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Profezia

Profezia
Per celebrare la ricorrenza della strage di Cutro è stato realizzato un video dal titolo Summer love ( il nome della barca naufragata) in questo video c'è la lettura del brano PROFEZIA di Pasolini.

.....Sbarcheranno a Crotone o a Palmi,
a milioni, vestiti di stracci.

vi mando un video estratto dal film "La voce di Pasolini".
La poesia "Profezia" è recitata da Toni Servillo.

“Profezia” conosciuta come “Alì dagli occhi azzurri” è considerata una dei componimenti poetici e profetici tra i più importanti del nostro tempo.

Scritta, probabilmente, nel 1962 e pubblicata nel volume “Poesia in forma di rosa” l’opera è stata, per stessa ammissione del poeta, il frutto di una conversazione tra Pasolini e il suo amico Sartre. Testimonianza ne è la dedica che ne fa da introduzione: “A Jean Paul Sartre, che mi ha raccontato la storia di Alì dagli Occhi Azzurri”. Pasolini si trova a Parigi per... (continua)
Profezia
(continua)
inviata da Paolo Rizzi 18/3/2024 - 20:45
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Makes a Long Time Man Feel Bad

Makes a Long Time Man Feel Bad
Album : Negro Prison Blues And Songs Recorded live at the Mississippi and Louisiana State Penitentiaries by Alan Lomax ( 1947/1948 )


Testo e nota pubblicati da Genius.

Lomax wrote:

"The relative age of this prison song is attested by its references to the Gulf and Ship Island R.R., which construction was begun in Gulf-port, Mississippi, in 1887. The line was extended through the piney woods country to Jackson, probably with the aid of leased convict labor. In 1925, the road was absorbed by the Illinois Central System. At points in this rendition the men sing different verses over one another, indicating the existence of a number of versions, and making the lines at times unintelligible ".
IT MAKES A LONG TIME MAN FEEL BAD. ( Traditional )
(continua)
inviata da Pluck 18/3/2024 - 13:35
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Vento di Elisa

Vento di Elisa
[2018]
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Pietro Cirillo
Album / Albumi: Sangue Lucano

Una bella canzone in dialetto lucano sull'assassinio di Elisa Claps. Tra misteri, connivenze, depistaggi e strani ritrovamenti nelle soffitte di una chiesa.

"“Vento d’Elisa accarezzami/voglio vedere u surris ca tien/voglio sentire u silenzio ca port/è semp l’ammore ca vinc la mort”. È il ritornello del nuovo singolo del musicista tricaricese Pietro Cirillo, “Vento di Elisa”, dedicato alla memoria di Elisa Claps, il cui videoclip, con la regia di Rocco Figliuolo e Raffaella Femia, è disponibile sul canale YouTube dal primo novembre. Pietro Cirillo è da anni impegnato musicalmente su tutto il territorio nazionale con il suo progetto “Officine Popolari Lucane” e, recentemente, ha vinto il premio internazionale “Mia Martini 2018”, nella sezione “Etno Song”. Insieme... (continua)
E aspett ancora c’addà suffià
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 17/3/2024 - 21:41
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Makes a Long Time Man Feel Bad

Makes a Long Time Man Feel Bad
Prison Worksongs
Recorded by Dr. Harry Oster at the Louisiana State Penitentiary at Angola, La. and other locations, mostly in 1959.

This is a slow-drag worksong, used for hoeing or cane-cutting. It is a variant of "Makes a Long Time Man Feel Bad." which Alan Lomax collected in the Mississippi State Penitentiary at Parchman in 1947. About twenty-five years old, James Russell is one of the rare young prisoners who sing worksongs. Generally only those who are forty or over sing them.



Testo e nota da :
Prison Worksongs
Smithsonian Institution
https://folkways-media.si.edu › docs › ARH00448
I Had Five Long Years, James Russell and gang.
(continua)
inviata da Pluck 17/3/2024 - 19:34
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Histoire de faussaire

Histoire de faussaire
Storia di una falsaria
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 17/3/2024 - 16:41
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Take This Hammer

Take This Hammer
Prison Worksongs.
Recorded by Dr. Harry Oster at the Louisiana State Penitentiary , Angola, La. and other locations, mostly in 1959.

Take This Hammer,
Guitar Welch, lead; Hagman Maxey, and Andy Mosely.



