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Die Waffen nieder!

Reinhard Mey
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Versione italiana di Riccardo Venturi, 28 maggio 2008
DIE WAFFEN NIEDER!GIU' LE ARMI!
  
Gebor’n in einer Stadt, vom Krieg verwüstet und zerstört,Sono nato in una città devastata e spopolata dalla guerra,
Habe ich, seit ich hören kann, „nie wieder Krieg!“ gehört.da quando ho il senso dell'udito, sento dire "Mai più guerra".
Ich hab’ meine Lektion so gut gelernt, hab’ von so nahHo imparato così bene la lezione, e così tanto da vicino
Den Krieg gesehn, daß auch das Kind begriff, was da geschah.l'ho vista, la guerra, che anche un bimbo capisce quel che è successo.
Manch Ängste, weiß ich, werd ich nie verlierenTante angosce e paure, lo so, non le perderò mai
Und Bilder nicht aus meinem Kopf radieren.e le immagini non le cancellerò mai dalla mia testa.
Und Krieg ist ein Verbrechen, kein Krieg ist je gerechtE la guerra è un delitto, nessuna guerra è mai giusta
Und ihr, die ihn uns schönredet und das Gelübde brecht,e voi, che ce ne parlate tanto bene e rompete il voto,
Euch fromme Beter hör ich nun eifrig die Trommel rühr’n,voi devoti in preghiera, vi sento battere il tamburo così zelanti
Um andrer Leute Kinder in eure Schlachten zu führ’n.per spedire i figli d'altra gente ai vostri massacri.
Erinnert ihr euch, ihr wolltet nie wieder, nie wieder Krieg –Ricordatevelo: eravate voi che non volevate mai più guerra –
Die Waffen nieder!Giù le armi!
  
Es heißt, sie machen ihren Job, sie tun nur ihre Pflicht.Ma certo, fate il vostro lavoro, fate solo il vostro dovere.
Wie ihr es auch verharmlost, so täuscht ihr uns doch nicht:Per quanto minimizziate, di certo non ci ingannerete.
Der Job heißt Minen legen, die Pflicht heißt bombardier’n,Il lavoro si chiama posare mine, e il dovere bombardare,
Vernichten und verstümmeln, auslöschen und liquidier’n,annientare, mutilare, radere al suolo e liquidare,
Heißt brandschatzen, Menschen zu Tode hetzen,si chiama incendiare, perseguire la gente a morte,
Die eigne Seele für immer verletzen.si chiama perdere per sempre la propria anima.
Manchmal seh ich unter dem großen Helm ein Kindsgesicht,Spesso, sotto il grosso elmetto vedo una faccia da bambino
Aus dem blankes Entsetzen, die schiere Verzweiflung spricht,dal lucido terrore, e parla la pura disperazione
Wenn es erschüttert sehen muß, für welch schändliche Tat,quando, sconvolto, deve vedere a quale atto vergognoso,
Für welch schmutz’ges Verbrechen es sich hergegeben hata quale schifoso delitto si è prestato, e immagina:
Und ahnt: Die Schuld wirst du nicht los, nie wieder. Nie wieder Krieg,La colpa non la cancellerai mai, mai più. Mai più guerra,
Die Waffen nieder!Giù le armi!
  
Glaubst du, in deinem gottverlaßnen Loch im WüstensandTu credi, nel tuo buco nel deserto, abbandonato da Dio,
Verteidigst du deine Kinder, dein Dorf oder dein Land?di proteggere i tuoi figli, il tuo villaggio o il tuo paese?
Glaubst du, wenn du mit deinen großen High-Tech-Stiefeln kommst,Credi, quando arrivi coi tuoi stivaloni high-tech a bombardare
Das Land aus hellem Himmel zurück in die Steinzeit bombst,dal cielo chiaro un paese, ricacciandolo nell'età della pietra,
Du könntest es befrei’n durch Blutvergießen,credi di poterlo liberare versando sangue
Frieden in die Herzen der Menschen schießen?e di sparare pace nei cuori della gente?
Nein, wieder wirst du für eine schlechte Sache mißbraucht:No, di nuovo abusano di te per una cosa malvagia:
Für Macht, für Öl, für Stahl, damit der Rüstungsmotor faucht,per il potere, il petrolio, l'acciaio, perché rombi il motore della corsa agli armamenti,
Für diese große Kumpanei, die dich, wie’s ihr gefällt,per questa bella congrega che, quando le aggrada,
Am Ende der Welt als lebende Zielscheibe hinstellt.ti catapulta alla fine del mondo come bersaglio umano.
Verwehr’ ihr den Gehorsam, sag: Nie wieder! Nie wieder Krieg,Impeditele di farsi obbedire! Dite: Mai più! Mai più guerra,
Die Waffen nieder!Giù le armi!


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