Adagio napoletano
Si tratta di una poesia recitata in coppia con Lina Sastri.
No, nun 'e state a sentere 'e canzone
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envoyé par Alberto Scotti 16/9/2024 - 16:33
Medaglia d'oro
Vintiquatt'anne, prufessore 'e scola
(continuer)
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envoyé par Alberto Scotti 9/9/2024 - 17:47
A n'ammore sperduto
[2024]
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel:
Canio Loguercio
La canzone
La canzone è stata realizzata nel carcere femminile di Pozzuoli. Segue il commento dell’autore.
Le canzoni sono compagne di vita. Raccontano storie, dolori e speranze che sembrano appartenere ad ognuno di noi. Questo brano, dedicato a “un amore disperso”, ci porta in fondo al mare o in volo, in un altrove dove un giorno quell’amore potremmo forse ritrovarlo.
È un canto che scava nei versi di canzoni classiche napoletane e prefigura spazi di libertà intimi che solo una passione profonda ci può restituire.
Ho provato una grande emozione nel condividere questo sguardo sull’amore e sulla lontananza con alcune detenute del Carcere di Pozzuoli. Hanno reso intenso e reale un sentimento che, senza di loro, non avrei mai saputo descrivere con tale forza espressiva.
Ho chiesto inoltre... (continuer)
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel:
Canio Loguercio
La canzone
La canzone è stata realizzata nel carcere femminile di Pozzuoli. Segue il commento dell’autore.
Le canzoni sono compagne di vita. Raccontano storie, dolori e speranze che sembrano appartenere ad ognuno di noi. Questo brano, dedicato a “un amore disperso”, ci porta in fondo al mare o in volo, in un altrove dove un giorno quell’amore potremmo forse ritrovarlo.
È un canto che scava nei versi di canzoni classiche napoletane e prefigura spazi di libertà intimi che solo una passione profonda ci può restituire.
Ho provato una grande emozione nel condividere questo sguardo sull’amore e sulla lontananza con alcune detenute del Carcere di Pozzuoli. Hanno reso intenso e reale un sentimento che, senza di loro, non avrei mai saputo descrivere con tale forza espressiva.
Ho chiesto inoltre... (continuer)
E i cantə, cantə semp’a stessa canzone ‘e ‘na specie d’ammore sperduto…
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Gullotta 28/7/2024 - 11:08
Parcours:
Des prisons du monde
E mmo’
[2021]
Testo / Lyrics / Paroles / Sanat:
Raffaele Bruno
Musica / Music / Musique / Sävel:
Emanuele Giovanni Aprile, M. Capone, E. Colursi, M. De Vita
* Il film è un docu-drama che descrive la recita del Giulio Cesare affidata a dei detenuti della sezione Alta Sicurezza del carcere di Rebibbia. Emerge la continuità tra vite ordinarie, storie criminali e Storia . Il film vinse l’Orso d’oro al festival di Berlino del 2012 con otto candidature al David di Donatello del 2012.
La canzone è stata prodotta dal collettivo “Gli Ultimi saranno” sul tema della reclusione. Nell’ambito di una campagna di sensibilizzazione di istituzioni e società civile sul tema dell'attività creativa in carcere sono state coinvolte 15 strutture carcerarie in una ventina di eventi.
[Riccardo Gullotta]
Testo / Lyrics / Paroles / Sanat:
Raffaele Bruno
Musica / Music / Musique / Sävel:
Emanuele Giovanni Aprile, M. Capone, E. Colursi, M. De Vita
* Il film è un docu-drama che descrive la recita del Giulio Cesare affidata a dei detenuti della sezione Alta Sicurezza del carcere di Rebibbia. Emerge la continuità tra vite ordinarie, storie criminali e Storia . Il film vinse l’Orso d’oro al festival di Berlino del 2012 con otto candidature al David di Donatello del 2012.
