’insistenza sull’effeminatezza e la suggerita omosessualità), ma ‎resta il fatto che nelle trincee fu cantata con gusto e con sincerità dai soldati inglesi che mettevano ‎l’accento sul verso “in trincea spediteci... (Continues)
Perhaps you wonder what I am,
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/7/26 - 13:44
Song Itineraries: World War I (1914-1918)
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The Manchester Rambler

The Manchester Rambler
‎[1932]‎
Una delle prime canzoni di MacColl, presente in diverse raccolte come, per esempio, “The World ‎Of Ewan MacColl and Peggy Seeger, Vol.1” del 1970.‎
Testo trovato su Mudcat Café‎

‎Nei primi decenni del secolo scorso, nel Regno Unito era vietato agli escursionisti di attraversare i ‎terreni in aperta campagna. Di fatto ciò impediva a chicchessia di visitare a piedi alcuni dei posti ‎più belli del paese. Nel 1932 la Ramblers' Association, la più grande associazione escursionistica ‎inglese, lanciò una campagna di disobbedienza civile affinchè fosse finalmente affermata la libertà ‎degli individui di muoversi liberamente a piedi sul territorio nazionale. ‎

Il 24 aprile 1932, guidati dal loro leader Benny Rothman, attivista politico e conservazionista, 3.000 ‎Ramblers attuarono un “mass trespass”, un’irruzione di massa nella zona del Peak District, oggi ‎parco nazionale, nel Derbyshire... (Continues)
I've been over Snowdon, I've slept upon Crowden
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/7/26 - 11:44
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In the War

In the War
(2011)
Album: "Up In The Sky"

Simri mi spiega – forse lanciando una critica ai testi non costruttivi, ripetitivi, vuoti – che nel comporre le loro canzoni prestano estrema cura alla scelta delle parole: «Non sono solo un “blablabla” di parole, ma esprimono realmente i loro principi fondamentali quali, fra i tanti, il rispetto per la natura e per gli altri». Basti ascoltare “In the war”, monito non paternalistico ma molto bello contro la guerra e contro i crimini di guerra.

Azionata dal potere, la guerra è un motore di cui non ci possiamo liberare. Sono loro stessi ad ammetterlo, nella persona di Esra, il batterista: «La guerra è uno stato endemico della natura umana, ci appartiene». Burattinai sono i governatori, burattini centomila soldati che non sanno cosa cercare e finiscono per spararsi da soli.
Marilù Oliva, Carmilla online
A king of foreign country heard some rumours in the night
(Continues)
2013/7/26 - 11:26
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Justice!

Godswill
Justice!
Trayvon Martin, un ragazzo di 17 anni afroamericano è stato ucciso il 26 febbraio 2012 da George Zimmerman, guardia giurata che l'ha ucciso in quanto "persona sospetta"

Canzoni dedicate a Trayvon Martin:
Trayvon Jasiri X
Justice! Godswill
We Are Trayvon Plies
Trayvon Martin Tribute Papoose
Super Life Chaka Khan
Hoodiez Willie D
I wonder why Rick Ross
The Ballad of Trayvon Martin Will Hoge
Justice (if You're 17) Wyclef Jean
No More Innocent People Dying Kamal Imani
Trayvon David Rovics
Sandra's Smile Blood Orange
Call It What It Is Ben Harper
Angel Down Lady Gaga
Sad News Swizz Beat
Black America Again Common


Trayvon Martin era un ragazzo afroamericano di 17 anni.‎



Il 26 febbraio 2012, mentre passeggiava verso le 19 in una strada di Sanford, Florida, era stato ‎segnalato alla polizia come sospetto da George Zimmerman, un membro di un gruppo di vigilantes ‎della zona... (Continues)
Uhh! Another black teen murdered in cold blood
(Continues)
Contributed by DoNQuijote82 2013/7/25 - 20:47
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It's So Wrong

1991
We are marching
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2013/7/25 - 20:01
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The Colour-Bar Strike

The Colour-Bar Strike
‎[1948?]
Scritta da Charlie Mayo ed Ewan MacColl
Incisa da Ewan MacColl con Peggy Seeger nel disco del 1958 intitolato “Second Shift”.‎

Nel secondo dopoguerra, quando segretario della National Union of Railwaymen britannica (NUR, ‎oggi dissolta) era Jim Figgins, ci furono tra i lavoratori delle ferrovie alcune tensioni di matrice ‎razziale. Parecchi bianchi rifiutavano di lavorare fianco a fianco con i dipendenti di pelle nera. Alla ‎stazione di King’s Cross venne proclamato uno sciopero per chiedere l’allontanamento dei neri ma ‎la NUR non diede il suo sostegno e Jim Figgins disse che il simbolo del sindacato era una stretta di ‎mani e che non importava se quelle mani erano bianche o nere o di qualunque altro colore…‎

