visto che non lo ha ancora fatto nessuno, vorrei rispondere al post precedente ed in particolare cito: "w qualsiasi cosa faccia male", quindi anche w la guerra, la violenza? e poi "w la droga e il fumo", ma lo sai chi ci guadagna su l'oppio afghano o la coca colombiana? non certo i contadini che li coltivano, ma scommetto che non ci pensi quando ti droghi per "alienarti" dal mondo e sentirti bene, non pensi ha chi è stato sfruttato per la coltivazione e a chi ci ha guadagnato sopra. Pensi che dietro una partita di coca ci sia una coperativa del commercio equo? bè ti sbagli! e mi sa che hai anche sbagliato sito, per un post tanto stupido. Anarchia non vuol dire fregarsene del resto del mondo (rimando al film "Sacco e Vanzetti") Viva la vida.
Posso ricordare il fantastico commento in spagnolo maccheronico di Sabina Guzzanti quando impersonava Che Guevara?
Che cosa pensa di una grande chiesa che parte da Che Guevara e arriva fino a Madre Teresa?
"Creo que... por una iglesia tan grande necesitamos una bomba MUY GRANDE!"
In questa pagina è contenuta un'affermazione non propriamente lusinghiera verso Luciano Pavarotti ("nonostante la parte di Pavarotti"), il tenore lirico scomparso proprio oggi 6 settembre 2007 all'età di 71 anni. Ovviamente nessuno vuole mettere in questione le grandi capacità vocali dell'artista scomparso, sebbene a nostro più che modesto parere egli non sia stato affatto il "più grande", come si legge spesso oggi (si pensi soltanto a Giuseppe Di Stefano). Se non il più grande, senz'altro il più mediatizzato; sicuramente Pavarotti ha saputo gestire la propria immagine e la propria attività in maniera mirabilmente efficiente. Ne sono testimonianze tutte le tonnellate di cordogli che si stanno riversando in queste ore, in primis quelle di George Bush (notissimo intenditore di lirica e di musica in genere; con questo si spiegano senz'altro le centinaia di canzoni assai affettuose che gli sono... (continua)
Riccardo Venturi 6/9/2007 - 16:58
Nonostante si cerchi sempre la perfezione...
Quel richiamo all'amore così forte... così penetrante... è forse il più bello che io ricordo...
Se la critica avesse più gusto e meno giudizio... forse avrebbe meno presunzione... e più realismo...
cordialità!
Ne critiche ne lodi..descrivo quello che mi è successo...Pensate...solo oggi per la prima volta ho sentito questa canzone..mi intendo di lirica..non sono mai andato matto per Pavoroti...Con questo pezzo mi son messo a piangere..non mi era mai capitato..Grazie Luciano.
Ringrazio Riccardo per le parole sagge che accompagnano questa canzone. Io sono una di quelle che si oppone alla pena di morte ma non all'aborto. E se io sono contraddittoria, lo è anche la santa madre chiesa che si oppone a quelli che chiama "provvedimenti legislativi contro la vita" come aborto ed eutanasia, ma non tira fuori la voce per protestare contro la pena capitale, anzi, l'ammette pure nel catechismo.Fatemi capire: se le sperimentazioni su un embrione o un aborto sono provvedimenti contro lavita, tirare il collo a un uomo o imbottirlo di veleno cos'è, un regalo di Natale?
silvia 5/9/2007 - 20:52
Sono io che ringrazio te, Silvia, per queste tue parole. Tanto più che, è storia di questi giorni, gli attacchi alla 194 tornano a farsi tambureggianti per mano del bollettino della CEI, l'Avvenire (sì, sarebbe proprio un bell'"avvenire" ciò che ci prospettano questi bei personaggi). Il tutto, ovviamente, situato nell'ambito del mortifero familismo "bipartisan" che ammorba questo paese (e vi sarebbe un po' da discutere sul fatto che gli adepti di codesto becero familismo sono in gran parte gli stessi sostenitori del "lavoro flessibile" ed altre cosine del genere che, di fatto, riducendo un paese intero al precariato impediscono a una generazione intera di formarsela, una famiglia). Mi piacerebbe che questa pagina diventasse una vera pagina di opposizione a tutte queste cose, con decine, centinaia di donne come te pronte a levare la propria voce. Lo spazio è libero, basta avere la voglia di utilizzarlo. Saluti cari, Silvia. [RV]
6 settembre 2007 Si vedano le Note alla traduzione
I link diretti rimandano alle canzoni di Jean Ferrat cui si fa allusione nel testo, e a "Estadio Chile" di Víctor Jara.
Durante il festival Lollapalooza 2007, tenuto credo agli inizi di agosto, i Pearl Jam hanno inserito un brano di "Another brick in the wall" alla fine di "Daughter" e Vedder ha cambiato due strofe: al posto di"Ehy, teacher, leave those kids alone" ha cantato "George Bush, leave this world alone" e "George Bush, find yourself another home" ("George Bush, lascia in pace questo mondo" e "George Bush, trovati un'altra casa").
Il brano è stato censurato da AT&T che lo trasmetteva online, ed è successo un macello, tanto che il provider ha dovuto chiedere scusa.
Vedi questo articolo su "La Stampa".
Il brano censurato è comunque visibile su YouTube e in questo blog
Maria Cristina 5/9/2007 - 11:03
Sulla censura a Vedder, altro video daYouTube , caricato credo dagli stessi Pearl Jam, con il "ritaglio" censurato e quello originale (1 minuto e mezzo circa).
Molto bella anche la risposta dei PJ, che parte dall'episodio della censura per arrivare alla neutralità della rete, sul loro sito
La seguente versione thailandese proviene da questo forum musicale (messaggio n° 12114). L'improvvisato traduttore non ha però saputo rendere alcune parole del testo originale (o le ha lasciate in inglese volutamente?) The following Thai version is reproduced from this music forum (message nr. 12114). The ready-made translator, however, wasn't able to translate some words of the original lyrics (or did he leave them in English willingly?)