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Author Agnes Cunningham

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Fayette County

Fayette County
[1960-61]
Parole e musica di Agnes “Sis” Cunningham, cantautrice e fondatrice nel 1962 - insieme al marito Gordon Friesen - del Broadside Magazine.
Interpretata da Pete Seeger in molti suoi dischi, a partire da “Gazette, Vol. 2” del 1961
L’autrice ne incise una sua versione nel disco “Broadside Ballads, Vol. 9: Sundown” pubblicato nel 1976 dalla Folkways Records.



“Fayette County in Tennessee in the winter of 1960-61 was where the Black people made their first modern militant stand for the right to register and vote. It was the beginning of a long and bitter struggle which now finds millions of Blacks enrolled and voting in the once all-white Southern polls.” (dalle note presenti in “Broadside Ballads, Vol. 9: Sundown”)

Fayette County fu soprannominata “Tent City” perchè quando i neri, molti dei quali sharecroppers (braccianti), cominciarono a lottare per ottenere il diritto di voto,... (Continues)
In the County called Fayette in the State of Tennessee
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/4/25 - 18:23

An Anthem for the Space Age

An Anthem for the Space Age
[1962]
Parole e musica di Agnes “Sis” Cunningham, cantautrice e fondatrice nel 1962 - insieme al marito Gordon Friesen - del Broadside Magazine.
Nel Broadside #8 del 30 giugno 1962.

Francamente eccessivo l’ottimismo utopistico della Cunningham all’inizio della “corsa allo spazio”… Solo nel 1962 furono 59 i lanci degli americani e 22 quelli dei sovietici…
Yesterday is gone, today is racing on and tomorrow rolls towards us
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/8/24 - 11:30
Song Itineraries: Stories from Deep Space

The Shelter Diggers

The Shelter Diggers
[1962]
Parole di Agnes “Aggie” Friesen, scrittrice, poetessa e disegnatrice (suoi molti dei disegni a penna che illustravano i numeri di Broadside), è la figlia di Gordon Friesen e Agnes “Sis” Cunningham, fondatori di Broadside e membri degli Almanac Singers negli anni 40.
Sulla melodia di Buffalo Skinners, canzone del 1873 che divenne in seguito celebre nella versione, originale nel testo, di Woody Guthrie (ancora mancante sulle CCG/AWS, sicchè provvederò quanto prima)
Testo pubblicato su Broadside #4, metà aprile 1962

Come nell’originaria “Buffalo Skinners”, anche qui un gruppo di giovani disoccupati viene ingaggiato da un datore di lavoro. Là era un commerciante di pelli, qui è un milionario che vuole farsi costruire un rifugio anti atomico duecento piedi sotto terra. Gli operai si rendono subito conto della difficoltà del lavoro (per esempio, scavando tranciano un cavo elettrico e... (Continues)
I found myself in Brooklyn in the year of sixty two
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/8/14 - 13:18
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Ernie Marrs: Plastic Jesus

Ernie Marrs: Plastic Jesus
Lettera in cui Ed Rush, autore della canzone (o, meglio, compilatore della sua parodia), spiega a Sis Cunningham, fondatrice e redattrice di Broadside, che cosa succedeva quando nei primi anni 60 proponeva “Plastic Jesus” in pubblico o il brano veniva trasmesso in radio…

Dear Miss Cunningham, […]
My singing partner, George Crocarty and I - collectively "The Goldcoast Singers" - began singing "Plastic Jesus" in January of 1962 at the Purple Onion in San Francisco. After getting the words, rather awkwardly phrased, from a Cal co-ed of our acquaintance, we put them into meter, set them to an innocuous (?) melody and surrounded them with dialogue reminiscent of a radio station in Del Rio Texas (transmitter 250,000 watts, thank you, across the border in Mexico) that I remembered listening to on my shortwave radio as a small adolescent in Fresno, California. We recorded our version of the song... (Continues)
Bernart Bartleby 2015/8/13 - 14:51

Will You Work for Peace or Wait for War?

