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Aušvicate hin kher báro

Aušvicate hin kher báro
V OSVĚTIMI JE VELKÝ DŮM
(continua)
inviata da Stanislava 7/2/2023 - 16:08
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Ocelárna

Ocelárna
[1984]
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Karel Kryl
Album / Albumi: Ocelárna

Una delle canzoni meno conosciute di Karel Kryl. Uscita per la prima volta nel 1984 in Australia nell'omonimo album Ocelárna ma pare sia stata scritta prima dell'emigrazione di Kryl. Si affronta qui il profondo senso di alienazione degli operai nelle fabbriche. Fa ancora più impressione se si pensa che la canzone è stata scritta sotto un regime che si vantava di essere il paradiso per la classe dei lavoratori. La realtà, ovviamente, era molto diversa.
Mrtvou a živou míchám vodu do vín, (continua)
inviata da Stanislava 1/12/2022 - 12:15
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Divný kníže

Divný kníže
[1969]
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Karel Kryl
Album / Albumi: Rakovina

Sono passati più di 50 anni da quando Karel Kryl scrisse questa canzone, e il mondo continua a essere pieno di personaggi a cui si potrebbe dedicare...
Jel krajem divný kníže
(continua)
inviata da Stanislava 29/11/2022 - 18:12
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Pieta

Pieta
[1969]
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Karel Kryl
Album / Albumi: Bratříčku, zavírej vrátka

Non è certo una Pietà michelangiolesca, quella che sta là, in una città incupita dalla guerra. “A uno sputo dalla stazione”, sistemata su un canale di scolo (altresì detto fogna), sotto una ciminiera: un'atmosfera di guerra o dopoguerra, di truppe di occupazione, di guarnigioni locali, di depositi di munizioni e di soldati ubriachi, non dissimile da quella di un capolavoro di Karel Kryl, Lásko!. La povera statua, che s'immagina annerita dal fumo della ciminiera, serve quasi da punto di raccolta e sfogatoio per una soldataglia di briachi, la locale guarnigione: gliene combinano di tutti i colori. Davanti a lei fumano, s'imbriacano di grappa, mangiano schifezze dopo aver marciato per chilometri, le cantano canzonacce da cabaret presi poi dal disgusto. E lei... (continua)
V rohu náměstí
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 24/11/2022 - 16:03
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Podivná ruleta

Podivná ruleta
[1969]
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Karel Kryl
Album / Albumi: Bratříčku, zavírej vrátka

Con l'album di Karel Kryl, Bratříčku, zavírej vrátka (“Chiudi il cancello, fratellino”) abbiamo avuto più volte a che fare in questo sito. Non poteva essere altrimenti: si tratta di un album di canzoni fondamentali non solo per la storia artistica e umana dell'autore e della canzone in lingua ceca, ma anche -mi azzardo a dire- per la Storia in sé dell'allora Cecoslovacchia. Le canzoni dell'album furono scritte tra il 1967 e il 1968: che cosa sia stato quel periodo in Cecoslovacchia non è necessario dirlo. Qualche canzone (ad esempio questa) fu scritta dopo il fraterno aiuto sovietico del 21 agosto 1968 -da qui il provocatorio titolo dell'album, un neanche tanto velato invito a levarsi dalle scatole, che fu pubblicato nel marzo del 1969 (due mesi dopo il gesto... (continua)
V studené parádě kožených křesel,
(continua)
inviata da Francesco 22/11/2022 - 22:31
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Lied der Jugend, oder Dem Morgenrot entgegen, oder Die junge Garde

Lied der Jugend, <i>oder</i> Dem Morgenrot entgegen, <i>oder</i> Die junge Garde
Mladá garda / Za hvězdou jitřní pojďme
La versione ceca di Vilém Zaváda
Czech version by Vilém Zaváda
Version tchèque de Vilém Zaváda
Vilém Zavádan tšekinkielinen versio


Della versione ceca del poeta e bibliotecario Vilém Zaváda si trova soltanto una versione di due sole strofe proveniente dal sito Budovatel (la cui intestazione è, curiosamente, in alfabeto cirillico: Будовател). Non sapremmo dire se la versione consistesse nelle quattro strofe dell'originale tedesco, o se fosse stata originariamente redatta con sole due strofe (propendiamo però per la prima ipotesi: era prassi comune “abbreviare” i canti, indicando solo le strofe effettivamente cantate. [RV]
Mladá garda / Za hvězdou jitřní pojďme
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 15/11/2022 - 13:14
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Coming out

Coming out
La sera del 12 ottobre 2022, a Bratislava, un diciannovenne armato ha tolto la vita a due ragazzi, Juraj e Matúš, davanti al bar Tepláreň, luogo conosciuto come punto di ritrovo della comunità LGBT+. Tanto si parla delle leggi omofobe dell'Ungheria di Orbán e delle politiche contro i diritti civili in Polonia, che gli altri due paesi appartenenti al gruppo di Visegrád, la Repubblica Ceca e la Slovacchia, rimangono un po' fuori dal mirino. Ma che se ne parli meno non significa che il clima là da questo punto di vista sia più favorevole.

Si è visto bene ora: è un clima dove un giovane prende la pistola del padre e spara a due ragazzi seduti davanti a un bar, solo perché non sopporta la loro esistenza. Gesto di un folle, dicono, da notare comunque che suo padre è, guarda caso, membro del partito di estrema destra Vlasť (Patria). Un clima dove tra le reazioni non ci sono solamente le manifestazioni... (continua)
Proč se nocí, prázdnem toulaj, se svou duší bolavou?
(continua)
inviata da Stanislava 4/11/2022 - 23:06
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Když mne stará matka zpívat učívala

Když mne stará matka zpívat učívala
[1880]
Báseň / Gedicht / Poesia / A Poem by / Poème / Runo:
Adolf Heyduk

Hudba / Musik / Musica / Music / Musique / Sävel:
Antonín Dvořák

Provádí / Interpretiert von / Interpreti / Performed by / Interprétée par / Laulavat:

