Originale | Traduzione integrale italiana di Riccardo Venturi
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רומקאָװסקי חײם | CHAIM RUMKOWSKI [1] |
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ייִדעלעך זײַנען געבענטשט מיט חײם, | Per gli Ebrei Chaim è una benedizione, [2] |
חײם לעולם מװת, | Vita e morte per la gente [3], |
חײם פֿון בית החײם, | Chaim cimiteriale [4], |
רומלאָװסקי חײם מיט זײַן גרױסן נס. | Chaim Rumkowski, gran taumaturgo. [5] |
ער מאַכט דיך נסים אױ, | Lui ogni giorno, eh, |
יעדן טאָג אַזױ, | Ti fa miracoli, tanti |
געװאַלד צו שרײַען, אױ, אױ, אױ, | Da farti urlare: Gevald!, eh, eh, eh, [6] |
יעדער אײַנער פֿרײגט: | Ma ognuno poi ci ha da fare |
אַ צװײַטע שאלה, אױ, | Un'altra domanda [7], |
זאָגט ער חײם 'ס איז גוט אַזױ! | E Khayim dice che va bene lo stesso! |
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װײַל ער איז אונדזער חײם, | Perché lui è il nostro Chaim, [8] |
ער געט אונדז קלײַען, | Lui ci dà la crusca, |
ער געט אונדז גרױפּן, | Lui ci dà l'orzo, |
ער געט אונדז מן. | Lui ci dà la manna. [9] |
פֿאַרצײַטנס האַבן די מידבר ייִדן געגעסן מן, | Un tempo gli ebrei nel deserto [10] mangiarono la manna, |
הײַנט עסט שױן יעדער װײַב איר מאַן. | Ora ogni moglie si mangia il proprio marito. [11] |
רומקאָװסקי חײם האָט גוט געטראַכט, | Chaim Rumkowski ci ha pensato bene, |
געאַרבעי שװער בײַ טאָג, בײַ נאַכט, | Ha lavorato duro giorno e notte, |
געמאַכט אַ געטאָ אין אַ דיעטאָ | Ha messo il ghetto a dieta |
אין ער שרײַט געװאַלד אַז ער איז געראַכט! | E grida, gevald!, che ha ragione. |
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חײם װײַצמאַן האָט געזאָגט: | Chaim Weizmann [12] ha detto |
אַז ער װיל די ייִדן אין פּאַלעסטינאַ האָבן. | Che vuole gli Ebrei in Palestina. |
האָט זײַ געהײַסן אַקערנ זײען, | Ha detto loro di arare e seminare |
ער האָט זײַ דאָרטן גוט באַגראָבן. | E ce li ha seppelliti ben bene! [13] |
אָבער אונדזער חײמם, | Ma il nostro Chaimuccio, |
רומקאָװסקי חײם, | Chaim Rumkowski, |
ער געט אונדז יעדן טאָג שירײם: | Ci dà gli avanzi tutti i giorni: [14] |
אײַנער אַ שטוק ברױט, | A uno un pezzo di pane, |
און צװײַטן אַ שטוק פֿערד | All'altro un pezzo di carne di cavallo, [15] |
מע לײגט בײַ אם אױך טיף אין דרערד. | E ci spedisce tutti quanti in fondo all'inferno. [16] |
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װײַל ער איז אונדזער חײם, | Perché lui è il nostro Chaim, |
ער געט אונדז קלײַען, | Lui ci dà la crusca, |
ער געט אונדז גרױפּן, | Lui ci dà l'orzo, |
ער געט אונדז מן. | Lui ci dà la manna. |
פֿאַרצײַטנס האַבן די מידבר ייִדן געגעסן מן, | Un tempo gli ebrei nel deserto mangiarono la manna, |
הײַנט עסט שױן יעדער װײַב איר מאַן. | Ora ogni moglie si mangia il proprio marito. |
רומקאָװסקי חײם האָט גוט געטראַכט, | Chaim Rumkowski ci ha pensato bene, |
געאַרבעי שװער בײַ טאָג, בײַ נאַכט, | Ha lavorato duro giorno e notte, |
געמאַכט אַ געטאָ אין אַ דיעטאָ | Ha messo il ghetto a dieta |
אין ער שרײַט געװאַלד אַז ער איז געראַכט! | E grida, gevald!, che ha ragione. |
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דער דריטער חײם פֿון בית החײם, | Il terzo Chaim cimiteriale |
האָט מיט מלאך המװת אַ געט געשעפֿט געמאַכט: | Ha fatto un buon affare con l'angelo della morte: [17] |
עש זאָל אים צושטעלן מתים װאָס מער, | Gli fornirà sempre più morti, |
ער זאָל אים צושטעלן בײַ טאָג, בײַ נאַכט. | Glieli fornirà giorno e notte. |
האָט זיך דער מלאך המװת גענומען | E così l'angelo della morte |
צו דער אַרבעט שנעל | Si è messo al lavoro di buona lena, |