Will You Work for Peace or Wait for War?
[1962]
Parole e musica di Agnes “Aggie” Friesen
Una canzone dimenticata eppure storica, il primo testo ad essere pubblicato sul primo numero di Broadside, febbraio 1962

Agnes “Aggie” Friesen, scrittrice, poetessa e disegnatrice (suoi molti dei disegni a penna che illustravano i numeri di Broadside), è la figlia di Gordon Friesen e Agnes “Sis” Cunningham, fondatori di Broadside e membri degli Almanac Singers negli anni 40.
Come all you good people and answer to me
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/8/12 - 13:09

Sundown

Sundown
[1937]
Parole e musica di Agnes “Sis” Cunningham
Nella raccolta intitolata “Sis Cunningham - Broadside Ballads, Vol. 9: Sundown”, pubblicato dalla Folkways Records nel 1976.

Una canzone dai campi di cotone nel Missouri degli anni 30.
Per combattere la depressione e l’inaridimento dei terreni agricoli, l’Agricultural Adjustment Administration (AAA) di Roosevelt fece applicare nuovi metodi di coltivazione e abbassare drasticamente la produzione, in modo che i prodotti raggiungessero un prezzo di mercato minimo significativo. Per fare questo il settore agricolo fu fortemente sovvenzionato con assegni federali, che però s’intascarono interamente i proprietari. Come al solito furono i ricchi ad arricchirsi e i poveri ad impoverirsi ulteriormente.

Sfruttati come sempre e, per di più, presi per il culo, gli “sharecroppers” si organizzarono in sindacato, la Southern Tenant Farmers' Union (STFU),... (Continues)
Down in the cotton row, pickin in the sun
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/5/22 - 13:12

Almanac Singers: The Rifles

Almanac Singers: The Rifles
[giugno 1942]
Scritta da Sis Cunningham.
Sulla melodia de “The Riflemen's Song At Bennington”, canzone del 1770 che celebra una vittoria americana durante la Guerra d’Indipendenza.
Nell’album degli Almanac Singers intitolato “Anti-Fascist Songs Of The Almanac Singers”.

Altra canzone bellicista e patriottarda, contribuita pertanto come Extra.
Eppure, anche qui lo stile degli Almanac Singers non si smentisce: non solo applausi ai fucili americani spianati contro Hitler e Hideki Tōjō, primo ministro e comandante in capo dell’esercito giapponese, ma anche per chi già da due o tre anni aveva imbracciato le armi contro la minaccia nazista, in primis i combattenti partigiani (non ancora i nostri, ma quelli di Cecoslovacchia, Polonia, Olanda, Belgio, Francia, Grecia e Jugoslavia), gli inglesi (i Tommies) e i sovietici (non essendo all’epoca note oltre oceano le porcate che anche questi andavano... (Continues)
Who is that I see coming, advancing row on row.
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/5/12 - 14:07
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Side by Side

Side by Side
[Febbraio 1942]
Parole di Arthur Stern.
Sulla melodia di un canto tradizionale di marinai.
La prima incisione è degli Almanac Singers (Bess Hawes, Pete Seeger, Millard Lampell, Woody Guthrie, Arthur Stern, Sis Cunningham) nel disco intitolato Dear Mr. President registrato nel febbraio del 1942.

Canzone del “Why We Fight”…
There stood a house upon the hill…
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/5/12 - 12:02
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The Sinking of the Reuben James

The Sinking of the Reuben James
[1941]
Parole e musica di Woody Guthrie, con Millard Lampell.
La prima incisione è degli Almanac Singers (Bess Hawes, Pete Seeger, Millard Lampell, Woody Guthrie, Arthur Stern, Sis Cunningham) nel disco intitolato Dear Mr. President registrato nel febbraio del 1942.