1.Anna Jur'evna Netrebko[ Анна Юрьевна Нетребко] , Piano: Daniel Barenboim, Čeština
2.Ernestina Jošt, Gimnazija Kranj Symphony Orchestra, Čeština
3.Paul Robeson , English
4.Joan Sutherland, English
5.Stella Bridie, “Deadline Gallipoli” movie soundtrack,English
6.Victoria de los Angeles, Deutsch
7.Shirley Verrett, Deutsch

Il poeta ceco Adolf Heyduk scrisse il ciclo di poesie Cigánské melodie / Melodie gitane verso il 1860.
Il tenore Gustav Walter , attivo per trent’anni tra l’800 e il ‘900 all’Opera di Vienna, chiese all’amico Antonín Dvořák di comporre dei lieder da presentare nei suoi tour in Europa. Antonín Dvořák nel 1880 traspose in musica 7 canzoni... (continua)
Když mne stará matka
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 14/10/2022 - 23:01
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La mauvaise réputation

La mauvaise réputation
ŠPATNÁ POVĚST
(continua)
inviata da Stanislava 11/10/2022 - 16:56
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Mury

Mury
Max Pragensis (L. Trans.)

“This is a poetic translation - deviations from the meaning of the original are present (extra words, extra or omitted information, substituted concepts). - Jen další pokus o poetický překlad známé písně "ZDI" – hymny polské Solidarity"
Zdi
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 6/10/2022 - 16:47
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Neptej se, můj milý

Neptej se, můj milý
Testo/Lyrics/Text: Anna Hana Friesová
Musica/Music/Hudba: Milli Janatková

2022
Thieves of Dreams/ Zloději snů. Songs of Theresienstadt’s Secret Poetess


Per il suo album “Thieves of Dreams”, inciso con perizia insieme a diciotto musicisti, Lenka Lichtenberg (voce, piano, synth) si è immersa nella Cecoslovacchia e nella storia di deportazione della sua famiglia: “Quando mia madre Jana Renée e Friesova è venuta a mancare nel 2016, stavo mettendo in ordine la sua scrivania a Praga e ho scoperto due piccoli quaderni. Erano pieni di poesie che mia nonna, Anna Hana Friesova (1901-1987), aveva scritto nel campo di concentramento di Theresienstadt. (…) Davanti ai miei occhi c'erano pagine strappate con i sogni scritti a mano di mia nonna e i suoi incubi nel campo, storie che non mi ha mai raccontato. Così, mi sono imbarcata in una ricerca per condividere i suoi scritti dall' ‘inferno in terra’,... (continua)
Neptej se, můj milý: Věděla´s?
(continua)
inviata da Stanislava 27/9/2022 - 22:48
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Mám vlastní trud

Mám vlastní trud
Testo/Lyrics/Text: Anna Hana Friesová
Musica/Music/Hudba: Lenka Lichtenberg

2022
Thieves of Dreams/ Zloději snů. Songs of Theresienstadt’s Secret Poetess


Per il suo album “Thieves of Dreams”, inciso con perizia insieme a diciotto musicisti, Lenka Lichtenberg (voce, piano, synth) si è immersa nella Cecoslovacchia e nella storia di deportazione della sua famiglia: “Quando mia madre Jana Renée e Friesova è venuta a mancare nel 2016, stavo mettendo in ordine la sua scrivania a Praga e ho scoperto due piccoli quaderni. Erano pieni di poesie che mia nonna, Anna Hana Friesova (1901-1987), aveva scritto nel campo di concentramento di Theresienstadt. (…) Davanti ai miei occhi c'erano pagine strappate con i sogni scritti a mano di mia nonna e i suoi incubi nel campo, storie che non mi ha mai raccontato. Così, mi sono imbarcata in una ricerca per condividere i suoi scritti dall' ‘inferno in terra’,... (continua)
(Rec.:)
(continua)
inviata da Stanislava 22/9/2022 - 23:07
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Ženeme čas

Ženeme čas
Testo/Lyrics/Text: Anna Hana Friesová
Musica/Music/Hudba: Lorie Wolf

2022
Thieves of Dreams/ Zloději snů. Songs of Theresienstadt’s Secret Poetess


Per il suo album “Thieves of Dreams”, inciso con perizia insieme a diciotto musicisti, Lenka Lichtenberg (voce, piano, synth) si è immersa nella Cecoslovacchia e nella storia di deportazione della sua famiglia: “Quando mia madre Jana Renée e Friesova è venuta a mancare nel 2016, stavo mettendo in ordine la sua scrivania a Praga e ho scoperto due piccoli quaderni. Erano pieni di poesie che mia nonna, Anna Hana Friesova (1901-1987), aveva scritto nel campo di concentramento di Theresienstadt. (…) Davanti ai miei occhi c'erano pagine strappate con i sogni scritti a mano di mia nonna e i suoi incubi nel campo, storie che non mi ha mai raccontato. Così, mi sono imbarcata in una ricerca per condividere i suoi scritti dall' ‘inferno in terra’,... (continua)
Ženeme čas,
(continua)
inviata da Stanislava 18/9/2022 - 16:39
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Můj ráji samoty

Můj ráji samoty
Testo/Lyrics/Text: Anna Hana Friesová
Musica/Music/Hudba: Lenka Lichtenberg

2022
Thieves of Dreams/ Zloději snů. Songs of Theresienstadt’s Secret Poetess


Per il suo album “Thieves of Dreams”, inciso con perizia insieme a diciotto musicisti, Lenka Lichtenberg (voce, piano, synth) si è immersa nella Cecoslovacchia e nella storia di deportazione della sua famiglia: “Quando mia madre Jana Renée e Friesova è venuta a mancare nel 2016, stavo mettendo in ordine la sua scrivania a Praga e ho scoperto due piccoli quaderni. Erano pieni di poesie che mia nonna, Anna Hana Friesova (1901-1987), aveva scritto nel campo di concentramento di Theresienstadt. (…) Davanti ai miei occhi c'erano pagine strappate con i sogni scritti a mano di mia nonna e i suoi incubi nel campo, storie che non mi ha mai raccontato. Così, mi sono imbarcata in una ricerca per condividere i suoi scritti dall' ‘inferno in terra’,... (continua)
Můj ráji samoty,
(continua)
inviata da Stanislava 18/9/2022 - 11:34
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Chtěla jsem tě proklít, hořká zemi

