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Cantar

Cantar
2021
Mediterraneo Ostinato

Stefano Saletti: vocals, bouzouki
Barbara Eramo: backing vocals
Yasemin Sannino: backing vocals
Gabriele Coen: clarinet
Riccardo Tesi: organetto
Giovanna Famulari: cello
Renato Vecchio: ciaramella
Mario Rivera: acoustic bass
Giovanni Lo Cascio: drums set
Arnaldo Vacca: udu, canjira, shaker

Questa nuova riflessione sul Mediterraneo abbraccia un mondo intero di immagini, sensazioni, suoni e parole, luoghi. Come e più che in passato, Stefano Saletti & Banda Ikona attraversano uno spazio sempre più denso, in cui non dobbiamo certo cercare i punti di riferimento, come si faceva un tempo, nello stupore e nella curiosità, quando si “contattava” la world music (quando si “contrattava”, allo stesso tempo, la sua forma, la sua definizione, la sua esistenza). Certo, volendo indugiare sullo stile, scopriremmo i modelli della compresenza, direi (con sincero appagamento)... (continua)
Andar cercar ouno dgiorno nouovo da rigouardar
(continua)
inviata da Dq82 4/4/2021 - 10:45
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Anima De Moundo

Anima De Moundo
2021
Mediterraneo Ostinato

Stefano Saletti: vocals, bouzouki, classic guitar, marranzano
Barbara Eramo: vocals
Yasemin Sannino: vocals
Alessandro D'Alessandro: organetto
Renato Vecchio: ciaramella
Mario Rivera: acoustic bass
Giovanni Lo Cascio: drums set, bodhran
Arnaldo Vacca: bodhran, shaker, legnetti

Questa nuova riflessione sul Mediterraneo abbraccia un mondo intero di immagini, sensazioni, suoni e parole, luoghi. Come e più che in passato, Stefano Saletti & Banda Ikona attraversano uno spazio sempre più denso, in cui non dobbiamo certo cercare i punti di riferimento, come si faceva un tempo, nello stupore e nella curiosità, quando si “contattava” la world music (quando si “contrattava”, allo stesso tempo, la sua forma, la sua definizione, la sua esistenza). Certo, volendo indugiare sullo stile, scopriremmo i modelli della compresenza, direi (con sincero appagamento) gli... (continua)
Madré terra terra e maré
(continua)
inviata da Dq82 4/4/2021 - 10:04
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Sounalhé: Li Sounalhé

Sounalhé: Li Sounalhé
Li Sounalhé
Li Sounalhé

Parole / Testo / Lyrics / Paroles / Sanat:
Vottero

Mùzica / Musica / Music / Musique / Sävel:
Anonimo

Interpretasioun / Interpreti / Performed by / Interprétée par / Laulavat:
Li Sounalhé

Album:
Li Sounalhé [2003]

È una canzone in francoprovenzale (dizione da preferire a franco-provenzale), lingua del sottogruppo galloromanzo che comprende la lingua d'oïl e l’occitano. Pur avendo molte affinità è distinta da quest’ultima. In Italia è la lingua di una minoranza,residente in Val d’Aosta e nelle valli piemontesi meridionali, tutelata dalla legge apposita.
Il testo della canzone fu adattato ad una melodia antecedente, pare fosse nella tradizione della chiesa valdese. Dobbiamo alla signora Enrica Vottero la sua riscoperta. Era infatti parte del repertorio di suo padre , suonatore di violino. Faceva parte di un gruppo di amici che in quelle valli zona furono chiamati li sounalhé, i suonatori.

