| La traduzione in italiano corrente è del Coro a Tenores di Neoneli. |
INNO DEL PATRIOTA SARDO AI FEUDATARI | INNO DEL PATRIOTA SARDO AI FEUDATARI |
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1 Cercate di frenare, | 1 Cercate di moderare, |
Baroni, la tirannia, | Baroni, la tirannide, |
Se no, per vita mia, | altrimenti, per la mia vita!, |
Ruzzolerete a terra! | Tornate a piedi a terra! |
Dichiarata è la guerra | Dichiarata è la guerra |
Contro la prepotenza | contro la prepotenza, |
E sta la pazienza | e comincia la pazienza |
Nel popolo per mancare | nel popolo a venir meno |
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2 Badate! contro voi | 2 Badate che si sta levando |
Sta divampando il foco; | contro di voi l’incendio; |
Tutto ciò non è gioco | badate che non è un gioco, |
Ma gli è fatto ben vero; | che la cosa diventa realtà; |
Pensate che il ciel nero | badate che non è un gioco, |
Minaccia temporale; | la minaccia di un temporale; |
Gente spinta a far male, | gente mal consigliata, |
Senti la voce mia | ascoltate la mia voce. |
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3 Non date più di sprone | 3 Smettete di usare lo sprone |
Nel povero ronzino, | col povero ronzino, |
O in mezzo del cammino | altrimenti a metà strada |
Si fermerà impuntito; | s’inalbera imbizzarrito; |
Gli è tanto stremenzito | badate che è stanco e magro |
Da non poterne più, | e non ne può più, |
E finalmente giù | alla fine gambe all’aria |
Dovrà il basto gittare | getterà basto e cavaliere. |
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4 Il popolo, da profondo | 4 Il popolo che in un profondo |
Letargo ottenebrato, | letargo era sepolto, |
Sente al fin disperato, | finalmente si è destato |
Sente le sue catene, | e si accorge di essere incatenato, |
Sa di patir le pene | di pagare le conseguenze |
Dell'indolenza antica. | della sua antica indolenza: |
Feudo, legge nemica | feudo, legge nemica |
A tutte buone cose! | di ogni buona filosofia. |
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5 Quasi fosse una vigna | 5 Come se si trattasse di una vigna |
O un oliveto o un chiuso, | o di una tanca, un campo, |
Borghi e terre han profuso... | hanno ceduto i villaggi, |
Li han dati e barattati | gratis o a buon mercato, |
Come branchi malnati | come un gregge |
Di capi pecorini; | di pecore |
Gli uomini ed i bambini | uomini e donne |
Venduto han colle spose | coi loro figli hanno venduto. |
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6 Per poche lire han reso, | 6 Per poche migliaia di lire |
E talvolta per niente, | e talvolta per niente, |
Schiava eternamente | eternamente schiave |
La popolazione; | tante popolazioni, |
Mille e mille persone | e migliaia di persone |
Curvansi ad un sovrano. | sono schiave del tiranno. |
Gramo genere umano, | povero genere umano, |
Grama sarda genia! | povero popolo sardo! |
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7 Si hanno poche famiglie | 7 Dieci o dodici famiglie |
Partito la Sardegna. | hanno spartito fra loro la Sardegna, |
In maniera non degna | in modo indegno |
Furono fatte ancelle | se ne sono impossessate; |
Le nostre terre belle | hanno diviso i villaggi |
Nell'empia antichità; | nella buia e cieca antichità: |
Or questa nostra età | però attualmente |
Vuol ciò rimediare | si pensa di porvi rimedio. |
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8 Nasce il Sardo, soggetto | 8 Il sardo nasce assoggettato |
A rei comandamenti; | a mille obblighi; |
Tributi e pagamenti | tributi e tasse |
Deve dare al sovrano | che versa al signore, |
In bestiame ed in grano | in bestiame e grano, |
In moneta e in natura; | in danaro e in natura, |
Paga per la pastura, | e paga per il pascolo, |
Paga per seminare. | e paga per lavorare la terra. |
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9 Già, pria che i feudi fossero, | 9 Molto prima dei feudi |
Fiorian i borghi lieti' | esistevano i villaggi, |
Di campi e di vigneti, | ed erano loro a possedere |
Di pigne e di covoni; | boschi e campi. |
Or come a voi, Baroni, | Com’è che a voi, Baroni, |
Tutto questo è passato? | È passata l’altrui proprietà? |
Colui che ve l'ha dato | Colui che ve l’ha data |
Non vel potea dare. | non ve la poteva dare. |
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10 Né alcun potrà presumere | 10 Non è pensabile |
