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Eve Of Destruction

Barry McGuire
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Versione italiana di Paolo Di Mizio
L’INIZIO DELLA FINE

Il mondo sta esplodendo armi in ogni dove
Per l’apocalisse queste son le prove?
Ti compri un bel fucile è facile ammazzare
Ma ancora non sei pronto per andare a votare
Usa il tuo cervello e non ti far fregare amico

Dimmi queste nuove truci ghigliottine
Sono o no l’inizio della fine?

Ciò che voglio dirti è che oggi come prima
Il potere ce l’hanno quelli su in cima
Decidono sai in pochi il destino del mondo
Se premono un bottone la terra cala a fondo
Usa il tuo cervello fino a che è fecondo amico

Dimmi queste micidiali anfetamine
Sono o no l’inizio della fine?

Lo vedi che il mio sangue si sta coagulando
Sono qui in silenzio e sto pensando
Sommersi di notizie sappiamo solamente
Ciò che è bene giusto per la nostra mente
L’uomo conta zero è solo una pedina
Da poter gestire dalla sera alla mattina
Usa il tuo cervello la migliore medicina amico

Dimmi questi falsi eroi ed eroine
Sono o no l’inizio della fine?

Tu puoi volare in cielo intorno nello spazio
Ritorni e ti ritrovi ancora in questo strazio
Non so se arriveremo a un mondo amore e pace
Che sia meno violento che sia meno rapace
L’egoismo prevale in ogni situazione
Intorno vedo odio dolore e frustrazione
Usa il tuo cervello in ogni situazione amico

Dimmi queste nuove subdole dottrine
Sono o no l’inizio della fine?
LA VIGILIA DELLA DISTRUZIONE

L’Est del mondo, quello sta esplodendo,
la violenza dilaga, i colpi sono in canna.
Sei grande abbastanza per uccidere, ma non per votare.
Non credi nella guerra – ma cos’è quell’arma che imbracci?
E perfino sul fiume Giordano ci sono corpi che galleggiano.

Ma tu mi dici,
ancora e ancora e ancora, amico mio,
ah, che tu non credi
che siamo alla vigilia
della distruzione.

Non capisci quello che sto cercando di dire?
E non senti le paure che sento io?
Se qualcuno schiaccia il bottone, non ci sarà scampo,
non si salverà nessuno, il mondo diventerà una tomba.
Guardati intorno, ragazzo, ce n’è abbastanza da farti paura, ragazzo.

E tu mi dici,
ancora e ancora e ancora, amico mio
ah, che tu non credi
che siamo alla vigilia
della distruzione.

Sì, il mio sangue impazzisce, sembra volersi coagulare,
sono seduto qui e non faccio altro che contemplare.
Non posso cambiare la verità, la verità non ha regole.
Un piccolo numero di senatori non fa passare la nuova legge
e le marce, da sole, non possono portare all’integrazione razziale.
Mentre il rispetto umano si va disintegrando,
tutto questo pazzo mondo è troppo, troppo frustrante.

E tu mi dici,
ancora e ancora e ancora, amico mio,
ah, che non credi
che siamo alla vigilia
della distruzione.

Pensa a tutto l’odio che c’è nella Cina Rossa,
poi dai un’occhiata al piccolo paese di Selma, in Alabama.
Be’, puoi andartene e viaggiare quattro giorni nello spazio,
ma quando ritorni, è lo stesso posto di sempre.
Il rullo dei tamburi, l’orgoglio e il disonore.
Puoi seppellire i tuoi morti, ma non lasciare traccia.
Odia il tuo vicino, ma non dimenticare di dire le preghiere.
E tu mi dici,
ancora e ancora e ancora, amico mio,
che non credi
che siamo alla vigilia
della distruzione.
Mm, no, no, tu non credi
che siamo alla vigilia
della distruzione.




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