In his usually eloquent and colorful way, Roosevelt Charles described the sort of situation which must have originally goaded a prisoner into making up this song: "This was when the train was rollin' down the track of Angola. They had a railroad runnin' around about. They had a railroad gang there and they had quite a few hammers on the line. There was a boy he had been roll and roll, sometime he'd be up through the night through the day. The sun was shinin' hot in the month of August you know that it's a very hot month. An' the sweat was beginnin' to roll along and he call the water boy and the water boy he refuse. He call for the boss and the boss turned his back. So the boy he laid his hammer on the spike and he begin to strike on the spike and these are the words he said:
Take This Hammer
(continua)
inviata da Pluck 16/3/2024 - 22:10
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Donna di Kobane

Donna di Kobane
8 marzo 2020

“Il narratore che sono io - spiega Massimo Vietri - ma che in qualche maniera rappresenta anche la società occidentale, racconta ed esprime la propria ammirazione ed il profondo rispetto per questa donna libera, allo stesso tempo ne riconosce la forza e la potenza sociale, contrapponendola alla propria debolezza “che combatti con i denti anche per noi che siamo spenti”.
Donne di Kobane, l'ultimo singolo dei Lumanera: l'8 marzo la presentazione
Occhi neri nella notte scura
(continua)
inviata da Dq82 16/3/2024 - 20:30
Percorsi: Dal Kurdistan
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Il mercante di rose

Il mercante di rose
Una canzone per il Rojava (2017)
Nel letto appena sveglio (continua)
inviata da Dq82 16/3/2024 - 20:09
Percorsi: Dal Kurdistan
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Orizzonti senza barriere

Orizzonti senza barriere
Una canzone per il Rojava (2017)
Lotte senza quartiere (continua)
inviata da Dq82 16/3/2024 - 19:57
Percorsi: Dal Kurdistan
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ژماردن

ژماردن
Una canzone per il Rojava (2017)
Numeri (continua)
inviata da Dq82 16/3/2024 - 19:16
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Tuto è corpo d’amore

Tuto è corpo d’amore
“Franco Sca­ta­glini, Rima­rio agon­tano, 1968–1986″

Messo in musica da La Macina
nell'album Da “TUTO E' CORPO D'AMORE" A "EL VIVE D'OMO " - GASTONE PIETRUCCI-LA MACINA, 2009

(album la cui pubblicazione fu bloccata per volontà degli eredi)
Poi in "Il dono che non si nega" (2023)

“Tutto è corpo d’amore” (“I operai del cantiere co’ le sue azzurre tute, intelligenze mute, coi tapi del potere, i ladri i questuri’ sempre dal sud sortiti, musi guzzi aneriti, schiene da signorsì”) è una delle vette poetiche di Scataglini, con un tappeto di Hammond suonato da Fabio Verdini e la voce recitante della poetessa Francesca Merloni.
blogfoolk
Tuto è corpo d’amore (continua)
inviata da Dq82 16/3/2024 - 10:50
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Non ci credi

Non ci credi
2024
Basta!
Vite nutrite dall’odio dell’uomo,
(continua)
inviata da Dq82 16/3/2024 - 09:37
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Questa terra bellissima

Questa terra bellissima
Album: Ho Cambiato Tante Case (2021)

«Quando nel 2018 nacque questa canzone ed il video (che abbiamo atteso a lungo per far uscire dando spazio a canzoni più romantiche), chi poteva immaginare che oggi sarebbe potuto essere così in linea con i tempi oscuri che stiamo vivendo? Nel testo si parla infatti di rispetto e salvaguardia dell'ambiente e di pace. Il tutto prende forma in un contesto dove Cappuccetto Rosso e il lupo, eterni rivali nelle favole, sono uniti in una realtà insidiosa e vengono braccati dalla vera minaccia: l’essere umano».
(Federico Zampaglione)
Fate che non si perda la memoria dei colori
(continua)
15/3/2024 - 23:13
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'Na notte infame

'Na notte infame
(2024)
Album: 'na notte infame
feat. Assalti Frontali

“Na notte infame”, title track che rende omaggio ad una delle numerose pubblicazioni di Fabio, “Na botta infame”, rappresenta la storia musicale indipendente di Roma in un duetto con gli Assalti Frontali, esponenti del mondo hip pop italiano politico all’attivo dal 1991.