Chtěla jsem tě proklít, hořká zemi
Testo/Lyrics/Text: Anna Hana Friesová
Musica/Music/Hudba: Milli Janatková

2022
Thieves of Dreams/ Zloději snů. Songs of Theresienstadt’s Secret Poetess


Per il suo album “Thieves of Dreams”, inciso con perizia insieme a diciotto musicisti, Lenka Lichtenberg (voce, piano, synth) si è immersa nella Cecoslovacchia e nella storia di deportazione della sua famiglia: “Quando mia madre Jana Renée e Friesova è venuta a mancare nel 2016, stavo mettendo in ordine la sua scrivania a Praga e ho scoperto due piccoli quaderni. Erano pieni di poesie che mia nonna, Anna Hana Friesova (1901-1987), aveva scritto nel campo di concentramento di Theresienstadt. (…) Davanti ai miei occhi c'erano pagine strappate con i sogni scritti a mano di mia nonna e i suoi incubi nel campo, storie che non mi ha mai raccontato. Così, mi sono imbarcata in una ricerca per condividere i suoi scritti dall' ‘inferno in terra’,... (continua)
Chtěla jsem tě proklít, hořká zemi,
(continua)
inviata da Stanislava 14/9/2022 - 11:08
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Jdou naše nohy

Jdou naše nohy
Testo/Lyrics/Text: Anna Hana Friesová
Musica/Music/Hudba: Lenka Lichtenberg

2022
Thieves of Dreams/ Zloději snů. Songs of Theresienstadt’s Secret Poetess


Per il suo album “Thieves of Dreams”, inciso con perizia insieme a diciotto musicisti, Lenka Lichtenberg (voce, piano, synth) si è immersa nella Cecoslovacchia e nella storia di deportazione della sua famiglia: “Quando mia madre Jana Renée e Friesova è venuta a mancare nel 2016, stavo mettendo in ordine la sua scrivania a Praga e ho scoperto due piccoli quaderni. Erano pieni di poesie che mia nonna, Anna Hana Friesova (1901-1987), aveva scritto nel campo di concentramento di Theresienstadt. (…) Davanti ai miei occhi c'erano pagine strappate con i sogni scritti a mano di mia nonna e i suoi incubi nel campo, storie che non mi ha mai raccontato. Così, mi sono imbarcata in una ricerca per condividere i suoi scritti dall' ‘inferno in terra’,... (continua)
Jdou naše nohy, dvě a dvě,
(continua)
inviata da Stanislava 14/9/2022 - 10:58
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Koleda, koleda

Koleda, koleda
2022
Thieves of Dreams/ Zloději snů. Songs of Theresienstadt’s Secret Poetess


Per il suo album “Thieves of Dreams”, inciso con perizia insieme a diciotto musicisti, Lenka Lichtenberg (voce, piano, synth) si è immersa nella Cecoslovacchia e nella storia di deportazione della sua famiglia: “Quando mia madre Jana Renée e Friesova è venuta a mancare nel 2016, stavo mettendo in ordine la sua scrivania a Praga e ho scoperto due piccoli quaderni. Erano pieni di poesie che mia nonna, Anna Hana Friesova (1901-1987), aveva scritto nel campo di concentramento di Theresienstadt. (…) Davanti ai miei occhi c'erano pagine strappate con i sogni scritti a mano di mia nonna e i suoi incubi nel campo, storie che non mi ha mai raccontato. Così, mi sono imbarcata in una ricerca per condividere i suoi scritti dall' ‘inferno in terra’, per citare Primo Levi, e per riportare in vita la sua voce nel modo migliore... (continua)
Koleda, koleda za vašimi vrátky,
(continua)
inviata da Stanislava 6/9/2022 - 19:25
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Divoká, dravá voda byla

Divoká, dravá voda byla
Testo/Lyrics/Text: Anna Hana Friesová
Musica/Music/Hudba: Lenka Lichtenberg

2022
Thieves of Dreams/ Zloději snů. Songs of Theresienstadt’s Secret Poetess


Per il suo album “Thieves of Dreams”, inciso con perizia insieme a diciotto musicisti, Lenka Lichtenberg (voce, piano, synth) si è immersa nella Cecoslovacchia e nella storia di deportazione della sua famiglia: “Quando mia madre Jana Renée e Friesova è venuta a mancare nel 2016, stavo mettendo in ordine la sua scrivania a Praga e ho scoperto due piccoli quaderni. Erano pieni di poesie che mia nonna, Anna Hana Friesova (1901-1987), aveva scritto nel campo di concentramento di Theresienstadt. (…) Davanti ai miei occhi c'erano pagine strappate con i sogni scritti a mano di mia nonna e i suoi incubi nel campo, storie che non mi ha mai raccontato. Così, mi sono imbarcata in una ricerca per condividere i suoi scritti dall' ‘inferno in terra’,... (continua)
Divoká, dravá voda byla,
(continua)
inviata da Stanislava 30/8/2022 - 18:05
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Utíkej, utíkej, člověče

Utíkej, utíkej, člověče
Testo/Lyrics/Text: Anna Hana Friesová
Musica/Music/Hudba: Lenka Lichtenberg

2022
Thieves of Dreams/ Zloději snů. Songs of Theresienstadt’s Secret Poetess


Per il suo album “Thieves of Dreams”, inciso con perizia insieme a diciotto musicisti, Lenka Lichtenberg (voce, piano, synth) si è immersa nella Cecoslovacchia e nella storia di deportazione della sua famiglia: “Quando mia madre Jana Renée e Friesova è venuta a mancare nel 2016, stavo mettendo in ordine la sua scrivania a Praga e ho scoperto due piccoli quaderni. Erano pieni di poesie che mia nonna, Anna Hana Friesova (1901-1987), aveva scritto nel campo di concentramento di Theresienstadt. (…) Davanti ai miei occhi c'erano pagine strappate con i sogni scritti a mano di mia nonna e i suoi incubi nel campo, storie che non mi ha mai raccontato. Così, mi sono imbarcata in una ricerca per condividere i suoi scritti dall' ‘inferno in terra’,... (continua)
Utíkej, utíkej, utíkej, člověče,
(continua)
inviata da Stanislava 19/7/2022 - 18:13
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Zvyk, to je příšera

