Restiamo umani
Parole e musica di Monica Pecorari e Stefano Fiorucci
Voce e chitarra di Stefano Filo Fiorucci
Voce e chitarra di Stefano Filo Fiorucci
Oggi non si muore lalalailailalà
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 + Filo Monilo 1/11/2011 - 17:35
Percorsi:
Vittorio Arrigoni
Musicata e interpretata da Diamanda Galás nelle sue Songs of Exile, arriva sulle CCG la più famosa poesia di Paul Celan: Todesfuge. Una tragica riflessione sui campi di sterminio, e una delle più importanti pagine degli ultimi tempi con traduzioni in quasi 30 lingue.
Riccardo Venturi 1/11/2011 - 16:49
Vai soldato vai
Eu estava em alerta, também eu um soldado, assustado
(continua)
(continua)
inviata da Claudia Panizza 1/11/2011 - 16:32
Οι Ελεύθεροι Πολιορκημένοι
Trovata un'ed. integrale con Garganourakis e introduzione di Yannis Markopoulos:
Gian Piero Testa 1/11/2011 - 11:17
Corri corri
Un ragazzo ed una ragazza si innamorano, concepiscono un figlio
e vogliono vivere una vita insieme serena, come tutti.
Le due famiglie sono però di differenti religioni e costringono i ragazzi a fuggire
lontano dal luogo che li ha visti crescere
e vogliono vivere una vita insieme serena, come tutti.
Le due famiglie sono però di differenti religioni e costringono i ragazzi a fuggire
lontano dal luogo che li ha visti crescere
Corri corri corri ancora
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 1/11/2011 - 11:15
O Gorizia, tu sei maledetta
anonimo
La versione ebraica non è la traduzione del testo italiano, ma una canzone da me scritta, per la stessa melodia, poco dopo un servizio di riserva in Libano. Tale periodo è narrato nelle Avventure Libanesi.
הנוסח העברי חובר אחרי שרות מילואים בלבנון, ואינו תרגום של המקור. השיר המקורי חובר ע"י חייל אלמוני בעת מלחמת העולם הראשונה, והפך לאחד השירים המפורסמים ביותר של האנרכיסטים, מתנגדי המלחמה.
הגרסה העברית מדברת על תקופה אחרת, אך הלחן והנושא זהים
Parole: Autore ignoto
Musica: Autore ignoto
Ebraico: Daniel Shalev
dal sito di Daniel Shalev
הנוסח העברי חובר אחרי שרות מילואים בלבנון, ואינו תרגום של המקור. השיר המקורי חובר ע"י חייל אלמוני בעת מלחמת העולם הראשונה, והפך לאחד השירים המפורסמים ביותר של האנרכיסטים, מתנגדי המלחמה.
הגרסה העברית מדברת על תקופה אחרת, אך הלחן והנושא זהים
Parole: Autore ignoto
Musica: Autore ignoto
Ebraico: Daniel Shalev
dal sito di Daniel Shalev
לבנון היפה, את שותקת,
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 1/11/2011 - 10:03
Calma calma!
Parole di Dario Fo, musica di Sergio Lodi.
Da Ci ragiono e canto [1966]
Da Ci ragiono e canto [1966]
Calma, calma! Avete ragione,
(continua)
(continua)
inviata da DoNQuijote82 1/11/2011 - 00:10
Poca terra
Parole di Dario Fo, musica di Sergio Lodi.
Da Ci ragiono e canto [1966]
Da Ci ragiono e canto [1966]
Poca terra, tante pietre
(continua)
(continua)
inviata da DoNQuijote82 1/11/2011 - 00:05
(Se questo) è un uomo
Sulla poesia di Primo Levi, si veda Se questo è un uomo dei Karadell
Voi che nel vostro terrore
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 31/10/2011 - 22:49
Percorsi:
Campi di sterminio
Lettre de Marienborn
Lettre de Marienborn
Canzone française – Lettre de Marienborn – Marco Valdo M.I. – 2011
Histoires d'Allemagne 50
Au travers du kaléidoscope de Günter Grass. : « Mon Siècle » (Mein Jahrhundert, publié à Göttingen en 1999 –
l'édition française au Seuil à Paris en 1999 également) et de ses traducteurs français : Claude Porcell et Bernard Lortholary.
Mil neuf cent cinquante et un, cette fois, la narratrice, car c'est une narratrice, une femme d'ouvrier comme l'était Bertha, écrit une lettre de Marienborn.
C'est très étrange comme titre, il me rappelle le titre d'un roman de Robbe-Grillet, à moins que ce ne soit un film de Resnais... je ne sais plus.