[Riccardo Gullotta]
Cand li grivouèt monoun fòra,
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 19/11/2020 - 20:00
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Suagn 'nti mari [ Lontananza ]

Suagn 'nti mari [ Lontananza ]
Suagn 'nti mari [ Lontananza ]
[XIX sec]

Testo / Lyrics / Paroles / Sanat:
Serafina Di Paola

Musica / Μουσική / Music / Musique / Sävel:
Eleonora Bordonaro

Interpretim / Interpreti / Performed by / Interprétée par / Laulavat:
Eleonora Bordonaro e l’Orchestra popolare italiana

E’ una canzone struggente su un testo della poetessa sanfratellana Serafina Di Paola , vissuta nella prima metà dell’Ottocento. Il titolo originale è Lontananza.
Pochissimi citano come si sono riscoperte questa e altre gemme delle minoranze linguistiche in Sicilia. Del loro recupero e dell’inventario siamo debitori al filologo ed etnografo Lionardo Vigo Calanna che raccolse indefessamente le testimonianze della tradizione orale siciliana estese agli idiomi gallo-italico e arbëreshë.
Il suo libro Raccolta di canti popolari siciliani è la fonte a cui hanno attinto compositori e arrangiatori. Non fosse stato... (continua)
Suagn 'nti mari e pain di tant abiss,
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 7/6/2020 - 13:37
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Tiqquele miqquele

Tiqquele miqquele
Enfestar

Canzone tradizionale francoprovenzale, musica di Pierluigi Ubaudi tratta da una filastrocca della Val Grande, riproposta in forma di scottish sul tema della fame nel mondo.
Tiqquele miqquele pam, pam, pam
(continua)
inviata da Flavio Poltronieri 22/2/2020 - 17:09

D'nanz na mànn

D'nanz na mànn
A Faeto, in provincia di Foggia, un paesino con poco più di 600 abitanti, vent'anni dopo la morte di Federico II, avvenuta nel 1250, gli Angioini inviarono un corpo di cavalieri scelti per annientare l'ultimo drappello di soldati saraceni fedeli all'imperatore svevo. Così nacquero Faeto e Celle di San Vito, dove ancora oggi giovani e anziani parlano la lingua di quei cavalieri: il franco-provenzale. Faeto e Celle di San Vito rappresentano aree linguistiche molto particolari perché la lingua che si parla non è semplice francese, ma il francese che si parlava ottocento anni fa. Molte associazioni attive sul territorio cercano di preservare l'utilizzo del franco-provenzale. E da qualche anno anche la Provincia ha istituito anche uno sportello per la salvaguardia della lingua, favorendo la pubblicazione di libri in lingua e invitando studiosi da tutto il mondo.

Repubblica.it
"Indifferenza", "Egoismo", Violenza"
(continua)
inviata da dq82 26/3/2017 - 18:23

Ciant' d' lo spatrià

A Faeto, in provincia di Foggia, un paesino con poco più di 600 abitanti. Vent'anni dopo la morte di Federico II, avvenuta nel 1250, gli Angioini inviarono un corpo di cavalieri scelti per annientare l'ultimo drappello di soldati saraceni fedeli all'imperatore svevo. Così nacquero Faeto e Celle di San Vito, dove ancora oggi giovani e anziani parlano la lingua di quei cavalieri: il franco-provenzale. Faeto e Celle di San Vito rappresentano aree linguistiche molto particolari perché la lingua che si parla non è semplice francese, ma il francese che si parlava ottocento anni fa. Molte associazioni attive sul territorio cercano di preservare l'utilizzo del franco-provenzale. E da qualche anno anche la Provincia ha istituito anche uno sportello per la salvaguardia della lingua, favorendo la pubblicazione di libri in lingua e invitando studiosi da tutto il mondo.

Repubblica.it

"Bisogna aver vissuto... (continua)
P'tutt' l' vi d' lu munn' n' stun ciam'nan:
(continua)
inviata da dq82 26/3/2017 - 18:15

La Barillaise

La Barillaise
[27.9.2013]
Testo, ahinoi, di Riccardo Scocciante
Musica: La Marsigliese (sob)

