Song Itinerary Anthems and Anti-Anthems
L'Internationale
Strana sorte quella dei Pondii (i Greci che abitavano le rive del Mar Nero, il Ponto Euxino). Non ne so molto, ma dico quello che so. Come in generale gli altri Greci dell'Asia Minore, erano una comunità alacre, abbastanza colta e non miserevole: ma anche loro dovettero lasciare i loro antichissimi insediamenti, quando il nazionalismo turco si sostituì all'imperialismo ottomano. Giunti nella sconosciuta madrepatria, probabilmente perché parlavano una strana lingua greca e avevano abitudini un po' diverse da quelle dei residenti, furono considerati alla stregua di tonti e divennero - e lo sono ancora - i protagonisti di quel filone di barzellette che da noi si attribuiscono ai carabinieri. Quando frequentavo la Grecia più di quanto non faccia adesso, presso i rivenditori di giornali si trovava sempre qualche fascicolo di "Pondiakà anékdota", le barzellette dei Pondii. Cominciavano tutte così:... (Continues)
Gian Piero Testa 2011/11/13 - 22:44
Interessante davvero questa storia dei Pondii-carabinieri (o cuneesi; famose sono anche le storielle sugli abitanti di Cuneo, se non mi sbaglio, ma ogni regione ha i suoi sempliciotti presunti, qui in Toscana sono generalmente gli aretini). Certo che il trattamento riservato dai greci della Madrepatria ai poveri profughi del Ponto non è molto "panellenico", per così dire; ma sono, credo, cose che accadono comunemente. La solidarietà si prova sempre quando i suoi oggetti se ne stanno ben lontani. Mi ricordo quando ci fu nel 1989 la rivoluzione in Romania, tutti facevano a gara di solidarietà nei confronti dei "fratelli latini"...finché i rumeni non cominciarono ad arrivare in massa da queste parti.
Piuttosto, la pagina che ho trovato sull'Internazionale in greco continua a rivelarsi una miniera anche "indiretta" (e, a questo punto, sono particolarmente contento che abbia voluto riportare... (Continues)
Piuttosto, la pagina che ho trovato sull'Internazionale in greco continua a rivelarsi una miniera anche "indiretta" (e, a questo punto, sono particolarmente contento che abbia voluto riportare... (Continues)
Riccardo Venturi 2011/11/14 - 16:20
GRECO [2] / GREEK [2]
La versione greca di Yankos Kanonidis ufficiale nelle scuole greche dell'Unione Sovietica.
The Greek version by Yankos Kanonidis that had official status in the Greek schools of Soviet Union.
Ο Γιάγκος Κανονίδης ήταν ένας σημαντικός διανοούμενος του σοβιετικού ελληνισμού. Γεννημένος στον Πόντο, ήταν απ’ αυτούς που εξέφρασαν τις νέες ιδεολογικές αναζητήσεις και συγκρούστηκαν με την παραδοσιακή ελληνική διανόηση της Τραπεζούντας στις αρχές του 20 αιώνα. Με αφορμή τη συγγραφή ενός σκληρού άρθρου κατά του μητροπολίτη Χρύσανθου με τον τίτλο “Οι χουλιγκάνοι του Χλωμού Άστεως”, αναγκάστηκε να καταφύγει στη Ρωσία και να αναζητήσει δουλειά ως δάσκαλος στο κοινοτικό ελληνικό σχολείο της Ανάπα.
Ο Γιάγκος Κανονίδης, εντάχθηκε νωρίς στο ρωσικό κομμουνιστικό κίνημα και δραστηριοποιήθηκε πολιτικά εντός των ελληνικών κομματικών οργανώσεων. Ήταν αδελφός του Κώστα Τοπχαρά (Κανονίδη),... (Continues)
La versione greca di Yankos Kanonidis ufficiale nelle scuole greche dell'Unione Sovietica.
The Greek version by Yankos Kanonidis that had official status in the Greek schools of Soviet Union.
Ο Γιάγκος Κανονίδης ήταν ένας σημαντικός διανοούμενος του σοβιετικού ελληνισμού. Γεννημένος στον Πόντο, ήταν απ’ αυτούς που εξέφρασαν τις νέες ιδεολογικές αναζητήσεις και συγκρούστηκαν με την παραδοσιακή ελληνική διανόηση της Τραπεζούντας στις αρχές του 20 αιώνα. Με αφορμή τη συγγραφή ενός σκληρού άρθρου κατά του μητροπολίτη Χρύσανθου με τον τίτλο “Οι χουλιγκάνοι του Χλωμού Άστεως”, αναγκάστηκε να καταφύγει στη Ρωσία και να αναζητήσει δουλειά ως δάσκαλος στο κοινοτικό ελληνικό σχολείο της Ανάπα.
Ο Γιάγκος Κανονίδης, εντάχθηκε νωρίς στο ρωσικό κομμουνιστικό κίνημα και δραστηριοποιήθηκε πολιτικά εντός των ελληνικών κομματικών οργανώσεων. Ήταν αδελφός του Κώστα Τοπχαρά (Κανονίδη),... (Continues)
H INTERNAΣΙΟΝΑΛΕ
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2011/11/14 - 16:35
Per ora no, Riccardo, συγχώρα με. Ma starò attento, se mai dovesse capitarmi a tiro.
Gian Piero Testa 2011/11/14 - 21:13
Per ora ho trovato questa nota su Rigas Gòlfis .
Rigas Gòlfis (Ρήγας Γκόλφης) fu poeta, critico e collaboratore del periodico "O Numàs" e fu uno dei più combattivi sostenitori del suo tempo della lingua "dimotikì" pur senza consegnare la sua poesia alla retorica politica.
Dimitris Dimitriadìs, questo fu il suo vero nome , nacque nel 1866 a Missolungi, ma suo padre era originario di Karpenissi. Avendo compiuto studi giuridici ad Atene, diventò notaio come il padre. Nel 1908 pubblicò su "Numà" l'atto unico " Ο Γήταυρος / O Ghìtavros" (credo significhi il "Toro della Terra" -NdT) il quale aveva una forte caratterizzazione sociale e si ascrive alla produzione drammaturgica sociale. Si dedicò tuttavia soprattutto alla poesia e pubblicò le seguenti raccolte:
Τραγούδια του Απρίλη/ Canzoni d'Aprile (1909)
Ύμνοι/ Inni(1921)
Στο γύρισμα της ρίμας / Al ritorno dellarima (1924)
Λυρικά Χρώματα... (Continues)
Rigas Gòlfis (Ρήγας Γκόλφης) fu poeta, critico e collaboratore del periodico "O Numàs" e fu uno dei più combattivi sostenitori del suo tempo della lingua "dimotikì" pur senza consegnare la sua poesia alla retorica politica.
Dimitris Dimitriadìs, questo fu il suo vero nome , nacque nel 1866 a Missolungi, ma suo padre era originario di Karpenissi. Avendo compiuto studi giuridici ad Atene, diventò notaio come il padre. Nel 1908 pubblicò su "Numà" l'atto unico " Ο Γήταυρος / O Ghìtavros" (credo significhi il "Toro della Terra" -NdT) il quale aveva una forte caratterizzazione sociale e si ascrive alla produzione drammaturgica sociale. Si dedicò tuttavia soprattutto alla poesia e pubblicò le seguenti raccolte:
Τραγούδια του Απρίλη/ Canzoni d'Aprile (1909)
Ύμνοι/ Inni(1921)
Στο γύρισμα της ρίμας / Al ritorno dellarima (1924)
Λυρικά Χρώματα... (Continues)
Gian Piero Testa 2011/11/14 - 22:01
Grazie, Gian Piero; sulla pagina dell'Internazionale in greco ho messo qualche altra notizia su Rigas Golfis trovata qua e là (ad esempio che morì nel 1957 alla bella età di 91 anni). Sembra che anche la Διεθνής sia stata dedicata al socialista anarchico spagnolo Ferrer (non "Ferrero", come riportato nella Wikipedia greca; si vede che l'autore dell'articolo era reduce da una fetta di pane e Nutella...). Ho trovato anche un ritratto; per il resto, poche righe. Certo che qui siamo oramai specializzati nel (ri)trovare greci dimenticati...
Tanto che ci sono, colgo l'occasione per una cosa che non c'entra nulla, ma alla quale tengo particolarmente. Devono essere giorni di "trovaglie" per questa pagina; dopo il gotico e il greco pontico, dopo anni e anni sono riuscito a trovare il testo esatto dell'Internazionale in lingua tuvana. Per chi non la conoscesse, consiglio di ascoltarla: è un'Internazionale... (Continues)
Tanto che ci sono, colgo l'occasione per una cosa che non c'entra nulla, ma alla quale tengo particolarmente. Devono essere giorni di "trovaglie" per questa pagina; dopo il gotico e il greco pontico, dopo anni e anni sono riuscito a trovare il testo esatto dell'Internazionale in lingua tuvana. Per chi non la conoscesse, consiglio di ascoltarla: è un'Internazionale... (Continues)
Riccardo Venturi 2011/11/14 - 22:53
GRECO [3] / GREEK [3]
Caro Riccardo, cercando qualche testo di Kostas Vàrnalis che sia stato musicato, mi sono imbattuto in questo piccolo mistero: un'Internazionale che gli viene attribuita - e che ricalca quasi per intero la traduzione greca "classica" (non la tua, che è classica in un altro senso) di Rigas Golfis, pur discostandosene alla fine. La musica sarebbe del cantautore francese Jean-Jacques Goldman. E l'interpretazione della compianta Maria Dimitriadi. Ma nessun cenno alla data (o alle date), né al disco in cui la si possa trovare. Te la trascrivo, lasciando a te e a Yorgos - se ne avete voglia - il compito di risolvere la faccenda, essendo voi molto più bravi ichneuti di me. Io l'ho trovata in questa pagina. (gpt)
ΔΙΕΘΝΗΣ
(Continues)
(Continues)
Contributed by Gian Piero Testa 2011/11/17 - 17:20
BASCO (EUSKARA) [2] / BASQUE (EUSKARA) [2]
La seguente versione pare essere quella autenticamente opera di Gabriel Aresti (da questa pagina). Ringraziamo Arisztíd per il contributo.
The following version seems to be that authentically written by Gabriel Aresti (from this page). Thanks to Arisztíd for his contribution. [CCG/AWS Staff]
Gabriel Aresti Segurola (October 14, 1933 – June 5, 1975) was one of the most important writers and poets in Basque language in the 20th century. He grew up in Bilbao, which was a Spanish speaking environment. Although his father talked to his parents in Basque language, the child Gabriel did not have Basque as mother language. He was a self-taught student of the language, at the age of 21 he collaborated in some magazines. His literary career began with a work influenced by the symbolism, Maldan Behera (Downhill). His most important works are, however, Harri... (Continues)
La seguente versione pare essere quella autenticamente opera di Gabriel Aresti (da questa pagina). Ringraziamo Arisztíd per il contributo.