Zvyk, to je příšera
Testo/Lyrics/Text: Anna Hana Friesová
Musica/Music/Hudba: Lenka Lichtenberg

2022
Thieves of Dreams/ Zloději snů. Songs of Theresienstadt’s Secret Poetess


Per il suo album “Thieves of Dreams”, inciso con perizia insieme a diciotto musicisti, Lenka Lichtenberg (voce, piano, synth) si è immersa nella Cecoslovacchia e nella storia di deportazione della sua famiglia: “Quando mia madre Jana Renée e Friesova è venuta a mancare nel 2016, stavo mettendo in ordine la sua scrivania a Praga e ho scoperto due piccoli quaderni. Erano pieni di poesie che mia nonna, Anna Hana Friesova (1901-1987), aveva scritto nel campo di concentramento di Theresienstadt. (…) Davanti ai miei occhi c'erano pagine strappate con i sogni scritti a mano di mia nonna e i suoi incubi nel campo, storie che non mi ha mai raccontato. Così, mi sono imbarcata in una ricerca per condividere i suoi scritti dall' ‘inferno in terra’,... (continua)
Zvyk, to je příšera, jež hltá všechno chtění,
(continua)
inviata da Stanislava 19/7/2022 - 17:25
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Studený soumrak byl, můj milý

Studený soumrak byl, můj milý
Testo/Lyrics/Text: Anna Hana Friesová
Musica/Music/Hudba: Shy-Anne Hovorka

2022
Thieves of Dreams/ Zloději snů. Songs of Theresienstadt’s Secret Poetess


Per il suo album “Thieves of Dreams”, inciso con perizia insieme a diciotto musicisti, Lenka Lichtenberg (voce, piano, synth) si è immersa nella Cecoslovacchia e nella storia di deportazione della sua famiglia: “Quando mia madre Jana Renée e Friesova è venuta a mancare nel 2016, stavo mettendo in ordine la sua scrivania a Praga e ho scoperto due piccoli quaderni. Erano pieni di poesie che mia nonna, Anna Hana Friesova (1901-1987), aveva scritto nel campo di concentramento di Theresienstadt. (…) Davanti ai miei occhi c'erano pagine strappate con i sogni scritti a mano di mia nonna e i suoi incubi nel campo, storie che non mi ha mai raccontato. Così, mi sono imbarcata in una ricerca per condividere i suoi scritti dall' ‘inferno in terra’,... (continua)
Studený soumrak byl, můj milý,
(continua)
inviata da Stanislava 13/7/2022 - 12:16
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Zázraky

Zázraky
Testo/Lyrics/Text: Anna Hanna Friesová
Musica/Music/Hudba: Lenka Lichtenberg

2022
Thieves of Dreams/ Zloději snů. Songs of Theresienstadt’s Secret Poetess


Per il suo album “Thieves of Dreams”, inciso con perizia insieme a diciotto musicisti, Lenka Lichtenberg (voce, piano, synth) si è immersa nella Cecoslovacchia e nella storia di deportazione della sua famiglia: “Quando mia madre Jana Renée e Friesova è venuta a mancare nel 2016, stavo mettendo in ordine la sua scrivania a Praga e ho scoperto due piccoli quaderni. Erano pieni di poesie che mia nonna, Anna Hana Friesova (1901-1987), aveva scritto nel campo di concentramento di Theresienstadt. (…) Davanti ai miei occhi c'erano pagine strappate con i sogni scritti a mano di mia nonna e i suoi incubi nel campo, storie che non mi ha mai raccontato. Così, mi sono imbarcata in una ricerca per condividere i suoi scritti dall' ‘inferno in... (continua)
Zázraky
(continua)
inviata da Stanislava 13/7/2022 - 11:26
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Čekáme kdesi na konci aleje

Čekáme kdesi na konci aleje
Testo/Lyrics/Text: Anna Hana Friesová
Musica/Music/Hudba: Shy-Anne Hovorka

2022
Thieves of Dreams/ Zloději snů. Songs of Theresienstadt’s Secret Poetess


Per il suo album “Thieves of Dreams”, inciso con perizia insieme a diciotto musicisti, Lenka Lichtenberg (voce, piano, synth) si è immersa nella Cecoslovacchia e nella storia di deportazione della sua famiglia: “Quando mia madre Jana Renée e Friesova è venuta a mancare nel 2016, stavo mettendo in ordine la sua scrivania a Praga e ho scoperto due piccoli quaderni. Erano pieni di poesie che mia nonna, Anna Hana Friesova (1901-1987), aveva scritto nel campo di concentramento di Theresienstadt. (…) Davanti ai miei occhi c'erano pagine strappate con i sogni scritti a mano di mia nonna e i suoi incubi nel campo, storie che non mi ha mai raccontato. Così, mi sono imbarcata in una ricerca per condividere i suoi scritti dall' ‘inferno in terra’,... (continua)
Čekáme kdesi na konci aleje
(continua)
inviata da Stanislava 5/7/2022 - 18:30
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Zas v slunci zlatém

Zas v slunci zlatém
Testo/Lyrics/Text: Anna Hana Friesová
Musica/Music/Hudba: Milli Janatková

2022
Thieves of Dreams/ Zloději snů. Songs of Theresienstadt’s Secret Poetess


Per il suo album “Thieves of Dreams”, inciso con perizia insieme a diciotto musicisti, Lenka Lichtenberg (voce, piano, synth) si è immersa nella Cecoslovacchia e nella storia di deportazione della sua famiglia: “Quando mia madre Jana Renée e Friesova è venuta a mancare nel 2016, stavo mettendo in ordine la sua scrivania a Praga e ho scoperto due piccoli quaderni. Erano pieni di poesie che mia nonna, Anna Hana Friesova (1901-1987), aveva scritto nel campo di concentramento di Theresienstadt. (…) Davanti ai miei occhi c'erano pagine strappate con i sogni scritti a mano di mia nonna e i suoi incubi nel campo, storie che non mi ha mai raccontato. Così, mi sono imbarcata in una ricerca per condividere i suoi scritti dall' ‘inferno in terra’,... (continua)
Zas v slunci zlatém
(continua)
inviata da Stanislava 5/7/2022 - 18:26
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Kam jsme to zašli?

