Siccome la poesia fu messa in musica nel 1923 dal grande compositore e pianista torinese Alfredo Casella (1883-1947) nella sua opera intitolata "Quattro favole romanesche di Trilussa musicate per canto e pianoforte", non credo che possa essere datata al 1930.
Infatti molte fonti la datano al 1922, raccolta poi nel volume "Le favole" (suddivise in "rimodernate" e "moderne") pubblicato effettivamente nel 1930.
beh, quando trovo un filone cerco di scandagliarlo fino al suo esaurimento... E' per questo che sono diventato ricco, lassù nel Klondike, tanti e tanti anni fa...
Comunque qui ho capito che è meglio avere una accesso/eccesso brassensiano che non uno maicolgecsoniano, n'est-ce pas?
... e ti dirò, Lorenzo, che ce n'è ancora una che vorrei proporre, ma nemmeno negli Extra, proprio tra le CCG... E' quella, bellirrima, che inizia così:
"J´ai tout oublié des campagnes
D´Austerlitz et de Waterloo
D´Italie, de Prusse et d´Espagne
De Pontoise et de Landernau
Jamais de la vie
On ne l´oubliera
La première fille
Qu´on a pris dans ses bras..."
Osa pure, ma ci vuole una bella spiegazione esauriente perche' qualcuno in Analyse Brassens scrive (credo giustamente)
D'Austerlitz et de Waterloo: "Evidemment GB parle des ses conquêtes féminines, autant de ses victoires que de ses défaites , d'où l'association aux batailles."
Già, ho letto, grazie. Allora soprassiedo, perchè mi pare che l'interpretazione della prima strofa sia davvero più "intima". Oltretutto non mi pare che ci siano state grandi campagne militari a Pontoise et de Landerneau, sicchè pare proprio che Brassens alluda tanto alle sue importanti conquiste e disfatte in amore, quanto alle donne amate en passant...
Da notare anche che Brassens cita "Landerneau" anche in un'altra canzone: A l'ombre du cœur de ma mie. Non deve stupire: Landerneau è una cittadina bretone, nel circondario di Brest, e Brassens era letteralmente innamorato della Bretagna (tanto da averci comprato una casa e da aver cominciato a imparare la lingua bretone). Inoltre, nella lingua francese, Landerneau fa parte di un paio di famosi modi dire. "Cela va faire du bruit dans Landerneau" (da Brassens "rifatto" in "grand branle-bas dans Landerneau" nel testo della canzone succitata) significa che un dato avvenimento ha suscitato grande scalpore a livello locale, ristretto (sembra che l'espressione sia derivata dai concerti di pentole, coperchi eccetera che la gente andava a fare sotto le finestre di una vedova che si era risposata troppo presto; quello che, in francese, si chiama "tintamarre"). Per esteso, "Landerneau" significa qualcosa... (Continues)
Chanson italienne – Alle fronde dei salici – Salvatore Quasimodo – 1945
Musique dei Bruno Belli, directeur artistique du choeur InCanto de Cassina de' Pecchi, Milano.
Au répertoire du choeur InCanto sous le titre “Come potevamo cantare”.
Grazie a chi ha creato questo sito e alle preziose informazioni fornite dai commenti! Studiosi della cultura napoletana come Nelson Moe hanno fatto interessanti osservazioni sulla storia di questa famosa canzone (nella sua versione originaria) facendo notare come l'enfasi sul "nero" contrapposto ai "nativi" napoletani andrebbe discussa con un occhio critico.