The following version seems to be that authentically written by Gabriel Aresti (from this page). Thanks to Arisztíd for his contribution. [CCG/AWS Staff]
Gabriel Aresti Segurola (October 14, 1933 – June 5, 1975) was one of the most important writers and poets in Basque language in the 20th century. He grew up in Bilbao, which was a Spanish speaking environment. Although his father talked to his parents in Basque language, the child Gabriel did not have Basque as mother language. He was a self-taught student of the language, at the age of 21 he collaborated in some magazines. His literary career began with a work influenced by the symbolism, Maldan Behera (Downhill). His most important works are, however, Harri... (Continues)
INTERNAZIONALA
(Continues)
(Continues)
Contributed by Arisztid 2011/11/26 - 12:35
SPAGNOLO / SPANISH 5
La versione cantata in Terra e Libertà di Ken Loach
The version sung in Land and Freedom by Ken Loach
1995
Versione spagnola da questa pagina, così come è cantata in Terra e Libertà (1995) di Ken Loach. Differisce leggermente da quella comunemente cantata.
Spanish version from this page, as sung in the motion picture Land and Freedom (1995) by Ken Loach. It slightly differs from the commonly sung version.
La versione cantata in Terra e Libertà di Ken Loach
The version sung in Land and Freedom by Ken Loach
1995
Versione spagnola da questa pagina, così come è cantata in Terra e Libertà (1995) di Ken Loach. Differisce leggermente da quella comunemente cantata.
Spanish version from this page, as sung in the motion picture Land and Freedom (1995) by Ken Loach. It slightly differs from the commonly sung version.
Arriba, parias de la Tierra.
(Continues)
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2011/12/22 - 11:44
ASTURIANO (BABLE) [3] / ASTURIAN (BABLE) [3]
Versión asturiana desde la española
Versione asturiana a partire a quella castigliana
Spanish-based Asturian version
Por M.X., 1997
Di M.X., 1997
By M.X., 1997
Versione asturiana a partire a quella castigliana
Spanish-based Asturian version
Por M.X., 1997
Di M.X., 1997
By M.X., 1997
CANCIU “LA INTERNACIONAL”
(Continues)
(Continues)
L’Internazionale di Erri de Luca
Erri de Luca's Internationale
Dal sito Union des Amis Chanteurs
From the website of Union des Amis Chanteurs
Suonata alla fine dei comizi sindacali
era un disco a gracchiare in coda alla parata,
voce di bidelli a chiudere il portone.
Ma cantata di colpo in mezzo ai lacrimogeni
contro lo scioglimento imposto dalla carica
era il barattolo dietro la macchina dell’oggisposi,
violino strimpellato da uno zingaro,
piedi in scarpe bagnate, arrembaggio di grilli,
rumore di storia già accaduta,
scroscio di saracinesche e ruggine in trachea,
scambiarsi di coraggio, chi ne aveva ne dava
fino a restare senza, l’ Internazionale era il nostro
INVECE
nessun urto avveniva solo lì e in quell’ora,
ma faceva catena con il resto del mondo
che si grattava la rogna di potenze coloniali,
di tirannie pasciute, in divisa e stivali.
Suonata dalla Cina al Cile,... (Continues)
Erri de Luca's Internationale
Dal sito Union des Amis Chanteurs
From the website of Union des Amis Chanteurs
Suonata alla fine dei comizi sindacali
era un disco a gracchiare in coda alla parata,
voce di bidelli a chiudere il portone.
Ma cantata di colpo in mezzo ai lacrimogeni
contro lo scioglimento imposto dalla carica
era il barattolo dietro la macchina dell’oggisposi,
violino strimpellato da uno zingaro,
piedi in scarpe bagnate, arrembaggio di grilli,
rumore di storia già accaduta,
scroscio di saracinesche e ruggine in trachea,
scambiarsi di coraggio, chi ne aveva ne dava
fino a restare senza, l’ Internazionale era il nostro
INVECE
nessun urto avveniva solo lì e in quell’ora,
ma faceva catena con il resto del mondo
che si grattava la rogna di potenze coloniali,
di tirannie pasciute, in divisa e stivali.
Suonata dalla Cina al Cile,... (Continues)
adriana 2012/12/29 - 11:13
BRETONE [2A] / BRETON [2A]
La precedente versione di Charles Rol(l)and in grafia moderna. Così il forum del sito National Anthems (utente: Dieter, Forum Administrator) la indica cantata da Marthe Vassallo, riprendendone il testo da Chansons Révolutionnaires. La versione aderisce notevolmente al testo originale di Eugène Pottier.
Charles Rol(l)land's foregoing Breton version in modern spelling. The National Anthem website Forum (user: Dieter, Forum Administrator) calls it "a slightly different Breton version sung by Marthe Vassallo", but there's no real difference except modernized/unified Breton spelling. The lyrics are ultimately reproduced from Chansons Révolutionnaires. This version matches fairly well Pottier's original French lyrics. [CCG/AWS Staff]
Charles Rol(l)land's foregoing Breton version in modern spelling. The National Anthem website Forum (user: Dieter, Forum Administrator) calls it "a slightly different Breton version sung by Marthe Vassallo", but there's no real difference except modernized/unified Breton spelling. The lyrics are ultimately reproduced from Chansons Révolutionnaires. This version matches fairly well Pottier's original French lyrics. [CCG/AWS Staff]
KAN ETREBROADEL AL LABOURERIEN
(Continues)
(Continues)
Contributed by CCG/AWS Staff 2012/12/30 - 00:49
CALABRESE (CIRO' MARINA) / CALABRIAN (CIRO' MARINA)
La versione nel calabrese di Cirò Marina di Cataldo Antonio Amoruso.
"Dialetto di Cirò Marina (KR; la versione è quasi letterale, tranne qualche rarissima eccezione e si basa su quella di RV datata 5 maggio 2011."
A translation into the Calabrian dialect of Cirò Marina by Cataldo Antonio Amoruso
"The Calabrian dialect used is that of Cirò Marina (province of Crotone); a fairly literal translation except in some scattered points, based on Riccardo Venturi's version of May 5, 2011."
"Dialetto di Cirò Marina (KR; la versione è quasi letterale, tranne qualche rarissima eccezione e si basa su quella di RV datata 5 maggio 2011."
A translation into the Calabrian dialect of Cirò Marina by Cataldo Antonio Amoruso
"The Calabrian dialect used is that of Cirò Marina (province of Crotone); a fairly literal translation except in some scattered points, based on Riccardo Venturi's version of May 5, 2011."
L'INTERNAZIONALE
(Continues)
(Continues)
Contributed by cataldo antonio amoruso 2012/12/31 - 15:39
Auferstanden aus Ruinen
Japanese version from ja.wikipedia
廃墟からの復活(独: Auferstanden aus Ruinen)は、冷戦時に存在したドイツ民主共和国の国歌。ヨハネス・ロベルト・ベッヒャー(Johannes Robert Becher;1891年-1958年)作詞、ハンス・アイスラー作曲[1]。
詩人であり、東西ドイツ分断後にドイツ民主共和国の文化大臣を務めたベッヒャーにより作詞された。歌詞には、ドイツの統一と第二次世界大戦による荒廃からの復活の願いがこめられている。
当初は公の場で歌唱していた[1]が、1970年代に入りソビエト連邦から「einig Vaterland(一つの祖国)」という歌詞が東西分裂の現状にそぐわないと圧力が掛かったため、歌唱が禁じられ 東西ドイツの統一を果たした1990年まで曲のみが演奏されることとなった
廃墟からの復活(独: Auferstanden aus Ruinen)は、冷戦時に存在したドイツ民主共和国の国歌。ヨハネス・ロベルト・ベッヒャー(Johannes Robert Becher;1891年-1958年)作詞、ハンス・アイスラー作曲[1]。
詩人であり、東西ドイツ分断後にドイツ民主共和国の文化大臣を務めたベッヒャーにより作詞された。歌詞には、ドイツの統一と第二次世界大戦による荒廃からの復活の願いがこめられている。
当初は公の場で歌唱していた[1]が、1970年代に入りソビエト連邦から「einig Vaterland(一つの祖国)」という歌詞が東西分裂の現状にそぐわないと圧力が掛かったため、歌唱が禁じられ 東西ドイツの統一を果たした1990年まで曲のみが演奏されることとなった
廃墟からの復活
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2012/12/4 - 21:22
Tradução portuguesa de pt.wikipedia
Auferstanden aus Ruinen é o nome da canção utilizada como o hino nacional da Alemanha Oriental, durante sua existência.
A letra é de Johannes R. Becher (1891 - 1958), e a melodia de Hanns Eisler (1898 - 1962). Ao contrário do hino alemão que vigorou até o nazismo (1933 - 1945), no qual as letras colocavam a Alemanha acima de tudo no mundo, o hino da RDA, cujo título é "Reerguidos das Ruínas", evoca a paz e a confraternização entre as nações do mundo.
Deixou de ser hino oficial com a reunificação alemã, passando a ser hino da Alemanha unificada o até então hino da República Federal Alemã (RFA), Deutschlandlied. O então primeiro ministro da RDA, Lothar de Maizière, propôs que "Ausferstanden aus Ruinen" ocupasse o seu lugar, proposta que foi rechaçada pelo Chanceler da RFA, Helmut Kohl.
Após a reunificação alemã, o hino nacional passou a ser unicamente... (Continues)
Auferstanden aus Ruinen é o nome da canção utilizada como o hino nacional da Alemanha Oriental, durante sua existência.
A letra é de Johannes R. Becher (1891 - 1958), e a melodia de Hanns Eisler (1898 - 1962). Ao contrário do hino alemão que vigorou até o nazismo (1933 - 1945), no qual as letras colocavam a Alemanha acima de tudo no mundo, o hino da RDA, cujo título é "Reerguidos das Ruínas", evoca a paz e a confraternização entre as nações do mundo.
Deixou de ser hino oficial com a reunificação alemã, passando a ser hino da Alemanha unificada o até então hino da República Federal Alemã (RFA), Deutschlandlied. O então primeiro ministro da RDA, Lothar de Maizière, propôs que "Ausferstanden aus Ruinen" ocupasse o seu lugar, proposta que foi rechaçada pelo Chanceler da RFA, Helmut Kohl.
Após a reunificação alemã, o hino nacional passou a ser unicamente... (Continues)
REERGUIDOS DAS RUÍNAS
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2012/12/4 - 21:27
Traducció al catalá de ca.wikipedia
Auferstanden aus Ruinen (en català, Alçats de les ruïnes), esdevingué l'himne oficial de la República Democràtica d'Alemanya entre 1949 i 1990, període comprès entre la seva creació i la reunificació amb la RFA. La lletra fou escrita pel poeta Johannes Becher, acompanyada de la música de Hanns Eisler.
El text va ser redactat de manera que coincidís amb la melodia de "Das Lied der Deutschen" (en català, La cançó dels alemanys), l'anterior -i actual- himne d'Alemanya. En el moment de la reunificació, el màxim dirigent de la RDA, Lothar de Maizière, va proposar d'incloure la lletra a l'himne de l'Alemanya reunificada, petició que va ser rebutjada pel canceller Helmut Kohl.