Kam jsme to zašli?
Testo/Lyrics/Text: Anna Hana Friesová
Musica/Music/Hudba: Rachel Cohen

2022
Thieves of Dreams/ Zloději snů. Songs of Theresienstadt’s Secret Poetess


Per il suo album “Thieves of Dreams”, inciso con perizia insieme a diciotto musicisti, Lenka Lichtenberg (voce, piano, synth) si è immersa nella Cecoslovacchia e nella storia di deportazione della sua famiglia: “Quando mia madre Jana Renée e Friesova è venuta a mancare nel 2016, stavo mettendo in ordine la sua scrivania a Praga e ho scoperto due piccoli quaderni. Erano pieni di poesie che mia nonna, Anna Hana Friesova (1901-1987), aveva scritto nel campo di concentramento di Theresienstadt. (…) Davanti ai miei occhi c'erano pagine strappate con i sogni scritti a mano di mia nonna e i suoi incubi nel campo, storie che non mi ha mai raccontato. Così, mi sono imbarcata in una ricerca per condividere i suoi scritti dall' ‘inferno in terra’,... (continua)
Jsme věčně ztraceni, věčně spaseni.
(continua)
inviata da Dq82 28/6/2022 - 11:47
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Kat a blázen

Kat a blázen
Nel 1925 viene fondata a Praga la compagnia teatrale Osvobozené divadlo, formata da un gruppo di artisti appartenenti al panorama dell'avanguardia praghese, per lo più studenti del Conservatorio. La compagnia è legata al gruppo Devětsil, un unione di scrittori, poeti e pittori di ispirazione socialista, tra cui anche diversi nomi importanti, come il premio Nobel per la letteratura Jaroslav Seifert o la pittrice Toyen.

Il gruppo di Osvobozené divadlo, letteralmente Teatro liberato, intendeva il modo di fare teatro in una chiave del tutto nuova, con maggiore coinvolgimento dello spettatore e innovazioni sul palcoscenico. Tra le prime messe in scena c'erano opere di grandi autori come Apollinaire, Molière o Jarry ma anche creazioni proprie. Dal 1927 diventa importante il legame della compagnia con la coppia di autori Jiří Voskovec e Jan Werich (noti con la sigla V+W). L'anno successivo comincia... (continua)
Dle starých pramenů kdysi kraloval
(continua)
inviata da Stanislava 26/3/2022 - 23:10
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Richard Anthony: J'entend siffler le train

Richard Anthony: J'entend siffler le train
Esiste anche una cover ceca molto popolare, con il testo di Ivo Fischer, cantata nel 1967 da Waldemar Matuška e Helena Vondráčková. Le miglia nel titolo raddoppiano – diventano mille, e il testo si trasforma in un canto malinconico del ritorno a casa...

TISÍC MIL
(continua)
inviata da Stanislava 11/2/2022 - 21:22

Píseň

Píseň
[11-1940]

Recentemente è stato reso disponibile in forma digitale l'enorme archivio del campo di concentramento di Lety u Písku, contenente migliaia di pagine che così aggiungono un'altra testimonianza agli eventi della seconda guerra mondiale. Dato che la storia di questo luogo non è molto conosciuta al di fuori dei confini cechi, provo a tracciarla almeno a grandi linee e fornire qualche fonte di informazione.

Situato nella Boemia meridionale, a una trentina di chilometri dalla città di Písek, il piccolo comune di Lety è stato scelto nel 1938 come luogo in cui costruire un campo di lavori forzati. Il progetto parte qualche mese prima dell'occupazione nazista della zona, quindi ancora durante la cosiddetta prima repubblica cecoslovacca (periodo tra le due guerre, ovvero dopo la conquista dell'indipendenza nel 1918 fino all'occupazione da parte della Germania nazista). E già questo successivamente... (continua)
Složena Josefem Zichou a Bedřichem Klapkou, pracovníky kárného pracovního tábora I v Letech, za jejich pobytu září–listopad 1940. Zpívá se jako Havířova růže
(continua)
inviata da Stanislava 26/10/2021 - 18:12
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Warszawianka 1905 roku [Варшавянка; La Varsovienne; ¡A las barricadas!]

Warszawianka 1905 roku [Варшавянка;  La Varsovienne; ¡A las barricadas!]
1ο[μικρον]. Versione ceca
1ο[μικρον]. Czech version






Dal disco LP di canzoni rivoluzionarie Revoluční písně, pubblicato dalla casa discografica Supraphon nel 1961 con varie riedizioni. Registrazione della Plzeňský rozhlasový orchestr diretta da Josef Blatský.