Che volontariamente | che deliberatamente |
Tanta povera gente | la povera gente abbia |
Innanzi a voi si prostri; | rinunciato alle sue proprietà; |
Questi titoli vostri | il titolo ergo è sinonimo |
San d'infeudazione | di irregolare appropriazione, |
Le ville hanno ben ragione | e i villaggi hanno ben ragione |
Di volerli impugnare. | di impugnarlo. |
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11 I balzelli che prima | 11 Inizialmente le tasse |
Sembravan men penosi, | almeno esigevate limitate, |
Più forti e più dannosi | poi esse sono andate |
A noi voi li rendeste | aumentando giorno per giorno, |
Man mano che cresceste | in modo che con la loro crescita |
In lusso ed in pretese, | siete diventati ricchissimi, |
Scordando tra le spese | in modo che nello sperpero |
La buona economia. | abbandonavate ogni economia. |
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12 Né vi giova accampare | 12 E’ inutile che parliate |
Possession avita. | di proprietà di antica data; |
Con minacce di vita, | minacciando la galera, |
Con castighi e con pene, | punizione e pene, |
Con ceppi e con catene | ceppi e catene, |
Dai poveri ignoranti | i poveri ignoranti, |
Imposte esorbitanti | diritti esorbitanti |
Voi sapeste spillare. | avete costretto a pagare. |
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13 E almeno si spendesse | 13 Almeno impiegaste le sostanze |
In pro della Giustizia | per mantenere la giustizia, |
Per punir la nequizia | castigando la malvagità |
Degli sparsi predoni, | dei delinquenti locali; |
E potessero i buoni | almeno così un po’ di sollievo |
Di salute fruire | gli onesti avrebbero avuto, |
Ed andare e venire | avrebbero potuto andare e venire |
Sicuri per la via! | sicuri, per la strada. |
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14 A ciò solo servire | 14 Questo è l’unico fine |
Dovrian pesi e diritti, | delle tasse e dei diritti, |
A guardar da' delitti | che sicuri e tranquilli |
Chi nella legge viva. | si viva sotto la legge, |
Ma di tal ben ci priva | ma di ciò ci priva |
Del Baron l'avarizia | il barone per avarizia |
Che in spese di giustizia | nelle spese per la giustizia, |
Fa solo economia | solo là fa economia. |
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15 Chi sa meglio brigare | 15 Il primo che si presenta |
Vien fatto uffiziale. | si nomina ufficiale, |
Faccia egli bene o male, | faccia bene o male, |
Ma non chiegga denaro; | purché non chieda salario: |
Leguleio o notaro, | procuratore o notaio, |
Servidore o lacché | cameriere o lacché, |
Sia bigio o sia tam. | bianco o nero, |
Nato è per governare | è adatto per governare. |
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16 Basta che faccia in modo | 16 Basta che si adoperi |
Di render più opulenta | per incrementare la rendita, |
L'entrata e più contenta | basta che soddisfi |
La borsa del signore, | la borsa del Signore; |
Ed aiuti il fattore | che aiuti il fattore |
A trovar, prestamente | a riscuotere velocemente, |
O messo od altra gente | e se vi è qualche renitente, |
Scaltra nel pignorare. | che lo sappia pignorare. |
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17 Talvolta da Barone | 17 Come se fosse il Feudatario |
Suol fare il cappellano; | talvolta governa il cappellano |
Le ville ha in una mano | i villaggi con una mano |
Nell'altra ha la dispensa. | e con l’altra la dispensa. |
Feudatario, deh! pensa | feudatario, pensa |
Che schiavi non ci tieni | che non hai i vassalli |
Per accrescerti i beni, | solo per aumentare i tuoi beni, |
Poterci scorticare. | solo per scorticarli. |
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18 Tu vuoi che per difenderti | 18 Il patrimonio e la vita |
Il povero villano | per difenderli, il paesano, |
Vegli con l'arme in mano | con la armi in mano |
L'intera notte e il dì; | occorre che stia notte e giorno; |
Se deve esser così | data che deve essere così, |
E se nulla godiamo | perché tanti tributi? |
Di ciò a te paghiamo, | Se essi non danno alcun frutto |
E' da stolti il pagare. | E ‘una pazzia pagarli. |
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19 E se il Barone gli impegni | 19 Se il Barone non fa |
Non tien da parte sua, | il suo dovere, |
Villan, per parte tua | vassallo, da parte tua |
A nulla se' obbligato; | non hai obblighi alcuni; |
I soldi che succhiato | i diritti che ti ha sottratto |
