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Leg weg das Strickzeug, liebe Olga

anonimo
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OriginaleVersione italiana di Francesco Mazzocchi
LEG WEG DAS STRICKZEUG, LIEBE OLGAMETTI VIA IL LAVORO A MAGLIA, CARA OLGA
  
Leg weg das Strickzeug, liebe Olga,Metti via il lavoro a maglia, cara Olga,
und hör auch du her, Klaus, mein Sohn;ed ascolta qui anche tu, Klaus, figlio mio;
wir kämpfen nicht mehr an der Wolga,noi non combattiamo più sul Volga,
wir fechten an der Neiße schon.noi lottiamo già sulla Neiße.
  
Vom Nil zum Rhein, vom Don zur PlankeDal Nilo al Reno, dal Don alla staccionata,
mit Sack und Pack und Flak und Pferd,con armi e bagagli e Flak e cavallo,
welch niederschmetternder Gedanke:che pensiero tremendo:
der Krieg ist heim ins Reich gekehrt.la guerra è tornata a casa nel Reich.
  
Wie anders kam es, als ich dachte,Com’è andata diversamente da quel che pensavo,
Schatz, reich mir deine weiße Hand,tesoro, dammi la tua mano bianca,
wir fahren in den Abgrund sachtenoi andiamo nell’abisso a poco a poco
und nicht mehr gegen Engeland.e non più contro l’Inghilterra.
  
Nach Rache und Vergeltung lechz' ich,Io ho sete di vendetta e rappresaglia,
drum auf zum Volkssturm, lieber Klaus!perciò su, alla milizia popolare, caro Klaus!
Du bist erst zwölf, ich sechsundsechzig,Tu hai solo dodici anni, io sessantasei,
doch sehn wir fast wie Männer aus.ma sembriamo quasi uomini.
  
Und du, mein Weib - als EhrengabeE tu, mia donna - come dono d’onore
sei dir der Spaten anvertraut.ti sia assegnata la vanga.
O Olga, schippe, schanze, grabe,O Olga, spala, vanga, scava,
ganz Deutschland ist auf Sand gebaut.tutta la Germania è costruita sulla sabbia.
  
Gebiete, Teure, deinen Tränen,Trattieni, cara, le tue lacrime,
wenn du auf deinen Garten schaust.quando guardi il tuo giardino.
Ich knirsch' mit meinen letzten ZähnenIo digrigno i miei ultimi denti
und ball' vor Wut die Panzerfaust.e stringo dalla rabbia il Panzerfaust.
  
Laßt uns die Gartentür verriegeln,Fateci sprangare la porta del giardino,
dann werfe ich mich in den Schmutz.poi mi getto nel fango.
Ich bin bereit, mich einzuigeln,Sono pronto a trincerarmi,
Gemeinnutz geht vor Eigennutz.l’utile comune va prima dell’utile proprio.
  
So wollen wir den Feind erwarten,Così vogliamo aspettare il nemico,
des Führers letztes Aufgebot,ultima leva del Führer,
durch Panzerschreck im Schrebergartencol Panzerschreck nel giardino di casa
zum Reichsfamilienheldentod.nella morte da eroi di famiglia del Reich.
  
Wir hissen die zerfetzten SegelNoi alziamo le vele lacere
und wandern froh an Hitlers Stabed andiamo allegri a bacchetta di Hitler,
Mit Mann und Maus und Kind und Kegelcon uomo e topo e figlio e bastardo
ins Massengrab, ins Massengrab.nella fossa comune, nella fossa comune.
Flak (Flugzeugabwehrkanone) erano i cannoni antiaerei da almeno 20 mm di calibro, Panzerfaust e Panzerschreck erano i lanciarazzi anticarro.
il penultimo verso si poteva tradurre liberamente come da vocabolario “tutti quanti”, ma mi sembra più espressivo tradotto letteralmente


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