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Alice no País dos Matraquilhos

Sérgio Godinho
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OriginaleTraduzione italiana di Alchiba da LyricsTranslate
ALICE NO PAÍS DOS MATRAQUILHOS


Mãe fora, em que avenida
Olhos que a perseguem pagam, comem
Pai dentro, lambendo a ferida
Com que o desemprego marca um homem
E o irmão na caserna
Puxando às armas brilhos
E Alice no café
Habitante do País dos Matraquilhos

Na classe dos repetentes
Hoje vai haver mais uma falta
Alice cerra os dentes
Vendo a bola que no ar ressalta
Quer lá saber do exame
Quer lá saber da escola
Aguenta no arame
Matraquilho nunca cai ao ir à bola

Há também Leonor
Libertada da prisão há meses
Dizem que é por amor
Que olha tanto por Alice às vezes
Pousa-lhe a mão na cara
Protege-a de sarilhos
Alice nem repara
Viajou para o País dos Matraquilhos

E o irmão na caserna
Cambaleia entre a cerveja e a passa
Tem o sargento à perna
O tal que compara a guerra à caça
Faz tempo que descobre
Que é um matraquilho mais
Soldadinho de cobre
Matraquilho no país dos generais

Alice no País dos Matraquilhos
É mais do que no bar onde vive
Tem-te, não cais
Alice no País dos Matraquilhos
É mais do que no bar onde vive
Tem-te, não cais

Quando se cai na lama
Ninguém pára pra nos levantar
Por Alice, o pai reclama
"Tua mãe não veio pra jantar"
E os insultos noite fora
Desvia-os em chorrilhos
Alice nunca chora
Adormece no País dos Matraquilhos

E a mãe no Bar do amor
Passa as horas na conversa mole
Espera o seu protector
Que o seu corpo a ele enfim se cole
Não é que não recorde
Os que deixou em casa
Mas eis que chega o forte
E dentro vem o seu pavão de anel na asa

Alice no País dos Matraquilhos
É mais do que no bar onde vive
Tem-te, não cais
Alice no País dos Matraquilhos
É mais do que no bar onde vive
Tem-te, não cais

Entra então no café
Um rapaz de capacete em punho
Fica-se ali de pé
Escreve num papel um gatafunho
E a Alice vê surpresa
Frases que são rastilhos
Como vai Sua Alteza
A Rainha do País dos Matraquilhos

E tu ainda és o rei
Será que vieste em meu auxílio
A bem dizer, já não sei
Há tantos anos que ando no exílio
Vamos a um desafio
Atira tu primeiro
A vida está por um fio
Para quem é deste bairro prisioneiro

A loja que ali está,
Tem um certo ar de modernice
E nunca mais ninguém soube
A não ser a Leonor, da Alice
Aqui vai, Leonor
A foto dos meus dois filhos
Se reparares melhor
Têm pinta assim, sei lá
De matraquilhos

Alice no País dos Matraquilhos
É mais do que no bar onde vive
Tem-te, não cais
Alice no País dos Matraquilhos
É mais do que no bar onde vive
Tem-te, não cais

ALICE NEL PAESE DEL CALCIO BALILLA

Madre fuori, (in quale viale?)
occhi che la inseguono, pagano, divorano
padre dentro, leccando la ferita
con cui la disoccupazione segna un uomo
e il fratello in caserma
tirando a lucido le armi
e Alice nel caffè
abitante del paese del calcio balilla

Nella classe dei ripetenti
oggi ci sarà un'altra assenza
Alice stringe i denti
vedendo la pallina che schizza in aria
non vuol sapere dell'esame
non vuol sapere della scuola
afferra la stecca
l'ometto non cade mai quando va addosso alla palla

Alice nel paese del calcio balilla è più
di quel che è nel quartiere dove vive, equilibrio precario

C'è anche Leonor
uscita di prigione mesi fa
dicono che è per amore
che guarda tanto Alice a volte
le posa la mano sul viso
la protegge dai problemi
Alice nemmeno ci fa caso
è partita per il paese del calcio balilla

E il fratello in caserma
oscilla tra la birra e gli spinelli
ha il sergente alle calcagna
quello che paragona la guerra alla caccia
già da tempo ha scoperto
che è un altro omino del calcio balilla
soldatino di rame
pupazzo nel paese dei generali

Alice nel paese del calcio balilla è più
di quel che è nel quartiere dove vive, equilibrio precario

Quando si cade nel fango
nessuno si ferma per rialzarci
Alice! il padre grida
tua madre non è venuta per cena
e gli insulti, tutta la sera
li recita come un rosario
Alice non piange mai
si addormenta nel paese del calcio balilla

E la madre nel "bar dell'amore"
passa le ore in discorsi finti
aspetta il suo protettore
e che alla fine il suo corpo a lui si appiccichi
non è che non ricordi
quelli che ha lasciato a casa
Ma ecco che arriva Il Ford
con dentro il pavone con l'anello all'orecchio

Alice nel paese del calcio balilla è più
di quel che è nel quartiere dove vive, equilibrio precario

Entra allora nel caffè
un ragazzo con il casco in mano
si piazza lì in piedi
scrive su un foglio uno scarabocchio
e Alice legge, sorpresa
frasi che sono micce accese
"Come va Sua Altezza,
regina del paese del calcio balilla?"

"E tu sei sempre il re?
Sarà che sei tornato in mio soccorso?"
"A ben dire, non lo so più
è da tanti anni che sono in esilio."
"Facciamo una sfida?"
"Tira tu per primo"
"La vita è appesa a un filo
per chi è prigioniero di questo quartiere"

Il caffè che c'era lì
è un negozio di aspetto moderno
e nessuno ha mai più saputo
(a parte Leonor) di Alice
"Ecco qui, Leonor
la foto dei miei due figli
se fai caso bene
hanno un tocco così, non so, di omini del calcio balilla"

Alice nel paese del calcio balilla è più
di quel che è nel quartiere dove vive, equilibrio precario


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