Lingua   

Noël

Gaston Couté
Pagina della canzone con tutte le versioni


OriginaleTraduzione italiana / Traduction italienne / Italian translation...
NOËLNATALE
  
Noël ! Noël ! Voici la nuitNatale! Natale! Ecco arrivata
Où naquit autrefois CeluiLa notte in cui nacque Colui
Qui devait délivrer les hommes :Che doveva liberar l'umanità :
Noël ! Noël ! des hommes sontNatale! Natale! A quest'ora
A cette heure même en prison,C'è però gente che sta in prigione,
Noël ! à l'époque où nous sommes !Natale! All'epoca in cui siamo !
  
Noël ! Noël ! Sous les cieux blancsNatale! Natale! Sotto i bianchi cieli
Descendit voilà deux mille ansDiscese, or fanno duemila anni
Le blond enfançon de Judée,Il biondo rampollo di Giudea
Sous le règne du Renégat (*)Sotto il regno del Rinnegato.
Noël ! Noël ! des gens sont làNatale! Natale! C'è gente rinchiusa
Pour avoir émis une idée !Per avere espresso un'idea!
  
Noël ! Noël ! Les carillonsNatale! Natale! Gli scampanìi
Dégringolent en tourbillonsPrecipitano vorticosamente
Du haut des vieux clochers qui vibrent ;Dai vecchi campanili che vibrano ;
Noël ! Noël ! Cloches sonnez :Natale! Natale! Sonate, campane :
Nos amis sont emprisonnés,I nostri amici sono incarcerati,
Et nous, sommes-nous bien plus libres ?E noialtri, siamo forse più liberi?
  
Noël ! Noël ! Parmi la nuit,Natale! Natale! Nel mezzo della notte,
Sonnez les cloches d'aujourd'huiSonate, campane d'oggigiorno,
Pour étouffer le bruit des crimes,Per soffocare il rumore dei crimini,
Et sonnez encore une foisE poi risonate ancora,
Pour qu'on n'entende pas les voixPerché non si senta la voce
De tous ceux-là que l'on opprime !Di tutti gli oppressi!
  
Noël ! Noël ! Les travailleursNatale! Natale! I lavoratori
Ne comptent plus sur ce SauveurNon contano più su quel Salvatore
Qui descendit sous les cieux blêmes ;Che discese sotto i pallidi cieli ;
Noël ! le peuple exaspéréNatale! Il popolo esasperato,
Las de souffrir et d'espérer :Stanco di soffrire e sperare,
Songe à se délivrer soi-même !Sogna di liberarsi da solo !
Nota

(*) Il “rinnegato” in questione è il solito Aristide Briand (1862-1932), presidente del consiglio dei ministri dal 1909 al 1911 (e poi molte altre volte in seguito, fino al 1929), il quale, prima di fare carriera, era molto vicino al sindacalismo rivoluzionario (un vero radicale duro e puro, fautore dello sciopero generale ad oltranza. Poi passò ai socialisti ma già nel 1904 diede le dimissioni dalla carica di segretario di quel Partito. Da quel momento andò sempre più convergendo verso il centro e osteggiò sempre più duramente – e militarmente – l’esercizio di quel diritto di sciopero di cui era stato teorico e fautore fino a qualche anno prima. Durante la Grande Guerra fu sia primo ministro che ministro degli esteri, molto vicino ai vertici militari e in perenne contrasto con il grande rivale Clemenceau: se le davano ogni giorno di santa ragione nei salotti parigini, mentre nelle trincee della Somme i “poilus” crepavano a decine di migliaia…


Pagina della canzone con tutte le versioni

Pagina principale CCG


hosted by inventati.org