Keçê Kurdan
IRAN: CINQUE PRIGIONIERE POLITICHE RIFIUTANO IL CONFRONTO CON IL PROCURATORE PER PROTESTARE CONTRO LE CONDANNE A MORTE
Gianni Sartori
Mentre decine di organizzazioni di difesa dei diritti umani chiedono l'annullamento della condanna a morte per Pexşan Ezîzî, la prigioniera curda - insieme ad altre quattro compagne detenute a Evin - rifiuta di testimoniare davanti al procuratore. Come protesta per le condanna a morte inflitte ai prigionieri politici.
Narges Mohammadi, prigioniera politica e Premio Nobel per la Pace per il suo impegno in difesa dei Diritti umani, ha dichiarato che il procuratore del carcere di Evin, il 9 settembre avrebbe voluto interrogare cinque prigioniere (inclusa Narges). Ma la sua richiesta è stata rifiutata per protestare contro le condanne a morte.
Oltre a Werîşe Muradî, hanno rifiutato di testimoniare Werîşe Muradî, Pexşan Ezîzî, Mecbube Rezayî e Perîwş Muslimî.
In... (continuer)
Gianni Sartori
Mentre decine di organizzazioni di difesa dei diritti umani chiedono l'annullamento della condanna a morte per Pexşan Ezîzî, la prigioniera curda - insieme ad altre quattro compagne detenute a Evin - rifiuta di testimoniare davanti al procuratore. Come protesta per le condanna a morte inflitte ai prigionieri politici.
Narges Mohammadi, prigioniera politica e Premio Nobel per la Pace per il suo impegno in difesa dei Diritti umani, ha dichiarato che il procuratore del carcere di Evin, il 9 settembre avrebbe voluto interrogare cinque prigioniere (inclusa Narges). Ma la sua richiesta è stata rifiutata per protestare contro le condanne a morte.
Oltre a Werîşe Muradî, hanno rifiutato di testimoniare Werîşe Muradî, Pexşan Ezîzî, Mecbube Rezayî e Perîwş Muslimî.
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Gianni Sartori 12/9/2024 - 10:52
روسریتو
ARRESTATA NEL 2022 MENTRE SI PRODIGAVA PER SOCCORRERE I FERITI, SARA DELDAR E' MORTA A CAUSA DELLA MANCANZA DI CURE IN CARCERE
Gianni Sartori
Come denunciato dal Comité de soutien aux droits de l’homme en Iran (CSDHI, fondato venti anni fa da dissidenti e vittime della repressione in Iran rifugiati in Francia) Sara Deldar, originaria di Rasht, una prigioniera politica iraniana che aveva partecipato alle manifestazioni di massa del 2022, è deceduta in carcere per mancanza di cure adeguate.
La morte sarebbe sopraggiunta a causa delle complicazioni, tra cui una grave infezione, conseguenti alle ferite da colpi di arma da fuoco (di provenienza governativa) subite durante le proteste. La sua salute avrebbe continuato a peggiorare anche dopo essere uscita di prigione (in libertà condizionata) fino al tragico epilogo.
Infermiera di professione, era rimasta colpita mentre interveniva per soccorrere... (continuer)
Gianni Sartori
Come denunciato dal Comité de soutien aux droits de l’homme en Iran (CSDHI, fondato venti anni fa da dissidenti e vittime della repressione in Iran rifugiati in Francia) Sara Deldar, originaria di Rasht, una prigioniera politica iraniana che aveva partecipato alle manifestazioni di massa del 2022, è deceduta in carcere per mancanza di cure adeguate.
La morte sarebbe sopraggiunta a causa delle complicazioni, tra cui una grave infezione, conseguenti alle ferite da colpi di arma da fuoco (di provenienza governativa) subite durante le proteste. La sua salute avrebbe continuato a peggiorare anche dopo essere uscita di prigione (in libertà condizionata) fino al tragico epilogo.
Infermiera di professione, era rimasta colpita mentre interveniva per soccorrere... (continuer)
Gianni Sartori 11/9/2024 - 19:37
Chi di voi è Malala?
2023
Gli estremisti hanno paura dell’istruzione, dei libri e delle penne. Hanno paura del potere dell’istruzione. Hanno paura delle donne. Il potere della voce delle donne li spaventa. (Malala Yousafzai)
Il 9 ottobre del 2012, sicari talebani pakistani salirono sul bus dove si trovava Malala Yousafzai con le sue compagne di ritorno dalla scuola; non sapendo chi fosse, fecero una sola domanda: “Chi di voi è Malala?”. Ottenuta la risposta, i sicari misero in atto la punizione della "ribelle" quindicenne sparandole in testa con due colpi di pistola. Malala, pur riportando gravi ferite, sopravvisse.
Nel 2014 Malala ha vinto il Premio Nobel per la pace «per la sua lotta contro la sopraffazione dei bambini e dei giovani e per il diritto di tutti i bambini all'istruzione», diventando così la più giovane vincitrice sia del Premio Sacharov sia del Premio Nobel.
Gli estremisti hanno paura dell’istruzione, dei libri e delle penne. Hanno paura del potere dell’istruzione. Hanno paura delle donne. Il potere della voce delle donne li spaventa. (Malala Yousafzai)
Il 9 ottobre del 2012, sicari talebani pakistani salirono sul bus dove si trovava Malala Yousafzai con le sue compagne di ritorno dalla scuola; non sapendo chi fosse, fecero una sola domanda: “Chi di voi è Malala?”. Ottenuta la risposta, i sicari misero in atto la punizione della "ribelle" quindicenne sparandole in testa con due colpi di pistola. Malala, pur riportando gravi ferite, sopravvisse.
Nel 2014 Malala ha vinto il Premio Nobel per la pace «per la sua lotta contro la sopraffazione dei bambini e dei giovani e per il diritto di tutti i bambini all'istruzione», diventando così la più giovane vincitrice sia del Premio Sacharov sia del Premio Nobel.
Una domanda sola “Chi di voi è Malala?”
(continuer)
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envoyé par Dq82 12/8/2024 - 11:42
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L'un lo matin, l'aute lo vrespe,
L'aut' lo ser per colacion
Ci sono "vrespe" e "ser": in questo caso "vrespe" è "fine del pomeriggio" ("l'ora dei vespri") e "ser" è "sera": la picchia tre volte al giorno, una al mattino, l'altra nel pomeriggio (non so se avete una parola sola per "fine-del-pomeriggio", in francese non l'abbiamo!), l'altra la sera, per/come spuntino.
"De me crompar un cotilhon,": un cotilhon è una sottogonna e non c'è relazione con il francese "cotillon".
"N'auratz entà balhar las autas" = "Ne avrete per dare alle altre /che amate più di me...". "balhar" non ha niente che fare con "ballare" che si dice "dançar" (o "balar" ma non ho mai sentito dire "balar", solo nella canzone del Medio Evo "A l'entrada del temps clar"). "Balhar" (che anche si dice "bailar") vuol dire "dare".
"Estatz be suau" vuol dire "Calmati/stai zitto(a)/stai... (continuer)