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La vita dell’Omo

Giuseppe Gioacchino Belli
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OriginaleTraduzione italiana
LA VITA DELL’OMOLA VITA DELL'UOMO
  
Nove mesi a la puzza: poi in fassciolaNove mesi nella puzza: poi avvolto in fasce
tra sbasciucchi, lattime e llagrimoni:sempre sbaciucchiato, con le croste lattee e i lacrimoni:
poi p’er laccio, in ner crino, e in vesticciola,poi al laccio, dentro un girello, con una vesticciola,
cor torcolo e l’imbraghe pe ccarzoni.un copricapo e un'imbragatura al posto dei calzoni.
  
Poi comincia er tormento de la scola,Poi comincia il tormento della scuola,
l’abbeccè, le frustate, li ggeloni,l'abbiccì, le frustate per punizione, i geloni per il freddo,
la rosalía, la cacca a la ssediola,la rosolia, dover far la cacca sul vasetto
e un po’ de scarlattina e vvormijjoni.e un accenno di scarlattina e di vaiolo.
  
Poi viè ll’arte, er diggiuno, la fatica,Poi viene il lavoro, il digiuno, la fatica;
la piggione, le carcere, er governo,l'affitto, il carcere, il governo,
lo spedale, li debbiti, la fica,l'ospedale, i debiti, la fica,
  
er zol d’istate, la neve d’inverno...il sole l'estate e la neve d'inverno ...
E pper urtimo, Iddio sce bbenedica,E alla fine, che Dio ci benedica,
viè la Morte, e ffinissce co l’inferno.viene la Morte e tutto finisce all'Inferno


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