ער מאַכט פון יעדן גיבור אױ אַ תל: | E concia per le feste ogni eroe: |
ער מאַכט דאָס פֿלינק, | Lo fa in un batter d'occhio, |
ער מאַכט דאָס גוט, | Lo fa ammodino, |
ער מאַכט די גאַנצער געטאָ שװאַך און מיד. | E tutto il ghetto lo indebolisce e stanca. |
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װײַל ער איז אונדזער חײם, | Perché lui è il nostro Chaim, |
ער געט אונדז קלײַען, | Lui ci dà la crusca, |
ער געט אונדז גרױפּן, | Lui ci dà l'orzo, |
ער געט אונדז מן. | Lui ci dà la manna. |
פֿאַרצײַטנס האַבן די מידבר ייִדן געגעסן מן, | Un tempo gli ebrei nel deserto mangiarono la manna, |
הײַנט עסט שױן יעדער װײַב איר מאַן. | Ora ogni moglie si mangia il proprio marito. |
רומקאָװסקי חײם האָט גוט געטראַכט, | Chaim Rumkowski ci ha pensato bene, |
געאַרבעי שװער בײַ טאָג, בײַ נאַכט, | Ha lavorato duro giorno e notte, |
געמאַכט אַ געטאָ אין אַ דיעטאָ | Ha messo il ghetto a dieta |
אין ער שרײַט געװאַלד אַז ער איז געראַכט! | E grida, gevald!, che ha ragione. |
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אין אַ זומער טאָג, | In un giorno d'estate, |
געװײזן איז אַ טאָג אַ הײַסער, | Ed era un giorno caldo, |
גײט רומקאָװסקי אין דער גאַס, | Rumkowski se ne va per la strada, |
ער זעט דיך אױס װי אַ קײסער. | Ti sembra proprio un imperatore. |
אַ העלע אַנצוג, אױ, | Con un vestito chiaro, eh, |
און טונקעלע ברילן, | E occhiali scuri, |
פּאַליצײַ אַרום באַװאַכט. | La polizia lo scorta. |
איך זאָג אױך גאָר | E vi dico proprio, |
אונדזער קײסער האָט גראָר האָר, | Il nostro imperatore ha i capelli grigi, |
לעבן זאָל ער גאַנצע הונדערט יאָר! | Che possa vivere per cento anni! |
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װײַל ער איז אונדזער חײם, | Perché lui è il nostro Chaim, |
ער געט אונדז קלײַען, | Lui ci dà la crusca, |
ער געט אונדז גרױפּן, | Lui ci dà l'orzo, |
ער געט אונדז מן. | Lui ci dà la manna. |
פֿאַרצײַטנס האַבן די מידבר ייִדן געגעסן מן, | Un tempo gli ebrei nel deserto mangiarono la manna, |
הײַנט עסט שױן יעדער װײַב איר מאַן. | Ora ogni moglie si mangia il proprio marito. |
רומקאָװסקי חײם האָט גוט געטראַכט, | Chaim Rumkowski ci ha pensato bene, |
געאַרבעי שװער בײַ טאָג, בײַ נאַכט, | Ha lavorato duro giorno e notte, |
געמאַכט אַ געטאָ אין אַ דיעטאָ | Ha messo il ghetto a dieta |
אין ער שרײַט געװאַלד אַז ער איז געראַכט! | E grida, gevald!, che ha ragione. |
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רומקאָװסקי חײם, דער עלצטער ייִדע, | Chaim Rumkowsi, l'anziano degli Ebrei, |
איז אָנגעשטעלט בײָ די געסטאַפּאָ. | E' stato ingaggiato dalla Gestapo. |
מיר ייִדעלעך זײַנען זײַנע ברידער, | Noialtri ebreucci siamo i suoi fratelli, |
און ער פֿאַרזאָרגט אונדז די פּאַפּאָ. | E lui ci fornisce la pappatoria. |
ער מאַכט דיך נסים אױ, | Lui ogni giorno, eh, |
יעדן טאָג אַזױ, | Ti fa miracoli, tanti |
געװאַלד צו שרײַען, אױ, אױ, אױ, | Da farti urlare: Gevald!, eh, eh, eh, |
יעדער אײַנער פֿרײגט: | Ma ognuno poi ci ha da fare |
אַ צװײַטע שאלה, אױ, | Un'altra domanda, |
זאָגט ער חײם 'ס איז גוט אַזױ! | E Khayim dice che va bene lo stesso! |
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[2] Alla lettera: “Gli Ebrei (“ebreucci”) sono benedetti con Chaim” (il verbo bentshn “benedire” è un antichissimo prestito romanzo nello yiddish, che testimonia della sua primitiva formazione nella terra di frontiera franco-tedesca). Iniziano subito, qui, i continui e voluti doppi sensi sul nome di Rumkowski: Chaim significa “vita” in ebraico, ed è termine comune anche in yiddish accanto al germanismo lebn.
