Spent the Day in Bed
Spent the day in bed
(continua)
(continua)
inviata da Lorenzo 12/11/2017 - 21:46
Percorsi:
Mort au Travail / Morte al Lavoro
La cigarra y la hormiga
[1971]
Scritta da Gloria van Aerssen (1932-2015) e Carmen Santonja (1934-2000), le Vainica Doble
Nel loro album d’esordio eponimo
Rivisitazione in chiave anticapitalista di una celebre favola di Esopo, ripresa anche da La Fontaine.
Scritta da Gloria van Aerssen (1932-2015) e Carmen Santonja (1934-2000), le Vainica Doble
Nel loro album d’esordio eponimo
Rivisitazione in chiave anticapitalista di una celebre favola di Esopo, ripresa anche da La Fontaine.
Cantando la cigarra
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 20/9/2017 - 09:17
Percorsi:
Mort au Travail / Morte al Lavoro
Bruttosozialprodukt
[1978]
Scritta da Friedel Geratsch e Reinhard Baierle
Il singolo d'esordio e forse il maggior successo per “Gli Avvoltoi” di Bochum
Poi nell'album intitolato “Heiße Zeiten...”
Scritta da Friedel Geratsch e Reinhard Baierle
Il singolo d'esordio e forse il maggior successo per “Gli Avvoltoi” di Bochum
Poi nell'album intitolato “Heiße Zeiten...”
Wenn früh am Morgen die Werksirene dröhnt
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 8/8/2017 - 17:45
Percorsi:
Mort au Travail / Morte al Lavoro
No futur
[2017]
Il brano che apre “Droit dans le mur” l'ultimo album (uscito nel gennaio scorso) della punk band dell'Hauts-de-Seine.
Anche se il significato è identico, il titolo non è qui all'inglese, come nelle strofe di God Save The Queen dei Sex Pistols, per intenderci...
No problemo è invece in slang angloispanico americano...
“Mon passé est sordide, mon présent est un cauchemar, heureusement j'ai pas d'avenir. No futur.” (LSM)
Direi che la canzone potrebbe inserirsi non solo nel percorso “Morte al lavoro!” ma anche in quelli sulla “Guerra del lavoro”, sul “Lager dei matti” e sulle “Galere del mondo”, che per tanta gente senza futuro, senza speranza, questo mondo è un vero manicomio, una galera a cielo aperto...
Il brano che apre “Droit dans le mur” l'ultimo album (uscito nel gennaio scorso) della punk band dell'Hauts-de-Seine.
Anche se il significato è identico, il titolo non è qui all'inglese, come nelle strofe di God Save The Queen dei Sex Pistols, per intenderci...
No problemo è invece in slang angloispanico americano...
“Mon passé est sordide, mon présent est un cauchemar, heureusement j'ai pas d'avenir. No futur.” (LSM)
Direi che la canzone potrebbe inserirsi non solo nel percorso “Morte al lavoro!” ma anche in quelli sulla “Guerra del lavoro”, sul “Lager dei matti” e sulle “Galere del mondo”, che per tanta gente senza futuro, senza speranza, questo mondo è un vero manicomio, una galera a cielo aperto...
Tous les matins quand je me réveille, no problemo
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 18/7/2017 - 21:00
L'etica del sedentario
I nomi delle strade
Le strade sono
tutte di Mazzini, di Garibaldi,
son dei papi,
di quelli che scrivono,
che dan dei comandi, che fan la guerra.
E mai che ti capiti di vedere
via di uno che faceva i berretti
via di uno che stava sotto un ciliegio
via di uno che non ha fatto niente
perché andava a spasso
sopra una cavalla.
E pensare che il mondo
è fatto di gente come me
che mangia il radicchio
alla finestra
contenta di stare, d’estate,
a piedi nudi.
[Nino Pedretti, Al vòusi, Torino, Einaudi 2017, p. 19]
(dal sito di Paolo Nori)
Le strade sono
tutte di Mazzini, di Garibaldi,
son dei papi,
di quelli che scrivono,
che dan dei comandi, che fan la guerra.