My union badge shows two joined hands
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/7/25 - 16:55
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Tamburino del reggimento

Tamburino del reggimento
Fa un certo effetto riascoltare una canzone dopo almeno 55 anni. Tanto tempo è trascorso, da quando, da bambino, sentivo Nilla Pizzi cantare questo brano. Papà aveva comprato la radio da poco, e per me ascoltare la radio era un'emozione non da poco... Altri tempi, altra Italia! Migliore, peggiore? Sinceramente non saprei giudicare con certezza ed obbiettività! Posso solo dire che ogni epoca ha in sé del bello e del brutto: certo, fra la pace e la guerra non può esserci nessun paragone; ma non bisogna mai demonizzare nessun'epoca , nessun momento dell'umano divenire.
Francesco MAFRICA 2013/7/25 - 16:28
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Sex Is Not the Enemy

Sex Is Not the Enemy
IL SESSO NON È IL NEMICO
(Continues)
2013/7/25 - 16:23
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Treadmill Song (or Gaol Song)‎

Treadmill Song (or Gaol Song)‎
‎[fine 800?]‎
Una canzone raccolta intorno al 1906 nel Dorset.‎
Incisa da Ewan MacColl con Peggy Seeger (e dopo di loro da altri artisti, in ‎‎differenti versioni) nel disco del 1957 ‎intitolato “Bad Lads And Hard Cases - British ballads of crime and criminals”.‎



Prigionieri, con l’animo piegato dalla monotonia e dalla durezza del lavoro, dall’alba al tramonto, ‎ed il corpo segnato dal cibo scarso e schifoso… Una delle non frequenti canzoni popolari inglesi sul ‎tema del carcere, quasi sicuramente composta da chi l’esperienza l’aveva vissuta sulla sua pelle…‎
‎“Step in, young man, I know your face,
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/7/25 - 16:18
Song Itineraries: From World Jails
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Hard Case

Hard Case
‎[1956?]‎
Parole e musica di Ewan MacColl.‎
La prima incisione risale ad un EP del 1956 con Alan ‎Lomax and the Ramblers e Peggy Seeger.‎

Poi anche in “Bad Lads And Hard Cases - British ballads of crime and criminals” del 1957.‎

Ewan MacColl conobbe da Alan Lomax le “chain-gang songs” americane e provò a scriverne una il ‎salsa inglese documentandosi sullo slang carcerario direttamente da ex detenuti di Dartmoor ed altre ‎carceri britanniche.‎
I've done me time in Liverpool
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/7/25 - 15:47
Song Itineraries: From World Jails
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Van Dieman's Land

Van Dieman's Land
‎[prima metà dell’800]‎
Una “broadside ballad” di anonimo autore irlandese incisa da Ewan MacColl con Peggy ‎Seeger (e prima e dopo di loro da molti altri, in ‎‎differenti versioni) nel disco del ‎‎1957 intitolato “Bad Lads And Hard Cases - British ballads of crime and criminals”.‎

Se nel Regno britannico di 6-700 il destino di un “poacher”, un bracconiere, poteva essere la morte ‎per impiccagione (vedi Geordie, resa celeberrima anche grazie alla versione di Fabrizio De André), ‎nei primi decenni dell’800 la giustizia preferiva non sprecare un paio di braccia e spediva i ‎condannati nelle colonie penali e nelle fattorie-prigioni della Terra di Van Diemen, Tasmania.‎
Un modo piuttosto spiccio per colonizzare nuove terre ed ampliare i confini dell’Impero a costo ‎zero o, meglio, facendo pagare il prezzo a poveracci, criminali comuni e prigionieri politici…‎
Al proposito si vedano anche Van Diemen's Land, Back Home In Derry e Bunch of Damned Whores.‎
Come all you gallant poachers,
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/7/25 - 15:09
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Spence Broughton

Spence Broughton
‎[fine 700 / inizio 800]‎
Una “broadside ballad” di autore anonimo incisa da Ewan MacColl con Peggy Seeger nel ‎disco del 1957 intitolato “Bad Lads And Hard Cases - British ballads of crime and criminals”‎

Una canzone sulla ferocia della “giustizia”, tanto più cattiva quanto più sfigato è colui sul quale si ‎abbatte, così crudele da inseguire le proprie vittime anche dopo la morte per esecuzione…‎

