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جواز السفر

Marcel Khalife / مارسيل خليفة
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OriginaleTraduzione italiana/ الترجمة الإيطالية / Italian translation / T...
جواز السفر

[1] جواز السفر
لم يعرفوني في الظلال التي
تمتصُّ لوني في جواز السفرْ
وكان جرحي عندهم معرضاً
لسائح يعشق جمع الصور
لم يعرفوني، آه... لا تتركي
كفي بلا شمسٍ،
لأن الشجر
يعرفني…
تعرفني كل أغاني المطر
لا تتركيني شاحباً كالقمر!
كلُّ العصافير التي لاحقتْ
كفى على باب المطار البعيد
كل حقول القمح،
كل السجونِ،
كل القبور البيض
كل الحدودِ،
كل المناديل التي لوَحتْ،
كل العيونِ
كانت معي، لكنهم
قد أسقطوها من جواز السفر!

عارٍ من الاسم، من الانتماء ْ؟
في تربة ربَّيتها باليدينْ؟
أيوب صاح اليوم ملء السماء:
لا تجعلوني عبرة مرتين!

يا سادتي! يا سادتي الأنبياء
لا تسألوا الأشجار عن اسمها
لا تسألوا الوديان عن أُمها
من جبهتي ينشق سيف الضياء
ومن يدي ينبع ماء النهر

كل قلوب الناس... جنسيتي
فلتسقطوا عني جواز السفر




PASSAPORTO

Non mi hanno saputo riconoscere [1] nell’ombra
che ha scolorato il mio passaporto,
per loro la mia ferita andava bene solo per una mostra
di turisti cui piace fare collezione di scatti.

Non mi hanno saputo riconoscere,
ah …non lasciare il mio palmo senza sole,
dato che gli alberi sanno riconoscermi,
tutti i canti della pioggia sanno riconoscermi,
Non lasciatemi addosso il pallore della luna!

Tutti gli uccelli che hanno seguito il mio palmo
sino all’uscio del lontano aeroporto
tutti i campi di grano
tutte le prigioni
tutte le tombe imbiancate
tutti i confini
tutti i fazzoletti al vento
tutto era con me,
ma loro li hanno fatto cadere [2] dal mio passaporto.

Deprivato del mio nome e della mia identità ?
In una terra che ho cresciuto con le mie stesse mani ?
Oggi Giobbe grida al cospetto [3] del cielo :
Non fare di me un esempio ancora una volta !

Oh! Signori, Profeti,
non chiedete agli alberi come si chiamano!
Non chiedete alle valli il nome della loro madre !
Dalla mia fronte prorompe la lama di luce
dalla mia mano sgorga acqua di fiume.

I cuori di tutte le persone : ecco la mia nazionalità.
Metti giù il mio passaporto.




[1] Trascrizione (conforme a norme DIN 31635)
Transcription (according to DIN 31635)


jawāz assafr

ma yaʿrfūnī fī aḓḓalāl allatī
tamtṣṣu lawnī fī jawāz assafr
wakān jarḥī ʿandhm maʿrḍan
lasāʾiḥ yaʿšq jamʿ aṣṣawr
lam yaʿrfūnī, ʾāh... lā tatrkī
kafī balā šamsin,
laʾn aššajr
yaʿrfnī…
taʿrfnī kal ʾaġānī almaṭr
lā tatrkīnī šāḥban kalqamr!
kallu alʿaṣāfīr allatī lāḥqt
kafā ʿalā bāb almaṭār albaʿīd
kal ḥaqūl alqamḥ,
kal assajūni,
kal alqabūr albayḍ
kal alḥadūdi,
kal almanādī
kānt maʿī, laknhm
qad ʾasqṭūhā man jawāz assafr!

ʿārin man alāsm, man alāntmāʾ ?
fī tarba rabbaythā bālīdīn?
ʾayūb ṣāḥ alyawm malʾ assamāʾ:
lā tajʿlūnī ʿabra martīn!

yā sādtī! yā sādtī alʾanbyāʾ
lā tasaʾlū alʾašjār ʿan asmhā
lā tasaʾlū alwadyān ʿan ʾumhā
man jabhtī yanšq sayf aḍḍayāʾ
wamn yadī yanbʿ māʾ annahr.

kal qalūb annās... jansītī
faltsqṭū ʿanī jawāz assafr.

[1] Nel testo originale: يعر – yaʿr : sapere, essere consapevole, con una connotazione di valutazione (stessa radice di سـَعّـَر - saʿʿar : prezzo).
E’ l’angoscia dominante per i Palestinesi, quello dell’identità prima ignorata, poi denigrata, poi violentata.

[2] Nel testo originale: سـَقطـَة - saqṭa : lasciar cadere. E’ un altro tema dominante , un senso fatalistico della vita, spesso presente nella cultura araba sin dalle origini. Anche nell’ultimo verso non si legge la protesta ma la rassegnazione.

[3] Nel testo originale: ملء السماء - malʾ assamāʾ: letteralmente “riempie il cielo”


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