È un brano vecchia scuola, che urla rabbia ma con consapevolezza, con un modo di fare rap ormai desueto ma che predilige il peso della parole ed il suo contenuto, senza sfociare nella banalità sconcertante attuale.
Ho dormito insieme ai sogni
(continua)
inviata da Dq82 15/3/2024 - 13:27
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Raptus

Raptus
[1977]
Testo / Lyrics / Paroles / Sanat:
Piero Ciampi

Musica / Music / Musique / Sävel:
Giuseppe Pavone, Gianni Marchetti

Album: Dentro e Fuori
Avvocato, ti aspettavo, mi affido a te, tirami fuori.
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 15/3/2024 - 13:23
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Prisoner of the Road

Prisoner of the Road
Riccardo Gullotta
PRIGIONIERO DEL CAMMINO (continua)
inviata da Riccardo Gullotta 14/3/2024 - 23:18

Canzone degli Uiti (o degli Utis)

Canzone degli Uiti (o degli Utis)
[Marzo 2024]
Sull'aria della Canzone di Barbara di Fabrizio De André (credo 1961 ma non ne sono certo)
Album / Albumi: Storia di un Inpiegato


Intervento alla Camera dei Deputati dell'on. Anastasio Carrà (Lega Salvini Premier), 5 marzo 2024.

Trascrizione fedele dell'importante discorso dell'on. Anastasio Carrà:

...di cui due coinvolgono unità delle nostre forze militari, e sono la prima la cosiddetta Operazione Levante, si tratta del dispositivo nazionale allestito pe’ fronticciare le conzeguenze del conflitto fra Isleèle ed Àmmas scoppiato il 7 ottobre scorso. A quanto abbiamo appreso vi destineremo un massimo di 192 effettivi con 10 mezzi terrèsteri, una nave ed un’aeromòbbile al costo di 3,2 milioni di euro, tutto questo nell’anno in corso duemila e ventiquattro. La seconda consiste nell’invio di un dispositivo interforze del Marròsso e nell’Oceano Indiano nordoccidentale, con funzioni... (continua)
Chi sonnia una bbocca ‘nfedele
(continua)
14/3/2024 - 10:55
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Serpico

Serpico
(2024)
Album: 'na notte infame

feat. Tiromancino



Francesco Evangelista è stato uno dei poliziotti più famosi a Roma negli anni '70. Nato nel 1943 in Campania, in provincia di Caserta, è entrato nel corpo di polizia nel 1962: grande esperto di arti marziali, era famoso tra le forze dell'ordine per i numerosi arresti effettuati a mani nude. Una volta riuscì addirittura a sventare una rapina mentre indossava un busto a causa di alcune fratture alla schiena che si era fatto durante una colluttazione con dei ladri di appartamento, nel quartiere di Nuovo Salario, alla periferia della capitale. Noto come Serpico – soprannome preso dal famoso film con Al Pacino del 1973 – Francesco Evangelista è morto il 28 maggio 1980 per mano dei Nuclei Armati Rivoluzionari (Nar) davanti al liceo Giulio Cesare. Colpito con diversi colpi di arma di fuoco, è deceduto sul colpo.

Serpico era stato contattato... (continua)
Se c'avessi diciott'anni
(continua)
13/3/2024 - 23:39
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Piero Ciampi: Miserere

Piero Ciampi: Miserere
[1990]
Testo / Lyrics / Paroles / Sanat:
Piero Ciampi

Musica / Music / Musique / Sävel:
Gianni Marchetti

Album: L'Album Di Piero Ciampi
A mille anni ho dimenticato in treno la mia borsa, dentro:
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 12/3/2024 - 22:59
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Lögnen och sanningen

Lögnen och sanningen
Riccardo Venturi, 12-3-2024 20:38
Menzogna e Verità
(continua)
12/3/2024 - 20:38
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Köyhien toivo

Köyhien toivo
Riccardo Venturi (Riku Ventturinen), 11-3-2024 22:45
La speranza dei poveri
(continua)
11/3/2024 - 22:46
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Natalia

Natalia
Riccardo Venturi, 11-3-2024 20:16
Natalija (continua)
11/3/2024 - 20:16
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Un momento per tutto