Spence Broughton era un contadino del Lincolnshire, sposato con tre figli.‎
Ad un certo punto, intorno ai 40 anni, probabilmente decise che si era scassato le palle di quella vita ‎di stenti, mollò la famiglia e si trasferì a Sheffield vivendo di gioco d’azzardo e piccoli furti.‎
All’inizio del 1791 Spence Broughton decise che era venuto il momento di dare una svolta alla sua ‎meschina carriera criminale e con un complice progettò una rapina alla diligenza postale che serviva ‎tra Sheffield... (Continues)
To you my dear companions accept these lines I pray;
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/7/25 - 13:14
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Canto della Russia Bianca

Canto della Russia Bianca
Franco .... Sono anche io della XII Leopardi... 2/96 Gessa...
samuele.gessa@virgilio.it .... Fatevi sentire
2013/7/25 - 10:27
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Enough Is Enough

Enough Is Enough
‎[2004]‎
Parole e musica di Mike Marino
Nell’album intitolato “Another World”‎
There's a man in the desert
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/7/25 - 10:23
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Holy War

Holy War
‎[2004]‎
Parole e musica di Mike Marino
Nell’album intitolato “Another World”‎
Have you looked around and found
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/7/25 - 10:19
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L'inno della Canaglia, o Marcia dei ribelli

L'inno della Canaglia, <i>o</i> Marcia dei ribelli
Su muoviamo alla battaglia - Un canto derivato.

"L'inno di Gori, nella sua ampia diffusione tra i lavoratori, subisce diversi adattamenti. Quello che segue, il cui titolo riprende il capoverso del ritornello dell'Inno della Canaglia, ha anche una diversa veste canora (Catanuto/Schirone, ed. 2009, p. 71). Si tratta di un canto proveniente dall'emigrazione anarchica: il testo proviene infatti dai Canti anarchici rivoluzionari pubblicati a Paterson, NJ, Biblioteca della "Questione Sociale", IV opuscolo, tipografia della Questione Sociale, 1898.
SU MUOVIAMO ALLA BATTAGLIA
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2013/7/24 - 21:31
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The Wark O' The Weavers

The Wark O' The Weavers
David Shaw di Forfar, Scozia – autore pure di The Forfar Soldier già presente su questo sito – era un ‎‎“weaver”, un operaio tessile che amava comporre canzoni. Siccome pare sia morto intorno al 1856, ‎fu sicuramente testimone, se non protagonista, del grande sciopero armato che i lavoratori scozzesi, ‎i tessili in testa, proclamarono nel 1820 per protestare contro le condizioni di lavoro, le paghe da ‎fame e la disoccupazione galoppante dovuta alla crisi successiva alla fine delle guerre napoleoniche ‎e all’avvento dei primi telai meccanici. ‎

Più che uno sciopero fu proprio un’insurrezione in nome della fine dello sfruttamento e per ‎l’eguaglianza dei diritti, insomma una protesta armata ispirata ai valori della Rivoluzione francese. ‎Nei primi giorni di aprile del 1820 si verificarono parecchi scontri tra manifestanti ed esercito e ‎polizia. Le forze della repressione ebbero la meglio,... (Continues)
We're a' met thegither here tae sit an' tae crack,‎
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/7/24 - 15:11
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Fourpence a Day

Fourpence a Day
‎[inizio 900?]‎
Canzone che Ewan MacColl apprese da tal John Gowland, un minatore in pensione di Middleton-‎in-Teesdale, nella contea inglese di Durham.‎
Nel disco “Shuttle and Cage” pubblicato nel 1957.‎



Una volta estratto dalla miniera il carbone va “lavato” per separare la frazione combustibile dal ‎materiale sterile. Oggi l’operazione è automatica, attraverso macchinari che usano un processo ‎gravimetrico basato su di una miscela di acqua e magnetite, ma un tempo veniva svolta a mano, ed ‎erano i ragazzini dagli 8/9 anni in su a farlo, sottopagati e sfruttati peggio dei loro padri… Il ‎‎“washer boy” o “coal-breaker boy” arrivava a lavorare fino a 12 ore al giorno per 4 centesimi di ‎paga, o al massimo 9 per i ragazzi più grandi, quelli prossimi a scendere in miniera…‎
Ore's a-waiting in the tubs, snow's upon t'fell,
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/7/24 - 14:35
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The Blantyre Explosion

The Blantyre Explosion
‎[1877]‎
Canzone di autore anonimo incisa per primo da Ewan MacColl nel suo disco “Shuttle and Cage” ‎pubblicato nel 1957.‎

Il 22 ottobre del 1877 si verificò una devastante esplosione in due pozzi della William Dixon's ‎Blantyre Colliery a Blantyre, Scozia. ‎
Morirono 207 minatori che lasciarono un centinaio di vedove e circa 250 orfani.‎

By Clyde’s bonny banks as I sadly did wander,‎
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/7/24 - 13:52




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