En fait, ce sont les deux à la fois et ce qui t'en a fait ressouvenir, ce doit être l'allitération, la cadence, il y a en effet comme une vague ressemblance avec L'Année Dernière à Marienbad. Cela dit, ça n'a rien à voir. Comme je te le... (continua)
Canzone française – Lettre de Marienborn – Marco Valdo M.I. – 2011
Histoires d'Allemagne 50
Au travers du kaléidoscope de Günter Grass. : « Mon Siècle » (Mein Jahrhundert, publié à Göttingen en 1999 –
l'édition française au Seuil à Paris en 1999 également) et de ses traducteurs français : Claude Porcell et Bernard Lortholary.
Mil neuf cent cinquante et un, cette fois, la narratrice, car c'est une narratrice, une femme d'ouvrier comme l'était Bertha, écrit une lettre de Marienborn.
C'est très étrange comme titre, il me rappelle le titre d'un roman de Robbe-Grillet, à moins que ce ne soit un film de Resnais... je ne sais plus.
En fait, ce sont les deux à la fois et ce qui t'en a fait ressouvenir, ce doit être l'allitération, la cadence, il y a en effet comme une vague ressemblance avec L'Année Dernière à Marienbad. Cela dit, ça n'a rien à voir. Comme je te le... (continua)
Madame VW, pourquoi ne réponds-tu pas ?
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 31/10/2011 - 19:26
Almirante
Grande Vauro!
O vediamo se donn'Assunta farà sequestrare anche questo...
O vediamo se donn'Assunta farà sequestrare anche questo...
Riccardo Venturi 31/10/2011 - 18:28
25 febbraio 1944
[9 gennaio 1946]
Parole di Primo Levi, dalla raccolta poetica “Ad Ora Incerta” pubblicata nel 1984.
Musica di Simon Bainbridge, compositore inglese. (The Lied, Art Song and Choral Texts Archive)
Il 25 febbraio 1944 è la data dell’ingresso di Levi nel campo di prigionia di Buna-Monowitz (Auschwitz III).
Parole di Primo Levi, dalla raccolta poetica “Ad Ora Incerta” pubblicata nel 1984.
Musica di Simon Bainbridge, compositore inglese. (The Lied, Art Song and Choral Texts Archive)
Il 25 febbraio 1944 è la data dell’ingresso di Levi nel campo di prigionia di Buna-Monowitz (Auschwitz III).
Vorrei credere oltre,
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 31/10/2011 - 13:57
Percorsi:
Campi di sterminio
Il tramonto di Fossoli
[7 febbraio 1946]
Parole di Primo Levi, dalla raccolta poetica “Ad Ora Incerta” pubblicata nel 1984.
Musica di Simon Bainbridge, compositore inglese. (The Lied, Art Song and Choral Texts Archive)
A Fossoli, in Emilia, c’era un campo nazifascista di prigionia e transito per gli ebrei e gli oppositori politici. Levi vi fu internato dopo la sua cattura in Val D’Aosta, dove si era appena unito ad un gruppo di partigiani. Da Fossoli fu poi destinato al campo di Buna-Monowitz (Auschwitz III).
Le “parole del vecchio poeta” citate sono quelle di Catullo dal suo celebre quinto Carme:
Parole di Primo Levi, dalla raccolta poetica “Ad Ora Incerta” pubblicata nel 1984.
Musica di Simon Bainbridge, compositore inglese. (The Lied, Art Song and Choral Texts Archive)
A Fossoli, in Emilia, c’era un campo nazifascista di prigionia e transito per gli ebrei e gli oppositori politici. Levi vi fu internato dopo la sua cattura in Val D’Aosta, dove si era appena unito ad un gruppo di partigiani. Da Fossoli fu poi destinato al campo di Buna-Monowitz (Auschwitz III).
Le “parole del vecchio poeta” citate sono quelle di Catullo dal suo celebre quinto Carme:
“Soles occidere et redire possunt
nobis cum semel occidit breuis lux
nox est perpetua una dormienda”
nobis cum semel occidit breuis lux
nox est perpetua una dormienda”
Io so cosa vuol dire non tornare.
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 31/10/2011 - 13:55
Percorsi:
Campi di sterminio
Il canto del corvo
[9 gennaio 1946]
Parole di Primo Levi, dalla raccolta poetica “Ad Ora Incerta” pubblicata nel 1984.