Ei ti ha negli anni andati, | in tanti anni passati, |
Son danari rubati | sono denari rubati |
E te li de' ridare. | e te li deve restituire. |
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20 Giovan solo le rendite | 20 Le rendite servono soltanto |
A procacciar brillanti, | per mantenere amanti, |
Livree, carrozze e amanti, | per carrozze e livree, |
A creare servizi | per servizi inutili, |
Vani, a crescer vizi. | per alimentare i vizi, |
A scacciar la noia | per giocare a bassetta, |
E a poter ogni foia | e poter gli istinti sessuali |
fuori casa sfogare, | sfogare fuori di casa. |
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21 Ad avere dieci o venti | 21 Per poter avere piatti |
Portate a mensa ognora, | quindici e venti a tavola, |
Per poter la signora: | affinché possa la marchesa |
Cullare in portantina; | andare sempre in portantina, |
La scarpetta (o meschina!) | la scarpa stretta, poverina, |
Le sbuccia il bel piedino, | la fa zoppicare, |
Lo punge un sassolino | le pietre pungono troppo |
E non può camminare | e non può camminare. |
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22 Per portare un messaggio | 22 Solo per una lettera |
Il vassallo, tapino!, | il vassallo, poveretto, |
Fa giorni di cammino | fa giorni di strada |
A piedi, non pagato, | a piedi, senza compenso, |
Va scalzo, sbrendolato, | mezzo scalzo e nudo, |
Esposto a ogn'inclemenza | esposto alle intemperie, |
E pur con pazienza | eppure ha pazienza, |
Soffre e non de' parlare. | eppure deve tacere. |
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23 Così si sparge il vivo | 23 Ecco come si impiega |
Sangue del nostro cuore! | il sudore dei poveri! |
Or come tu, Signore, | Come, Eterno Signore, |
Soffri tanta ingiustizia? | sopportate tanta ingiustizia? |
Tu, Divina Giustizia, | Voi, divina Giustizia, |
Rimedia queste cose, | ponete rimedio alle cose, |
Tu sol puoi far le rose | voi rose dalle spine, |
Dai tronchi germogliare. | solo Voi potete far nascere. |
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24 O miseri villani, | 24 O poveri dei villaggi, |
Sfiniti dal lavoro | lavorate, lavorate, |
Per mantener costoro | per mantenere in città |
Come tanti stalloni! | tanti stalloni, |
Per lor sono i covoni, | a voi lasciano la paglia, |
A voi dan la pagliata, | loro prendono il grano, |
E sbarcan la giornata | e pensano mattina e sera |
Pensando ad ingrassare. | soltanto ad ingrassare. |
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25 Sorge tardi dal letto | 25 Il Signor Feudatario |
Il feudatario, e pensa | si alza alle undici: |
Tosto a mettersi a mensa, | dal letto alla tavola, |
Va dalla mensa al gioco; | dalla tavola al gioco; |
Per poi svagarsi un poco | e dopo, per svago, |
Si reca a donneare; | va a cicisbeare |
Più tardi, all'annottare, | fino al tramonto |
Scene. danze, allegria. | teatro, balli, allegria |
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26 Quanto diversamente | 26 Quanto diversamente |
Volge al vassallo l'ora! | passa il tempo il vassallo! |
Già prima dell'aurora | Prima dell’aurora |
Egli è nella campagna; | è già in campagna, |
Brezze e nevi in montagna, | vento o neve nella montagna, |
Al piano sole ardente; | sole ardente in pianura, |
Ahi! come può il paziente | o poveretto, come |
Tal vita tollerare! | può resistere tanto? |
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27 Con la vanga e l'aratro | 27 Con la zappa e con l’aratro |
Geme l'intero giorno; | lotta tutto il giorno, |
Biascica a mezzo giorno | verso mezzogiorno |
Un sol tozzo di pane. | si ciba solo di pane, |
Meglio, assai meglio il cane | viene trattato meglio il cane |
Si pasce del signore. | del Barone, in città, |
Quel can che a tutte l'ore | se è di quella razza |
Suol dietro a sè portare. | che solitamente portano in tasca. |
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28 Le Cortes osteggiarono | 28 Temendo che si ricreino |
Con raggiri e soprusi | disordini tanto grandi, |
Perché codesti abusi | con intrighi e inganni |
Non dovesser cessare; | le Corti hanno impedito; |
Cercaron di fugare | e hanno disperso |
I patriotti migliori | i patrizi più zelanti, |
Dicendoli fautori | dicendo che erano petulanti |
D'odio alla monarchia. | e contrari alla Monarchia. |
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29 A chi levò la voce | 29 A coloro che in favore |