Auferstanden aus Ruinen (en català, Alçats de les ruïnes), esdevingué l'himne oficial de la República Democràtica d'Alemanya entre 1949 i 1990, període comprès entre la seva creació i la reunificació amb la RFA. La lletra fou escrita pel poeta Johannes Becher, acompanyada de la música de Hanns Eisler.
El text va ser redactat de manera que coincidís amb la melodia de "Das Lied der Deutschen" (en català, La cançó dels alemanys), l'anterior -i actual- himne d'Alemanya. En el moment de la reunificació, el màxim dirigent de la RDA, Lothar de Maizière, va proposar d'incloure la lletra a l'himne de l'Alemanya reunificada, petició que va ser rebutjada pel canceller Helmut Kohl.
AIXECATS DE LES RUÏNES
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2012/12/4 - 22:09
Даслоўны (нелітаратурны) пераклад
АДРОДЖАНАЯ З РУІНАЎ
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2012/12/4 - 22:13
Dansk oversættelse fra da.wikipedia
OPSTÅET AF RUINER
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2012/12/4 - 22:17
Дословный (нелитературный) перевод
Возрождённая из руин — гимн ГДР. Музыка Ханса Эйслера на стихи Йоганнеса Бехера. С 1970 по 1989 год гимн исполнялся без слов, поскольку текст содержал упоминания о «единой Германии», тогда как политика ГДР была переориентирована на развитие двусторонних отношений с ФРГ.
Возрождённая из руин — гимн ГДР. Музыка Ханса Эйслера на стихи Йоганнеса Бехера. С 1970 по 1989 год гимн исполнялся без слов, поскольку текст содержал упоминания о «единой Германии», тогда как политика ГДР была переориентирована на развитие двусторонних отношений с ФРГ.
ВОЗРОЖДЁННАЯ ИЗ РУИН
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2012/12/4 - 22:32
Traduction française d'après fr.wikipedia
Auferstanden aus Ruinen (en français « Ressuscitée des ruines ») était l'hymne national de la République démocratique allemande (RDA) de la création de celle-ci en 1949 jusqu'à la réunification allemande de 1990.
Les paroles sont de Johannes R. Becher et la musique de Hanns Eisler. Par ses références à une Allemagne unie (« Deutschland, einig Vaterland », en français « Allemagne, patrie unie »), les paroles sont devenues gênantes et seule la mélodie était jouée durant les cérémonies officielles et ceci depuis les années 1970 environ.
Auferstanden aus Ruinen (en français « Ressuscitée des ruines ») était l'hymne national de la République démocratique allemande (RDA) de la création de celle-ci en 1949 jusqu'à la réunification allemande de 1990.
Les paroles sont de Johannes R. Becher et la musique de Hanns Eisler. Par ses références à une Allemagne unie (« Deutschland, einig Vaterland », en français « Allemagne, patrie unie »), les paroles sont devenues gênantes et seule la mélodie était jouée durant les cérémonies officielles et ceci depuis les années 1970 environ.
RESSUSCITÉE DES RUINES
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2012/12/4 - 22:36
中文翻译
《從廢墟中崛起》或《從廢墟上奮起》(德文Auferstanden aus Ruinen)是前德意志民主共和國(東德)國歌。由後來成為教育部長的詩人約翰尼斯·貝歇爾作詞,漢斯·艾斯勒作曲。
1949年寫的歌詞反映德國早期分裂階段,當時許多德國人認為繼續推動統一是適當和自然的。結果,貝歇爾的歌詞數次提到聯合併與「祖國」(einig Vaterland)綜合,也就是意指統一的德國;而且歌詞也可以和著《德意志之歌》的曲調唱。但此觀念將不合加劇冷漠的冷戰情勢。
1973年,德意志民主共和國與德意志聯邦共和國(當時的西德)同時加入聯合國而得到它們分別追求的合法性。爾後,語詞「德國」(Deutschland)從德意志民主共和國憲法除去,而在正式場合僅演奏國歌歌曲,不唱國歌歌詞。
1990年兩德統一時,德意志民主共和國不復存在,所以《從廢墟中崛起》不再是國歌。西德已經使用的《德意志之歌》成為全德國的國歌。
1949年寫的歌詞反映德國早期分裂階段,當時許多德國人認為繼續推動統一是適當和自然的。結果,貝歇爾的歌詞數次提到聯合併與「祖國」(einig Vaterland)綜合,也就是意指統一的德國;而且歌詞也可以和著《德意志之歌》的曲調唱。但此觀念將不合加劇冷漠的冷戰情勢。
1973年,德意志民主共和國與德意志聯邦共和國(當時的西德)同時加入聯合國而得到它們分別追求的合法性。爾後,語詞「德國」(Deutschland)從德意志民主共和國憲法除去,而在正式場合僅演奏國歌歌曲,不唱國歌歌詞。
1990年兩德統一時,德意志民主共和國不復存在,所以《從廢墟中崛起》不再是國歌。西德已經使用的《德意志之歌》成為全德國的國歌。
掃清廢墟
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2012/12/4 - 22:41
Svensk översättning av E. Zara Dillion, från sv.wikipedia
Auferstanden aus Ruinen (ung. Uppståndet ur ruiner) var titeln på Östtysklands nationalsång. Texten skrevs av Johannes R. Becher och musiken av Hanns Eisler. Från ca 1970 till die Wende 1990 sjöngs inte texten officiellt.
Texten skrevs av Johannes R. Becher, förmodligen i oktober 1949. Det har hävdats att Becher tagit delar av texten från tidigare verk under sin exil i Moskva, men det finns inget i Bechers kvarlåtenskap som bekräftar detta.
Becher ville skriva en folklig "fredshymn" som "kan sjungas av vårt folks alla samhällsskikt [...] med passion och sympati [och även] av tyskar i väst." Av den anledningen, hävdade han som svar på kritiken, var sången inte mer av ett stridsrop.
Texten skrevs av Johannes R. Becher, förmodligen i oktober 1949. Det har hävdats att Becher tagit delar av texten från tidigare verk under sin exil i Moskva, men det finns inget i Bechers kvarlåtenskap som bekräftar detta.
Becher ville skriva en folklig "fredshymn" som "kan sjungas av vårt folks alla samhällsskikt [...] med passion och sympati [och även] av tyskar i väst." Av den anledningen, hävdade han som svar på kritiken, var sången inte mer av ett stridsrop.
FRÅN RUINER STÅR DET ÅTER
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2012/12/4 - 22:48
Esperanta traduko, Unua strofo de T. Pusch, 1982, dua kaj tria strofoj de D. Ĝamadio.
Leviĝinta el ruinoj (germanlingve Auferstanden aus Ruinen) estis la ŝtata himno de Germana Demokratia Respubliko (GDR). La muzikon por ĝi komponis Hanns Eisler, la tekston verkis Johannes Becher, kiu poste iĝis ministro pri edukado en GDR. Post la germana reunuiĝo la malnova himno, la kanto de l’ germanoj, kiu jam antaŭe iĝis la himno de la Federacia Respubliko Germanujo, estis uzata en la tuta Germanujo. Interese estas, ke ĉiu el ambaŭ tekstoj konvenas al la muziko de la alia.
La teksto de la himno estis verŝajne verkita oktobre de 1949, de Johannes R. Becher. Fojfoje oni supozas, ke li uzis kelkajn antaŭe verkitajn poezaĵojn el sia Moskva ekzilo skribante la tekston, sed pri tiu supozo oni povas nek trovi pruvojn en la memuaroj, nek en la eldiroj de Becher.
La celo de Becher estis krei popolkantan... (Continues)
Leviĝinta el ruinoj (germanlingve Auferstanden aus Ruinen) estis la ŝtata himno de Germana Demokratia Respubliko (GDR). La muzikon por ĝi komponis Hanns Eisler, la tekston verkis Johannes Becher, kiu poste iĝis ministro pri edukado en GDR. Post la germana reunuiĝo la malnova himno, la kanto de l’ germanoj, kiu jam antaŭe iĝis la himno de la Federacia Respubliko Germanujo, estis uzata en la tuta Germanujo. Interese estas, ke ĉiu el ambaŭ tekstoj konvenas al la muziko de la alia.
La teksto de la himno estis verŝajne verkita oktobre de 1949, de Johannes R. Becher. Fojfoje oni supozas, ke li uzis kelkajn antaŭe verkitajn poezaĵojn el sia Moskva ekzilo skribante la tekston, sed pri tiu supozo oni povas nek trovi pruvojn en la memuaroj, nek en la eldiroj de Becher.
La celo de Becher estis krei popolkantan... (Continues)
LEVIĜINTA EL RUINOJ
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Contributed by Riccardo Venturi 2012/12/4 - 23:07
한국어 번역문
폐허에서 부활하여(Auferstanden aus Ruinen)는 독일민주공화국(동독)의 옛 국가로, 작사자는 요하네스 로베르트 베허(Johannes Robert Becher; 1891년 ~ 1958년)이며 작곡자는 한스 아이슬러(Hanns Eisler; 1898년 ~ 1962년)다.
이 노래는 1949년에 독일민주공화국의 공식 국가로 채택되었지만 냉전 격화로 1961년 베를린 장벽이 세워지면서 통일이 아닌 완전히 동서로 분단된 당시 독일의 현실에 부적합한 곡이 되었고, 결국 가사가 완전히 빠지고 기악 연주로만 주악되는 반쪽짜리 국가가 되고 말았다.
1990년에 동서독이 통일되면서 국가에 대한 논의도 다시 시작되었는데, 여기에서도 통일 문제가 현재 진행형임을 나타내는 가사 때문에 독일민주공화국의 국가를 지정하자는 움직임은 철저히 무시되었다. 그 대신 베허의 가사를 일부 수정하여 독일연방공화국 국가에 같이 넣자거나 아예 다른 노래를 택하자는 등의 대안이 나왔지만, 결국 독일연방공화국(서독) 정부에서 쓰던 국가를 그대로 쓰기로 결정되었다.
이 때문에 이 곡은 의전용 이외에는 연주될 일이 없어졌지만, 독일인의 노래(현재의 독일 국가)보다 더 반성적이고 미래 지향적인 내용을 담고 있다는 점 때문에 재평가되어야 한다는 목소리도 있다.
이 노래는 1949년에 독일민주공화국의 공식 국가로 채택되었지만 냉전 격화로 1961년 베를린 장벽이 세워지면서 통일이 아닌 완전히 동서로 분단된 당시 독일의 현실에 부적합한 곡이 되었고, 결국 가사가 완전히 빠지고 기악 연주로만 주악되는 반쪽짜리 국가가 되고 말았다.
