L'Internationale
CREOLO MAURIZIANO / MAURITIAN CREOLE
Kreol Morisien
Versione in creolo mauriziano di Rajni Lallah
Mauritian Creole version by Rajni Lallah
2020
Kreol Morisien
Versione in creolo mauriziano di Rajni Lallah
Mauritian Creole version by Rajni Lallah
2020
La Entènasyonal
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 5/3/2024 - 11:34
Le Pays Basque
INQUIETUDINI IRRISOLTE IN EUSKAL HERRIA E CORSICA
Gianni Sartori
Domenica scorsa, 3 marzo 2024, cadeva il 48° anniversario del massacro operato dalla polizia spagnola a Vitoria-Gasteiz e costato al vita a cinque operai: Pedro Martínez, Francisco Aznar, Romualdo Barroso, José Castillo e Bienvenido Pereda.
Indetta dai sindacati ELA, LAB, ESK e Steilas (con lo slogan “Atzo eta gaur borrokan. Hacia un futuro justo’, ha raccolto la partecipazione di migliaia di persone davanti al monumento in memoria delle vittime presso la chiesa di San Francisco de Asis , il luogo in cui avvenne l’eccidio.
Quel giorno (Franco era deceduto da circa tre mesi), dopo mesi di sciopero, i lavoratori di molte fabbriche si erano riuniti nella chiesa in assemblea. La polizia prima sparò lacrimogeni in gran quantità anche dentro la chiesa, costringendoli a uscire, poi aprì il fuoco (fuego real) causando appunto cinque... (continuer)
Gianni Sartori
Domenica scorsa, 3 marzo 2024, cadeva il 48° anniversario del massacro operato dalla polizia spagnola a Vitoria-Gasteiz e costato al vita a cinque operai: Pedro Martínez, Francisco Aznar, Romualdo Barroso, José Castillo e Bienvenido Pereda.
Indetta dai sindacati ELA, LAB, ESK e Steilas (con lo slogan “Atzo eta gaur borrokan. Hacia un futuro justo’, ha raccolto la partecipazione di migliaia di persone davanti al monumento in memoria delle vittime presso la chiesa di San Francisco de Asis , il luogo in cui avvenne l’eccidio.
Quel giorno (Franco era deceduto da circa tre mesi), dopo mesi di sciopero, i lavoratori di molte fabbriche si erano riuniti nella chiesa in assemblea. La polizia prima sparò lacrimogeni in gran quantità anche dentro la chiesa, costringendoli a uscire, poi aprì il fuoco (fuego real) causando appunto cinque... (continuer)
Gianni Sartori 4/3/2024 - 20:16
O Gorizia, tu sei maledetta
anonyme
GORIZIA - Traindeville
“Le canzoni si nutrono del sangue della Storia. La Storia si nutre del sangue degli uomini. Gli uomini si nutrono del sangue delle canzoni. Questa canzone, si dice che i fanti che erano sorpresi a cantarla durante la prima guerra mondiale venivano passati per le armi. Questa canzone causò una rissa al Festival di Spoleto negli anni sessanta. Questa canzone continua ad essere cantata, a piacere e a piacerci. E continua a dispiacere a qualcuno”, così il cantautore genovese Max Manfredi a proposito di “Gorizia”, celebre canzone della tradizione anarchica e antimilitarista che la band romana Traindeville ha reinterpretato con lui in un intenso videoclip, girato in un bianco e nero spettrale dalle sapienti cineprese del collettivo Todomodo, documentaristi da sempre impegnati nel campo della Memoria.
In un momento storico in cui parlare di pace o anche solo di cessate... (continuer)
“Le canzoni si nutrono del sangue della Storia. La Storia si nutre del sangue degli uomini. Gli uomini si nutrono del sangue delle canzoni. Questa canzone, si dice che i fanti che erano sorpresi a cantarla durante la prima guerra mondiale venivano passati per le armi. Questa canzone causò una rissa al Festival di Spoleto negli anni sessanta. Questa canzone continua ad essere cantata, a piacere e a piacerci. E continua a dispiacere a qualcuno”, così il cantautore genovese Max Manfredi a proposito di “Gorizia”, celebre canzone della tradizione anarchica e antimilitarista che la band romana Traindeville ha reinterpretato con lui in un intenso videoclip, girato in un bianco e nero spettrale dalle sapienti cineprese del collettivo Todomodo, documentaristi da sempre impegnati nel campo della Memoria.
