Купола
Vladimir Semënovič Vysotskij / Владимир Семёнович ВысоцкийTraduzione finlandese / Finnish translation / Traduction finnoise... | |
CUPOLE | KUPOLIT |
Cosa mi riserverà il futuro? Cosa respirerò? | On ilma raskas, myrskyn enteet jo niin kaukaa nään, |
L'aria è pesante prima del temporale, pesante e spessa. | nousevan jo huomaan myrskytuulen. |
Cosa mi sarà dato di cantare oggi? E di ascoltare? | En hengittämään pysty, jostain kuitenkin |
Usciti dai racconti, gli uccelli profetici cantano | laulun lumottujen lintujen kuulen. |
L'Uccello Sirin* mi sorride di gioia | Ilon lintu Sirin *) laulaa lauluaan, |
Mi diverte, mi chiama dal suo nido | mua pesäänsä se houkuttaa. |
Al contrario, m'affligge, m'incupisce | Kaipuun lintu Alkonost *) se niin musta on, |
M'avvelena l'anima, il meraviglioso uccello Alkonost** | sen ääni sieluun reiän kaivertaa. |
Sette corde preziose | Kaukaa kuullaan laulu tää, |
risuonano a turno | näin helisee kitarain. |
Questo è l'uccello Gamayun*** | Toivon pieni lintu Gamajun *) |
Che mi riporta la speranza | nyt laulaa mulle vain. |
Nel cielo blu, trafitto dai campanili | Koko taivas halkeaa ja kellot kumajaa, |
Risuona una campana di ottone, una campana di rame | kauan kumisten, kauan kumisten |
Passando dalla tristezza alla gioia | ne soittaa ilon, soittaa rauhan, ne soittaa surunkin. |
In Russia, le cupole sono ricoperte d'oro puro | Ja kupolit ne kaikki täällä kultaamme, |
Affinché il Signore le noti più spesso | jotta Herramme huomaisi meidät. |
Io resto là, davanti al mistero eterno | Nyt seison eessä maan suuren, maan niin mahtavan. |
Di questo grande e favoloso paese | Aistin maun katkeran, maun suolan. |
Paese salato, amaro, agro e dolce | Seison edessä maan runsaan, maan niin ikuisen, |
Paese azzurro, di segale, di fonti | näen kirkkaan lähteen, näen luolan. |
Masticando fango grasso e arrugginito | Villit varsat juoksevat, ne hiestä märät on, |
I cavalli affondano fino alle staffe | ne sidottu on petokseen, valheeseen. |
Mi conducono in un paese di boschi addormentati | Ne minut mukaansa tempaa alas tyhjyyteen, |
Stremato, gonfio di sonno | maahan suureen, unen kaltaiseen. |
Sette lune ricche | Taivas on niin kirjava, |
A turno si levano sul mio cammino | ja siellä seilaa kuuta seitsemän. |
Questo è il mio uccello Gamayun | Toivon pieni lintu Gamajun, |
Che mi riporta la speranza | kai voitat pimeän. |
La mia anima colpita e indebolita dai tormenti | Ja puhdistan nyt sieluni niin kuluneen, |
La mia anima erosa dalle prove | se kunnes hohtaa, se kunnes kiiltää, |
Raschiata a sangue | se kunnes löytää ilon, rauhan ainaisen |
La rammenderò con pezze d'oro | Ja itseni niin rähjäisen mä kultaan nyt, |
Affinché il Signore la noti più spesso | jotta Herramme huomaisi minut. |
* ) Sirin, Alkonost ja Gamajun ovat venäläisten legendojen hahmoja, jotka ovat puoliksi lintuja ja puoliksi naisia. |
* Sirin simboleggia gioia eterna e felicità celeste. Si tratta di una creatura mitologica delle leggende russe con la testa e il seno di donna e il resto del corpo d'uccello (solitamente un gufo). Queste figure originariamente derivanti dai miti greci venivano ritratte con una corona o con un nimbo, cantavano bellissime canzoni per i santi e predivano gioie future. Tuttavia, per i comuni mortali erano pericolosi perchè chi li aveva ascoltati dimenticava tutto sulla terra e li seguiva fino alla morte. Per salvarsi si faceva ogni tipo di rumore al fine di spaventare l'uccello. Nel 17° e 18 ° secolo iniziarono a simboleggiare l'armonia mondiale, la gente in quei tempi credeva che solo le persone felici potessero sentirlo e pochi potevano vederlo perché era veloce e difficile da catturare, appunto come la felicità umana. Nel folklore russo, Sirin viene confuso con il venerato scrittore religioso Sant'Efrem il siriano, pertanto, parolieri contadini come ad esempio Nikolay Klyuev lo utilizzavano spesso Sirin come sinonimo di poeta.
** Alkonost nasce dal mito greco di Alcione, ragazza trasformata dagli dei in Martin Pescatore. Si pensa vivi nei pressi dell'Eufrate (fiume del paradiso secondo la Genesi 2:14) o dell'Isola Bujan. Quando canta, non si rende conto nemmeno di se stesso. E anche chi si trova lì vicino per caso, si dimentica di tutto: la mente si allontana e la sua anima esce dal corpo. Depone le uova negli abissi del mare, durante il solstizio d'inverno, le quali rimangono per sette giorni sul fondale per poi risalire in superficie mentre il mare è in bonaccia. Poi l'uccello prende le uova e le cova sulla riva. Solitamente sulla sua testa viene raffigurata una corona. Secondo le rappresentazioni dei lubki russi, i tratti caratteristici di Alkonost sono il seno e le mani, in una delle quali sorregge o il fiore del paradiso o una pergamena srotolata con una massima riguardo alla ricompensa in paradiso per aver condotto una vita retta. Secondo l'interpretazione di Viktor Vasnecov, Alkonо́st si ricopre di un piumaggio bianco e diventa messaggero di gioia ed estasi. Nel neopaganesimo viene presentato come l'incarnazione di Khors, il dio che governa il tempo atmosferico.
*** Gamajun è uccello/donna simbolo tradizionale di saggezza e conoscenza, vive su una remota isola a oriente. Ha una significativa collocazione spirituale essendo intermediario tra il mondo vivente e il regno dei defunti ed è portatore di una conoscenza universale sulle cose di terra e cielo, su dei ed eroi, uomini e mostri, uccelli e animali. Canta spesso inni rivolti agli uomini e predice l'avvenire a chi sappia ascoltarli. Secondo la leggenda, le profezie di Gamajun sono però difficili da intendere perché il loro canto è confuso col rumore delle tempeste. E' Gamajun (in una raffigurazione probabilmente del XVI secolo) l'uccello posato sul cannone che campeggia sullo stemma della città di Smolensk.
Daniil Andreev sostiene che i tre uccelli in questione si siano in seguito trasformati negli Arcangeli del Paradiso.