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The Darkness of Blackness

Rev. Robert B. Jones Sr.
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Traduzione letterale in italiano .
Le tenebre della negrezza

Melville raccontava di un pastore che piangeva
Mentre predicava alla gente che arrivava in chiesa a frotte.
Erano stanchi e affamati, erano a pezzi
E nel sermone parlava di quant'è dura la negrezza.

E i loro figli e le loro figlie percorsero la stessa strada
Senza mai conoscere una vita senza pesi e difficoltà
Però dai loro cuori, lo sai, ancora traboccava amore
Mentre attraversavano il buio fitto della negrezza.

Non dimenticate i nostri padri impiccati agli alberi
Non scordate le nostre madri che imploravano in ginocchio
Perché il più grande di noi è comunque inferiore a loro
Che vissero nel buio fitto della negrezza.

Dei nostri padri avevan paura anche se erano in catene,
Ne avevan paura per i loro muscoli e per la loro intelligenza
Perché, quando ogni altra cosa era peduta, restavano le tenebre
E ci insegnarono quanta forza c'è nella negrezza.

E i nostri padri ebbero la benedizione di donne forti e capaci
E la bellezza traspariva anche dai loro vestiti logori
Perché una regina è una regina anche se porta stracci
Ci insegnarono quanto è bella la negrezza.

Non dimenticate i nostri padri impiccati agli alberi
Non scordate le nostre madri che imploravano in ginocchio
Perché il più grande di noi è comunque inferiore a loro
Che vissero nel buio fitto della negrezza.

E i nostri padri costruivano case con la forza delle loro mani
Solo per vederle bruciate dai cavalieri del Ku Klux Klan
Ma alzavano gli occhi al Cielo e le ricostruivano
E tornavano a lottare contro il buio fitto della negrezza.

Combatterono con vigore, combatterono sodo,
E combatterono insieme, combatterano da soli,
Combatterono marciando, combatterono cantando
Combatterono e cacciaron via il buio fitto della negrezza.

Non dimenticate i nostri padri impiccati agli alberi
Non scordate le nostre madri che imploravano in ginocchio
Perché il più grande di noi è comunque inferiore a loro
Che vissero nel buio fitto della negrezza.

E ci si alza senza sapere mai cosa aspettarsi
Ci si alza al mattino esigendo rispetto
Ci si alza nonostante l'oppressione
Quando si vive nel buio fitto della negrezza.

Un giorno, quando incontreremo i nostri padri faccia a faccia,
Anche se qualche figlio sarà drogato, e qualche figlia una debosciata,
Speriamo di non dover dire, quando ci chiederanno della razza,
Che siamo caduti nell'oscurità delle tenebre

Non dimenticate i nostri padri impiccati agli alberi
Non scordate le nostre madri che imploravano in ginocchio
Perché il più grande di noi è comunque inferiore a loro
Che vissero nel buio fitto della negrezza
Che vissero nel buio fitto della negrezza
Che vissero nel buio fitto della negrezza.
L'OSCURITÀ DELLA NEREZZA .

Melville ha raccontato la storia di un predicatore che gridava
Predicando agli uomini che sarebbero rientrati con la marea.
Erano stanchi, affamati e distrutti dentro.
E predicava loro la nerezza dell’oscurità.

E i loro figli e le loro figlie hanno percorso la stessa strada
Non conoscendo mai una vita senza fardello o un peso
Ma ancora dai loro cuori, tu sai, l'amore traboccava
Mentre vivevano nell'oscurità della nerezza.

Non dimenticare i nostri padri che furono impiccati agli alberi
Non dimenticare le nostre madri che pregavano in ginocchio
Perché il più grande di noi è comunque inferiore a quelli
Che hanno vissuto nella oscurità della nerezza.

E i nostri padri erano temuti anche se portavano catene.
Temuti per i loro muscoli e temuti per il loro cervello
Perché quando tutto il resto se n'era andato, l'oscurità rimaneva
E ci hanno insegnato la forza della nerezza.

E con donne forti e capaci i nostri padri furono benedetti
E la loro bellezza si vedeva anche se in abiti trasandati
Perché una regina vestita di stracci è comunque una regina.
Ci hanno insegnato la bellezza della nerezza.

Non dimenticare i nostri padri che furono impiccati agli alberi
Non dimenticare le nostre madri che pregavano in ginocchio
Perché il più grande di noi è comunque inferiore a quelli
Che hanno vissuto nella oscurità della nerezza.

E i nostri padri hanno costruito case con la forza delle loro mani
Solo per vederle bruciate dai cavalieri del Klan
Ma loro alzano gli occhi al Cielo e le hanno ricostruite
E hanno combattuto contro l'oscurità della nerezza.

L'hanno combattuta con i tendini e l'hanno combattuta con le ossa
E l'hanno combattuta insieme, e l'hanno combattuta da soli
E l'hanno combattuta marciando, e l'hanno combattuta con il canto
Hanno combattuto l'oscurità della nerezza.

Non dimenticare i nostri padri che furono impiccati agli alberi
Non dimenticare le nostre madri che pregavano in ginocchio
Perché il più grande di noi è comunque inferiore a quelli
Che hanno vissuto nella oscurità della nerezza.

E ti alzi senza sapere bene cosa ti aspetta
E ti alzi la mattina chiedendo rispetto
E ti alzi nonostante il ginocchio sul tuo collo
Quando vivi nell'oscurità della nerezza

Un giorno quando incontreremo i nostri padri faccia a faccia
Sebbene alcuni figli siano dipendenti e alcune figlie degradate
Permetteteci di non dover dire quando loro ci chiedono della razza
Che siamo caduti nella nerezza dell’oscurità.

Non dimenticare i nostri padri che furono impiccati agli alberi
Non dimenticare le nostre madri che pregavano in ginocchio
Perché il più grande di noi è comunque inferiore a quelli
Che hanno vissuto nella oscurità dell’essere neri.
Che hanno vissuto nella oscurità dell’essere neri.
Che hanno vissuto nella oscurità dell’essere neri.


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