In un momento storico in cui parlare di pace o anche solo di cessate... (continuer)
Ludovica Valori 29/2/2024 - 11:06
Mediterraneo
2015
Quello che resta
Quello che resta
n mezzo al mare ora sono nessuno, (continuer)
envoyé par Dq82 28/2/2024 - 09:46
Male Mediterraneo
2023
Carico Residuale
Carico Residuale
Andare a morire
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dq82 28/2/2024 - 09:35
Take This Hammer
Album : Odetta Sings Ballads And Blues - 1956
TAKE THIS HAMMER
(continuer)
(continuer)
envoyé par Pluck 25/2/2024 - 09:44
Lampedusa blues
2016
Canzoni abusive
Canzoni abusive
Voglio dire a te giornalista (continuer)
envoyé par Dq82 24/2/2024 - 16:48
The Beaches of Lampedusa
2020
Crashing waves over the rail onto your feet but nothing to drink
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dq82 24/2/2024 - 12:33
Lampedusa
2017
Itzulika
Itzulika
Ama, oi ama, ez naiz galdua, ez naiz galdua (continuer)
envoyé par Dq82 24/2/2024 - 12:10
La leggera
anonyme
Canta, bevi e ridi, ridi (trad., canzone, Val San Martin)
Canto popolare della Val San Martin (Val Germanasca, Alpi Occidentali)
Cantato in francese, seconda lingua dei numerosi valligiani di fede valdeana e del vicino Delfinato. Un'esortazione ad assaporare la vita ogni giorno, boccone dopo boccone.
La Leggera (trad., canzone, Emilia Romagna)
Canto popolare di lotta dell'Appennino Tosco-Emiliano
Cantato in italiano, “La Leggera” è anche il nome del treno che agli inizi del '900 portava i contadini dalle montagne al lavoro stagionale in Maremma. “Leggera” era un termine dispregiativo per chiamare gli emigranti e i lavoratori stagionali poverissimi che viaggiavano senza nulla (“leggera” significa “leggero”). Siamo all'inizio delle lotte dei proletari e degli sfruttati, mentre viaggiano, cantano e sognano. Il loro sogno è una settimana lavorativa in cui nessuno lavori e tutti vengano pagati. Davvero un bel sogno.
Commence la semaine qu’en dites-vous, cher voisin
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dq82 23/2/2024 - 20:46
24 de febrièr de 2022
2024
Castèls dins la luna
Tout commence avec « 24 de Febrièr de 2022 », le 24 février 2022, début de l’invasion de l’Ukraine par la Russie. On ressent distinctement le bruit des bottes dans cette chanson, grâce à la frappe puissante de la batterie de Dimitri. Le chant joue avec les blessures de l’âme slave en occitan. “Ce jour-là, je me suis dit, s’il y avait la guerre, je n’irais pas, et pourtant mon cœur me demande de défendre la démocratie – que se passe-t-il le jour où tu te réveilles en guerre ?” explique Paulin.
Castèls dins la luna
Tout commence avec « 24 de Febrièr de 2022 », le 24 février 2022, début de l’invasion de l’Ukraine par la Russie. On ressent distinctement le bruit des bottes dans cette chanson, grâce à la frappe puissante de la batterie de Dimitri. Le chant joue avec les blessures de l’âme slave en occitan. “Ce jour-là, je me suis dit, s’il y avait la guerre, je n’irais pas, et pourtant mon cœur me demande de défendre la démocratie – que se passe-t-il le jour où tu te réveilles en guerre ?” explique Paulin.
Al fons de ieu aquesta colèra (continuer)
envoyé par Dq82 23/2/2024 - 20:35
Parcours:
Guerre en Ukraine
La guerra è iniziata
2022
Canzoni per adulti
“La guerra è iniziata” descrive l’Oscurantismo attuale politico e sociale scoperchiato dalla pandemia, la fertilità
delle destre e altro con cui fare i conti perché è in questo clima che invecchieremo nei prossimi anni.
Canzoni per adulti
“La guerra è iniziata” descrive l’Oscurantismo attuale politico e sociale scoperchiato dalla pandemia, la fertilità
delle destre e altro con cui fare i conti perché è in questo clima che invecchieremo nei prossimi anni.