La canzone è stata prodotta dal collettivo “Gli Ultimi saranno” sul tema della reclusione. Nell’ambito di una campagna di sensibilizzazione di istituzioni e società civile sul tema dell'attività creativa in carcere sono state coinvolte 15 strutture carcerarie in una ventina di eventi.
[Riccardo Gullotta]
Quann' erə criaturə (continuer)
envoyé par Riccardo Gullotta 20/7/2024 - 11:50
Parcours:
Des prisons du monde
Guardo il mare
[2015]
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel:
Enzo Gragnaniello
Album: Misteriosamente
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel:
Enzo Gragnaniello
Album: Misteriosamente
Guardo il mare
(continuer)
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envoyé par Riccardo Gullotta 17/7/2024 - 11:11
Parcours:
Guerre à la Terre
Lo chiamavano vient' 'e terra
[2019]
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel:
Enzo Gragnaniello
Album: Lo Chiamavano Vient' 'e terra
Enzo ha inseguito da sempre la sua indole libera, senza mediazioni né compromessi. Parla d’amore, di fede, di umanità e delinquenza, di ignoranza, di luce e di buio, parla di vita ma la semplicità apparente dei suoi versi svela frase dopo frase verità profonde disegnando una possibile salvezza. Lo Chiamavano vient’ ‘e terra (Arealive – distribuzione Warner Music Italy) è un raccolta di brani prodotti e arrangiati dal cantautore napoletano già tre volte vincitore della “Targa Tenco” e reduce dai riconoscimenti per la colonna sonora del film “Veleno”, del brano “Vasame” incluso nella colonna sonora di “Napoli velata” di Ferzan Ozpetek. È un album che rivela intime realtà e disegna con prorompenti atmosfere mediterranee, mescolate con grande maestria alla tradizione melodica partenopea, l’esistenza di un sogno incompiuto, quello della bellezza, che salverà il mondo.[Anna Stromillo]
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel:
Enzo Gragnaniello
Album: Lo Chiamavano Vient' 'e terra
Enzo ha inseguito da sempre la sua indole libera, senza mediazioni né compromessi. Parla d’amore, di fede, di umanità e delinquenza, di ignoranza, di luce e di buio, parla di vita ma la semplicità apparente dei suoi versi svela frase dopo frase verità profonde disegnando una possibile salvezza. Lo Chiamavano vient’ ‘e terra (Arealive – distribuzione Warner Music Italy) è un raccolta di brani prodotti e arrangiati dal cantautore napoletano già tre volte vincitore della “Targa Tenco” e reduce dai riconoscimenti per la colonna sonora del film “Veleno”, del brano “Vasame” incluso nella colonna sonora di “Napoli velata” di Ferzan Ozpetek. È un album che rivela intime realtà e disegna con prorompenti atmosfere mediterranee, mescolate con grande maestria alla tradizione melodica partenopea, l’esistenza di un sogno incompiuto, quello della bellezza, che salverà il mondo.[Anna Stromillo]
Lo chiamavanə vient’e terra
(continuer)
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envoyé par Riccardo Gullotta 18/6/2024 - 18:49
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La attribuisco arbitrariamente a Massimo Ferrante, da cui l'ho ascoltata ieri al De Martino e che ne ha incisa una versione bellissima, ma l'hanno cantata tanti altri tra cui il Gruppo Operaio E Zézi.
La trascrizione del testo l'ho trovata su questo blog ma l'ho un po' adattata all'interpretazione di Massimo Ferrante (che comunque essendo calabrese e non napoletano canta qualche parola in modo diverso, per esempio cuntare e non cuntà).
La canzone è sicuramente da inserire qui perché nonostante la storia molto cruda che racconta, il lieto fine porta un messaggio indubbiamente di accettazione delle differenze e di tolleranza.
All’intelligenza brutale e allo sguardo disincantato dei bambini non puoi scappare: se per loro è normale accettare che esista un uomo con due teste, dall’altro ti deridono e ti dicono “Ma come, un uomo con due teste? Mica esiste!“. Ed è questa... (continuer)