E mai che ti capiti di vedere
via di uno che faceva i berretti
via di uno che stava sotto un ciliegio
via di uno che non ha fatto niente
perché andava a spasso
sopra una cavalla.
E pensare che il mondo
è fatto di gente come me
che mangia il radicchio
alla finestra
contenta di stare, d’estate,
a piedi nudi.
[Nino Pedretti, Al vòusi, Torino, Einaudi 2017, p. 19]
(dal sito di Paolo Nori)
daniela -k.d.- 2/5/2017 - 14:21
Chantier d'été
Caro Riccardo, non è Gabriel a cantarla, bensì Olivier Kowalski. E fu la sua prima volta all'interno del gruppo (inizialmente a dire il vero avrebbe dovuto farlo Marie). La fisarmonica così evocativa è un "piano à bretelle" che nel brano mescola le sue particolari sonorità con un piano a coda e un sintetizzatore. Le parole del testo ispireranno Marc Lavoine per il successo nel 1985 di "Elle a des yeux revolver".
Flavio Poltronieri 9/2/2017 - 11:06
Oklahoma, U.S.A.
[1971]
Scritta da Ray Davies
Nell’album dei Kinks intitolato “Muswell Hillbillies”
Una donna, piegata dal lavoro e dalla vita, che sogna di andare a vivere in Oklahoma, non certo perché sia il posto più bello del mondo ma perché “Oklahoma!” è stato uno dei musical di Broadway più famosi di sempre, poi reso immortale nel film diretto nel 1955 da Fred Zinnemann, con Shirley Jones e Gordon MacRae protagonisti.
Scritta da Ray Davies
Nell’album dei Kinks intitolato “Muswell Hillbillies”
Una donna, piegata dal lavoro e dalla vita, che sogna di andare a vivere in Oklahoma, non certo perché sia il posto più bello del mondo ma perché “Oklahoma!” è stato uno dei musical di Broadway più famosi di sempre, poi reso immortale nel film diretto nel 1955 da Fred Zinnemann, con Shirley Jones e Gordon MacRae protagonisti.
All life we work, oh, work is a bore
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 18/1/2017 - 09:08
Percorsi:
Mort au Travail / Morte al Lavoro
Lavorare con lentezza
(che la traduce riprendendo il testo dal nostro sito)
РАБОТА С ЗАМЕДЛЕНИЕМ
(continua)
(continua)
6/1/2017 - 10:27
Back in Flesh
[1980]
Scritta dai Wall of Voodoo (Stan Ridgway, Marc Moreland, Bruce Moreland, Chas Gray e Joe Nanini), quelli dell’indimenticabile “Mexican Radio”
Nell’album d’esordio (se si eccettua un precedente EP) della band californiana, intitolato “Dark Continent”, pubblicato nel 1981.
Il brano si trova anche nella colonna sonora del film musicale “Urgh! A Music War” (1982)
Scritta dai Wall of Voodoo (Stan Ridgway, Marc Moreland, Bruce Moreland, Chas Gray e Joe Nanini), quelli dell’indimenticabile “Mexican Radio”
Nell’album d’esordio (se si eccettua un precedente EP) della band californiana, intitolato “Dark Continent”, pubblicato nel 1981.
Il brano si trova anche nella colonna sonora del film musicale “Urgh! A Music War” (1982)
Someone smashed my alarm
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 6/12/2016 - 12:58
La Fàbrica occitana
2006
La Fàbrica occitana
Le rivendicazioni di identità e indipendenza, i vari nazionalismi hanno spesso portato ad aberrazioni tanto violente e pericolose quanto quelle dell'occupante. Quando l'unico obiettivo è sostituire un'elite al potere con un'altra elite, solo di un'altra etnia... qui viene messo in discussione tutto il sistema esistente.