Musica di Simon Bainbridge, compositore inglese. (The Lied, Art Song and Choral Texts Archive)
Nel bestiario poetico di Primo Levi il corvo, l’uccello del malaugurio per antonomasia, è colui che porta la “mala novella”, l’annuncio della Shoah come antitesi dell’Annunciazione evangelica.
Parole di Primo Levi, dalla raccolta poetica “Ad Ora Incerta” pubblicata nel 1984.
Musica di Simon Bainbridge, compositore inglese. (The Lied, Art Song and Choral Texts Archive)
Nel bestiario poetico di Primo Levi il corvo, l’uccello del malaugurio per antonomasia, è colui che porta la “mala novella”, l’annuncio della Shoah come antitesi dell’Annunciazione evangelica.
"Sono venuto di molto lontano
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 31/10/2011 - 13:54
Percorsi:
Campi di sterminio
Lunedì
[17 gennaio 1946]
Parole di Primo Levi, dalla raccolta poetica “Ad Ora Incerta” pubblicata nel 1984.
Musica di Simon Bainbridge, compositore inglese. (The Lied, Art Song and Choral Texts Archive)
Poesia con cui Levi rievoca il viaggio in tradotta cominciato il 22 febbraio 1944, quando dal campo di transito di Fossoli fu trasferito a quello di Buna-Monowitz.
Parole di Primo Levi, dalla raccolta poetica “Ad Ora Incerta” pubblicata nel 1984.
Musica di Simon Bainbridge, compositore inglese. (The Lied, Art Song and Choral Texts Archive)
Poesia con cui Levi rievoca il viaggio in tradotta cominciato il 22 febbraio 1944, quando dal campo di transito di Fossoli fu trasferito a quello di Buna-Monowitz.
Che cosa è più triste di un treno?
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 31/10/2011 - 13:52
Percorsi:
Campi di sterminio
Attesa
[2 gennaio 1949]
Parole di Primo Levi, dalla raccolta poetica “Ad Ora Incerta” pubblicata nel 1984.
Musica di Simon Bainbridge, compositore inglese. (The Lied, Art Song and Choral Texts Archive)
L’esperienza dello Sterminio non fu per Levi, così come per altri sopravvissuti, inenarrabile, ma incancellabile sì. E tutta la vita inaspettatamente ritrovata sarà segnata dall’attesa che quell’orrore si ripresenti…
Parole di Primo Levi, dalla raccolta poetica “Ad Ora Incerta” pubblicata nel 1984.
Musica di Simon Bainbridge, compositore inglese. (The Lied, Art Song and Choral Texts Archive)
L’esperienza dello Sterminio non fu per Levi, così come per altri sopravvissuti, inenarrabile, ma incancellabile sì. E tutta la vita inaspettatamente ritrovata sarà segnata dall’attesa che quell’orrore si ripresenti…
Questo è tempo di lampi senza tuono,
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 31/10/2011 - 13:51
Percorsi:
Campi di sterminio
Buna
[28 dicembre 1945]
Parole di Primo Levi, dalla raccolta poetica “Ad Ora Incerta” pubblicata nel 1984.
Musica di Simon Bainbridge, compositore inglese. (The Lied, Art Song and Choral Texts Archive)
Parole di Primo Levi, dalla raccolta poetica “Ad Ora Incerta” pubblicata nel 1984.
Musica di Simon Bainbridge, compositore inglese. (The Lied, Art Song and Choral Texts Archive)
Piedi piegati e terra maledetta
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 31/10/2011 - 13:50
Percorsi:
Campi di sterminio
29 ottobre: Da trent'anni ci ha lasciati Georges Brassens. 30 ottobre: cent'anni dal gesto del soldato Masetti. Lontani nel tempo e nelle rispettive vite, ma uniti nel dire NO al militarismo. Li vogliamo ricordare assieme.
Riccardo Venturi 31/10/2011 - 09:23
Visca la llibertat
Album: VISCA LA LLIBERTAT (2000)
amb Pascal Comelade
amb Pascal Comelade
Visca la llibertat.
(continua)
(continua)
29/10/2011 - 15:34
Skarabiniere!
A parte la questione antiproibizionista, che forse non c'azzecca molto con questo sito, è pur sempre una canzone sulla galera, anzi di come sia facile finire in galera per i poveri cani... e poi si sa che fine si può fare.
