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Gang: Paz

GLI EXTRA DELLE CCG / AWS EXTRAS / LES EXTRAS DES CCG
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Nell'introduzione si dice che è l'unica canzone dedicata ad ...
Da quando non ci sei,
la luna piange rosa.
Un corvo nero vola
sopra la città,
il corvo ha un becco d'oro,
un becco tutto d'oro,
vedessi come splende
nell'oscurità.

Bologna non c'è più,
se l'hanno presa loro,
È un cumulo di noia
che spendi e paghi caro.
Bologna è una carogna
che non ti vuole vivo,
da quando non ci sei
Bologna non c'è più.

Non ti sei perso niente,
non ti sei perso niente,
non ti sei perso niente,
Paz.


Da quando non ci sei
il cielo è un po' più vuoto
la strada si è interrotta
con un bruusco addio
la realtà e le nuvole
le storie che hai narrato
sono la nostra storia,
un grande Tazebao

Non ti sei perso niente,
non ti sei perso niente,
non ti sei perso niente,
Paz.


Per noi che siamo qui
nel letto del diavolo,
noi che prendiamo tempo
e non vediamo l'ora,
per noi quello che resta
è l'ombra di una vita,
vuoi mettere risorgere.
Paz.

Non ti sei perso niente,
non ti sei perso niente,
non ti sei perso niente,
Paz.

Non ti sei perso niente,
non ti sei perso niente,
non ti sei perso niente,
Paz.

Non ti sei perso niente,
non ti sei perso niente,
non ti sei perso niente,
Paz.
PAZIENZA

Ritornò a Montepulciano da un viaggio in Brasile
ma l'esilio forzato dei tempi non era poi male
le colline toscane, due cani o una pioggia violenta
dopo Gladio sulla rivoluzione il volto di Betta
tra alienati dissidenti e perduti
in un giorno dentro una trattoria in via Solferino
lei aveva 18 anni e un altro destino
e viveva con madre e fratello dentro un monolocale
li era già ribellismo e utopia, anfetaminico umore
disperato innocente viaggiare

Noi che lo abbiamo conosciuto,
riconosciuto da un primo piano a punto d'infinito
Noi fanali di notte dove sopra è ancora blu
ora è dolcissimo non appartenerci più

Quando il narcon(*) lo tolse dal coma cercò la paura
da meduse di porpora fresche che nuotavano in fila
mentre fuori la rivolta esplodeva, lui ne era il cantore
e noi piccole fiamme lucenti di mosche mature
di dolenti rggiti e macerie

Noi che lo abbiamo conosciuto,
riconosciuto da un primo piano a punto d'infinito
Noi fanali di notte dove sopra è ancora blu
ora è dolcissimo non appartenerci più

Ma quel giorno del suo matrimonio come al suo funerale
d'improvviso il sole si arrese da un temporale
e San Biagio la cattedrale nel verde senese
vide l'ultimo figlio dei sogni, le avanguardie sospese
e così ci vinse la più bella striscia di fumo sulla terra
(*) nel testo "Narcon". In realtà il farmaco si chiama "Narcan", nome commerciale del "naloxone, antagonista puro degli oppioidi che si usa in caso di overdose da eroina o morfina


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