1990년에 동서독이 통일되면서 국가에 대한 논의도 다시 시작되었는데, 여기에서도 통일 문제가 현재 진행형임을 나타내는 가사 때문에 독일민주공화국의 국가를 지정하자는 움직임은 철저히 무시되었다. 그 대신 베허의 가사를 일부 수정하여 독일연방공화국 국가에 같이 넣자거나 아예 다른 노래를 택하자는 등의 대안이 나왔지만, 결국 독일연방공화국(서독) 정부에서 쓰던 국가를 그대로 쓰기로 결정되었다.
이 때문에 이 곡은 의전용 이외에는 연주될 일이 없어졌지만, 독일인의 노래(현재의 독일 국가)보다 더 반성적이고 미래 지향적인 내용을 담고 있다는 점 때문에 재평가되어야 한다는 목소리도 있다.
한국어 번역문
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Contributed by Riccardo Venturi 2012/12/4 - 23:13
Toivo Lyyn suomennos
Auferstanden aus Ruinen oli Saksan demokraattisen tasavallan (Deutsche Demokratische Republik, DDR) kansallishymni. Sen säveltäjä on Hanns Eisler ja sanoittaja Johannes R. Becher, DDR:n myöhempi kulttuuriministeri.
Rytmillisesti hymni jäljittelee Beethovenin 9. sinfonian finaalia (12 neljäsosanuottia ja synkooppi). 18. tahdin kohdalta alkaa Marseljeesi-vaikutteinen väliosa, jonka jälkeen palataan alkuosan rytmitykseen.
Hymni Auferstanden aus Ruinen kirjoitettiin ja korotettiin kansallishymniksi vuonna 1949, jolloin Saksan demokraattisen tasavallan tavoitteena oli vielä yhtenäisen sosialistisen Saksan luominen. Tämän johdosta teksti sisältää viittauksia "yhteen isänmaahan", joka tekstissä on yksinkertaisesti 'Saksa'. Tekstin sanoitus tuo lisäksi ilmi DDR:ssä alkuvuosina vallinneen iloisen ja reippaan eteenpäin menemisen hengen; vanhan Saksan raunioille haluttiin luoda... (Continues)
Auferstanden aus Ruinen oli Saksan demokraattisen tasavallan (Deutsche Demokratische Republik, DDR) kansallishymni. Sen säveltäjä on Hanns Eisler ja sanoittaja Johannes R. Becher, DDR:n myöhempi kulttuuriministeri.
Rytmillisesti hymni jäljittelee Beethovenin 9. sinfonian finaalia (12 neljäsosanuottia ja synkooppi). 18. tahdin kohdalta alkaa Marseljeesi-vaikutteinen väliosa, jonka jälkeen palataan alkuosan rytmitykseen.
Hymni Auferstanden aus Ruinen kirjoitettiin ja korotettiin kansallishymniksi vuonna 1949, jolloin Saksan demokraattisen tasavallan tavoitteena oli vielä yhtenäisen sosialistisen Saksan luominen. Tämän johdosta teksti sisältää viittauksia "yhteen isänmaahan", joka tekstissä on yksinkertaisesti 'Saksa'. Tekstin sanoitus tuo lisäksi ilmi DDR:ssä alkuvuosina vallinneen iloisen ja reippaan eteenpäin menemisen hengen; vanhan Saksan raunioille haluttiin luoda... (Continues)
YLÖSNOUSSUT RAUNIOISTA
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Contributed by Riccardo Venturi 2012/12/4 - 23:18
Nederlandse vertaling uit nl.wikipedia
Auferstanden aus Ruinen (Opgestaan uit de Ruïnes) was het volkslied van de Duitse Democratische Republiek. Het werd gecomponeerd door Hanns Eisler, de tekst werd geschreven door de dichter Johannes R. Becher, die later minister van onderwijs werd. Verrassend genoeg werd niet aan de veel invloedrijkere dichter Bertolt Brecht gevraagd of hij de tekst wilde schrijven.
In de tekst spreekt men vijf keer over Duitsland, en wordt een verenigd vaderland genoemd. Na de bouw van de Berlijnse Muur op 13 augustus 1961 werd niet alleen het woord Duitsland uit de Oost-Duitse grondwet verwijderd (met het in kracht treden van de grondwetswijziging van 7 oktober 1974), maar werd ook de tekst van het volkslied bij officiële gelegenheden niet meer gezongen omdat de regering van de DDR de Duitse hereniging niet meer nastreefde, en de tekst hierbij dus niet meer in het... (Continues)
Auferstanden aus Ruinen (Opgestaan uit de Ruïnes) was het volkslied van de Duitse Democratische Republiek. Het werd gecomponeerd door Hanns Eisler, de tekst werd geschreven door de dichter Johannes R. Becher, die later minister van onderwijs werd. Verrassend genoeg werd niet aan de veel invloedrijkere dichter Bertolt Brecht gevraagd of hij de tekst wilde schrijven.
In de tekst spreekt men vijf keer over Duitsland, en wordt een verenigd vaderland genoemd. Na de bouw van de Berlijnse Muur op 13 augustus 1961 werd niet alleen het woord Duitsland uit de Oost-Duitse grondwet verwijderd (met het in kracht treden van de grondwetswijziging van 7 oktober 1974), maar werd ook de tekst van het volkslied bij officiële gelegenheden niet meer gezongen omdat de regering van de DDR de Duitse hereniging niet meer nastreefde, en de tekst hierbij dus niet meer in het... (Continues)
OPGEREZEN UIT DE RUÏNES
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2012/12/4 - 23:24
Polska wersja
Auferstanden aus Ruinen (niem. Powstający z ruin) – hymn Niemieckiej Republiki Demokratycznej. Muzykę do niego skomponował Hanns Eisler, tekst napisał Johannes Becher, późniejszy minister edukacji NRD.
W utworze Bechera słowo "Niemcy" pada pięciokrotnie, "Niemiecka Republika Demokratyczna" - wcale. Ponadto, hymn mówi o zjednoczonej i miłującej pokój ojczyźnie. Po wybudowaniu muru berlińskiego 13 sierpnia 1961 taki tekst był nie do zaakceptowania dla kierownictwa niemieckiej partii komunistycznej. Szczególnie, że hymn powstał w 1949 w okresie gdy pomysł zjednoczonych Niemiec pochodził od Józefa Stalina a więc w zupełnie innej rzeczywistości, co w latach siedemdziesiątych było już nierealne, także w świetle Układu NRD-RFN. Toteż równocześnie z usunięciem słowa "Niemcy" z konstytucji NRD 7 września 1974 roku, zaprzestano śpiewania słów hymnu.
Po zjednoczeniu Niemiec, hymnem stał się dotychczasowy hymn Niemiec, Das Lied der Deutschen (niem. Pieśń Niemców).
Auferstanden aus Ruinen (niem. Powstający z ruin) – hymn Niemieckiej Republiki Demokratycznej. Muzykę do niego skomponował Hanns Eisler, tekst napisał Johannes Becher, późniejszy minister edukacji NRD.
W utworze Bechera słowo "Niemcy" pada pięciokrotnie, "Niemiecka Republika Demokratyczna" - wcale. Ponadto, hymn mówi o zjednoczonej i miłującej pokój ojczyźnie. Po wybudowaniu muru berlińskiego 13 sierpnia 1961 taki tekst był nie do zaakceptowania dla kierownictwa niemieckiej partii komunistycznej. Szczególnie, że hymn powstał w 1949 w okresie gdy pomysł zjednoczonych Niemiec pochodził od Józefa Stalina a więc w zupełnie innej rzeczywistości, co w latach siedemdziesiątych było już nierealne, także w świetle Układu NRD-RFN. Toteż równocześnie z usunięciem słowa "Niemcy" z konstytucji NRD 7 września 1974 roku, zaprzestano śpiewania słów hymnu.
Po zjednoczeniu Niemiec, hymnem stał się dotychczasowy hymn Niemiec, Das Lied der Deutschen (niem. Pieśń Niemców).
POWSTAJĄCY Z RUIN
(Continues)
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Contributed by Riccardo Venturi 2012/12/4 - 23:28
Traducere românească
Auferstanden aus Ruinen este fostul imn național din Germania de Est. A fost compus de Hanns Eisler, iar textul a fost scris de Johannes R. Becher, cel care a devenit mai târziu ministru al Culturii (1954-1958).
Textul imnului nu este atât de evident comunist precum alte imnuri ale fostelor state socialiste și face inclusiv referiri la o Germanie unită, poate fiindcă imnul a început să fie folosit în sectorul rusesc al Germaniei înainte de separarea Est - Vest. Începând cu 1971, versurile, deși oficiale, erau rareori cântate la ceremonii, întrucât liderii RDG au observat că ele nu mai corespundeau viziunii lor asupra statului est-german. Mai mult, în 1973, RFG și RDG fiind admise în cadrul ONU simultan, în urma discuțiilor între oficialii celor două state, termenul de Germania a fost exclus din Constituția RDG, un alt motiv pentru a nu mai cânta melodia la ocaziile... (Continues)
Auferstanden aus Ruinen este fostul imn național din Germania de Est. A fost compus de Hanns Eisler, iar textul a fost scris de Johannes R. Becher, cel care a devenit mai târziu ministru al Culturii (1954-1958).
Textul imnului nu este atât de evident comunist precum alte imnuri ale fostelor state socialiste și face inclusiv referiri la o Germanie unită, poate fiindcă imnul a început să fie folosit în sectorul rusesc al Germaniei înainte de separarea Est - Vest. Începând cu 1971, versurile, deși oficiale, erau rareori cântate la ceremonii, întrucât liderii RDG au observat că ele nu mai corespundeau viziunii lor asupra statului est-german. Mai mult, în 1973, RFG și RDG fiind admise în cadrul ONU simultan, în urma discuțiilor între oficialii celor două state, termenul de Germania a fost exclus din Constituția RDG, un alt motiv pentru a nu mai cânta melodia la ocaziile... (Continues)
RIDICAȚI DINTRE RUINE
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2012/12/4 - 23:33
Hebrew translation from he.wikipedia
השיר שנכתב בשנת 1949 משקף את השלבים הראשונים של ההפרדה בין הגרמניות, שעה שרוב הגרמנים ראו התקדמות לעבר איחוד המדינות כדבר ראוי וטבעי. לכן מילות ההמנון משלבות כמה קישורים למושג "אחדות" (Einig) ועושה שימוש במונח "ארץ האבות" (Vaterland) כמונח שמתייחס לכל גרמניה. אולם הרעיונות האלו יהפכו ללא מקובלים ככל שהמלחמה הקרה תתגבר.
בשנת 1973 גרמניה המזרחית וגרמניה המערבית התקבלו כחברות באו"ם בעקבות משא ומתן בין שתי המדינות שהוביל להכרה הדדית מסוימת ביניהם. המונח "גרמניה" הוסר מחוקת גרמניה המזרחית, ומאותה עת רק מנגינת ההמנון הושמעה בעוד שהמילים לא הושרו.