La Fàbrica occitana
Le rivendicazioni di identità e indipendenza, i vari nazionalismi hanno spesso portato ad aberrazioni tanto violente e pericolose quanto quelle dell'occupante. Quando l'unico obiettivo è sostituire un'elite al potere con un'altra elite, solo di un'altra etnia... qui viene messo in discussione tutto il sistema esistente.
Veierès coma es bèl
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 6/10/2016 - 09:52
Percorsi:
Mort au Travail / Morte al Lavoro
Presidente (io non voglio lavorare)
Monologo tratto dallo spettacolo "SOLO CON ABATJOUR - ovvero come ho salvato il mondo"
Presidente, Vostra Altezza
(continua)
(continua)
inviata da adriana 25/5/2016 - 14:44
Percorsi:
Mort au Travail / Morte al Lavoro
XXs and Oops (an American Girl)
Phone ring, baby cries, TV diet guru lies
(continua)
(continua)
14/5/2016 - 04:39
Percorsi:
Mort au Travail / Morte al Lavoro
La classe operaia (Non va più in paradiso)
2014
Album:L'amore (è) sostenibile
Album:L'amore (è) sostenibile
La classe operaia c'ha la tv al plasma
(continua)
(continua)
inviata da adriana 29/4/2016 - 15:34
Mainline Prosperity Blues
[1965]
Parole e musica di Richard Fariña
Nell’album “Reflections in a Crystal Wind”, con Margarita Mimi Baez Fariña, compagna di Richard e sorella di Joan Baez.
“Mainline Prosperity Blues” - traccia che apre il secondo lato del secondo e ultimo album della coppia (Richard morirà di lì a qualche mese, in un incidente motociclistico accaduto il 30 aprile 1966, mentre si recava a festeggiare il compleanno di Mimi) – è una canzone su quant’è buona la droga (quando è buona) e su quanto sono brutti il lavoro e la società su di esso fondata…
Parole e musica di Richard Fariña
Nell’album “Reflections in a Crystal Wind”, con Margarita Mimi Baez Fariña, compagna di Richard e sorella di Joan Baez.
“Mainline Prosperity Blues” - traccia che apre il secondo lato del secondo e ultimo album della coppia (Richard morirà di lì a qualche mese, in un incidente motociclistico accaduto il 30 aprile 1966, mentre si recava a festeggiare il compleanno di Mimi) – è una canzone su quant’è buona la droga (quando è buona) e su quanto sono brutti il lavoro e la società su di esso fondata…
Good morning, teaspoon
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 3/11/2015 - 10:27
Percorsi:
Mort au Travail / Morte al Lavoro
Nad ranem śmierć się śmieje
Pracował dzień i noc
(continua)
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 21/10/2015 - 21:55
Percorsi:
Mort au Travail / Morte al Lavoro
Working Man
John Conlee
Stumble from my good warm bed
(continua)
(continua)
29/9/2015 - 03:51
Percorsi:
Mort au Travail / Morte al Lavoro
Saboteur
1997
Industry
Industry, un disco del secolo scorso, uno di quelli che riesce a commuoverti e farti incazzare allo stesso tempo; gli argomenti sono le vertenze di lavoro nell'acciaieria, i bambini al lavoro nelle miniere di carbone, la desolazione della dissocupazione, il paesaggio che cambia dopo la fine dell'era industriale e ancora picchetti di donne e potenziali operai sabotatori ipnotizzati dalla mostruosa macchina che oramai governa completamente la loro vita. Un disco anche memorabile musicalmente grazie al contributo di Danny Thompson, altro "grande vecchio" del folk inglese.
Flavio Poltronieri
Industry
Industry, un disco del secolo scorso, uno di quelli che riesce a commuoverti e farti incazzare allo stesso tempo; gli argomenti sono le vertenze di lavoro nell'acciaieria, i bambini al lavoro nelle miniere di carbone, la desolazione della dissocupazione, il paesaggio che cambia dopo la fine dell'era industriale e ancora picchetti di donne e potenziali operai sabotatori ipnotizzati dalla mostruosa macchina che oramai governa completamente la loro vita. Un disco anche memorabile musicalmente grazie al contributo di Danny Thompson, altro "grande vecchio" del folk inglese.
