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La pianura dei sette fratelli

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OriginaleVersione tedesca di Riccardo Venturi
LA PIANURA DEI SETTE FRATELLIDIE EBENE DER SIEBEN BRÜDER
E terra, e acqua, e vento
Non c'era tempo per la paura,
Nati sotto la stella,
Quella più bella della pianura.
Avevano una falce
E mani grandi da contadini,
E prima di dormire
Un padrenostro, come da bambini.
Und Erde, Wasser, Wind
für Furcht gab es keine Zeit,
unter einer Sterne waren sie geboren,
der schönsten Sterne in der Ebene.
Sie hatten eine Sense
und so große Bauernhände,
und bevor sie zu Bett gingen
ein Vaterunser,
wie als sie Kinder waren.
Sette figlioli, sette,
di pane e miele, a chi li do?
Sette come le note,
Una canzone gli canterò.
Sieben Kinder, sieben
aus Brot und Honig, wem gebe ich so?
Sieben, wie die Noten,
ihnen sing' ich ein Lied, so.
E pioggia, e neve e gelo
e fola e fuoco insieme al vino,
e vanno via i pensieri
insieme al fumo su per il camino.
Avevano un granaio
e il passo a tempo di chi sa ballare,
di chi per la vita
prende il suo amore, e lo sa portare.
Und Regen, Schnee und Frost,
Märchen und Wein bei der Feuerstelle,
so fliegen die Gedanken
weg mit dem Rauch durch den Kamin.
Sie hatten einen Kornspeicher
und den Schritt im Takt vom Tanzenlieber
der seine Liebe um die Taille
nimmt, und weiß, wie sie zu führen.
Sette fratelli, sette,
di pane e miele, a chi li do?
Non li darò alla guerra,
all'uomo nero non li darò.
Sieben Kinder, sieben
aus Brot und Honig, wem gebe ich so?
der Krieg will ich nicht geben,
dem schwarzen Mann geb' ich nicht, so.
Nuvola, lampo e tuono,
non c'e perdono per quella notte
che gli squadristi vennero
e via li portarono coi calci e le botte.
Avevano un saluto
e, degli abbracci, quello più forte,
avevano lo sguardo,
quello di chi va incontro alla sorte.
Wolken, Blitz und Donner,
kein Erbarmen in jener Nacht,
als die Faschisten kamen
und sie wegführten
mit Stössen und Fußschlägen.
Sie sagten einen Gruß
und alle umarmten sie am starksten,
sie hatten einen Blick,
und darin gab es alles ihr Schicksal.
Sette figlioli, sette,
sette fratelli, a chi li do?
Ci disse la pianura:
Questi miei figli mai li scorderò.
Sieben Kinder, sieben
Brüder, wem gebe ich so?
Uns sagte die Ebene,
diese Kinder von mir vergess' ich nie.
Sette uomini, sette,
sette ferite e sette solchi.
Ci disse la pianura:
I figli di Alcide non sono mai morti.
Sieben Männer, sieben
sieben Wunden und sieben Furchen,
Uns sagte die Ebene,
die Söhne Alcides sind nie gestorben.
E in quella pianura
Da Valle Re ai Campi Rossi
noi ci passammo un giorno
e in mezzo alla nebbia
ci scoprimmo commossi.
Und in dieser Ebene
aus Valle Re zu Campi Rossi
einen Tag fuhren wir,
und mitte im Nebel
waren wir berührt.


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