אחרי איחוד גרמניה השיר נזנח כהמנון הלאומי וגרמניה העדיפה לאמץ את ההימנון המערב גרמני שיר הגרמנים. הצעתו של ראש ממשלת גרמניה המזרחית לותר דה מזייר, כי חלק מהמילים של ההמנון יוספו להמנון גרמניה המאוחדת, נבחנה, ולמרבה התמיהה התברר כי הן משתלבות היטב בלחנו של המנון גרמניה המערבית. בכל אופן, ההצעה נדחה על ידי קאנצלר גרמניה... (Continues)
השיר שנכתב בשנת 1949 משקף את השלבים הראשונים של ההפרדה בין הגרמניות, שעה שרוב הגרמנים ראו התקדמות לעבר איחוד המדינות כדבר ראוי וטבעי. לכן מילות ההמנון משלבות כמה קישורים למושג "אחדות" (Einig) ועושה שימוש במונח "ארץ האבות" (Vaterland) כמונח שמתייחס לכל גרמניה. אולם הרעיונות האלו יהפכו ללא מקובלים ככל שהמלחמה הקרה תתגבר.
בשנת 1973 גרמניה המזרחית וגרמניה המערבית התקבלו כחברות באו"ם בעקבות משא ומתן בין שתי המדינות שהוביל להכרה הדדית מסוימת ביניהם. המונח "גרמניה" הוסר מחוקת גרמניה המזרחית, ומאותה עת רק מנגינת ההמנון הושמעה בעוד שהמילים לא הושרו.
אחרי איחוד גרמניה השיר נזנח כהמנון הלאומי וגרמניה העדיפה לאמץ את ההימנון המערב גרמני שיר הגרמנים. הצעתו של ראש ממשלת גרמניה המזרחית לותר דה מזייר, כי חלק מהמילים של ההמנון יוספו להמנון גרמניה המאוחדת, נבחנה, ולמרבה התמיהה התברר כי הן משתלבות היטב בלחנו של המנון גרמניה המערבית. בכל אופן, ההצעה נדחה על ידי קאנצלר גרמניה... (Continues)
קמנו לתחייה מההריסות
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2012/12/5 - 06:22
Slovenský doslovný preklad
Auferstanden aus Ruinen bola štátna hymna Nemeckej demokratickej republiky. Vzhľadom na to, že sa v texte hovorí o zjednotení Nemecka, od ktorého NDR neskôr upustila, spievala sa hymna ku koncu existencie NDR často bez textu.
Auferstanden aus Ruinen bola štátna hymna Nemeckej demokratickej republiky. Vzhľadom na to, že sa v texte hovorí o zjednotení Nemecka, od ktorého NDR neskôr upustila, spievala sa hymna ku koncu existencie NDR často bez textu.
POVSTANÍ Z RUÍN
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2012/12/5 - 06:33
Sõnad eesti keeles
"Auferstanden aus Ruinen" ('Rusudest üles tõusnuna') oli Saksa Demokraatliku Vabariigi riigihümn 1949–1990.
Hümni sõnade autor on luuletaja Johannes Becher, kellest hiljem sai Saksa DV haridusminister. Sõnad on kirjutatud nii, et need sobivad ka "Deutschlandliedi" muusikasse, mis kirjutati 1841 ja mille meloodia aluseks oli "Gott erhalte Franz den Kaiser", mille kirjutas 1797. aastal Joseph Haydn. Sama hümn oli Saksamaa hümn pärast 1919. aastat (hiljem koos "Horst-Wessel-Liediga"). Saksamaa (Lääne-Saksamaa) muutis kolmanda salmi "Deutschlandliedist" oma hümniks.
Becheri sõnadele tegid meloodia kaks heliloojat ning välja valiti neist Hanns Eisleri versioon. Eisler oli 1930. aastatel eksiilis, ja on võimalik, et ei märgatud, kui sarnane oli tema tehtud meloodia 1930. aastate Hans Albersi hitile "Goodbye, Johnny" .
Hümn, mis kirjutati 1949, peegeldab Saksamaa elanike negatiivset suhtumist Saksamaa kaheks okupatsioonitsooniks jaotamise üle. Hümni sõnades on nii "ühinemine" kui ka "isamaa".
"Auferstanden aus Ruinen" ('Rusudest üles tõusnuna') oli Saksa Demokraatliku Vabariigi riigihümn 1949–1990.
Hümni sõnade autor on luuletaja Johannes Becher, kellest hiljem sai Saksa DV haridusminister. Sõnad on kirjutatud nii, et need sobivad ka "Deutschlandliedi" muusikasse, mis kirjutati 1841 ja mille meloodia aluseks oli "Gott erhalte Franz den Kaiser", mille kirjutas 1797. aastal Joseph Haydn. Sama hümn oli Saksamaa hümn pärast 1919. aastat (hiljem koos "Horst-Wessel-Liediga"). Saksamaa (Lääne-Saksamaa) muutis kolmanda salmi "Deutschlandliedist" oma hümniks.
Becheri sõnadele tegid meloodia kaks heliloojat ning välja valiti neist Hanns Eisleri versioon. Eisler oli 1930. aastatel eksiilis, ja on võimalik, et ei märgatud, kui sarnane oli tema tehtud meloodia 1930. aastate Hans Albersi hitile "Goodbye, Johnny" .
Hümn, mis kirjutati 1949, peegeldab Saksamaa elanike negatiivset suhtumist Saksamaa kaheks okupatsioonitsooniks jaotamise üle. Hümni sõnades on nii "ühinemine" kui ka "isamaa".
RUSUDEST ÜLES TÕUSNUNA
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2012/12/5 - 06:37
Turkish (incomplete) translation from This page
Inspiegabilmente, in questa e in altre pagine dove è riportata la traduzione turca (sempre la stessa), le prime due strofe sono complete mentre della terza sono tradotti solo i due versi iniziali. Sulla pagina wikipedia non v'è traccia di traduzione. [RV]
YIKINTILARDAN DOĞMUŞ
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2012/12/5 - 06:45
Auferstanden aus Ruinen je bila državna himna Nemške demokratične republike. Melodija je od nemškega skladatelja Hanns Eisler, besedilo pa od pesnika Johannes R. Becher, ki sta ustvarila pesem po naročilu vzhodnonemške vlade leta 1949.
VSTALA IZ RUŠEVIN
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2012/12/5 - 06:58
Tradución ao galego
Auferstanden aus Ruinen (en alemán: Erguéndose dende as ruínas) foi o himno da República Democrática Alemá (RDA) entre 1949 e 1990. A súa letra foi escrita por Johannes R. Becher con música de Hanns Eisler. Deixou de ser himno oficial coa reunificación alemá, pasando a ser himno da Alemaña unificada o até entón himno da República Federal de Alemaña (RFA), Deutschlandlied. O entón primeiro ministro da RDA, Lothar de Maizière, propuxo que "Auferstanden aus Ruinen" ocupase o seu lugar, proposta que foi rexeitada polo Chanceler da RFA, Helmut Kohl.
Tras a reunificación alemá, o himno nacional pasou a ser unicamente un arquivo histórico da música alemá, sendo unha das cancións máis belas que existen aínda da República Democrática Alemá, con todo os alemáns que viviron no lado occidental do muro pouco coñecen a transcendencia deste himno patriótico.
Auferstanden aus Ruinen (en alemán: Erguéndose dende as ruínas) foi o himno da República Democrática Alemá (RDA) entre 1949 e 1990. A súa letra foi escrita por Johannes R. Becher con música de Hanns Eisler. Deixou de ser himno oficial coa reunificación alemá, pasando a ser himno da Alemaña unificada o até entón himno da República Federal de Alemaña (RFA), Deutschlandlied. O entón primeiro ministro da RDA, Lothar de Maizière, propuxo que "Auferstanden aus Ruinen" ocupase o seu lugar, proposta que foi rexeitada polo Chanceler da RFA, Helmut Kohl.
Tras a reunificación alemá, o himno nacional pasou a ser unicamente un arquivo histórico da música alemá, sendo unha das cancións máis belas que existen aínda da República Democrática Alemá, con todo os alemáns que viviron no lado occidental do muro pouco coñecen a transcendencia deste himno patriótico.
ERGUÉNDOSE DENDE AS RUINAS
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2012/12/5 - 07:04
Lirik dalam bahasa Indonesia
Auferstanden aus Ruinen (Jerman untuk "Bangkit dari Puing-Puing") adalah lagu kebangsaan Jerman Timur dari tahun 1949 sampai tahun 1990.
Liriknya ditulis oleh Johannes R. Becher dan musiknya digubah oleh Hanns Eisler. Karena adanya rujukan terhadap sebuah negara Jerman yang bersatu (Deutschland, einig Vaterland, dalam bahasa Indonesia "Jerman, tanah air bersatu"), karena tidak sesuai dengan kebijakan dan konteks Perang Dingin, terutama setelah Tembok Berlin didirikan pada tahun 1961, maka biasanya lagu ini dimainkan tanpa dinyanyikan lagunya pada acara-acara resmi.
Auferstanden aus Ruinen (Jerman untuk "Bangkit dari Puing-Puing") adalah lagu kebangsaan Jerman Timur dari tahun 1949 sampai tahun 1990.
Liriknya ditulis oleh Johannes R. Becher dan musiknya digubah oleh Hanns Eisler. Karena adanya rujukan terhadap sebuah negara Jerman yang bersatu (Deutschland, einig Vaterland, dalam bahasa Indonesia "Jerman, tanah air bersatu"), karena tidak sesuai dengan kebijakan dan konteks Perang Dingin, terutama setelah Tembok Berlin didirikan pada tahun 1961, maka biasanya lagu ini dimainkan tanpa dinyanyikan lagunya pada acara-acara resmi.
BANGKIT DARI PUING-PUING
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2012/12/5 - 07:37
Maksud lirik dalam bahasa Melayu
Auferstanden aus Ruinen merupakan lagu kebangsaan Republik Demokratik Jerman (Jerman Timur) sejak penubuhannya pada 1949 sehingga penyatuan semula Jerman pada tahun 1990.
Liriknya telah dicipta oleh Johannes R. Becher dan muziknya digubah oleh Hanns Eisler. Akibat rujukannya terhadap Jerman yang bersatu (« Deutschland, einig Vaterland », dalam bahasa Melayu "Jerman, tanah air bersatu"), liriknya mengakibatkan ketidakselesaan dan hanya muziknya sahaja dimainkan sewaktu acara rasmi. Satu lagu lagi yang sangat dikenali di Jerman Timur adalah sajak Bertolt Brecht, di mana susunan muzik, juga oleh Hanns Eisler, dikenali dengan nama Kinderhymne.
Liriknya telah dicipta oleh Johannes R. Becher dan muziknya digubah oleh Hanns Eisler. Akibat rujukannya terhadap Jerman yang bersatu (« Deutschland, einig Vaterland », dalam bahasa Melayu "Jerman, tanah air bersatu"), liriknya mengakibatkan ketidakselesaan dan hanya muziknya sahaja dimainkan sewaktu acara rasmi. Satu lagu lagi yang sangat dikenali di Jerman Timur adalah sajak Bertolt Brecht, di mana susunan muzik, juga oleh Hanns Eisler, dikenali dengan nama Kinderhymne.