From the LP disc of revolutionary songs Revoluční písně, published 1961 by Supraphon with several reissues. Recorded by Plzeňský rozhlasový orchestr directed by Josef Blatský. [RV]

" Ho visto l'inserimento del video con la versione ceca e ho provato a rimediare il “testo purtroppo irreperibile”, comunque devo dire con scarso risultato. Il testo sembra al momento non presente in rete, pare che lo si possa trovare in un opuscolo contenente 120 canzoni “rivoluzionarie”, intitolato Brigáda zpívá (La brigata canta), di chiaro stampo di propaganda del regime, adesso offerto da qualche negozio di libri usati a 2-3 euro, come materiale... (continua)
VARŠAVJANKA
(continua)
inviata da Boreč (and Stanislava) 5/10/2021 - 15:27
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Blues o hvězdě

Blues o hvězdě
[1987]
Testo e musica di Petr Rimsky
Dal "Edice Dostavník 42"
Da Blues o hvězdě
Včera cestou z hospody jsem viděl, jak padá hvězda
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 17/9/2021 - 21:59
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Nikdy nekončící milost

Kapela Elementum
Nikdy nekončící milost
Nikdy nekončící milost brány srdcí otvírá,
(continua)
inviata da krzyś Ѡ 11/8/2021 - 01:52
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Гимн Международного Союза Студентов

Гимн Международного Союза Студентов
HYMNA MEZINÁRODNÍHO SVAZU STUDENTSTVA
(continua)
inviata da Борец(╹◡╹) 9/7/2021 - 03:32
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Synonymická

Synonymická
(1979)
parole e musica Karel Kryl
album Karavana mraků (La carovana delle nuvole)

In ogni stato totalitario esiste una polizia segreta quale strumento di controllo sulle vite della popolazione. La Cecoslovacchia comunista non poteva essere un'eccezione. La Státní bezpečnost, ovvero Sicurezza di Stato, nota con l'acronimo StB (da qui la denominazione colloquiale dei suoi membri “estébáci“), è stata fondata già nel 1945, quindi subito dopo la guerra e ben prima del cosiddetto “Febbraio vittorioso” (nome con cui il regime si riferiva alla propria presa di potere nel febbraio 1948). Presto è stata dominata dal Partito comunista cecoslovacco ed è servita come mezzo per la conquista del potere. Ufficialmente faceva parte di un corpo più vasto delle forze dell'ordine (SNB), era diretta dal Ministero dell'Interno e riceveva ordini direttamente dall'apparato del partito al potere.

Durante gli... (continua)
Armáda míru proudí ulicemi,
(continua)
inviata da Stanislava 25/6/2021 - 17:10
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Pochod Gustapa

Pochod Gustapa
Un'altra canzone dell'album Rakovina di Karel Kryl

L'espressione Gustapo è un incrocio di parole: da una parte (come è intuibile) ricorda la Gestapo, la “u” invece è con ogni probabilità un riferimento a Gustáv Husák, un funzionario diventato nel 1969 segretario generale del Partito comunista cecoslovacco, sostituendo in questa carica Alexander Dubček e segnando una cesura definitiva con le speranze della Primavera di Praga. Dal 1975 sarà anche presidente della repubblica fino a dicembre 1989, pochi giorni dopo la Rivoluzione di velluto.
Nad mozkem poslušnost a nad rozumem víra
(continua)
inviata da Stanislava 16/6/2021 - 17:39
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Us emene lääre Gygechaschte

Us emene lääre Gygechaschte


All'inizio del video della versione ceca, Jan Řepka intona il motivo più celebre della Vltava (Moldava) di Bedřich Smetana. Anche al principio della canzone originale di Mani Matter pare evidente l'ispirazione a questo componimento, ma non ne trovo conferma scritta da nessuna parte. Tornerebbe però con il discorso scritto nell'introduzione a questa pagina, cioè come richiamo del repertorio dei vari suonatori di strada, di provenienza centro-europea e non solo...
O PRÁZDNÉM HOUSLOVÉM FUTRÁLU
(continua)
inviata da Stanislava 16/4/2021 - 10:43
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Baborcká Němkyně

anonimo
Baborcká Němkyně
Ricordo che volevo raccontare la storia di questa canzone già qualche anno fa, poi l'ho lasciata da parte. In fondo, pensavo, non è una canzone contro la guerra. Ad ascoltarla, è una semplice canzone popolare di tematiche amorose, come ce ne sono a bizzeffe in ogni località del mondo, in ogni lingua e dialetto. Come mai allora mi è tornata in mente ora?

Le canzoni, a volte, fanno paura. Anche in questi giorni abbiamo sentito cose che vorremmo non sentire più. E invece ritornano sempre. Insomma, le canzoni hanno sempre fatto paura. Chiunque nella storia ha cercato di soggiogare i suoi simili, prima o poi ha dovuto fare i conti, tra le altre forme di protesta o lotta, con la poesia, la musica, l'arte. Ed è dura, lottare contro le canzoni. Ragioniamo un momento: uno che detiene il potere – che sia un dittatore, un partito politico o qualsiasi altra entità – e vuole imporre la propria immagine... (continua)
Daleko-li ty mě, Baborcká Němkyně,
(continua)
inviata da Stanislava 9/3/2021 - 12:52
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Rakovina

Rakovina
L'album Rakovina (Cancro) è il secondo album di Karel Kryl, uscito nel 1969 già in esilio in Germania. Secondo cs.wikipedia, la maggior parte delle canzoni è stata composta ancora in Cecoslovacchia nel biennio 1968-69, e rappresentano una reazione agli avvenimenti di agosto 1968. Il disco ha raggiunto la Cecoslovacchia con false copertine (sembrava un disco di musica classica) per raggirare la censura.

È uno di quegli album che, in un certo senso, si potrebbero classificare per intero come “album contro la guerra”. Ad oggi, questo sito ospita due brani dell'album: Marat ve vaně e Tak vás tu máme, bratři

Nella canzone che dà il nome all'intero album, Kryl usa il paragone di una malattia subdola per parlare dell'occupazione come di un male che si insinua nella società e la scompone in silenzio.
Zní hlasy soudních znalců a padlých andělů,
(continua)
inviata da Stanislava 3/3/2021 - 18:50
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Vzdálené výstřely

Vzdálené výstřely
Testo e musica: Vladimír Merta
brano scritto nel 1989 ed eseguito dal vivo, successivamente pubblicato nel 2011 nell'album Ponorná řeka
Vzdálené výstřely
(continua)
inviata da Stanislava 30/11/2020 - 15:06
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Bella Ciao

anonimo
Bella Ciao
55a. Sbohem má milá (Traduzione ceca letterale)
55a. Sbohem má milá (Czech literal translation)





Trascritta dal precedente video YouTube.
Transcribed from the above YouTube video.
Vzbudil jsem se jednoho rána,
(continua)
inviata da Riccardo Venturi in isolamento 14/11/2020 - 10:00
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Květy od My Lai

Květy od My Lai
1972
da un 45 giri pubblicato in Cecoslovacchia da Supraphon
Musica / Hudba / Music: Richard Kovalčík
Testo / Text / Lyrics: Vladimír Čort
Řekni, kam šlo slunce spát,
(continua)
inviata da Stanislava 8/9/2020 - 15:19
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L'estaca

L'estaca
CECO [Elena Casas Cortada - Jiří Pešek, 2019]
CZECH [Elena Casas Cortada - Jiří Pešek, 2019]

Traduzione in lingua ceca di Elena Casas Cortada e Jiří Pešek (2019). Dal blog Catalunya 2011.
Czech translation by Elena Casas Cortada and Jiří Pešek (2019). Reproduced from the blog Catalunya 2011.