Flavio Poltronieri
The song of wheels is in my head and mutiny in my hands
(continua)
(continua)
inviata da dq82 22/9/2015 - 09:42
Percorsi:
Mort au Travail / Morte al Lavoro
La mierda
1999
Tienes la puerta abierta
Tienes la puerta abierta
Es la movida que tiene la vida:
(continua)
(continua)
inviata da dq82 24/7/2015 - 10:14
William Brown
[1961]
Canzone tradizionale arrangiata da Stan Kelly (1929-2014), songwriter e scienziato informatico nato a Liverpool ma di origine irlandese, sulla melodia di una “drinking song” tipo “Good Ship Venus / Friggin' in the Riggin'”
Storia del giovane operaio William Brown, addetto tutto il giorno a girare una ruota. Gli dissero che se non fosse andato più veloce lo avrebbero licenziato, così lui accelerò a tal punto da causare una super produzione e… lo licenziarono!
Morale della favola: più lavori e più rischi di perdere il posto…
Canzone tradizionale arrangiata da Stan Kelly (1929-2014), songwriter e scienziato informatico nato a Liverpool ma di origine irlandese, sulla melodia di una “drinking song” tipo “Good Ship Venus / Friggin' in the Riggin'”
Storia del giovane operaio William Brown, addetto tutto il giorno a girare una ruota. Gli dissero che se non fosse andato più veloce lo avrebbero licenziato, così lui accelerò a tal punto da causare una super produzione e… lo licenziarono!
Morale della favola: più lavori e più rischi di perdere il posto…
Well, a nice young man was William Brown,
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 17/7/2015 - 14:40
That Lucky Old Sun
[1949]
Parole di Haven Gillespie (1888-1975), compositore e liricista considerato appartenente alla cerchia dei songwriters newyorchesi denominata “Tin Pan Alley”, dalla zona della città in cui quasi tutti loro vivevano, i più grandi creatori di musica popolare americana tra la fine dell’800 e la prima metà del 900.
Musica di Beasley Smith (1901-1968) compositore originario del Tennessee.
Una bellissima canzone - credo che il vecchio GPT l’avrebbe riascoltata molto volentieri, e chissà che non l’ascolti proprio ora - che è uno standard pop tra i più famosi, celeberrima nell’esecuzione del crooner Francesco Paolo LoVecchio, in arte Frankie Laine (1913-2007), ma interpretata da innumerevoli artisti di calibro internazionale, da ultimo Bob Dylan nel suo ultimo album di cover intitolato “Shadows in the Night”.
Una canzone che fu sicuramente ispirata da uno dei temi costanti di molti blues... (continua)
Parole di Haven Gillespie (1888-1975), compositore e liricista considerato appartenente alla cerchia dei songwriters newyorchesi denominata “Tin Pan Alley”, dalla zona della città in cui quasi tutti loro vivevano, i più grandi creatori di musica popolare americana tra la fine dell’800 e la prima metà del 900.
Musica di Beasley Smith (1901-1968) compositore originario del Tennessee.
Una bellissima canzone - credo che il vecchio GPT l’avrebbe riascoltata molto volentieri, e chissà che non l’ascolti proprio ora - che è uno standard pop tra i più famosi, celeberrima nell’esecuzione del crooner Francesco Paolo LoVecchio, in arte Frankie Laine (1913-2007), ma interpretata da innumerevoli artisti di calibro internazionale, da ultimo Bob Dylan nel suo ultimo album di cover intitolato “Shadows in the Night”.
