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La rose, la bouteille et la poignée de mains

Georges Brassens
Pagina della canzone con tutte le versioni


La versione italiana di Beppe Chierici.
LA ROSA, LA BOTTIGLIA E LA STRETTA DI MANOLA ROSA, LA BOTTIGLIA E LA STRETTA DI MANO
Quella rosa era scivolata via
dalla corona che un eroe rincoglionito
portava al monumento ai caduti.
Siccome tutti alzavan gli occhi
per guardare l'alzabandiera,
io la raccolsi senza rimorsi.
Codesta rosa si staccò dalla corona che un eroe
portava al monumento ai morti.
E mentre tutti erano assorti ad ammirar l'alzabandiera,
senza timor la raccattai.
E mi rincamminai andando a cercare
un po' a casaccio una camicetta da infiorare,
ché una delle peggiori perversioni al mondo
è di serbare una rosa solo per sé.
E ripresi il cammino per andare a cercare
con un po' di fortuna, un seno da infiorare.
Perché a 'sto mondo perversion peggior non c'è
che di tenere una rosa solo per sé.
La prima a cui la offersi
si rigirò con disprezzo,
la seconda scappò via, e ancora
sta correndo gridando: Aiuto!
E se la terza m'ha tirato
un'ombrellata sul naso,
la quarta, peggio ancora,
si mise in cerca d'un poliziotto.
La prima a cui dissi: “La vuoi?”, mi disse: “Fatti i cazzi tuoi!”
L'altra, che non era una suora, girò sui tacchi e corre ancora.
E se la terza mi menò con il suo ombrello e mi sputò,
la quarta poi, senza esitare, un poliziotto andò a cercare.
Perché oggigiorno, che follia,
non si può certo infiorare una
senza essere un balordo,
siam veramente caduti in basso.
E quel povero bocciolo
di rosa ha adornato la giacca
d'un qualche commissario:
che orrore!
Perché oggigiorno tu non puoi senza passare troppi guai
offrire un fiore a chi tu vuoi, tutto va in merda oramai.
E quella rosa rifiutata andò a fiorire l'inferriata
d'una finestra di prigione: che delusione!
Quella bottiglia era caduta
dalla tonaca di un prete
che usciva di messa briaco morto.
Una bottiglia d'un gran vino
millesimato, benedetto, divino,
e la raccolsi senza rimorsi.
Questa bottiglia saltò fuori dalla tonaca d'un prete
mentre saliva sul tranvài.
Vino d'annata, vino fino, benedetto e divino,
senza timor la raccattai.
E mi rincamminai cercando speranzoso
una bella gola secca che mi aiutasse a berla,
ché una delle peggiori perversioni al mondo
è serbare del vino benedetto solo per sé.
E ripresi il cammino fiducioso di trovare
un'altra gola secca con cui poter brindare
Perché a 'sto mondo perversion peggior non c'è
che di tenere un buon vino solo per sé.
Il primo rifiutò il mio bicchiere
guardandomi severo di sbieco,
il secondo mi ha detto a presa di culo
di andare a smaltire da un'altra parte.
E se il terzo, senza pensarci un attimo
mi ha buttato il nettare in faccia,
il quarto, peggio ancora,
si mise in cerca di un poliziotto.
Il primo a cui offrii da bere rifiutò il mio bicchiere,
mentre il secondo mi squadrò e un accidenti mi mandò,
e se il terzo s'indignò e il vino in faccia mi gettò
il quarto poi, senza esitare, un poliziotto andò a cercare.
Perché oggigiorno, che follia,
non si può certo trincare con uno
senza essere un balordo,
siam veramente caduti in basso.
E con quella boccia di gran vino
millesimato, benedetto, divino,
ci si son sciacquati il becco gli sbirri,
un vero scandalo!
Perché oggigiorno più non puoi senza passare troppi guai
offrir da bere a chi tu vuoi, tutto va in merda oramai.
E la bottiglia di buon vino benedetto e divino
invecchierà al commissariato: dio che peccato!
Quella povera stretta di mano
giaceva in strada, dimenticata
da due amici incazzati a morte.
Era un po' sconcertata
e se ne stava là nel fosso,
io la raccolsi senza rimorso.
Abbandonata sul pavé giaceva una stretta di mano
di due amici ormai nemici.
E se ne stava lì avvilita, sputtanata, immiserita,
senza timor la raccattai.
E mi rincamminai con tutta l'intenzione
di fare circolare la virile effusione,
ché una delle peggiori perversioni al mondo
è serbare una stretta di mano solo per sé.
E ripresi il cammino con la ferma intenzione
di fare circolare la virile effusione,
perché a 'sto mondo perversion peggior non c'è
che di tener strette di mano solo per sé.
Il primo m'ha detto, Fuori dai coglioni!
Avrei paura di sporcarmi i guanti,
il secondo, con fare devoto,
m'ha dato cinque euro, tanto eran falsi.
E se il terzo, uno screanzato,
m'ha sputato sulla mano tesa,
il quarto, peggio ancora,
si mise in cerca di un poliziotto.
Dal primo al quale io la tesi “Vaffanculo!” io mi presi,
l'altro, con fare da beghina, ci mise su la monetina,
e se il terzo s'incazzò e nella mano mi sputò,
il quarto poi, senza esitare, un poliziotto andò a cercare.
Perché oggigiorno, che follia,
non si può stringere la mano a uno
senza essere un balordo,
siam veramente caduti in basso.
E la povera stretta di mano,
vittima d'un destino inumano
ha terminato la sua carriera
agli oggetti smarriti!
Perché oggigiorno più non puoi senza passare troppi guai
stringer la mano a chi tu vuoi, tutto va in merda oramai.
E anche la stretta di mano, che destino disumano,
terminerà la sua carriera chiusa in galera!


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