L'ESTACA (1968)

"Hudba Lluíse Llacha pronikla do celého světa především díky písni L'estaca (česky: Kůl). Llach ji napsal roku 1968 jako ódu na boj za svobodu. Prostřednictvím metafory osob přivázaných ke kůlu obhajoval nutnost bojovat za svobodu v kontextu diktátorského režimu generála Franka, v přeneseném slova smyslu potom i za nezávislost Katalánska na Španělsku a Francii. Píseň se rychle stala jakousi hymnou za svobodu a symbolem boje proti útlaku a velice se zpopularizovala v celém světě. Aktuálně existuje více než 50 různých jazykových verzí této písně, v některých případech pak jde o adaptace... (continua)
KŮL
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 25/8/2020 - 17:57
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Perníková válka

Perníková válka
Un brano del cantautore ceco Vladimír Merta che è stato pubblicato nel suo primo album Ballades de Prague, uscito in Francia nel 1969.

Parole
Mraky tmavnou a ženy zavírají okna,
(continua)
inviata da Stanislava 21/8/2020 - 19:08
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Za zdí

Za zdí
Testo trovato sul web del gruppo folk punk anarchico Hledání
Postavili zeď, abychom neviděli
(continua)
inviata da Stanislava 22/7/2020 - 11:35
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Milada

Milada
Tra due giorni, il 27 giugno, ricorrono 70 anni dal giorno in cui Milada Horáková cadde vittima di un processo costruito dal regime comunista cecoslovacco e fu impiccata alle 6 del mattino nel cortile del carcere praghese Pankrác.

Milada Horáková, laureata in giurisprudenza negli anni della cosiddetta “prima repubblica” (periodo tra le due guerre), comincia a partecipare alla politica del paese costituitosi da poco. Si forma seguendo il pensiero di alcune personalità politiche di spicco di quegli anni tra cui il primo presidente T. G. Masaryk. Di importante ispirazione è per lei la collaborazione con la senatrice Františka Plamínková, paladina dei diritti delle donne e politica coraggiosa che il 14 settembre 1938 scrive una lettera aperta a Hitler accusandolo di diffondere informazioni storicamente sbagliate sulla nazione cecoslovacca. (Plamínková sarà poi internata nel campo di concentramento... (continua)
Ještě si naposledy učesala vlasy a pak
(continua)
inviata da Stanislava 25/6/2020 - 23:08
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Terezìn

Terezìn
1944

Questa poesia ci è arrivata in una copia dattiloscritta, in basso indica la data "IX.1944"
This poem is preserved in a typewritten copy. In the right corner, “IX. 1944” scritto a matita si legge:
"scritto da un bambino di 10-16 anni, dei blocchi L 318 and L 4176.”
La poesia non è firmata ma un maestro di Terezìn O. Klein, riconobbe Hanus Hachenberg come autore.

La poesia era già presente, in quanto presente nelle Songs of Children Cantata cantata in inglese, e Alla Statua dei Martiri di Gorla cantata parzialmente in italiano.
E' stata interpretata in inglese anche da Adrian Snell.
Ta troška špíny v špinavých zdech
(continua)
inviata da Dq82 12/6/2020 - 17:18
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Солдатами не рождаются

Солдатами не рождаются
Svaté místo nemůže zet prázdnotou.
(continua)
inviata da Edvard Sidoryk 12/4/2020 - 15:00
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Náměšť

Náměšť
[1973]
Parole e musica di Jaroslav Hutka
Il testo dal sito ufficiale
Presente sui diversi dischi e anche nel triplo album "Lucerna Live 1990", 2014
Krásný je vzduch
(continua)
inviata da Krzysiek 29/9/2019 - 14:53
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Bella Ciao

anonimo
Bella Ciao
55. Krásko, ahoj (Versione ceca)
55. Krásko, ahoj (Czech version)


"Per il 25 aprile di quest’anno la rubrica pillole di ceco di questo blog vi offre la traduzione ceca di Bella ciao.Traduzione che ho fatto questa settimana durante la lezione di ceco insieme alla mia insegnante." (Pillole di ceco - Edizione speciale 25 aprile 2015)
Jednoho rána jsem se probudil
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 2/9/2019 - 03:38
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Andrea

Andrea
In lingua ceca, il nome Andrea è un nome femminile. Siccome si tratta di una canzone contro la guerra con sfondo d´amore omosessuale, l´equivalente maschile si traduce "Ondřej".

V italštině je jméno "Andrea" mužského rodu. Jedná se tedy o píseň, která uctívá homosexuální lásku za období světové války.
ONDŘEJ
(continua)
inviata da Sofia Gazzi 21/7/2019 - 22:38
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Kupte si hřebeny

Kupte si hřebeny
[5.září 2011 / 5 settembre 2011 / September 5, 2011]
Parole e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel
Album / Albumi: "Tak mě tu máš" [2012]
Il testo da questa pagina
Kupte si hřebeny
(continua)
inviata da Krzysiek 30/5/2019 - 19:10
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Ach, Krieg, Krieg!