Una canzone che fu sicuramente ispirata da uno dei temi costanti di molti blues... (continua)
Up in the mornin', out on the job
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 16/7/2015 - 23:09
Lavoro
[2014]
Parole di Ermanno Morando
Musica di Francesco Casabianca
Nell’album d’esordio del Band Bunker Club, band nata nel Monferrato astigiano, intitolato “Musica per cefalopodi e colombi selvatici”
Parole di Ermanno Morando
Musica di Francesco Casabianca
Nell’album d’esordio del Band Bunker Club, band nata nel Monferrato astigiano, intitolato “Musica per cefalopodi e colombi selvatici”
C`è un uomo che dorme in piedi sul treno
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 3/7/2015 - 08:43
Valse jaune
[1955?]
Parole di Boris Vian
Musica di Marguerite Monnot (1903-1961), importante compositrice e pianista (l’autrice, fra l’altro, delle musiche di “Milord” per Édith Piaf e della commedia “Irma La Douce”)
Interpretata per primo da Mouloudji ma poi anche da Magali Noël, attrice, cantante e musa di Vian, scomparsa nei giorni scorsi.
Parole di Boris Vian
Musica di Marguerite Monnot (1903-1961), importante compositrice e pianista (l’autrice, fra l’altro, delle musiche di “Milord” per Édith Piaf e della commedia “Irma La Douce”)
Interpretata per primo da Mouloudji ma poi anche da Magali Noël, attrice, cantante e musa di Vian, scomparsa nei giorni scorsi.
Il y a du soleil dans la rue
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 25/6/2015 - 10:34
Percorsi:
Mort au Travail / Morte al Lavoro
Basta al lavoro
2001
4 città
4 città
Ogni serata d'agosto ha una luce fantastica
(continua)
(continua)
inviata da dq82 22/6/2015 - 18:36
Percorsi:
Mort au Travail / Morte al Lavoro
À bas les gens qui bossent
[2008]
Parole e musica di Olivier Haudegond, in arte Didier Super.
Nel disco intitolato “Ben Quoi?”
Parole e musica di Olivier Haudegond, in arte Didier Super.
Nel disco intitolato “Ben Quoi?”
En fait la prochaine chanson, on... on a essayé d'faire un... un vrai tube de merde pour les grosses radios à la con.
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 17/6/2015 - 16:24
Percorsi:
Mort au Travail / Morte al Lavoro
Le Droit à la paresse
[1974]
Parole e musica di Georges Moustaki
Nel disco intitolato “Les amis de Georges”
Canzone dedicata a Paul Lafargue (1842-1911), autore nel 1880 del famoso pamphlet “Le Droit à la paresse. Réfutation du « Droit au travail » de 1848”.
Parole e musica di Georges Moustaki
Nel disco intitolato “Les amis de Georges”
Canzone dedicata a Paul Lafargue (1842-1911), autore nel 1880 del famoso pamphlet “Le Droit à la paresse. Réfutation du « Droit au travail » de 1848”.
« O paresse, mère des arts et des nobles vertus, sois le baume des angoisses humaines ! »
« Une étrange folie possède les classes ouvrières des nations où règne la civilisation capitaliste. Cette folie traîne à sa suite des misères individuelles et sociales qui, depuis deux siècles, torturent la triste humanité. Cette folie est l'amour du travail, la passion moribonde du travail, poussée jusqu'à l'épuisement des forces vitales de l'individu et de sa progéniture... »
« Travaillez, travaillez, prolétaires, pour agrandir la fortune sociale et vos misères individuelles, travaillez, travaillez, pour que, devenant plus pauvres, vous ayez plus de raisons de travailler et d'être misérables. Telle est la loi inexorable de la production capitaliste. »
« Une étrange folie possède les classes ouvrières des nations où règne la civilisation capitaliste. Cette folie traîne à sa suite des misères individuelles et sociales qui, depuis deux siècles, torturent la triste humanité. Cette folie est l'amour du travail, la passion moribonde du travail, poussée jusqu'à l'épuisement des forces vitales de l'individu et de sa progéniture... »
« Travaillez, travaillez, prolétaires, pour agrandir la fortune sociale et vos misères individuelles, travaillez, travaillez, pour que, devenant plus pauvres, vous ayez plus de raisons de travailler et d'être misérables. Telle est la loi inexorable de la production capitaliste. »
Je voudrais rendre grâce a celui qui peut-être
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 16/6/2015 - 14:59
And a-Begging I Will Go (or the Begging Song)
[XVII sec.]