Per la natia contrada | della patria hanno lottato, |
A chi strasse la spada | che hanno impugnato la spada |
Per la causa comune | per la causa comune, |
Volean cinger di fune | o una fune al collo, |
Il collo: od i meschini | meschini, volevano mettere, |
Siccome Giacobini | o come Giacobini |
Volevan massacrare. | li volevano massacrare. |
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30 Ma il cielo, il ciel i giusti | 30 Però il cielo ha difeso |
Guardò veracemente; | i buoni in modo evidente |
Atterrato ha il possente | ha atterrato il potente, |
E ha l'umile esaltato | ed esaltato gli umili. |
Iddio s'è dichiarato | Iddio, che si è dichiarato |
Per questa terra nostra, | in favore della nostra patria, |
Ed ogni insidia vostra | da ogni vostra minaccia |
Egli dovrà sfatare. | egli ci salverà. |
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31 Per far tue mire prave, | 31 Perfido feudatario! |
Feudatario inumano, | Per interesse personale |
Chiaramente la mano | Un protettore dichiarato |
Distendi al Piemontese | Sei dei piemontesi: |
E con lui sulle intese | con loro ti accordasti |
Stai per far le tue voglie | con molta facilità, |
I borghi tu, egli toglie | lui mangia in città, |
Le cittadi a pelare. | e tu in paese, a gara. |
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32 Fu per Piemontese l'isola | 32 Era per i piemontesi |
Nostra una gran cuccagna; | una cuccagna, la Sardegna: |
Come l'Indie la Spagna | come la Spagna nelle Indie |
Egli ci mette in croce; | essi si trovavano qui; |
Non mai levò la voce | ci alzava la voce |
Un vil cameriere, | perfino un cameriere; |
Che servo o cavaliere | o plebeo o cavaliere, |
Non si dovean piegare | il sardo si doveva umiliare. |
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33 Essi da questa terra | 33 Loro dalla nostra terra |
han tratto milioni. | hanno portato via milioni, |
Giungean senza calzoni | venivano senza pantaloni |
E partian gallonati | e ripartivano gallonati. |
Non ci fossero mai stati | Mai fossero venuti |
Per cacciarci in tal fuoco. | che ci hanno bruciato tutto! |
Sia maledetto il loco | Maledetto il paese |
Che cresce tal genia. | Che crea una simile razza. |
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34 Essi trovano tra noi | 34 Loro qui incontravano |
Splendidi maritaggi | matrimoni vantaggiosi, |
A lor gli appannaggi, | per loro erano gli impieghi, |
A lor tutti gli onori, | per loro erano gli onori, |
Le dignità maggiori | le maggiori dignità |
Di stola, spada e toga; | di chiesa, toga e spada: |
Ed al sardo una soga | e al sardo restava |
Per potersi appiccare. | una fune per impiccarsi. |
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35 Tutti i facinorosi | 35 Ci mandavano i peggiori |
tra noi per punizione | per castigo e pena, |
Mandan, e han pensione | con salario e pensione, |
E stipendi e patente; | con impiego e con patente. |
In Russia una tal gente | A Mosca gente simile |
La si manda in Siberia | La mandano in Siberia, |
Per crepar di miseria | ma per farla morire di miseria, |
Ma non per governare. | non per governare |
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36 E intanto, intanto lasciano | 36 Intanto nella nostra isola |
Qui molti virtuosi | numerosi giovani |
Giovani inoperosi | il talento,muniti di virtù, |
Che in mezzo all’ozio annegano: | li lasciavano nell’ozio; |
e se alcuno ne impiegano | e se ne impiegavano alcuno |
Lo cercano sciocco a prova, | cercavano il più tonto, |
Però che a loro giova | perché a loro conveniva |
Coi ciechi aver da fare | trattare con gente stupida. |
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37 Se d’impiegatucci al sardo | 37 Se in lavori subalterni |
Talor son liberali, | qualche sardo faceva progressi, |
Questi deve in regali | per fare regali non gli bastava |
Spender tutto il salario, | metà salario, |
Poiché gli è necessario | inviare si dovevano |
Di spedire a Torino | cavalli di razza a Torino, |
Bei cavalli, buon vino, | e casse di buon vino, |
Cannonau e malvasia | Cannonau e Malvasia. |
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38 Nel dar al Piemontese | 38 Garantire al Piemonte |
Il nostro oro e l’argento | la nostra argenteria e l’oro |
Sta tutto il fondamento | è del loro governo |
Della possanza loro. | la massima fondamentale. |
E che importa a costoro | Del regno sardo, vada bene o male, |