Caro B.B., mi ha incuriosito questo tuo contributo e ho fatto un po’ di ricerca nella grande rete. In effetti, come hai intuito, la versione ceca esiste, e se non ho capito male, dovrebbe essere addirittura quella originale, mentre la traduzione del testo in tedesco viene attribuita in più luoghi a Max Brod (cfr. ad esempio questo database, oppure archivio di Leoš Janáček, dove ho ritrovato entrambi i testi in tedesco da te riportati, attribuiti uno a Max Brod, l’altro a Bedřich Eben, con una sigla dt Ue (che credo si riferisca a “deutsche Übersetzung”). Infatti, si trova (anche se non facilmente) in rete anche la versione ceca (o meglio: versione nel dialetto della moravia meridionale) della raccolta di Sušil che tu menzioni (qui) e anche un paio di registrazioni su youtube, in particolare questa che nel video presenta anche lo spartito con il testo che qui trascrivo.
Ach, Krieg, Krieg!
È vero quello che scrivi riguardo alla zona della Moravia e della Boemia, fino a un secolo fa parte dell’Impero Asburgico e successivamente Austro-Ungarico, con la coseguente imposizione della lingua tedesca. Ma bisogna altrettanto ricordare che anche se le classi scolarizzate avevano una conoscenza del tedesco che veniva utilizzato anche per la redazione dei documenti ufficiali ecc., la lingua realmente usata dalla gente è sempre stata quella ceca (ovvero i suoi numerosi dialetti e varietà regionali). Esiste (e per fortuna tuttora viene tramandato) un vastissimo patrimonio culturale di quei secoli (costituito soprattutto da fiabe e canzoni popolari) interamente in ceco e nei suoi dialetti (e ad averci tempo, sai quante CCG...) A pensarci bene, la cosa non sorprende: quelle che chiamiamo canzoni popolari o folkloristiche, visto i temi che trattano, normalmente non si compongono in una lingua imposta dall’alto, bensì in una più vicina al cuore, diciamo così...
Saluti!
ACH VOJNA, VOJNA
(continua)
inviata da Stanislava 7/4/2019 - 14:56

Žalm vdov po národních zen mučednících r.1945 v Ravensbrücku

Žalm vdov po národních zen mučednících r.1945 v Ravensbrücku
[1945]
Testo e arrangiamento di Ludmila Kadlecova Peškařová (1890-1987), donna di nazionalità ceca che fu prigioniera a Ravensbrück.
Adattamento per coro femminile del Biblische Lieder op. 99 n. 7 di Antonín Dvořák (1841-1904), compositore boemo.
Testo trovato su Memoria in scena

Ludmila Kadlecova nacque a Sobotovice, vicino a Brno, nel 1890. Fece studi musicali e divenne insegnante di musica. Nel 1912 sposò Jan Peškař, un insegnante, da cui ebbe un figlio. La famiglia viveva a Rajhrad, sempre nel sud della Moravia. Nel 1939, dopo l’invasione nazista della Cecoslovacchia e la creazione del Protettorato di Boemia e Moravia, il marito di Ludmila si unì alla resistenza. Nel giugno del 1942 Jan Peškař fu arrestato nel corso dei rastrellamenti che seguirono l’assassinio del gerarca Reinhard Heydrich, avvenuto a Praga ad opera dei partigiani. Imprigionato a Brno, fu quasi subito ucciso. Un... (continua)
Bože velký, proč jsi nás opustil, v hloubi duší těžhý žal zapustil?
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 20/1/2019 - 14:30

Když jsem ležel v Terezíně

Když jsem ležel v Terezíně
[1944]
Scritta da Ilse Weber negli utltimi tempi della sua permanenza a Theresienstadt.
Melodia e testo ricostruiti da Aviva Bar-On, Kiryat Ono (Israele), e Francesco Lotoro.
Testo trovato su Memoria in scena

"Pur nel suo tragico epilogo, la storia della scrittrice, poetessa e musicista ebrea morava Ilse Weber è tra le più emozionanti e avvincenti dell’immenso patrimonio biografico di uomini e donne che hanno creato musica in cattività durante la Seconda Guerra Mondiale. Nata l’11 gennaio 1903 a Witkowitz (oggi Vítkovice v Krkonoších, Repubblica Ceca), virtuosa in numerosi strumenti musicali nonché autrice di canzoni e opere teatrali per l’infanzia, nel 1930 Ilse (il suo cognome da nubile era Herlinger) sposò Vilém Weber e si trasferì con lui a Praga. Nel 1939, durante i giorni dell’invasione tedesca di Boemia e Moravia, i coniugi Weber misero in salvo il loro figlio maggiore Hanuš trasferendolo... (continua)
Když jsem ležel v Terezíně na té dětské marodce
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 17/1/2019 - 22:23

Ravensbrück, vlasti vzdálený (Largo z IX. Symfonie “z Nového světa”)

Ravensbrück, vlasti vzdálený (Largo z IX. Symfonie “z Nového světa”)
[1945]
Testo e arrangiamento di Ludmila Kadlecova Peškařová (1890-1987), donna di nazionalità ceca che fu prigioniera a Ravensbrück.
Melodia su Largo dalla Sinfonia n. 9 di Antonín Dvořák (1841-1904), compositore boemo.
Testo trovato su Memoria in scena

Ludmila Kadlecova nacque a Sobotovice, vicino a Brno, nel 1890. Fece studi musicali e divenne insegnante di musica. Nel 1912 sposò Jan Peškař, un insegnante, da cui ebbe un figlio. La famiglia viveva a Rajhrad, sempre nel sud della Moravia. Nel 1939, dopo l’invasione nazista della Cecoslovacchia e la creazione del Protettorato di Boemia e Moravia, il marito di Ludmila si unì alla resistenza. Nel giugno del 1942 Jan Peškař fu arrestato nel corso dei rastrellamenti che seguirono l’assassinio del gerarca Reinhard Heydrich, avvenuto a Praga ad opera dei partigiani. Imprigionato a Brno, fu quasi subito ucciso. Un anno dopo anche Ludmila Peškařová... (continua)
Ravensbrück, Ravensbrück, vlasti vzdálený,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 17/1/2019 - 20:59




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