[3] E, infatti, qui chaim [khayim] è usato in senso proprio nell'espressione (interamente ebraica) dal significato di “avere potere di vita o di morte su tutti” (olam in ebraico significa propriamente “mondo”).
[4] Alla lettera, “Chaim dal/del cimitero”. Da notare che, in ebraico, il “cimitero” è la “casa della vita” (בית החײם ).
[5] Alla lettera, “Chaim Rumkowski col suo gran miracolo” (nes “miracolo” è ebraico).
[6] La comunissima esclamazione yiddish gevald! è stata lasciata non tradotta; alla lettera significa “forza, violenza” (ted. Gewalt).
[7] Il termine ebraico שאלה [shayle] indica propriamente la domanda di carattere rituale che si rivolge al rabbino (Rumkowski era un rabbino), ad esempio per stabilire se un cibo sia o meno kosher, o se una data cosa sia permessa il sabato.
[8] A costo di ripetersi, si fa notare che, nell'andamento amaramente ironico di questo testo, il verso ha il doppio senso di “Perché lui è la nostra vita”. Il fatto che nell'alfabeto ebraico non esistano maiuscole e minuscole acuisce il continuo doppio senso (le maiuscole nelle trascrizioni sono del tutto arbitrarie).
[9] O, come si direbbe comunemente, “è una manna dal cielo”. In questo modo, ironicamente, Rumkowski è equiparato a Dio stesso (fu Dio che, nella Bibbia, mandò la manna dal cielo al popolo di Israele che stava avvicinandosi al Monte Sinai per ricevere la Torah, Esodo 16.14-18).
[10] Si potrebbe intendere anche come gli “Ebrei abbandonati, derelitti” (lo stesso termine latino desertus ha il medesimo significato).
[11] Il doppio senso, altamente ironico, non è qui traducibile: il termine per “manna”, l'ebraico man, si scrive in grafia non vocalizzata [מן], ma è del tutto omofono con il termine yiddish (tedesco) per “uomo, marito”, man (scritto [מאַן]). Il popolo di Israele si sfamò con la “man” dal cielo mandata da Dio, nel ghetto invece la moglie si mangia il suo man dalla fame.
[12] Chaim Azriel Weizmann ( [in ebraico: חיים עזריאל ויצמן ] (1874-1952 , nato a Motal nell'odierna Bielorussia, è stato un eminente biochimico, leader sionista e primo presidente dello stato di Israele. Suo figlio, Ezer Weizmann, è stato pure presidente di Israele.
[13] Il fatto che Weizmann abbia “seppellito gli Ebrei in Palestina” è senz'altro una connotazione polemica antisionista. L'opposizione ebraica militante al sionismo aveva connotazioni resistenziali, che ben si esprimono in questo testo; lo stesso Rumkowski era un leader sionista.
[14] Nelle note alla traduzione inglese si avverte che il termine shrayim [shirayem] indicherebbe la “parte del significato” che un rabbino chassidico “lascia” ai suoi seguaci; ma qui il termine ha il significato di semplici “avanzi”. Da notare che il singolare del termine, [sheyres], oltre al comune significato di “resto, avanzo”, può indicare il “sopravvissuto all'Olocausto”.
[15] La carne di cavallo è impura per gli Ebrei (non è quindi kosher): gli Ebrei quindi hanno l'alternativa tra andare all'inferno mangiando un cibo proibito, oppure morire di fame.
[16] Qui l' “all'inferno” è espresso mediante una tipica espressione yiddish, [in drerd], propriamente la contrazione del dativo femminile [in der erd] “nella terra, sottoterra”.
[17] Nella cultura ebraica, l' “angelo della morte” [malekh hamoves] ha spesso la funzione del “babau”. Lo scrittore Israel Joshua Singer ricorda (ne “La pecora nera”) che tale espressione poteva persino indicare il controllore sui treni.