BANGKIT DARIPADA KEHANCURAN
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2012/12/5 - 07:43
Un'antica pagina (il suo primo inserimento risale al 26 marzo 2005!) che è stata completamente rifatta e ampliata fino a comprendere traduzioni in 26 lingue (in gran parte letterali, riprese dalle varie edizioni di Wikipedia).
CCG/AWS Staff 2012/12/5 - 08:00
O Germania, pallida Madre...
Manca la trad. in greco: chi di noi la farà, Riccardo?
Manca la trad. in greco: chi di noi la farà, Riccardo?
Gian Piero Testa 2012/12/5 - 09:43
Ma che mi leggi nel pensiero, Gian Piero...? :-PP
Tanto lo so come andrà a finire: ci saranno due traduzioni greche...
Tanto lo so come andrà a finire: ci saranno due traduzioni greche...
Riccardo Venturi 2012/12/5 - 10:32
(5 dicembre 2012)
Μετέφρασε στα Ελληνικά ο Ρικάρδος Βεντούρης
A pensarci bene, la signora qua sopra è nata proprio nella DDR e, quindi, faceva parte della "gioventù che racchiude in sé le virtù del popolo tedesco", almeno secondo la nobile speranza di Johannes Becher. A pensarci ancora meglio, la Grecia non ha mai ricevuto alcun male dalla DDR; ne ha ricevuto invece, e massimamente proprio da quella signora (e dai suoi compari "europei", va detto), dalla "Germania riunificata". Tant'è, nel "licenziare" (come si diceva un tempo) questa versione greca di Auferstanden aus Ruinen, e nell'attesa di vedere come vi si cimenterà anche Gian Piero Testa. Forse, chissà, tradurre in greco l'inno della DDR potrebbe anche essere un po' uno sberleffo a certa gente; fatto sta che, nei limiti del possibile, ho cercato di farne una versione non letterale e, forse, addirittura moderatamente cantabile. A prezzo, ovviamente, di riscriverlo un po' (specialmente nella strofa finale). [RV]
Μετέφρασε στα Ελληνικά ο Ρικάρδος Βεντούρης
A pensarci bene, la signora qua sopra è nata proprio nella DDR e, quindi, faceva parte della "gioventù che racchiude in sé le virtù del popolo tedesco", almeno secondo la nobile speranza di Johannes Becher. A pensarci ancora meglio, la Grecia non ha mai ricevuto alcun male dalla DDR; ne ha ricevuto invece, e massimamente proprio da quella signora (e dai suoi compari "europei", va detto), dalla "Germania riunificata". Tant'è, nel "licenziare" (come si diceva un tempo) questa versione greca di Auferstanden aus Ruinen, e nell'attesa di vedere come vi si cimenterà anche Gian Piero Testa. Forse, chissà, tradurre in greco l'inno della DDR potrebbe anche essere un po' uno sberleffo a certa gente; fatto sta che, nei limiti del possibile, ho cercato di farne una versione non letterale e, forse, addirittura moderatamente cantabile. A prezzo, ovviamente, di riscriverlo un po' (specialmente nella strofa finale). [RV]
ΑΝΑΣΤΗΜΕΝΗ ΑΠΟ ΤΑ ΕΡΕΙΠΙΑ
(Continues)
(Continues)
No, no: una sola traduzione; non vorremo ricominciare a dividere la Germania ripartendo dalla Grecia...
La tua va benissimo, tranne quel θα ενώσονται nell'ultima strofa, che per me dovrebbe essere θα ενωστούν, sempre che non mi imbrogli:-)
La tua va benissimo, tranne quel θα ενώσονται nell'ultima strofa, che per me dovrebbe essere θα ενωστούν, sempre che non mi imbrogli:-)
Gian Piero Testa 2012/12/5 - 16:14
Chiaramente avevi ragione, e correggo; è un classico mio, tutto bene tranne che per un particolare. A mia parziale scusante, il fatto che certe traduzioni le faccio tra il pericolo di essere travolto da un muro crollato per le piogge e quello di essere portato via dal Terzolle in piena. Il Terzolle, o Rio Freddo (da cui il nome del quartiere di Rifredi), l'altro giorno ha rischiato seriamente di travolgere per sempre metà dell' Ellenikò Tmima. Glu Glu.
Riccardo Venturi 2012/12/5 - 22:40
Himno de Andalucía
Letra: Blas Infante
Musica: José del Castillo Díaz
La costituzione della Repubblica Spagnola (1931) permetteva ad alcune regioni di costituire comunità autonome: le uniche regioni che ebbero il tempo di attuare l'autonomia furono la Catalogna (1932) e il Paese Basco (1936, all'inizio della guerra civile). Blas Infante, un politico poliedrico, considerato il "Padre della Patria andaluso", scrisse l'inno dell'Andalusia su musica di José del Castillo Díaz, che si ispirò a una canzone popolare andalusa "Santo Dios".
Blas Infante, un borghese liberale, repubblicano e federalista, fu ucciso da membri della Falange Spagnola e delle JONS (Giunte di offensiva nazional-sindacalista) nell'agosto 1936.
Durante la dittatura franchista e la Transizione Democratica, la bandiera andalusa e l'inno divennero anche simboli della resistenza. Ad esempio Manuel José García Caparrós fu ucciso dalla polizia... (Continues)
Musica: José del Castillo Díaz
La costituzione della Repubblica Spagnola (1931) permetteva ad alcune regioni di costituire comunità autonome: le uniche regioni che ebbero il tempo di attuare l'autonomia furono la Catalogna (1932) e il Paese Basco (1936, all'inizio della guerra civile). Blas Infante, un politico poliedrico, considerato il "Padre della Patria andaluso", scrisse l'inno dell'Andalusia su musica di José del Castillo Díaz, che si ispirò a una canzone popolare andalusa "Santo Dios".
Blas Infante, un borghese liberale, repubblicano e federalista, fu ucciso da membri della Falange Spagnola e delle JONS (Giunte di offensiva nazional-sindacalista) nell'agosto 1936.
Durante la dittatura franchista e la Transizione Democratica, la bandiera andalusa e l'inno divennero anche simboli della resistenza. Ad esempio Manuel José García Caparrós fu ucciso dalla polizia... (Continues)
La bandera blanca y verde
(Continues)
(Continues)
2012/11/19 - 23:53
Song Itineraries:
Anthems and Anti-Anthems
Inno nazionale
Chanson italienne – Inno nazionale – Cantacronache – 1962
Paroles de Franco Fortini
Musique de Sergio Liberovici
Texte trouvé sur « Cantacronache – Un’avventura politico musicale degli anni 50 », Emilio Jona e Michele L. Straniero, CREL Scriptorium 1995.
Quel bel hymne national !, dit Lucien l'âne en lançant dans l'espace intersidéral un de ses rires claironnants... Forcément national puisque limité aux seuls Italiens... Quant à savoir ce qu'est un Italien ?
Ah, Lucien l'âne mon ami, il y a là un grand mystère...
Un Italien ? Est-ce un habitant de l'Italie ? Est-ce quelqu'un qui est né en Italie ? Doit-il avoir des ancêtres italiens et jusqu'où faut-il remonter ? Avant l'An Zéro ? Et comment ces « ancêtres » d'avant l'An Zéro pouvaient-ils être Italiens ?
À tous les coups, Lucien l'âne mon ami, tu creuses dans la bonne voie, tu donnes en plein dans le bon sens, car tu poses de... (Continues)
Paroles de Franco Fortini
Musique de Sergio Liberovici
Texte trouvé sur « Cantacronache – Un’avventura politico musicale degli anni 50 », Emilio Jona e Michele L. Straniero, CREL Scriptorium 1995.
Quel bel hymne national !, dit Lucien l'âne en lançant dans l'espace intersidéral un de ses rires claironnants... Forcément national puisque limité aux seuls Italiens... Quant à savoir ce qu'est un Italien ?
Ah, Lucien l'âne mon ami, il y a là un grand mystère...
Un Italien ? Est-ce un habitant de l'Italie ? Est-ce quelqu'un qui est né en Italie ? Doit-il avoir des ancêtres italiens et jusqu'où faut-il remonter ? Avant l'An Zéro ? Et comment ces « ancêtres » d'avant l'An Zéro pouvaient-ils être Italiens ?
À tous les coups, Lucien l'âne mon ami, tu creuses dans la bonne voie, tu donnes en plein dans le bon sens, car tu poses de... (Continues)
HYMNE NATIONAL
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2012/10/12 - 22:31
Su patriottu Sardu a sos feudatarios [Procurad' e moderare]
Come a suo tempo suggerito da DQ82, la pagina è stata letteralmente rimodellata. Il titolo dell'inno è stato riportato alla sua dizione sarda corretta (Su patriottu Sardu a sos feudatarios), e la storica traduzione inglese di John Warre Tyndale è stata corretta dagli innumerevoli refusi (laddove è stato possibile farlo, per le condizioni orribili del testo digitalizzato). Aggiunta anche dell'iconografia. Le note invece sono state lasciate nell'ordine che avevano.
CCG/AWS Staff 2012/4/23 - 02:50
Ελληνική μετάφραση του Ρικάντου Βεντούρη (23 Απρίλη 2012 - 11 Ιούλιου 2012)
Una specie di follia. Mi sono messo in testa di tradurre il "Procurad'e moderare" sí in greco moderno, ma in quella specie di demotico settecentesco che proprio alla fine del XVIII secolo muoveva i primi, incerti passi. Sicuramente per rendere la cosiddetta "atmosfera dell'epoca", ma sicuramente anche per una sfida personale (inutile negarlo, perché sovente è una molla che muove chiunque). Il greco demotico di quell'epoca, del tutto bandito dall'uso ufficiale, era forzatamente un ibrido in cui convivevano forme autenticamente popolari e forme della lingua scritta, sostanzialmente conformi al greco classico. Un ibrido che dipendeva in gran parte dalla volontà e dalle conoscenze di chi lo scriveva. Aderendo a tutto ciò, mi sono sforzato di arcaizzare quanto più possibile le parti "colte", e di volgarizzare quanto più... (Continues)
Una specie di follia. Mi sono messo in testa di tradurre il "Procurad'e moderare" sí in greco moderno, ma in quella specie di demotico settecentesco che proprio alla fine del XVIII secolo muoveva i primi, incerti passi. Sicuramente per rendere la cosiddetta "atmosfera dell'epoca", ma sicuramente anche per una sfida personale (inutile negarlo, perché sovente è una molla che muove chiunque). Il greco demotico di quell'epoca, del tutto bandito dall'uso ufficiale, era forzatamente un ibrido in cui convivevano forme autenticamente popolari e forme della lingua scritta, sostanzialmente conformi al greco classico. Un ibrido che dipendeva in gran parte dalla volontà e dalle conoscenze di chi lo scriveva. Aderendo a tutto ciò, mi sono sforzato di arcaizzare quanto più possibile le parti "colte", e di volgarizzare quanto più... (Continues)
Ο ΣΑΡΔΟΣ ΠΑΤΡΙΩΤΗΣ ΕΙΣ ΤΟΥΣ ΦΕΟΥΔΑΡΧΟΥΣ
(Continues)
(Continues)
Quasi tre mesi mi ci sono voluti per la traduzione integrale in greco tardo-settecentesco del "Procurade moderare"; qualche verso al giorno per quello che si prefigura come uno dei "tour de force" più laboriosi e inutili di questo sito. Puro otium. Alla fine, tutto è compiuto; e chissà che [gpt] non voglia dargli un'occhiata per qualche miglioria (nei prossimi anni, se Manitù vorrà concedermelo, non mancherò neppure io di farlo). Ma, del resto, l'otium è attualmente una delle più efficaci strategie rivoluzionarie; non donare tutto il proprio tempo al padrone, e riservarselo invece per le cose più improbabili. In quest'ottica va considerata questa cosa.
