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La chanson du déserteur

anonimo
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8. Seconda versione bretone
AN DIZERTOURIL DISERTORE
Na pa oan-me bihanik, bihan e ti ma zad
Na pa oan-me bihanik, bihan e ti ma zad
Me oa ur bugelig koant
Tigididoup tiloup tilene
La lalalala la
Hag ivez savet mat
Me oa ur bugelig koant
Tigididoup tiloup tilene
La lalalala la
Hag ivez savet mat
Quand'ero piccolino, piccolo a casa di mio padre
Quand'ero piccolino, piccolo a casa di mio padre
Ero un ragazzino gentile
E anche beneducato
Tigididoup tiloup tilene
La lalalala la
E anche beneducato
Ero un ragazzino gentile
Tigididoup tiloup tilene
La lalalala la
E anche beneducato
Mes pa oan arru en oad, arru un tamm kapabl
Me a lakaas em spered da vonet da soudard
Ma quando fui diventato, diventato un po' capace
Mi venne in testa di andare soldato
Me 'gimiadas diouzh ma zud 'vit mont d'ar rujumant
Sinet em boa ar marc'had ha touchet an arc'hant
Presi commiato dai miei per andare al reggimento
Avevo firmato l'impegno e mi era spettato il denaro
Keit ma padas an arc'hant, me oa soudard vailhant
Mes ur mech oa lipet tout oa kalz a cheñchamant
Finché durò il denaro, fui un soldato valoroso
Ma quando fu tutto finito, ci furono molti cambiamenti
O welet ma c'habiten kousket war ar pluñv fin
Ha me, paour-kaezh Yann-soudard, 'gousk wan an douar yen
Vedendo il mio capitando dormire su morbide piume
Ed io, povero soldatino [1], dormo sulla fredda terra
O welet ma c'habiten oc'h evañ ar gwin sklaer
Ha me, paour-kaezh Yann-soudard, 'ev dour diouzh ar rinier
Vedendo il mio capitano bere il vino chiaretto [2]
Ed io, povero soldatino, bevo acqua di fiume
O welet ma c'habiten o tebriñ bara gwenn
Ha me, paour-kaezh Yann-soudard, 'rank debriñ bara brenn
Vedendo il mio capitano mangiare pane bianco
Ed io, povero soldatino, devo mangiare pane di crusca
Me a skrivas ul lizher d'am mammig ha d'am zad
'Vit goulenn ma ramplasiñ ha donet d'am gerc'hat
Scrissi una lettera a mia madre e a mio padre
Per chiedere di rimpiazzarmi e perché venissero a cercarmi
Ma zad respontas din-me war gornig ma lizher :
"Pa 'z out bet 'n em angagiñ, te raio da amzer"
Mio padre mi rispose su un cantuccio della mia lettera :
«Potevi pensarci in tempo quando sei andato a arruolarti»
O welet oa kement-se 'tispakis ma sabrenn
Ar c'hentañ taol am boa skoet lazhas ma c'habiten
E allora si vide come io sguainai la sciabola,
Il primo colpo che diedi, uccise il mio capitano
Ha setu me kondaonet na da resev ar c'hwec'h tenn
Tri am bo 'barzh ma c'halon ha tri all 'barzh ma fenn
E eccomi condannato a ricevere i sei colpi,
Tre saranno nel mio cuore, e tre nella mia testa
Gant ur mouchouer kotoñs mouchit ma daoulagad
Ha lakait d'am zennañ ma brasañ kamarad
Con un fazzoletto di cotone bendatemi gli occhi
E fatemi sparare dal mio migliore compagno
Soudarded a Vreizh-Izel, o c'hwi soudarded ma bro
Pa vefet distro er gêr, lârit ket vin marv
Soldati di Bassa Bretagna, voi soldati del mio paese,
Se tornerete a casa, non dite che sarò morto
C'hwi a lavaro d'am zud 'vin-me aet da Rusi
Eus lec'h birviken-james d'ar gêr ne zistroin
Direte ai miei che sono andato in Russia
Da dove a casa mia mai più ritornerò.
[1] In bretone, Yann-soudard («Giannin soldato») equivale al «soldato semplice», al «marmittone» (si noti la perfetta identità con il neerlandese Jan Soldaat).

[2] Il vino chiaretto è un'antica denominazione del vino di Bordeaux (ingl. Claret wine).


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