Una ballata che deriva probabilmente dal The Beggars Chorus de “A Jovial Crew, or the Merry Beggars”, una commedia scritta dal drammaturgo inglese Richard Brome intorno al 1640.
Nella sua carriera Martin Carthy ne ha offerto più versioni, tutte riconducibili al testo accolto nella raccolta “Vagabond Songs and Ballads of Scotland” a cura di Robert Ford (Londra, 1899), dove però la paternità è attribuita al poeta scozzese settecentesco Alexander Ross.
Nel disco d’esordio, eponimo, di Martin Carthy del 1965.
Martin Carthy s’ispirò ad una precedente versione di Ewan MacColl (che incise la canzone nel suo disco del 1966 “The Manchester Angel”, con Peggy Seeger) che però non sono riuscito ad identificare con certezza tra le tante presenti in Rete. Contribuisco quindi qui innanzitutto il testo adottato da Carthy nel 1965, così come riportato su Mainly Norfolk: English Folk and Other Good Music
Una ballata che deriva probabilmente dal The Beggars Chorus de “A Jovial Crew, or the Merry Beggars”, una commedia scritta dal drammaturgo inglese Richard Brome intorno al 1640.
Nella sua carriera Martin Carthy ne ha offerto più versioni, tutte riconducibili al testo accolto nella raccolta “Vagabond Songs and Ballads of Scotland” a cura di Robert Ford (Londra, 1899), dove però la paternità è attribuita al poeta scozzese settecentesco Alexander Ross.
Nel disco d’esordio, eponimo, di Martin Carthy del 1965.
Martin Carthy s’ispirò ad una precedente versione di Ewan MacColl (che incise la canzone nel suo disco del 1966 “The Manchester Angel”, con Peggy Seeger) che però non sono riuscito ad identificare con certezza tra le tante presenti in Rete. Contribuisco quindi qui innanzitutto il testo adottato da Carthy nel 1965, così come riportato su Mainly Norfolk: English Folk and Other Good Music
Of all the trades in England the beggin' is the best
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 27/4/2015 - 08:43
Percorsi:
Mort au Travail / Morte al Lavoro
The Song of the Rail
[1920s]
Versi di Ralph Chaplin
Musica di Mark Ross
Nella raccolta “Rebel Voices: Songs Of The Industrial Workers Of The World”, 1988
Versi di Ralph Chaplin
Musica di Mark Ross
Nella raccolta “Rebel Voices: Songs Of The Industrial Workers Of The World”, 1988
Life here in town is too damn monotonous,
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 24/4/2015 - 13:50
A Place in the Country
For thirty some odd years he faced a grind here in the city
(continua)
(continua)
17/4/2015 - 21:21
Percorsi:
Mort au Travail / Morte al Lavoro
The American Dream
Too many lawyers in football
(continua)
(continua)
14/4/2015 - 21:01
Percorsi:
Mort au Travail / Morte al Lavoro
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Album Low in High School
Primo singolo estratto dal nuovo album di Morrissey, un pezzo ironico nello stile del cantante inglese. Rifugiarsi tra le lenzuola per scappare dal lavoro che uccide, e dalle notizie fatte solo per terrorizzarci e tenerci buoni...
Ho passato la giornata a letto mentre i lavoratori rimangono schiavizzati. Ho passato la giornata a letto, non sono il mio tipo ma adoro il mio letto e vi consiglio di... smettere di guardare le notizie perché le notizie sono fatte per spaventarti e per farti sentire piccolo e solo...