Forse è più famosa nella versione dei Radici nel Cemento
2004
Ancora non è finita
Forse è più famosa nella versione dei Radici nel Cemento
2004
Ancora non è finita
Sparpagliati sul selciato
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 29/10/2011 - 10:26
Percorsi:
Dalle galere del mondo
L'arcusgi di Pasquale
[2005]
Testo e musica: L'Arcusgi
Lyrics and Music: L'Arcusgi
Paroles et Musique: L'Arcusgi
Album: L'Arcusgi di Pasquale
L'Arcusgi
Jean-Pierre Bonci
Jean-Christophe Bastiani
Louis Franceschi
Pierre Bracci
Anthony Battesti
Nicolas Giustiniani
Guillaume Savelli
Jean-Marc Camurati
Laurent Ducatillon
Mathieu Camurati
Jean-Paul Peretti
"Pilou" Barque
La canzone, pubblicata nel 2005, ha come tema i duemila Archibugieri di Pasquale che l'otto maggio del 1769 cercarono di sbarrare il passo ai cinquemila francesi inviati in Corsica per stroncare la resistenza di Paoli, Generale della Nazione e Babbu di a Patria, ed occuparla in via definitiva. La campagna risultò decisiva per permettere ai francesi di concretizzare ambizioni politiche e strategiche che a Parigi erano sul tavolo da più di settant'anni. [INSCO]
“La Corsica era dominata dalla Repubblica di Genova fin dal... (continua)
Testo e musica: L'Arcusgi
Lyrics and Music: L'Arcusgi
Paroles et Musique: L'Arcusgi
Album: L'Arcusgi di Pasquale
L'Arcusgi
Jean-Pierre Bonci
Jean-Christophe Bastiani
Louis Franceschi
Pierre Bracci
Anthony Battesti
Nicolas Giustiniani
Guillaume Savelli
Jean-Marc Camurati
Laurent Ducatillon
Mathieu Camurati
Jean-Paul Peretti
"Pilou" Barque
La canzone, pubblicata nel 2005, ha come tema i duemila Archibugieri di Pasquale che l'otto maggio del 1769 cercarono di sbarrare il passo ai cinquemila francesi inviati in Corsica per stroncare la resistenza di Paoli, Generale della Nazione e Babbu di a Patria, ed occuparla in via definitiva. La campagna risultò decisiva per permettere ai francesi di concretizzare ambizioni politiche e strategiche che a Parigi erano sul tavolo da più di settant'anni. [INSCO]
“La Corsica era dominata dalla Repubblica di Genova fin dal... (continua)
Hè u principiu di maghju
(continua)
(continua)
inviata da Io non sto con Oriana 29/10/2011 - 09:39
Percorsi:
Corsica: colonialismo, repressione e lotta, Ponti
Via Tibaldi
[1971]
Scritta e cantata da Franco Trincale
Album: Trincale 4 - Canzone Nostra
Franco Trincale e la sua fuoriuscita dal PCI in seguito ai fatti di via Tibaldi.
F.T.: "Sinceramente io diffido di una situazione che nasce dal trascinamento populistico dell'artista. Io non mi reputo un artista.. perché sono solo un uomo che canta e che ha maturato certe idee.. E spesso il mio percorso si può identificare con certe idee di partito. Sono conscio di questo e accetto anche di diventarne strumento, ma con il rischio poi di dovere accettare certi compromessi. Che se non accetti vieni tagliato fuori, ed è per questo che mi ha fatto uscire dal PCI. C'erano certi compagni che telefonavano alla federazione e mi sconsigliavano: dicevano che ero brigatista, o addirittura fascista..
D: Ti eri reso conto che il partito andava al di là degli interessi degli operai, e del suo potenziale elettorato…
F.T.:... (continua)
Scritta e cantata da Franco Trincale
Album: Trincale 4 - Canzone Nostra
Franco Trincale e la sua fuoriuscita dal PCI in seguito ai fatti di via Tibaldi.
F.T.: "Sinceramente io diffido di una situazione che nasce dal trascinamento populistico dell'artista. Io non mi reputo un artista.. perché sono solo un uomo che canta e che ha maturato certe idee.. E spesso il mio percorso si può identificare con certe idee di partito. Sono conscio di questo e accetto anche di diventarne strumento, ma con il rischio poi di dovere accettare certi compromessi. Che se non accetti vieni tagliato fuori, ed è per questo che mi ha fatto uscire dal PCI. C'erano certi compagni che telefonavano alla federazione e mi sconsigliavano: dicevano che ero brigatista, o addirittura fascista..
D: Ti eri reso conto che il partito andava al di là degli interessi degli operai, e del suo potenziale elettorato…
F.T.:... (continua)
O compagno lo sai che oggi
(continua)
(continua)
inviata da giorgio 29/10/2011 - 08:31
×