Non vi siete persi niente (continuer)
envoyé par Dq82 23/2/2024 - 19:41
Parcours:
2020-2023: Chansonnier du COVID-19
Dalle belle città (Siamo i ribelli della montagna)
Dalle belle città date al nemico
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dq82 23/2/2024 - 12:43
Bella Ciao
anonyme
66a. Bella Ciao (Adattamento in napoletano di Dario Sansone in occasione dell'80° anniversario delle Quattro giornate di Napoli, 1943-2023)
66a. Bella Ciao (Neapolitan version adapted by Dario Sansone to celebrate the 80th anniversary of the Four Days of Naples, 1943-2023)
“Esistono canzoni infinite che non smettono mai di essere scritte. Bella Ciao - dichiara Dario Sansone - è una di queste. La sua storia è misteriosa e controversa, non se ne conoscono gli autori, non si hanno notizie certe e nel tempo è divenuta una canzone che appartiene al popolo ed al suo sentimento di resistenza e libertá, una canzone tinta di rosso, di vita, di morte, di amore, di passione e di questi sentimenti mi sono nutrito per la riscrittura, trasferendola nei miei giorni, nei miei suoni e nella mia lingua. Il mio è un omaggio alla resistenza della mia cittá e a quelle quattro giornate in cui Napoli con orgoglio... (continuer)
66a. Bella Ciao (Neapolitan version adapted by Dario Sansone to celebrate the 80th anniversary of the Four Days of Naples, 1943-2023)
“Esistono canzoni infinite che non smettono mai di essere scritte. Bella Ciao - dichiara Dario Sansone - è una di queste. La sua storia è misteriosa e controversa, non se ne conoscono gli autori, non si hanno notizie certe e nel tempo è divenuta una canzone che appartiene al popolo ed al suo sentimento di resistenza e libertá, una canzone tinta di rosso, di vita, di morte, di amore, di passione e di questi sentimenti mi sono nutrito per la riscrittura, trasferendola nei miei giorni, nei miei suoni e nella mia lingua. Il mio è un omaggio alla resistenza della mia cittá e a quelle quattro giornate in cui Napoli con orgoglio... (continuer)
Stammatina me so' scetato
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 22/2/2024 - 18:55
Riturnella
anonyme
--> La chanson traditionnelle par thème
C’est une chanson populaire calabraise de 16 strophes dont seules les 5 premières sont parfois interprétées ; on en trouve une interprétation presque complète dans le disque d’Eugenio Bennato, Musicanova, de 1979, à l’exception de 2 strophes que nous avons mises entre parenthèses, et par le groupe calabrais Kalamu; plus récemment on connaît l’interprétation du groupe napolitain Neapolis dans son CD Palombella. C’est probablement un des plus anciens chants populaires calabrais, chant de séparation et d’éloignement. L’émigration, c’est ce qui sépare ceux qui s’aiment, pour pouvoir travailler (ou aujourd’hui, pour survivre à la faim ou à la guerre), on doit se séparer de ceux qu’on aime. Et l’hirondelle est une allégorie de la migration. Le style rappelle celui des cantastorie, simple et obsessionnellement répétitif.Le chant a été découvert par le musicologue Antonello Ricci, qui l’apprend de Mariangela Pirito (Za Manciulina) en 1976, à Cirò (province de Crotone en Calabre).
Toi hirondelle
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 21/2/2024 - 22:32
Lady In Black
”Delhi Chalo”
Gianni Sartori
Risalgono a tre anni fa le grandi proteste dei contadini indiani contro le liberalizzazioni dei mercati (volute dal governo di Narendra Modi, ufficialmente per “modernizzare” il Paese) e per ottenere prezzi minimi garantiti (almeno per alcuni prodotto agricoli).
Ora forse ci risiamo. Sentendosi traditi dal governo, a decine di migliaia da tutta l’India (ma soprattutto dagli Stati del Nord) sono di nuovo in marcia verso la capitale. Chiedendo anche il condono dei prestiti, per molte piccole aziende una questione di vita o di morte.
La marcia dei contadini, denominata “Delhi Chalo” (Andiamo a Delhi) ha preso il via il 13 febbraio. Oltre che da trattori, il lungo convoglio è formato da camion e carri riempiti di provviste e di materiale per bivaccare (evidente l’intenzione di far durare la protesta a lungo).
Caduti nel vuoto i tentativi di negoziati, intorno... (continuer)
Gianni Sartori
Risalgono a tre anni fa le grandi proteste dei contadini indiani contro le liberalizzazioni dei mercati (volute dal governo di Narendra Modi, ufficialmente per “modernizzare” il Paese) e per ottenere prezzi minimi garantiti (almeno per alcuni prodotto agricoli).
