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Zdravíme vás, pane prasidente

Xindl X
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OriginalVersione italiana di Stanislava
ZDRAVÍME VÁS, PANE PRASIDENTELA SALUTIAMO, SIGNOR PRESIDENTE [1]
Jó letos na dušičky pěkná mela strhla se,
když prezident jako dycky kázal z Lán v rozhlase.
Když prezident mluví z Lán, a mluví zřejmě zlit,
tak co říká ten pán, nestačí se divit lid.
Ebbé, quest'anno, per il giorno dei morti, è successo un bel casino
quando il presidente, come sempre, predicava alla radio da Lány [2].
Quando il presidente parla da Lány – e parla evidentemente sbronzo –
il popolo non finisce di stupirsi di ciò che dice quel signore.
Letos dospěl k přesvědčení, že je zřejmě bžunda,
když prezident do rozhlasu řekne slovo *píp*.
Aby byla bžunda velká, tak že jí není rovno,
tak směle k slovu *píp* přidal ještě slovo *píp*.
Quest'anno si è convinto che è uno spasso
se il presidente dice alla radio la parola *beep* [3].
E affinché lo spasso fosse grande, senza pari,
alla parola *beep* ha aggiunto ardito anche la parola *beep* [4].
Příště prosím vypípněte toho staříka,
a to radši úplně všechno, co říká.
Vždyť každýmu v týhle republice bude líp,
když místo jeho proslovů uslyšíme jen *píp*.
La prossima volta, per piacere, fate il beep a quel vecchietto
e magari proprio su tutto quello che dice.
Tanto in questo paese staremo tutti meglio
se invece dei suoi sermoni sentiremo solo “beep”.
Letos byla překročena dobrých mravů míra,
když Miloš hájil režim svýho kámoše Vladimíra.
Říkal, že prej Pussy Riot nejsou politický vězni,
to proto, že jejich hudba jeho uším libě nezní.
Quest'anno è stato oltrepassato il limite dei buoni costumi
quando Miloš difendeva il regime del suo amichetto Vladimir.
Diceva che Pussy Riot non fossero prigioniere politiche,
e questo perché la loro musica non suona soave alle sue orecchie.
Že prej mu u nich vadí, že maj holky sprostý texty,
když však mluví sprostě on, tak je to zřejmě sexy.
A že v rámci sex appealu Miloš z řetězu se urval,
když přiložil jazyk k dílu, zněla éterem i *píp*.
A sentirlo, gli dà noia che le ragazze hanno testi volgari.
Quando però parla volgare lui, a quanto pare è sexy.
E visto che Miloš, per via del sex-appeal, si è scatenato,
ha impegnato la sua lingua, ed ecco che nell'etere echeggiava anche *beep* [5].
Příště prosím vypípněte toho staříka,
a to radši úplně všechno, co říká.
Vždyť každýmu v týhle republice bude líp,
když místo jeho proslovů uslyšíme jen *píp*.
La prossima volta, per piacere, fate il beep a quel vecchietto
e magari proprio su tutto quello che dice.
Tanto in questo paese staremo tutti meglio
se invece dei suoi sermoni sentiremo solo “beep”.
Poučení z této písně každý jistě tuší,
a to, že když mluví Miloš, je si lepší zacpat uši.
Nebudete potom muset křičet Mama mia!
až se jeho briskní humor bude linout z rádia.
Tutti sicuramente indovinano la morale di questa canzone:
quando parla Miloš, è meglio tapparsi le orecchie.
Non dovrete poi gridare Mamma mia!
quando il suo umorismo brusco si effonderà dalla radio.
A že neříká se *píp*, ale dámské přirození,
jaké další si jen z toho vzít máme ponaučení?
Snad že lepší doma sedět a louskat buráky,
nežli nechat do rádia mluvit takový *píp*… ale ne … sprosťáky!
E che non si dice *beep*, ma “genitali femminili”,
e poi che altro insegnamento dobbiamo trarre da questo?
Forse che è meglio starsene seduti in casa a sgranocchiare le noccioline,
piuttosto che lasciar parlare alla radio tali *beep* [6]
ma no... maleducati!
[1] In realtà qui non è la parola “presidente”, quella in ceco si scriverebbe “prezident”. La forma “prasident” è una creazione ad hoc, facendo assomigliare la prima parte della parola a “prase” - maiale.

[2] Hovory z Lán (Discorsi da Lány) era un programma radiofonico in cui il primo presidente cecoslovacco e ceco del dopo-regime Václav Havel commentava vari avvenimenti dell'attualità. Il suo successore Klaus non ha continuato la tradizione, a cui invece ha voluto riallacciarsi Zeman, il terzo presidente, forse sperando di poter recuperare il livello intellettuale e morale che avevano quelle trasmissioni ai tempi di Havel.

[3] Con “bžunda” - “divertimento, spasso” fa rima la parola “kunda” - letteralmente “fica”.

[4] Non poteva mancare la rima rovno – hovno, cioè “merda”, citando così un'altra parola dal discorso del presidente.

[5] La rima urval – kurva non è proprio precisa, ma ci si arriva bene lo stesso. “Kurva” – “puttana” è stato usato dal presidente in riferimento a Pussy Riot.

[6] E in finale Xindl X c'è andato giù pesante. Il penultimo verso – è meglio starsene seduti in casa a sgranocchiare le noccioline – è una citazione dalla canzone Buráky, tra l'altro presente in questo archivio con una mia traduzione un po' datata. Qui è stata usata chiaramente per insinuare la rima di “buráky” con “čuráky”, parola molto volgare che letteralmente significa “cazzo”, ma in riferimento a una persona è un offesa parecchio pesante. Quindi “meglio starsene a casa ecc. che far parlare alla radio tali teste di c...”, inutile poi la precisazione che l'autore intendeva dire “sprosťáky” - “maleducati”, “scostumati”, “persone volgari”, che fa sì rima anche quello, ma più forzata, e poi ormai il messaggio era arrivato.


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