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Sozialdemokratischer Parteitag

Kurt Tucholsky
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OriginalTraduzione italiana di Elisa Ranucci da “Kurt Tucholsky. Prose e...
SOZIALDEMOKRATISCHER PARTEITAGCONGRESSO SOCIALDEMOCRATICO
  
Wir saßen einst im Zuchthaus und in Ketten,Un tempo fummo in carcere e in catene,
wir opferten, um die Partei zu retten,per il partito noi sacrificammo
Geld, Freiheit, Stellung und Bequemlichkeit.denaro, libertà, posto e comodità.
Wir waren die Gefahr der Eisenwerke,Eravamo un pericolo per tutte le ferriere,
wir hatten Glut im Herzen – unsre Stärkenel cuore era una fiamma e quella nostra attesa
war unsre Sehnsucht, rein und erdenweit.era la nostra forza, sconfinata e pura.
Uns haßten Kaiser, Landrat und die Richter:Ci odiò l’imperatore, il prefetto ed i giudici:
Idee wird Macht – das fühlte das Gelichter ...l’idea diventa forza, lo sentì la canaglia…
Long long ago –Long long ago.
Das ist nun heute alles nicht mehr so.Oggigiorno però tutto è diverso.
  
Wir sehn blasiert auf den Ideennebel.Al fumo delle idee guardiam con sufficienza.
Wir husten auf den alten, starken Bebel –Ce ne infischiamo del vecchio, forte Bebel (1)
Wir schmunzeln, wenn die Jugend revoltiert.Dei giovani in rivolta ridiamo sotto i baffi.
Und während man in hundert KonventikelnE mentre ci fan guerra in mille gruppi
mit Lohnsatz uns bekämpft und Leitartikeln,con paga base e articoli di fondo,
sind wir realpolitisch orientiert.in politica noi siamo realisti.
Ein Klassenkampf ist gut für Bolschewisten.Lotta di classe? va bene ai bolscevichi.
Einst pfiffen wir auf die Ministerlisten ...D’esser ministri ce ne infischiammo un tempo...
Long long ago –Long long ago.
Das ist nun heute alles nicht mehr so.Oggigiorno però tutto è diverso.
  
Uns imponieren schrecklich die enormenSigari enormi, macchine e bei modi
Zigarren, Autos und die Umgangsformen –attualmente ci fanno un grande effetto.
Man ist ja schließlich doch kein Bolschewist.In fin dei conti non siamo bolscevichi.
Wir geben uns auch ohne jede Freite.Noi ci arrendiamo senza troppe storie.
Und unser Scheidemann hat keine Seite,E non c’è vento alcuno
nach der er nicht schon umgefallen ist.che il nostro Scheidemann non ha seguito.
Herr Weismann grinst, und alle Englein lachen.Weismann ghigna e ridono gli angioletti. (2)
Wir sehen nicht, was sie da mit uns machen,Cosa fanno di noi non lo vediamo.
nicht die Gefahren all ...non vediamo i pericoli
Skatbrüder sind wir, die den Marx gelesen.Sian compagni di skat che han letto Marx (3)
Wir sind noch nie so weit entfernt gewesen,Mai come ora si fu così lontani
von jener Bahn, die uns geführt Lassall'!da quella strada che ci tracciò Lassalle. (4)

(1) August Ferdinand Bebel (1840-1913), operaio tornitore, nel 1869 fondò il SDAP (Sozialdemokratische Arbeiterpartei), il Partito Socialdemocratico dei Lavoratori. Sempre dalla parte delle masse, Bebel fu a lungo incarcerato per attività sovversiva, per essere un simpatizzante della Comune di Parigi e per aver sempre votato da parlamentare contro le spese di guerra. Alla fine dell'800, preoccupato dal montante antisemitismo in Germania, scrisse un documento, "La social-democrazia e l'antisemitismo", in cui indicava la lotta all'odio contro gli ebrei come tema fondamentale nell'azione del movimento operaio. Per Tucholsky Bebel era l'incarnazione del vero socialismo.

(2) Philipp Heinrich Scheidemann (1865–1939) fu il politico socialdemocratico che il 9 novembre 1918 si affacciò a un balcone del Reichstag e proclamò la Repubblica Tedesca. Fu poi parlamentare fino al 1933, quando il nazismo lo costrinse esule in Danimarca, dove morì qualche anno più tardi.
Robert Weissman (1869-1942), avvocato ed ufficiale prussiano, fu per molti anni segretario di Stato. Anche lui fuggì all'estero nel 1933.
Per Tucholsky l'imbelle Scheidemann e il poliziotto Weissman, più preoccupato di perseguire i militanti di sinistra che non le camice brune delle SA, erano esempi contrari a quello di Bebel, veri e propri traditori della socialdemocrazie e del popolo.

(3) Lo Skat è (insieme con il Doppelkopf) il gioco di carte più diffuso in Germania e Slesia (it.wikipedia).

(4) Ferdinand Lassalle (1825–1864) è stato uno scrittore, politico e agitatore tedesco. Allievo di Marx, prese poi le distanze dal maestro perchè convinto che non fosse necessaria la rivoluzione per travolgere lo Stato borghese ma che questo dovesse essere sconfitto al suo interno a partire dall'introduzione del suffragio universale maschile. Per questo Lassalle, arrivò addirittura ad imbastire un accordo con Bismarck. Può essere considerato uno dei padri del pensiero socialdemocratico e riformista.


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