Naturalmente, e sottolineiamo naturalmente, ogniqualvolta ne succede una ecco che spunta, e come dubitarne, il "nostro" Riccardo Scocciante. E' inutile fare: se ne sta buono nella sua lurida fogn linda casetta per mesi, e poi zàc! In questi giorni, certo, non poteva lasciarsi sfuggire l'occasione per esercitare la sua sindrome paranoide bipolare nobile arte; occasione fornita da un cavalier dell'italica industria, il pastaio Barilla, a proposito della sua pasta fatta rigorosamente per la famiglia tradizionale, felice, eterosessuale e mulinosbiancata. Di fronte a tali affermazioni, che hanno praticamente provocato un'insurrezione planetaria, boicottaggi telematici e quant'altro, il nostro Riccardino cosa ha fatto? E' ricorso nientepopodimeno che alla Marsigliese, "ristrutturandola" leggermente in una specie di... (continua)
Allonsanfàn de' maccheroni,
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff 27/9/2013 - 13:50
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Opsada

Opsada
[2008]
Album : Marea cu sarea

"Marea cu sarea", un modo di dire romeno che significa "promettere il mare con il sale", cioè promettere e non mantenere, è il titolo del nuovo Cd della Piccola Banda Ikona, il gruppo guidato da Stefano Saletti.
Marea cu sarea è cantato in Sabir, la lingua franca che marinai, pirati, pescatori, commercianti, armatori, parlavano nei porti del Mediterraneo: da Genova a Tangeri, da Salonicco a Istanbul, da Marsiglia ad Algeri, da Valencia a Palermo.
"A noi piace questo linguaggio. Piace mischiare suoni e parole. Noi suoniamo in Sabir. Noi cantiamo il Sabir", dice il gruppo.
Saletti e la Piccola Banda Ikona hanno ripreso questa sorta di esperanto marinaro, formatosi poco a poco con termini presi dallo spagnolo, dall'italiano, dal francese, dall'arabo, e l'hanno fatto rivivere scrivendo dieci intensi brani che attraversano i suoni e le culture del Mediterraneo,... (continua)
D'oun tempo que tenir regouardo
(continua)
inviata da adriana 10/6/2011 - 07:33
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Anpalagan

Anpalagan
[2008]
Album : Marea cu sarea

"Marea cu sarea", un modo di dire romeno che significa "promettere il mare con il sale", cioè promettere e non mantenere, è il titolo del nuovo Cd della Piccola Banda Ikona, il gruppo guidato da Stefano Saletti.
Marea cu sarea è cantato in Sabir, la lingua franca che marinai, pirati, pescatori, commercianti, armatori, parlavano nei porti del Mediterraneo: da Genova a Tangeri, da Salonicco a Istanbul, da Marsiglia ad Algeri, da Valencia a Palermo.
"A noi piace questo linguaggio. Piace mischiare suoni e parole. Noi suoniamo in Sabir. Noi cantiamo il Sabir", dice il gruppo.
Saletti e la Piccola Banda Ikona hanno ripreso questa sorta di esperanto marinaro, formatosi poco a poco con termini presi dallo spagnolo, dall'italiano, dal francese, dall'arabo, e l'hanno fatto rivivere scrivendo dieci intensi brani che attraversano i suoni e le culture del Mediterraneo,... (continua)
La maré star
(continua)
inviata da adriana 10/6/2011 - 07:12
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La Pernette

anonimo
La Pernette
[XV Secolo]
Testo e melodia dal Manoscritto di Bayeux
[1490-1500]
Incisione del testo e della melodia originali:
Vincent Dumestre
Le Poème Harmonique, Aux marches de palais, 1997

[Xvème Siècle]
Texte et mélodie d'après le Manuscrit de Bayeux
[1490-1500]
Enregistrement du texte et de la mélodie originale:
Vincent Dumestre
Le Poème Harmonique, Aux marches de palais, 1997



La Pernette: Dal medioevo al rock psichedelico
(Passando per Bella Ciao)
di Riccardo Venturi


Il Manoscritto di Bayeux (Bibliothèque Nationale de Paris, Ms. fr. 9346), risalente alla fine del XV secolo, è forse il più importante codice contenente canzoni medievali in lingua francese, sia di corte che popolari. Contenente principalmente canzoni di origine normanda, fu edito per la prima volta in edizione critica da Thédore Gerold nel 1921; tra le 103 canzoni che vi sono contenute, La Pernette, nota anche come... (continua)
La Pernette se lève,
(continua)
inviata da Bartleby + CCG/AWS Staff 10/9/2010 - 09:27




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