Scots callan’ o’ bonnie Dundee
Robert BurnsIl testo pubblicato nello Scots Musical Museum, Vol 1, 1787 è... | |
SCOTS CALLAN' O' BONNIE DUNDEE Da dove credi che venga questo biscottino (1)? O sciocchino non lo sai? L'ho preso da un vivace soldatino tra Perth e la nostra bella Dundee. Mi sembra di vedere il ragazzo che me l'ha dato, che spesso mi teneva sulle sue ginocchia. Che il cielo protegga il mio bel ragazzo scozzese e lo riporti in salvo da me e il suo bimbo. Il mio cuore non ha quartiere quando penso al mio ragazzo, le sue care rosee guance mi fanno venire le lacrime agli occhi. Ah, lui è lontano e non so dove sia, è lontano dalla sua ragazza e dalla bella Dundee. Oh lieve sia la brezza che intorno a lui soffia, che su di lui la dolce estate ancora sorrida lieta e cada la ricca rugiada dell'abbondanza a scongiurare tutte le sue paure per il bimbo e me. Le mie benedizioni su quelle dolci piccole labbra! Le mie benedizioni su quei begli occhi il tuo sorriso è quello del mio allegro soldatino, si, tu mi sei caro sopra ogni cosa E costruirò una fattoria su quelle rive verdi così belle, bagnate dalle acque increspate e chiare del Tay, e ti vestirai con il tartan, mio piccolo sorridente Jonnie, e farò di te un uomo come il tuo caro padre | ' O, whar gat ye that hauver-meal bannock?' ' Silly blind body, O, dinna ye see? I gat it frae a young, brisk sodger laddie Between Saint Johnston and bonie Dundee. O, gin I saw the laddie that gae me't! Aft has he doudl'd me up on his knee: May Heaven protect my bonie Scots laddie, And send him hame to his babie and me! My blessin's upon thy sweet wee lippie! My blessin's upon thy e'e-brie! Thy smiles are sae like my blythe sodger laddie, Thou's aye the dearer, and dearer to me! But I'll big a bow'r on yon bonie banks, Whare Tay rins wimplin' by sae clear; An' I'll cleed thee in the tartan sae fine, And mak thee a man like thy daddie dear. |
(1) mi è sembrato più appropriato tradurre con un vezzeggiativo. La prima frase è posta in forma di domanda da una seconda persona e letteralmente si traduce: "dove hai preso questo pane d'avena?" Il termine si riferisce al bambino "sfornato" dalla donna ovvero alla "sorpresa" che il bel soldatino le ha lasciato! |