Riccardo Venturi - Ελληνικό Τμήμα των ΑΠΤ 2012/7/11 - 11:08
Vedo che qui c'è una versione "condensata": non ti potevi accontentare di quella? No, il Riccardo sceglie le vie più ardue e interminabili, come Nikos Kazantzakis che, volendo aggiungere qualcosa all'Odissea, ne fece una continuazione di 33.333 versi. Certamente me la leggerò, trasferiti i testi sulla carta, perché temo che la settimana prossima dovrò starmene lunghissime ore nel letto, e non al computer.
Gian Piero Testa 2012/7/11 - 17:07
Condensazioni, io? Sia mai, odiavo già i riassuntini in seconda elementare! L'Οδύσσεια di Kazantzakis la dovrò leggere prima o poi, anche perché il cretese era un tale titanico e iperdemotico creatore di vocaboli (praticamente uno psycharista all'eccesso...) che quell'opera sembra scritta in un greco inventato, fantasmagorico. Lunghe ore nel letto? Che succede?....
Riccardo Venturi 2012/7/11 - 17:19
Ai fratelli di Italia
Forse devo una spiegazione: letti i giornali, mi sono visto la signora Italia in crisi di rimbambimento, che esce di casa con l'elmo di Scipio in testa e va alla concessionaria a ordinare novanta cacciabombardieri F 35, indispensabili ai nostri terremotati.
(Gian Piero Testa)
(Gian Piero Testa)
Fratelli di Italia
(Continues)
(Continues)
Contributed by Gian Piero Testa 2012/7/11 - 07:09
Song Itineraries:
Anthems and Anti-Anthems
Une seule nuit (Ditanyè)
[1983?]
Parole e musica di Thomas Sankara
“Per l'imperialismo è più importante dominarci culturalmente che militarmente. La dominazione culturale è la più flessibile, la più efficace, la meno costosa. Il nostro compito consiste nel decolonizzare la nostra mentalità.” Thomas Sankara.
Questa canzone – nota anche con il titolo di “Hymne de la Victoire” – è l’inno nazionale del Burkina-Faso, adottato nel 1984 in sostituzione del precedente “Hymne Nationale Voltaïque”.
Fu scritta da Thomas Sankara, un burkinabé capitano dell’esercito ma comunista e rivoluzionario panafricano, a torto o a ragione considerato il “Che Guevara d’Africa”. Sankara divenne presidente nel 1984 sull’onda di una grande rivolta popolare e, dopo aver ridato all’Alto Volta l’antico nome di Burkina-Faso, si diede da fare per la cancellazione di quel paradosso assoluto che è il debito dei colonizzati nei confronti... (Continues)
Parole e musica di Thomas Sankara
“Per l'imperialismo è più importante dominarci culturalmente che militarmente. La dominazione culturale è la più flessibile, la più efficace, la meno costosa. Il nostro compito consiste nel decolonizzare la nostra mentalità.” Thomas Sankara.
Questa canzone – nota anche con il titolo di “Hymne de la Victoire” – è l’inno nazionale del Burkina-Faso, adottato nel 1984 in sostituzione del precedente “Hymne Nationale Voltaïque”.
Fu scritta da Thomas Sankara, un burkinabé capitano dell’esercito ma comunista e rivoluzionario panafricano, a torto o a ragione considerato il “Che Guevara d’Africa”. Sankara divenne presidente nel 1984 sull’onda di una grande rivolta popolare e, dopo aver ridato all’Alto Volta l’antico nome di Burkina-Faso, si diede da fare per la cancellazione di quel paradosso assoluto che è il debito dei colonizzati nei confronti... (Continues)
Contre la férule humiliante il y a déjà mille ans,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2012/2/28 - 14:45
Song Itineraries:
Anthems and Anti-Anthems, Thomas Sankara
Inno patriottico (del cittadino Luigi Rossi per lo bruciamento delle immagini de' tiranni)
[1799]
Posto in musica dal cittadino Cimmarosa, da cantarsi nella festa de' 30 fiorile sotto l'albero della libertà avanti al Palazzo Nazionale.
Scritto da Luigi Rossi, avvocato, nato nel 1769 a Montepaone in provincia di Catanzaro (dove, almeno fino a poco tempo fa, c’era l’ultimo Albero della Libertà originale d’Italia), poeta, giacobino e massone, impiccato il 28 novembre 1799 in Piazza del Mercato a Napoli.
Musica del celebre compositore napoletano Domenico Cimarosa (1749-1801).
Pubblicato sul Monitore Napoletano, il foglio repubblicano diretto da Eleonora Fonseca Pimentel, l’Inno patriottico fu riprodotto in migliaia di fogli volanti e cantato per la prima volta dai rivoluzionari il 19 maggio in piazza del Plebiscito (allora Largo di Palazzo) alla festa del “bruciamento delle bandiere borboniche”, allorché fu piantato l’Albero della Libertà.
Domenico Cimarosa, di... (Continues)
Posto in musica dal cittadino Cimmarosa, da cantarsi nella festa de' 30 fiorile sotto l'albero della libertà avanti al Palazzo Nazionale.
Scritto da Luigi Rossi, avvocato, nato nel 1769 a Montepaone in provincia di Catanzaro (dove, almeno fino a poco tempo fa, c’era l’ultimo Albero della Libertà originale d’Italia), poeta, giacobino e massone, impiccato il 28 novembre 1799 in Piazza del Mercato a Napoli.
Musica del celebre compositore napoletano Domenico Cimarosa (1749-1801).
Pubblicato sul Monitore Napoletano, il foglio repubblicano diretto da Eleonora Fonseca Pimentel, l’Inno patriottico fu riprodotto in migliaia di fogli volanti e cantato per la prima volta dai rivoluzionari il 19 maggio in piazza del Plebiscito (allora Largo di Palazzo) alla festa del “bruciamento delle bandiere borboniche”, allorché fu piantato l’Albero della Libertà.
Domenico Cimarosa, di... (Continues)
Su d'un Sovrano popolo
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2012/1/24 - 10:48
Song Itineraries:
Anthems and Anti-Anthems
Se chanta
Anonymous
[Ca. XII secolo]
[Ca. 12th Century]
[Ca. 12ème siècle]
Canzone tradizionale occitana
Traditional folkson from Occitania
Chanson traditionnelle occitane
Di questa canzone esistono due chiavi di lettura (probabilmente coesistenti):
- Inno d'amore , serenata di nostalgia per la donna amata: l'amore da lontano dei trovatori che nel XII secolo percorsero le corti d'Europa cantando i valori di Jovent-Gioventù/ Jòi-Gioia di vivere/ Paratge-Lealtà/ Pretz-Valore/ Larguessa-Generosità; periodo in cui la lingua d'oc ha goduto del maggiore splendore, e che può essere comparata nell'estensione del suo uso presso tutte le corti europee, all'inglese di oggi.
- Canzone cifrata usata dai catari-albigesi per farsi coraggio e inviarsi messaggi per resistere alla grande conquista di Simone IV di Montfort, la famosa "crociata contro gli albigesi" e per raggiungere l'elevazione spirituale: Nella notte... (Continues)
[Ca. 12th Century]
[Ca. 12ème siècle]
Canzone tradizionale occitana
Traditional folkson from Occitania
Chanson traditionnelle occitane
Di questa canzone esistono due chiavi di lettura (probabilmente coesistenti):
- Inno d'amore , serenata di nostalgia per la donna amata: l'amore da lontano dei trovatori che nel XII secolo percorsero le corti d'Europa cantando i valori di Jovent-Gioventù/ Jòi-Gioia di vivere/ Paratge-Lealtà/ Pretz-Valore/ Larguessa-Generosità; periodo in cui la lingua d'oc ha goduto del maggiore splendore, e che può essere comparata nell'estensione del suo uso presso tutte le corti europee, all'inglese di oggi.
- Canzone cifrata usata dai catari-albigesi per farsi coraggio e inviarsi messaggi per resistere alla grande conquista di Simone IV di Montfort, la famosa "crociata contro gli albigesi" e per raggiungere l'elevazione spirituale: Nella notte... (Continues)
Devant de ma fenèstra
(Continues)
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2012/1/8 - 11:56
L'edizione inglese di Wikipedia riporta una pletora di versioni regionali occitane della canzone, delle quali è necessario tenere conto. Rimandiamo alla pagina relativa per la loro consultazione (per ogni versione è presente una traduzione inglese).
The English Wikipedia includes plenty of Occitan regional versions and variants of this song, all worth knowing and reading. We invite you to go to the relevant page for consultation (an English translation is provided for each version).
L' édition en anglais de Wikipédia contient de nombreuses versions et variantes de cette chanson, qu'il faudrait prendre en considération. Nous vous renvoyons à la page en question pour leur consultation (chaque version ou variante est accompagnée d'une traduction anglaise).
The English Wikipedia includes plenty of Occitan regional versions and variants of this song, all worth knowing and reading. We invite you to go to the relevant page for consultation (an English translation is provided for each version).
L' édition en anglais de Wikipédia contient de nombreuses versions et variantes de cette chanson, qu'il faudrait prendre en considération. Nous vous renvoyons à la page en question pour leur consultation (chaque version ou variante est accompagnée d'une traduction anglaise).
DQ82 + CCG/AWS Staff 2012/1/8 - 11:58
The song as sung by Lou Dalfin.
La chanson comme elle est chantée par Lou Dalfin.
E' una versione standard del canto in "grafia mistraliana" (presente così anche sul sito del vecchio amico Maurizio Pistone). A tale riguardo ricordo che l'occitano moderno può essere scritto in due grafie distinte: una "tradizionale" o "etimologica", basata in gran parte sull'ortografia del provenzale classico ma corrispondente abbastanza male alla realtà fonetica attuale; e l'altra detta "mistraliana", dal grande poeta Mistral che ne fu inventore e fautore, che corrisponde assai meglio alla pronuncia attuale. La prima ha senz'altro il vantaggio di "riannodare i fili" col passato; la seconda ha quello di facilitare la lettura. E' una questione tuttora importante nell'occitano di oggi, che comunque predilige oramai decisamente la grafia tradizionale etimologica (anche nei cartelli stradali, ad esempio). Come... (Continues)
La chanson comme elle est chantée par Lou Dalfin.