Un momento per tutto
[2009]
Luca Mirti - Marco "Schuster" Lastrucci
Album / Albumi: Dal profondo
C'è un momento per parlare ed un altro per tacere,
(continua)
inviata da Dq82 11/3/2024 - 20:13
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De dödar våra kamrater

De dödar våra kamrater
Riccardo Venturi, 11-3-2024 12:11
Ammazzano i nostri compagni
(continua)
11/3/2024 - 12:12
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Ταξιδιώτης του παντός

Ταξιδιώτης του παντός
E insomma, ecco, se n’è andato anche Dimos Moutsis. Boia, mica era da tutti chiamarsi “Popolo”, di nome; sì, lo so che era il diminutivo di Demostene, Dimosthenis, ma a me mi garba pensàlla come ho detto. E così, in artìulo mòrtisse, a "Popolo" Moutsis tocca di beccàssi una versione in livornese -cosa che, immagino, non si sarebbe mai immaginato neanche ne' su' incubi di meno facile dissolvimento. Però, di fronte a un pianoforte briaco, si staglia subito nell'aere l'assai ossuto fantasma di Piero Ciampi e, quindi, tutto viene naturale. Senza contà', dé, che Popolo Moutsis era del Pireo, che è un porto. Di Livorno o del Pireo, tant'è. Γιάσου, Δήμο, καλό ταξίδι, bonvuayàg'. [AT-XXI]
Viaggiando dappertutto
(continua)
11/3/2024 - 00:25
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Vietnamissa, Vietnamissa

Vietnamissa, Vietnamissa
Riccardo Venturi, 10-3-2024 23:19
In Vietnam, in Vietnam
(continua)
10/3/2024 - 23:20
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Leve Palestina

Leve Palestina
Riccardo Venturi, 9-3-2024 18:45


Scandita da Greta Thunberg durante una manifestazione a Göteborg, novembre 2023.
Viva la Palestina
(continua)
9/3/2024 - 18:48
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Soundgarden: Mailman

Soundgarden: Mailman
Italian rewriting by Lorenzo Masetti
POSTINO
(continua)
9/3/2024 - 18:02
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4th Of July

4th Of July
da Canzoni Metal

Ha compiuto trent'anni anche questo album bellissimo e fondamentale dei Soundgarden, con testi cupissime che parlano di morte, di droga e di disperazione.
IL 4 DI LUGLIO
(continua)
9/3/2024 - 11:59

Oi sodan surkeutta

anonimo
Oi sodan surkeutta
Riccardo Venturi, 7-3-2024 22:19
Miserabile guerra!
(continua)
7/3/2024 - 22:49
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Varjele Jumala soasta

anonimo
Varjele Jumala soasta
Anonimo Toscano del XXI Secolo, 7-3-2024 20:45
Proteggi, Signore, dalla guerra (continua)
7/3/2024 - 20:45
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Rebecca (Un Gioco Di Società)

Rebecca (Un Gioco Di Società)
Album: Naracauli e altre storie (1978)
Le porte dei giardini sono chiuse,
(continua)
inviata da Dq82 7/3/2024 - 18:23
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Radio Aut

2023
sciogliendo da qui mille parole (continua)
inviata da Dq82 7/3/2024 - 17:26
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Iris Versari

2023

Iris Versari... (Poggio di San Benedetto in Alpe, 12 dicembre 1922 Ca' Cornio di Modigliana, 18 agosto 1944) è stata una partigiana italiana. Fu decorata con la Medaglia d'Oro al Valor Militare...
Figlia di Angelo Versari, residente a Tredozio, fin dalla giovane età Iris mostrò la sua forza d'animo difendendosi dalle attenzioni della famiglia facoltosa di Forlì presso cui venne mandata a "prestare servizio", come usava all'epoca. Nell'autunno 1943 la sua famiglia ospitò nella propria casa un gruppo partigiano. L'abitazione venne incendiata il 27 gennaio 1944 dai nazifascisti. In tale occasione, Iris riuscì a scappare, mentre i suoi familiari (il padre, la madre e due dei suoi tre fratelli) furono arrestati. Il padre, processato e condannato a quattro anni di prigione, fu internato e morì in un campo di concentramento tedesco.
Iris si unì nel gennaio 1944 alla banda partigiana comandata... (continua)
Iris così bella e fragile (continua)
inviata da Dq82 7/3/2024 - 17:07

