All The Tea In India
Jennifer CuttingOriginale | Versione italiana di Moira Giusti |
ALL THE TEA IN INDIA From far away the planters came In rugged clippers ’cross the sea Those pale undaunted strangers With pictures of their foreign queen They came here from a sunless place As overlords to live To wrench from Mother India What she would freely give They brought the seeds from China The seeds of slavery From Assam Valley to Ceylon To sow the land with tea They marched us by the thousands Across the land of dust and heat With promises of better times And prosperity CHORUS Om Namah Shivayah Break the spell of this bad dream For all the tea in India We could not be free And many died along the road And many died along the road In building up their empire An empire built on weary bones We worked for sixteen hours a day To pluck and prune and hoe This half-lit world of leafy grey The only home we’ll ever know CHORUS These stains that darken all our hands These stains, born of poverty Are only with us this one life Unlike the stains of cruelty These Christian men looked on As the disease and hunger claimed our lives "That’s one less hungry mouth to feed" And they called us uncivilized | TUTTO IL TÈ DELL'INDIA Da lontano vennero i coloni dal mare su rozzi velieri Quei pallidi, intrepidi stranieri coi ritratti della loro regina straniera Venivano da un posto senza sole per vivere come signori per strappare alla Madre India tutto ciò che lei donava generosamente Portarono i semi dalla Cina i semi della schiavitù dalla valle di Assam a Ceylon per seminare campi di tè Marciarono a migliaia attraverso campi polverosi e aridi con promesse di tempi migliori e di prosperità Om Namah Shivayah Spezza per un momento questo brutto sogno per tutto il tè dell'India non potremo mai essere liberi E molti morirono lungo le strade e molti morirono lungo le strade costruendo il loro impero un impero costruito su ossa stanche Lavoravamo per 16 ore al giorno a raccogliere, potare e zappare in questo mondo di fronde grigie illuminato a metà l'unica casa che avremmo mai conosciuto Queste macchie che sporcano le nostre mani queste macchie nate dalla povertà ci appartengono solo in questa vita diversamente dalle macchie della crudeltà Questi cristiani stavano a guardare come la malattia e la fame reclamassero le nostre vite "C'è una bocca in meno da sfamare" e chiamavano noi incivili |