E' una versione standard del canto in "grafia mistraliana" (presente così anche sul sito del vecchio amico Maurizio Pistone). A tale riguardo ricordo che l'occitano moderno può essere scritto in due grafie distinte: una "tradizionale" o "etimologica", basata in gran parte sull'ortografia del provenzale classico ma corrispondente abbastanza male alla realtà fonetica attuale; e l'altra detta "mistraliana", dal grande poeta Mistral che ne fu inventore e fautore, che corrisponde assai meglio alla pronuncia attuale. La prima ha senz'altro il vantaggio di "riannodare i fili" col passato; la seconda ha quello di facilitare la lettura. E' una questione tuttora importante nell'occitano di oggi, che comunque predilige oramai decisamente la grafia tradizionale etimologica (anche nei cartelli stradali, ad esempio). Come... (Continues)
SE CHANTO
(Continues)
(Continues)
Contributed by DoNQuijote82 2012/1/9 - 19:19
Il "Se chanto", vi apparirà strano, è considerato l'inno della popolazione occitana che vive in Piemonte sul territorio delle Valli Po-Bronda e Infernotto, Varaita, Maira, Grana, Stura, Gesso-Vermenagna-Pesio, Monregalesi, Tanaro-Mongia-Cevetta in provincia di Cuneo e, nel torinese, in Val Pellice, Valli Chisone e Germanasca, Alta Valle Susa. (L'Occitania è più di una minoranza: è il collante fra la gente di queste vallate del Piemonte, il cosidetto "Midi" francese e la Val d'Aran in Catalogna).
Abituati da sempre ai canti guerrieri quali inni alla "grande nazione" e al suo popolo "eroico", ci appare forse singolare che quello degli occitani sia un canto d'amore, di un poeta per l'amata. La nostalgia di un desiderio, un affetto perduto probabilmente per sempre.
E la presenza immanente della natura dei luoghi, di quelle loro montagne tanto alte, limite invalicabile, odiate dal troppo amore,... (Continues)
Abituati da sempre ai canti guerrieri quali inni alla "grande nazione" e al suo popolo "eroico", ci appare forse singolare che quello degli occitani sia un canto d'amore, di un poeta per l'amata. La nostalgia di un desiderio, un affetto perduto probabilmente per sempre.
E la presenza immanente della natura dei luoghi, di quelle loro montagne tanto alte, limite invalicabile, odiate dal troppo amore,... (Continues)
DonQuijote82 2012/1/9 - 19:20
Come i trovatori d'antan per le loro donne viste solo in ritratto, sono sempre stato innamorato di questa canzone, ascoltata forse una volta chissà quanti anni fa - credo grazie alla Sacca del Diavolo di Radio Popolare - e non più uscitami dalla testa. Sto vivendo un'emozione fortissima, ascoltandola. Era come un amore di terra lontana, e adesso lo incontro. Grazie e grazie, don Quijote82: è incredibile quello che sto provando. E questa lingua...,che per me ha un fascino che neppure il greco. Peccato che non l'abbia coltivata, e non so se ne avrò ancora il tempo.
Gian Piero Testa 2012/1/10 - 00:40
L'analisi di Tibaldo Pianta La Vigna, lo stesso dell'analisi de Lo boièr. Traduzione da BalliFolk:
Questa canzone d'amore è originaria di Béarn (Guascogna).
Una leggenda vuole che l'autore sia Gaston III, Conte di Foix e visconte di Béarn dal 1343, detto Gaston Febus (30/04/1331 - 01/08/1391).
Il soprannome di Febo (sole) gli fu dato per i suoi capelli biondi e per il suo desiderio di potere.
Era un uomo di stato potente ed indipendente. Era anche un uomo molto colto, un mecenate circondato da una brillante corte, appassionato di caccia e... di donne.
Si dice che è sicuramente per farsi scusare le sue numerose infedeltà che scrisse questo canto destinato alla sua sposa Agnese di Navarra quando lei si ritirò presso la sua famiglia in Spagna. Dunque dall'altro lato dei Pirenei, delle montagne.
Di sicuro il canto è anteriore al quindicesimo secolo. Difatti un universitario di... (Continues)
Questa canzone d'amore è originaria di Béarn (Guascogna).
Una leggenda vuole che l'autore sia Gaston III, Conte di Foix e visconte di Béarn dal 1343, detto Gaston Febus (30/04/1331 - 01/08/1391).
Il soprannome di Febo (sole) gli fu dato per i suoi capelli biondi e per il suo desiderio di potere.
Era un uomo di stato potente ed indipendente. Era anche un uomo molto colto, un mecenate circondato da una brillante corte, appassionato di caccia e... di donne.
Si dice che è sicuramente per farsi scusare le sue numerose infedeltà che scrisse questo canto destinato alla sua sposa Agnese di Navarra quando lei si ritirò presso la sua famiglia in Spagna. Dunque dall'altro lato dei Pirenei, delle montagne.
Di sicuro il canto è anteriore al quindicesimo secolo. Difatti un universitario di... (Continues)
Bartleby 2012/1/10 - 10:35
Prima di metter mano a questa pagina come è dovuto, mi sia permesso un po' di essere fiero (di voi): ora veramente sapete camminare con le vostre zampe, peccato solo che non vogliate diventare amministratori! "Tibaldo Pianta la Vigna" poi è stupendo :-PP Un'altra cosa: trovate da qualche parte (credo che ci sia) anche la versione cantata da Véronique Chalot: so di essere fissato con quella ragazza, ma ha una voce troppo bella per non esserlo. Per il resto...complimenti e basta, anche perché non sapevo affatto che pure "Se chanto" era...catara. A questo punto il percorso è d'obbligo.
Riccardo Venturi 2012/1/10 - 11:18
Per DQ82: Aspetta a mettere le numerose altre versioni, magari sarà necessario farne una scelta come ho fatto io con Lo boièr. Pagine del genere devono essere sí "corpose" ma non troppo pesanti, è un'esigenza generale.
Riccardo Venturi 2012/1/10 - 11:24
La "versione bilingue" di Véronique Chalot
Véronique Chalot's "bilingual version"
La "version bilingue" de Véronique Chalot
La "versione bilingue" cantata da Véronique Chalot in "Chansons de Provence" (1991, ried. 1995). In essa sono cantati solo i due ritornelli per due volte, in occitano e in francese.
Véronique Chalot's "bilingual version"
La "version bilingue" de Véronique Chalot
La "versione bilingue" cantata da Véronique Chalot in "Chansons de Provence" (1991, ried. 1995). In essa sono cantati solo i due ritornelli per due volte, in occitano e in francese.
Que canto que canto
(Continues)
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2012/1/10 - 15:51
Ora che la pagina è stata un po' "rimessa", vorrei dire due parole su questa canzone.
Se mi è permessa un'ipotesi basata un po' sulla conoscenza di certe cose e dei meccanismi sia della genuina tradizione popolare, sia della cosiddetta "creazione della tradizione", questa canzone li rappresenta entrambi.
Non c'è alcun dubbio che si tratti di una canzone autenticamente popolare e parecchio antica; ma l'unica canzone per la quale esistono testimonianze dirette e coeve della sua diffusione presso i Catari e del suo "uso" come canzone cifrata, è Lo boièr. Non perché lo ha deciso Riccardo Venturi, ma perché c'è una documentazione ben precisa al riguardo.
Tale uso documentato, a mio parere, deve avere "trascinato" nel discorso della cifratura anche "Se chanta". A prescindere dal valore che poi ha assunto per tutta l'Occitania (è senz'altro anch'essa una "canzone identitaria"), in questo caso... (Continues)
Se mi è permessa un'ipotesi basata un po' sulla conoscenza di certe cose e dei meccanismi sia della genuina tradizione popolare, sia della cosiddetta "creazione della tradizione", questa canzone li rappresenta entrambi.
Non c'è alcun dubbio che si tratti di una canzone autenticamente popolare e parecchio antica; ma l'unica canzone per la quale esistono testimonianze dirette e coeve della sua diffusione presso i Catari e del suo "uso" come canzone cifrata, è Lo boièr. Non perché lo ha deciso Riccardo Venturi, ma perché c'è una documentazione ben precisa al riguardo.
Tale uso documentato, a mio parere, deve avere "trascinato" nel discorso della cifratura anche "Se chanta". A prescindere dal valore che poi ha assunto per tutta l'Occitania (è senz'altro anch'essa una "canzone identitaria"), in questo caso... (Continues)
Riccardo Venturi 2012/1/10 - 20:27
Credo che tu abbia ragione, Riccardo, anche il preciso Tibaldo Piantalavigna nella sua analisi non fa nessun riferimento ai catari o a simbolismi particolari e si limita a dire che, se proprio non fu composta da Gaston III de Foix-Béarn (nel secolo successivo allo sterminio degli albigesi), sarebbe anteriore al XV secolo e probabilmente originaria della Svevia e composta in un dialetto tedesco alemanno...
Però, anche se i catari non c'entrano, perchè non mettere come prima la versione più antica a noi nota, quella del 1349 attribuita a Gaston III dit Fébus?
SE CANTO
Al foun de la prado
Ay un auselou
Touto la ney canto,
Canto sa cansou
Se canto que canto,
Canto pas per you,
Canto per ma mio
Qu'ès alen de you.
Aqeros mountagnos
Que tan hautes soun,
M'empéchoun de beyre
Mas amours oun soun.
Se canto que canto,
Canto pas per you,
Canto per ma mio
Qu'ès alen de you.
Bassasbous,... (Continues)
Però, anche se i catari non c'entrano, perchè non mettere come prima la versione più antica a noi nota, quella del 1349 attribuita a Gaston III dit Fébus?
SE CANTO
Al foun de la prado
Ay un auselou
Touto la ney canto,
Canto sa cansou
Se canto que canto,
Canto pas per you,
Canto per ma mio
Qu'ès alen de you.
Aqeros mountagnos
Que tan hautes soun,
M'empéchoun de beyre
Mas amours oun soun.
Se canto que canto,
Canto pas per you,
Canto per ma mio
Qu'ès alen de you.
Bassasbous,... (Continues)
Bartleby 2012/1/10 - 22:32
Lì accanto, il paesino di Montségur è una meta turistica, in mezzo alle montagne; e ovunque si trova la puntuta croce occitana, rossa e gialla: perché l' Occitania, il paese d' Oc, è una nazione culturale che passa dal Piemonte alla Spagna, e Se chanto, l' inno occitano che traversa i tre paesi, è secondo alcuni il vero canto càtaro, pieno di riferimenti esoterici.
Articolo di "Repubblica"
Dal sito del comune di Condove
Articolo di "Repubblica"
Dal sito del comune di Condove
DonQuijote82 2012/1/11 - 09:56
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