Portti maailmaan

Portti maailmaan
Anonimo Toscano del XXI Secolo, 7-3-2024 09:42
Ir cancello der mondo
(continua)
7/3/2024 - 09:42
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Ponteio

Ponteio
Era uno, era due, eran cento
(continua)
inviata da Salvo Pagliarello 6/3/2024 - 20:57
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Mundtot

Mundtot
Riccardo Venturi, 6-3-2024 01:12
Messa a tacere (continua)
6/3/2024 - 01:12
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The Little Bird and the Tyrant

The Little Bird and the Tyrant
L'UCCELLINO E IL TIRANNO (continua)
5/3/2024 - 22:57
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Ora et labora

Ora et labora
Una riflessione degli EGIN sul mondo del lavoro e le derive esistenziali che ne derivano, fatte di precariato, insicurezza e morti.
Quando ti alzi la mattina e accendi la tua utilitaria
(continua)
inviata da guido 5/3/2024 - 22:16
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La mezza stella

La mezza stella
Una canzone del grande Enzo Gragnaniello
Quante corse e quante pietre hanno lanciato nelle strade
(continua)
inviata da Nicola Gelo 4/3/2024 - 21:47
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Sikiliza kwa wahenga

Sikiliza kwa wahenga
Anonimo Toscano del XXI Secolo, 4-4-2024 05:32
Ascolta gli antenati
(continua)
4/3/2024 - 05:33
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La pace è la risposta

La pace è la risposta
(Febbraio 2024)

L'idea de “La pace è la Risposta” nasce inizialmente come risposta alle rime contro di me su 64 bars a dicembre 2023. In quel rap a un certo punto sento queste parole: “La guerra è il mio habitat” e si accende in me una luce. Da dieci anni ormai alcuni miei amici e amiche sono attivi con il progetto @gazafreestylefestival e in quei giorni la guerra in Palestina stava devastando tutto il loro duro lavoro. Ho pensato di chiedere a loro di raccontarmi delle storie per poterle mettere giù in rap. E li ringrazio per tutti gli audio che ho ricevuto grazie ai quali sono riuscito a scrivere questa canzone. Era il periodo di Natale e non me la sono sentita di pubblicarlo in quei giorni. Oggi la guerra si è trasformata in un genocidio e non è più accettabile per l'essere umano. NON SI PUÒ PIÙ FARE FINTA DI NIENTE! Nel mio cuore ha iniziato a crescere l'idea che l'unica risposta... (continua)
Vogliono la guerra, vogliono tutti la guerra, la guerra è il loro habitat, vogliono la violenza, vogliono il dissing
(continua)
3/3/2024 - 23:58
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La solita storia

La solita storia
2024
RIFIUTO IL POTERE ARBITRARIO
il sole che nasce, il rumore del fiume (continua)
inviata da Dq82 3/3/2024 - 11:18
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Tema dell'indifferenza

Tema dell'indifferenza
2024
RIFIUTO IL POTERE ARBITRARIO
Esprimo la mia più sincera solidarietà
(continua)
inviata da Dq82 3/3/2024 - 11:16
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Rifiuto il potere arbitrario

Rifiuto il potere arbitrario
2024
RIFIUTO IL POTERE ARBITRARIO
mettiti lì e fai quello che dico
(continua)
inviata da Dq82 3/3/2024 - 11:11
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Lettera di un condannato

Lettera di un condannato
2024
RIFIUTO IL POTERE ARBITRARIO
sto pensando a mille cose
(continua)
inviata da Dq82 3/3/2024 - 11:07
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Il racconto di noi

Il racconto di noi
2024
Io non c’ero ma ero lì


Nel 2019, in un periodo non molto diverso da questo, in cui il problema dei migranti invadeva le nostre tv e smartphone con attori politici impegnati a spiegarci cosa fare, senza trovare una reale soluzione, ha cominciato a girare tra le nostre mani e davanti al nostri occhi il libro “naufraghi senza volto” di Cristina Cattaneo.
È in questo libro che si parla del famoso bambino con la pagella, che è diventato un simbolo, suscitando pietà collettiva, nonostante la patologa abbia affrontato il tema dei migranti attraverso le autopsie sui corpi recuperati in mare, senza giudizi, solo fatti.

