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Arbeidermarsj

Bjørnstjerne Bjørnson
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OriginaleTraduzione italiana della versione svedese / Italiensk översättning a...
ARBEIDERMARSJMARCIA DEI LAVORATORI [1]
  
Takt, takt, pass på takten,Passo, passo, tenete il passo, [2]
den er mer enn halve makten!È più di metà forza.
Den gjør en av mange, mange,Aumenta i tanti, tanti,
den gjør modig små og bange,Dà coraggio al cuore oppresso.
den gjør lett det lengste lange,Rende lieve ciò che è pesantissimo, [3]
den gjør målet tyve gangeInsegna ai vecchi come ai giovani,
til så muntert og så sikkertInsegna ai forti come ai deboli
som vi hadde det i kikkert.A mirare speranzosamente allo scopo.
  
Takt, takt, pass på takten,Passo, passo, tenete il passo,
den er mer enn halve makten!È più di metà forza.
Får vi takt i noen hundre,Se al passo arriviamo a centinaia,
enda ingen vil det undreNessuno ancora sentirà e si stupirà;
får vi takt i noen tusenSe al passo arriviamo a migliaia,
en og annen låner øre;Forse si aguzzerà l'orecchio,
får vi takt i hundre tusen,Ma se siamo a decine di migliaia,
jo, den brusen vil de høre!Sí, la marcia la si sentirà.
  
Takt, takt, pass på takten,Passo, passo, tenete il passo,
den er mer enn halve makten!È più di metà forza.
Kom vi alle først i slik enSe stessimo insieme come fratelli,
takt fra Vardø og til Viken,La nostra vita diventerebbe piacevole e felice,
Vinger opp til Bergens-trakten,Se andassimo in leale armonia,
kom vi alle opp i takten, -Dalle isole, dalle piane, dai boschi, [4]
da ble rett på ett og annet,Allora ci sarebbero il sole e la primavera nel paese,
som er rangt ennå i landet.Sul vecchio, buio paese preda dell'inverno.
[1] L'autore della versione svedese risulta sconosciuto. Curiosamente, la Arbetarmarsch sembra sia stata utilizzata anche dal Nykterhetsrörelse, vale a dire il “Movimento per la Temperanza” contro l'uso e l'abuso dell'alcool. La versione svedese differisce notevolmente da quella originale norvegese e si segnala per l'uso di un linguaggio molto arcaico (vi sono ad esempio forme di congiuntivo imperfetto come hölle, ginge del tutto scomparse dalla lingua moderna, oppure l'infinito lyss -unico infinito del genere in tutta la lingua svedese- per lyssna, ecc.)

[2] Qui è presente la forma arcaica della 2a persona plurale dell'imperativo in -en, hållen, una forma presente oramai solo nelle più vecchie edizioni della Bibbia.

[3] Oppure, a libera scelta, “Rende facile ciò che è difficilissimo”. I due significati sono interscambiabili.

[4] Lett. “[La gente, il popolo] dell'isoletta degli arcipelaghi, dalla pianura e dal bosco”, con il singolare usato per antonomasia. Skär è termine locale: corrispondente allo scozzese skerry (parola di chiara derivazione scandinava) indica propriamente un isolotto roccioso che fa parte di arcipelaghi di acque interne (e anche di laghi) chiamati, piuttosto poeticamente, skärgård, lett. “giardino di isolotti”. Ve ne è uno anche poco fuori Stoccolma. Spesso sugli isolotti vi sono solo due o tre case abitate (non di rado le “seconde case” dei cittadini), e non di rado una sola, rigorosamente in legno. Gli skärgård sono tra le cose più belle che si possono vedere in Svezia e in tutta la Scandinavia; ma non bisogna dimenticare che, in origine e in parte ancora adesso, erano abitati da pescatori.


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