Questa canzone invece provo a proporla come CCG a tutti gli effetti perchè, pur essendo tratta dal disco interventista “Dear Mr. President”, non è “patriottarda”, piuttosto sgomenta, di fronte ad uno degli episodi che accelerarono l’intervento degli USA nella guerra in Europa, prima ancora però dell’attacco giapponese a Pearl Harbor.
A partire dal marzo del 1941 gli Stati Uniti cominciarono a preoccuparsi seriamente di quel che stava accadendo nel cuore dell’Europa e anche in Manciuria e nel Pacifico. Roosevelt si convinse di dover aiutare pesantemente chi combatteva contro Germania e Giappone. 50 miliardi di dollari di aiuti... (Continues)
Have you heard of a ship called the good Reuben James
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/5/12 - 11:44
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The Almanac Singers: Dear Mr. President

The Almanac Singers: Dear Mr. President
[Febbraio 1942]
Parole di Pete Seeger
Musica degli Almanac Singers (Bess Hawes, Pete Seeger, Millard Lampell, Woody Guthrie, Arthur Stern, Sis Cunningham)

Propongo questa canzone tra gli Extra per pura cautela, perché si tratta – a differenza di canzoni precedenti degli Almanac Singers, soprattutto quelle tratte da “Songs for John Doe”, album d’esordio emblema dell’“isolazionismo” - di un brano in appoggio all’intervento USA nella guerra in Europa.
Fino alla primavera del 1941 gli USA restarono piuttosto indifferenti a quel che succedeva in Europa. Poi, a marzo, Roosevelt fece approvare il cosiddetto “Land-Lease Act” attraverso cui aiutare finanziariamente gli Stati la cui difesa era considerata strategica per l’America, e cioè non solo la Gran Bretagna ma anche la Francia, l’Unione Sovietica e la Cina (vennero erogati più di 50 miliardi di dollari di aiuti). La reazione tedesca e italiana,... (Continues)
Dear Mr. President, I sat me down
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/5/12 - 10:38
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How Can You Keep on Moving (Unless You Migrate Too)

How Can You Keep on Moving (Unless You Migrate Too)
[primi anni 30]
Compare in "Songs From the Depression" dei New Lost City Ramblers (Folkways Records, 1959)
Riproposta da Ry Cooder nell'album "Into the Purple Valley" del 1972.

Sis Cunningham, musicista e fondatrice del Broadside Magazine, era originaria dell'Oklahoma. E questa canzone si riferisce proprio all'emigrazione dei farmers dall'Oklahoma durante il Dust Bowl, il lungo periodo di siccità che - come se non fosse bastata la Grande Depressione - flagellò le pianure americane tra il 1930 e il 1940. Gli "okies", i "tex" e gli "arkies", che fuggivano in massa dalle loro terre devastate dall'immane disastro ecologico per raggiungere la California lungo la Route 66, non venivano certo accolti a braccia aperte sul loro cammino... A quell'epoca dolorosa John Steinbeck dedicò il suo "The Grapes of Wrath" e la fotografa Dorothea Lange uno dei suoi servizi più famosi.

Si veda anche The Ghost Of Tom Joad
How can you keep on moving unless you migrate too
(Continues)
Contributed by Alessandro 2010/2/8 - 13:38
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Belt Line Girl

Belt Line Girl
[1942]
Testo di Agnes "Sis" Cunningham
Lyrics by Agnes "Sis" Cunningham

Sull'aria di The Danville Girl
To the tune of The Danville Girl

Sung to the tune of "Danville Girl," Cunningham's "Belt Line Girl" offered solace to all the "Rosie the Riveters" working in America's defense plants.

Lyrics as recorded by THE ALMANAC SINGERS, New York, NY, c. Feb 1942, and reprinted ibid., p. 104.
ORIGINAL ISSUE: "DEAR MR. PRESIDENT," Keynote K-305-B (KEYNOTE ALBUM 111), 1942.
[AGNES "SIS" CUNNINGHAM, solo vocal]

http://www.geocities.com/Nashville/344...
I stood on the station platform
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2005/10/19 - 21:17




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