Che vada male il regno, | a loro non importa nulla, |
Se essi credon non degno | anzi credono che non sia conveniente |
Il farlo prosperare? | lasciarlo prosperare. |
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39 Guasto ha l'isola nostra | 39 Hanno rovinato l’isola |
Quest'orda di bastardi; | questa razza di bastardi, |
I privilegi sardi | i privilegi sardi |
Ci ha tolto; degli archivi | che li hanno portati via; |
Nostri ci ha fatto privi; | hanno rubato dagli archivi |
Come robaccia, parte | i documenti più importanti, |
Delle memori carte | e come scritti inutili |
Nostre ha fatto bruciare. | li hanno fatti bruciare. |
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40 Ma (volle Iddio) siam quasi | 40 In parte, di questo flagello, |
Da tal danno risorti. | Dio ci ha liberati, |
I Sardi sono insorti | i sardi hanno cacciato |
Contro l'empio nemico, | questo odioso nemico |
E tu, Baron, da amico | e tu sei suo amico, |
Anche adesso lo tratti! | indegno barone sardo; |
E indegno ti arrabatti | e tu ti adoperi |
Per farlo ritornare? | per farlo ritornare! |
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41 Perciò tu a viso aperto | 41 Per questo, sfacciatamente, |
Decanti il Piemonte, | preghi per il Piemonte. |
Vile, lo stigma in fronte | Falso! Che hai in fronte |
Del traditor tu porte! | Il marchio del traditore, |
Le tue figlie la corte | tue figlie tanto onore |
Fanno al primo venuto, | fanno al forestiero, |
Valga men d'uno sputo | anche se fosse un lavagabinetti, |
Pur che sardo non sia. | purché non sia sardo. |
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42 Se ti rechi a Torino, | 42 Se per caso vai a Torino |
Non appena lo vedi | là devi baciare |
Baci al ministro i piedi, | i piedi al Ministro, |
Baci agli altri il...m'intendi; | e ad altri il…, già mi capisci, |
Purché ciò che pretendi | per ottenere ciò che chiedi |
Ti diano per danaro, | vendi la tua patria, |
Vendi la patria e caro | e forse cerchi nascostamente |
Ti è dei sardi sparlare. | di screditare i Sardi. |
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43 Là ti mungon la borsa, | 43 Là lasci la borsa, |
Ma in cambio fai ritorno | e ritorni con in premio |
Di croci e stemmi adorno. | una croce sul petto, |
Perché venisse eretto | una chiave sul sedere: |
Il quartiere, il tuo tetto, | per costruire la caserma |
Il tuo tetto atterrasti, | hai distrutto la casa, |
E nome meritasti | e hai guadagnato il titolo |
Di traditore e spia. | di spia e traditore. |
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44 Ma il cielo non vuol che sempre | 44 Il cielo non lascia sempre |
Trionfi la tristizia | trionfare il male; |
E deve la giustizia | il mondo deve porre rimedio |
Infrangere ogni male. | alle cose che vanno male; |
La potestà feudale | il sistema feudale |
Già tocco ha la sua meta; | non può durare molto, |
Il vender per moneta | il vendere per denaro |
Le plebi de' cessare. | i popoli, deve terminare. |
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45 L'uomo cui molto urgeva | 45 L’uomo che l’impostura |
Secolar tenebrore | aveva già degradato, |
Par che al prisco splendore | pare che all’antica dignità |
Levi la fronte ancora. | voglia tornare nuovamente: |
Nella novella aurora | pare che il suo rango |
Si affissano i gagliardi. | L’umanità rivendichi |
Ascoltatemi, o Sardi, | sardi miei, svegliatevi |
Io vi schiudo la via. | e seguite questa guida. |
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46 Popoli, è giunta l'ora | 46 Questa, popoli è l’ora |
D'infrangere gli abusi; | di estirpare gli abusi! |
A terra, a terra gli usi | A terra i cattivi usi, |
Malvagi e il dispotismo. | a terra il dispotismo! |
Sia guerra all'egoismo, | Guerra, guerra all’egoismo! |
Sia guerra agli oppressori | E guerra agli oppressori, |
I piccioli signori | questi tiranni di poco valore |
Devono a noi piegare. | bisogna umiliarli. |
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47 Non osi chi fu inerte | 47 Se no qualche giorno a morsi |
Mordersi un dì le dita; | vi taglierete il dito, |
Or che la tela è ordita | ora che l’ordito è gettato |
Date una mano a tessere. | a voi tocca a tessere; |
Tardo vi potrebbe essere | badate che poi può essere; |
Un giorno il pentimento; | tardivo il pentimento; |
Quando si leva il vento | quando il vento è favorevole |
E' d'uopo trebbiare | bisogna trebbiare. |