Ora forse ci risiamo. Sentendosi traditi dal governo, a decine di migliaia da tutta l’India (ma soprattutto dagli Stati del Nord) sono di nuovo in marcia verso la capitale. Chiedendo anche il condono dei prestiti, per molte piccole aziende una questione di vita o di morte.
La marcia dei contadini, denominata “Delhi Chalo” (Andiamo a Delhi) ha preso il via il 13 febbraio. Oltre che da trattori, il lungo convoglio è formato da camion e carri riempiti di provviste e di materiale per bivaccare (evidente l’intenzione di far durare la protesta a lungo).
Caduti nel vuoto i tentativi di negoziati, intorno... (continuer)
Gianni Sartori 16/2/2024 - 21:03
1947
Pjesma bez osvete i zavisti, jednostavno ogledalo jednog dramatičnog i tužnog ljudskog iskustva.
Il traduttore giustamente sottolinea che si tratta di una canzone senza recriminazioni né vendette, solo lo specchio di una drammatica e triste vicenda umana.
1947
(continuer)
(continuer)
11/2/2024 - 19:54
Unspoken
Unspoken features on Greg Harper's album 'In It Together' released in 2019.
Veterans from many wars, over time, have rarely spoken about their war time ordeals and experiences. Many kept everything hidden from their families until they themselves passed away.
How could you explain what you had endured, or done, to someone with no concept of the reality of war.
It remained Unspoken.
WW1 slang meanings.
White Feather:
Given by ladies to men who hadn’t signed up to fight, as a symbol of cowardice.
Pear Drops:
Clouds of Poison gas.
Goodnight Kiss:
The last shot of the day by a waiting sniper, looking for a careless victim at dusk.
Veterans from many wars, over time, have rarely spoken about their war time ordeals and experiences. Many kept everything hidden from their families until they themselves passed away.
How could you explain what you had endured, or done, to someone with no concept of the reality of war.
It remained Unspoken.
WW1 slang meanings.
White Feather:
Given by ladies to men who hadn’t signed up to fight, as a symbol of cowardice.
Pear Drops:
Clouds of Poison gas.
Goodnight Kiss:
The last shot of the day by a waiting sniper, looking for a careless victim at dusk.
I’ve never really spoken ‘bout it at all
(continuer)
(continuer)
envoyé par Greg Harper 11/2/2024 - 15:59
Parcours:
La Grande Guerre (1914-1918)
For King & for Country
For King & For Country features on Greg Harper's album 'Bricks & Dust' released in 2015.
Seemed a good idea when I signed on the line
(continuer)
(continuer)
envoyé par Greg Harper 11/2/2024 - 15:35
Parcours:
La Grande Guerre (1914-1918)
Women, Life and Liberty
Choose! women life and liberty
- Or man-made catastrophe
(For Narges Mohammadi)
Narges Mohammadi was awarded the Nobel Peace Prize but her children received it on her behalf. This courageous woman has been imprisoned in Iran by 'old male Imams' who are determined to crush dissent.
- Or man-made catastrophe
(For Narges Mohammadi)
Narges Mohammadi was awarded the Nobel Peace Prize but her children received it on her behalf. This courageous woman has been imprisoned in Iran by 'old male Imams' who are determined to crush dissent.
One sad note about this song: the Alistair Hulett Songs for Social Justice competition has come to an end. The late great Alistair Hulett, is immortalised by many fine compositions, some of which have been posted on this site.
I entered this song in the last competition
I entered this song in the last competition
Choose! women life and liberty
(continuer)
(continuer)
envoyé par Tony Smith 11/2/2024 - 05:43
1947
Amadeus, lascia stare Sergio Endrigo quando ci propini la solita "verità di stato" su esuli e foibe.
Lorenzo 10/2/2024 - 22:25
Capel-Le-Ferne
Capel-le-Ferne features on Greg Harper's album 'Well Spun Lies' released in 2011.
"At the beginning of July 2010 I visited the Battle of Britain memorial site, on the cliffs, at Capel-le-Ferne, near Folkstone, in Kent
It was just a couple of days before the annual ceremony, which was held to mark, and remember, the start of that battle in 1940.