Ci siamo resi conto che osservare i naufragi con metodo scientifico, come se i naufraghi fossero numeri da catalogare, rendeva quei numeri storie.

Forse questa è la giusta modalità per raccontare una tragedia come quella di Lampedusa del 3 ottobre 2013 e tutte le successive.... (continua)
Tu che sei sceso tra noi da un cielo lontano (continua)
inviata da Dq82 2/3/2024 - 17:55
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Memoria limpida

Memoria limpida
2024
Io non c’ero ma ero lì


Nel 2019, in un periodo non molto diverso da questo, in cui il problema dei migranti invadeva le nostre tv e smartphone con attori politici impegnati a spiegarci cosa fare, senza trovare una reale soluzione, ha cominciato a girare tra le nostre mani e davanti al nostri occhi il libro “naufraghi senza volto” di Cristina Cattaneo.
È in questo libro che si parla del famoso bambino con la pagella, che è diventato un simbolo, suscitando pietà collettiva, nonostante la patologa abbia affrontato il tema dei migranti attraverso le autopsie sui corpi recuperati in mare, senza giudizi, solo fatti.

Ci siamo resi conto che osservare i naufragi con metodo scientifico, come se i naufraghi fossero numeri da catalogare, rendeva quei numeri storie.

Forse questa è la giusta modalità per raccontare una tragedia come quella di Lampedusa del 3 ottobre 2013 e tutte le successive.... (continua)
Se lo vuoi, sussurralo (continua)
inviata da Dq82 2/3/2024 - 17:48
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Scarpe pesanti

Scarpe pesanti
2024
Io non c’ero ma ero lì


Nel 2019, in un periodo non molto diverso da questo, in cui il problema dei migranti invadeva le nostre tv e smartphone con attori politici impegnati a spiegarci cosa fare, senza trovare una reale soluzione, ha cominciato a girare tra le nostre mani e davanti al nostri occhi il libro “naufraghi senza volto” di Cristina Cattaneo.
È in questo libro che si parla del famoso bambino con la pagella, che è diventato un simbolo, suscitando pietà collettiva, nonostante la patologa abbia affrontato il tema dei migranti attraverso le autopsie sui corpi recuperati in mare, senza giudizi, solo fatti.

Ci siamo resi conto che osservare i naufragi con metodo scientifico, come se i naufraghi fossero numeri da catalogare, rendeva quei numeri storie.

Forse questa è la giusta modalità per raccontare una tragedia come quella di Lampedusa del 3 ottobre 2013 e tutte le successive.... (continua)
Sento le scarpe pesanti. Non sono affaticato, mi piace avere le scarpe pesanti, sento il cammino di mio padre nelle mie scarpe. Camminava verso il lavoro per dieci giorni e superava la frontiera. Al di là del muro sgobbava come un mulo, poi ripartiva per tornare a casa, in tasca il frutto del suo lavoro e nelle scarpe il suo cammino. Quando arrivava si toglieva le scarpe e le lasciava riposare.
(continua)
inviata da Dq82 2/3/2024 - 17:41
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Siamo arrivati

Siamo arrivati
2024
Io non c’ero ma ero lì


Nel 2019, in un periodo non molto diverso da questo, in cui il problema dei migranti invadeva le nostre tv e smartphone con attori politici impegnati a spiegarci cosa fare, senza trovare una reale soluzione, ha cominciato a girare tra le nostre mani e davanti al nostri occhi il libro “naufraghi senza volto” di Cristina Cattaneo.
È in questo libro che si parla del famoso bambino con la pagella, che è diventato un simbolo, suscitando pietà collettiva, nonostante la patologa abbia affrontato il tema dei migranti attraverso le autopsie sui corpi recuperati in mare, senza giudizi, solo fatti.

Ci siamo resi conto che osservare i naufragi con metodo scientifico, come se i naufraghi fossero numeri da catalogare, rendeva quei numeri storie.

