L'infanzia di Maria
Fabrizio De AndréOriginale | Versione spagnola di Santiago |
L'INFANZIA DI MARIA [...e Gioacchino disse: "Ecco che ha compiuto i tre anni! Portiamola perciò al Tempio del Signore perchè dobbiamo adempiere alla promessa..."] Forse fu all'ora terza, forse alla nona, cucito qualche giglio sul vestitino alla buona, forse fu per bisogno o peggio, per buon esempio, presero i tuoi tre anni e li portarono al tempio, presero i tuoi tre anni e li portarono al tempio. Non fu più il seno di Anna, fra le mura discrete, a consolare il pianto, a calmarti la sete; dicono fosse un angelo a raccontarti le ore, a misurarti il tempo fra cibo e Signore, a misurarti il tempo fra cibo e Signore. [...così Maria bambina visse nel tempio del Signore e la mano di un angelo le offriva il cibo...] Coro: Scioglie la neve al sole, ritorna l'acqua al mare, il vento e la stagione ritornano a giocare. Ma non per te, bambina, che nel tempio resti china, ma non per te, bambina, che nel tempio resti china. [...e quando raggiunse l'età dei dodici anni i sacerdoti si riunirono in consiglio e dissero: "Cosa faremo ora di lei perché non contamini il Tempio del Signore?"] E quando i sacerdoti ti rifiutarono alloggio, avevi dodici anni e nessuna colpa addosso; ma per i sacerdoti fu colpa il tuo maggio, la tua verginità che si tingeva di rosso, la tua verginità che si tingeva di rosso. E si vuol dar marito a chi non lo voleva, si batte la campagna, si fruga la via, "Popolo senza moglie, uomini d'ogni leva, del corpo di una vergine si fa lotteria, del corpo di una vergine si fa lotteria." [...allora gli araldi andarono per tutta la Giudea e risuonò la tromba e il popolo accorse...] Coro: Sciogli i capelli e guarda, già vengono! Guardala, guardala, scioglie i capelli, sono più lunghi dei nostri mantelli, guarda la pelle tenera, lieve, risplende il sole come la neve. Guarda le mani, guardale il viso, sembra venuta dal Paradiso, guarda le forme, la proporzione, sembra venuta per Tentazione. Guardala, guardala, scioglie i capelli, sono più lunghi dei nostri mantelli, guarda le mani, guardale il viso, sembra venuta dal Paradiso. Guardale gli occhi, guarda i capelli, guarda le mani, guardale il collo, guarda la carne, guarda il suo viso, guarda i capelli del paradiso. Guarda la carne, guardale il collo, sembra venuta dal suo sorriso, guardale gli occhi, guarda la neve, guarda la carne del Paradiso. [...e Zaccaria, il gran sacerdote, disse a Giuseppe: "La sorte ti ha affidato la vergine del Signore, abbine cura e custodiscila".] E fosti tu, Giuseppe, un reduce del passato, falegname per forza, padre per professione, a vederti assegnata, da un destino sgarbato, una figlia di più senza alcuna ragione, una bimba su cui non avevi intenzione. E mentre te ne vai, stanco di essere stanco, la bambina per mano, la tristezza di fianco, pensi: "Quei sacerdoti la diedero in sposa a dita troppo secche per chiudersi su una rosa, a un cuore troppo vecchio che ormai si riposa". Parlato: Secondo l'ordine ricevuto, Giuseppe portò la bambina nella propria casa e subito se ne partì per dei lavori che lo attendevano fuori dalla Giudea. Rimase lontano quattro anni. | LA INFANCIA DE MARÍA Quizás fue a la hora tercia, quizás a la nona, cosidos sobre el vestidito algunos lirios a la buena, fue quizás por necesidad, o peor, por buen ejemplo tomaron tus tres años y los llevaron al templo tomaron tus tres años y los llevaron al templo. No fue ya el pecho de Ana, entre los muros discretos, el que consoló tu llanto, el que te calmó la sed dicen que fue un ángel a contarte las horas a medirte el tiempo entre comida y Señor a medirte el tiempo entre comida y Señor. Coro: Se funde la nieve al sol, regresa el agua al mar el viento y la estación vuelven a jugar más no para ti, niña, que en el templo quedas reclinada más no para ti, niña, que en el templo quedas reclinada. Y cuando los sacerdotes te negaron alojamiento tenías doce años y ninguna culpa encima pero para los sacerdotes tuvo culpa tu mayo tu virginidad que se teñía de rojo tu virginidad que se teñía de rojo. Y se quiso dar marido a quien no lo quería se busca en el campo, se hurga en el camino: "pueblo sin esposa, hombres de todas las quintas el cuerpo de una virgen se rifa en lotería el cuerpo de una virgen se rifa en lotería. Coro: Suelta los cabellos y mira, ya vienen... Mírala, mírala, se suelta el cabello es más largo que nuestras capas mira la piel, llega la niebla resplandece el sol como la nieve mira las manos, mírale el rostro parece venida del paraíso mira las formas, la proporción parece venida para tentar. Mírala, mírala, se suelta el cabello es más largo que nuestras capas mira las manos, mírale el rostro parece venida del paraíso mírale los ojos, mira el cabello mira las manos, mírale el cuello mira la carne, mira su rostro mira el cabello del paraíso mira la carne, mírale el cuello parece venida de su sonrisa mírale los ojos, mira la nieve mira la carne del paraíso. Y fuiste tú José, un reducto del pasado carpintero a la fuerza, padre de profesión al que te viste asignada por un destino grosero una hija de más sin razón alguna una niña sobre la cual no albergabas intenciones. Y mientras te vas cansado de estar cansado la niña de la mano, la tristeza de lado piensas: "Aquellos sacerdotes la dieron como esposa a dedos demasiados secos para cerrarse sobre una rosa a un corazón demasiado viejo que ahora descansa". Narrador: Según la orden recibida José llevó a la niña a su propia casa y enseguida se fue para realizar unos trabajos que lo esperaban fuera de Judea. Permaneció alejado cuatro años. |