As I stood there on the cliff edge looking out towards France, I tried to imagine what the remaining members of the' Few' might have been thinking, each time that they attended the event over the years. What thoughts did they have as the dignitaries spoke, as the band played, and the flypast went over their heads?
My song Capel-le-Ferne is what I imagine they might have been thinking, on that day, and maybe every other day, for the preceding 70 years.
Now in February 2024, 14 years after I wrote Capel-le-Ferne, Group Captain John Hemingway (aged 104) is the last remaining living member of the Few ."
Greg Harper
"At the beginning of July 2010 I visited the Battle of Britain memorial site, on the cliffs, at Capel-le-Ferne, near Folkstone, in Kent
It was just a couple of days before the annual ceremony, which was held to mark, and remember, the start of that battle in 1940.
As I stood there on the cliff edge looking out towards France, I tried to imagine what the remaining members of the' Few' might have been thinking, each time that they attended the event over the years. What thoughts did they have as the dignitaries spoke, as the band played, and the flypast went over their heads?
My song Capel-le-Ferne is what I imagine they might have been thinking, on that day, and maybe every other day, for the preceding 70 years.
Now in February 2024, 14 years after I wrote Capel-le-Ferne, Group Captain John Hemingway (aged 104) is the last remaining living member of the Few ."
Greg Harper
I remember that summer, a long time ago
(continuer)
(continuer)
envoyé par Greg Harper 10/2/2024 - 20:03
דער הױפֿזינגער פֿון װאַרשעװער געטאָ
Dall'album Voci dal profondo inferno
Concerto registrato il 27 gennaio 2017 presso l’Auditorium di Muggiò
Dona Dona - Canzone del ghetto di Varsavia - - Rivkele di Sabato - Il nostro Shtetl brucia - Minuti di certezza - I soldati della palude - Canto di Dachau - Corale dal profondo dell’inferno - Se il cielo fosse bianco di carta Chaim - Ninna nanna del figlio nel crematorio - Dieci fratelli - Dieci milioni - Qui in questa terra
Concerto registrato il 27 gennaio 2017 presso l’Auditorium di Muggiò
Dona Dona - Canzone del ghetto di Varsavia - - Rivkele di Sabato - Il nostro Shtetl brucia - Minuti di certezza - I soldati della palude - Canto di Dachau - Corale dal profondo dell’inferno - Se il cielo fosse bianco di carta Chaim - Ninna nanna del figlio nel crematorio - Dieci fratelli - Dieci milioni - Qui in questa terra
CANZONE DEL GHETTO DI VARSAVIA
(continuer)
(continuer)
envoyé par Daniele Goldoni 10/2/2024 - 16:54
Il treno che viene dal sud
Versione di entrambe le canzoni di Antonio Calderaro, Giorgio Salvatore e Daniela Fava.
Le Canzoni degli Emigranti 2. Antonio Giorgio e Daniela. (I dischi dello Zodiaco, 1971)
Le Canzoni degli Emigranti 2. Antonio Giorgio e Daniela. (I dischi dello Zodiaco, 1971)
Dq82 7/2/2024 - 18:47
Su patriottu Sardu a sos feudatarios [Procurad' e moderare]
LE PATRIOTE SARDE
(continuer)
(continuer)
envoyé par Michele Angelo Murgia 5/2/2024 - 11:59
Come Yu Kung rimosse le montagne
1973
Quando eravamo traditi, stanchi, delusi, amareggiati,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Il Comunista Ciociaro 30/1/2024 - 13:01
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[1943]
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Joseph Wulf
United States Holocaust Memorial Museum, gift of Henryk M. Broder
From the Joseph Wulf phonograph records collection that Henryk M. Broder
donated to the United States Holocaust Memorial Museum in 2002.
Piano: Friedrich Scholz (1926-2008)
Disques Pyral, ca. 1950
Nel 1943, Joseph Wulf, ebreo germano-polacco nato a Chemnitz nel 1912, è prigioniero a Auschwitz III (il sottocampo di Buna-Monowitz). Lui e la sua famiglia erano stati deportati dal ghetto di Cracovia, dove erano diventati amici di Mordechai Gebirtig e del pittore Abraham Neumann. Joseph Wulf era un perito agrario ed un esperto in studi ebraici (tanto che la famiglia voleva farne un rabbino). Joseph Wulf si unì al movimento partigiano ebraico; una volta deportato, decise di dedicare la vita alla rivelazione e alla denuncia,... (continuer)