Forse questa è la giusta modalità per raccontare una tragedia come quella di Lampedusa del 3 ottobre 2013 e tutte le successive.... (continua)
Siamo arrivati, siamo sbarcati (continua)
inviata da Dq82 2/3/2024 - 17:30
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Il pozzo più profondo

Il pozzo più profondo
2024
Io non c’ero ma ero lì


Nel 2019, in un periodo non molto diverso da questo, in cui il problema dei migranti invadeva le nostre tv e smartphone con attori politici impegnati a spiegarci cosa fare, senza trovare una reale soluzione, ha cominciato a girare tra le nostre mani e davanti al nostri occhi il libro “naufraghi senza volto” di Cristina Cattaneo.
È in questo libro che si parla del famoso bambino con la pagella, che è diventato un simbolo, suscitando pietà collettiva, nonostante la patologa abbia affrontato il tema dei migranti attraverso le autopsie sui corpi recuperati in mare, senza giudizi, solo fatti.

Ci siamo resi conto che osservare i naufragi con metodo scientifico, come se i naufraghi fossero numeri da catalogare, rendeva quei numeri storie.

Forse questa è la giusta modalità per raccontare una tragedia come quella di Lampedusa del 3 ottobre 2013 e tutte le successive.... (continua)
Giù nel fondo del pozzo più profondo (continua)
inviata da Dq82 2/3/2024 - 17:26
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La ballata del Leviatano

La ballata del Leviatano
2024
Io non c’ero ma ero lì


Nel 2019, in un periodo non molto diverso da questo, in cui il problema dei migranti invadeva le nostre tv e smartphone con attori politici impegnati a spiegarci cosa fare, senza trovare una reale soluzione, ha cominciato a girare tra le nostre mani e davanti al nostri occhi il libro “naufraghi senza volto” di Cristina Cattaneo.
È in questo libro che si parla del famoso bambino con la pagella, che è diventato un simbolo, suscitando pietà collettiva, nonostante la patologa abbia affrontato il tema dei migranti attraverso le autopsie sui corpi recuperati in mare, senza giudizi, solo fatti.

Ci siamo resi conto che osservare i naufragi con metodo scientifico, come se i naufraghi fossero numeri da catalogare, rendeva quei numeri storie.

Forse questa è la giusta modalità per raccontare una tragedia come quella di Lampedusa del 3 ottobre 2013 e tutte le successive.... (continua)
L'ho visto arrivare sulle onde del mare (continua)
inviata da Dq82 2/3/2024 - 17:15
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Sant'Elmo

Sant'Elmo
2024
Io non c’ero ma ero lì


Nel 2019, in un periodo non molto diverso da questo, in cui il problema dei migranti invadeva le nostre tv e smartphone con attori politici impegnati a spiegarci cosa fare, senza trovare una reale soluzione, ha cominciato a girare tra le nostre mani e davanti al nostri occhi il libro “naufraghi senza volto” di Cristina Cattaneo.
È in questo libro che si parla del famoso bambino con la pagella, che è diventato un simbolo, suscitando pietà collettiva, nonostante la patologa abbia affrontato il tema dei migranti attraverso le autopsie sui corpi recuperati in mare, senza giudizi, solo fatti.

Ci siamo resi conto che osservare i naufragi con metodo scientifico, come se i naufraghi fossero numeri da catalogare, rendeva quei numeri storie.

Forse questa è la giusta modalità per raccontare una tragedia come quella di Lampedusa del 3 ottobre 2013 e tutte le successive.... (continua)
Elmo è morto, Elmo è morto (continua)
inviata da Dq82 2/3/2024 - 17:11
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Amaro mare

Amaro mare
2024
Io non c’ero ma ero lì


Nel 2019, in un periodo non molto diverso da questo, in cui il problema dei migranti invadeva le nostre tv e smartphone con attori politici impegnati a spiegarci cosa fare, senza trovare una reale soluzione, ha cominciato a girare tra le nostre mani e davanti al nostri occhi il libro “naufraghi senza volto” di Cristina Cattaneo.
È in questo libro che si parla del famoso bambino con la pagella, che è diventato un simbolo, suscitando pietà collettiva, nonostante la patologa abbia affrontato il tema dei migranti attraverso le autopsie sui corpi recuperati in mare, senza giudizi, solo fatti.

Ci siamo resi conto che osservare i naufragi con metodo scientifico, come se i naufraghi fossero numeri da catalogare, rendeva quei numeri storie.

Forse questa è la giusta modalità per raccontare una tragedia come quella di Lampedusa del 3 ottobre 2013 e tutte le successive.... (continua)
Alba di stelle, alba di vento (continua)
inviata da Dq82 2/3/2024 - 17:08




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