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Der schlimmste Feind

Kurt Tucholsky
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OriginalVersione italiana di Francesco Mazzocchi
DER SCHLIMMSTE FEINDDER SCHLIMMSTE FEIND
Für Ernst Toller
IL NEMICO PEGGIORE
Per Ernst Toller
Der schlimmste Feind, den der Arbeiter hat,
das sind nicht die Soldaten;
es ist auch nicht der Rat der Stadt,
nicht Bergherrn, nicht Prälaten.
Sein schlimmster Feind steht schlau und klein
in seinen eignen Reihn.
Il nemico peggiore che il lavoratore ha,
non sono i soldati;
non è nemmeno il consiglio della città,
non proprietari minerari, non prelati.
Il suo nemico peggiore sta furbo e piccolo
nelle sue proprie fila.
Wer etwas diskutieren kann,
wer einmal Marx gelesen,
der hält sich schon für einen Mann
und für ein höheres Wesen.
Der ragt um einen Daumen klein
aus seinen eignen Reihn.
Chi può discutere qualcosa,
chi ha letto una volta Marx,
quello si crede già un uomo
ed un essere superiore.
Quello sale di un piccolo pollice
dalle sue proprie fila.
Der weiß nichts mehr von Klassenkampf
und nichts von Revolutionen;
der hat vor Streiken allen Dampf
und Furcht vor blauen Bohnen.
Der will nur in den Reichstag hinein
aus seinen eignen Reihn.
Quello non sa niente di più di lotta di classe
e niente di rivoluzioni;
quello ha fifa matta di scioperi
e paura di pallottole.
Quello vuole solo entrare nel Reichstag
dalle sue proprie fila.
Klopft dem noch ein Regierungsrat
auf die Schulter: »Na, mein Lieber ... «,
dann vergißt er das ganze Proletariat –
das ist das schlimmste Kaliber.
Kein Gutsbesitzer ist so gemein
wie der aus den eignen Reihn.
Se ora un consigliere di seconda classe gli batte
sulla spalla: «No, caro mio...»,
lui si dimentica tutto il proletariato –
questo è il calibro peggiore.
Nessun proprietario terriero è così meschino
come chi viene dalle proprie fila.
Paßt Obacht!
Da steht euer Feind,
der euch hundertmal verraten!
Den Bonzen loben gern vereint
Nationale und Demokraten.
Freiheit? Erlösung? Gute Nacht.
Ihr seid um die Frucht eures Leidens gebracht.
Das macht: Ihr konntet euch nicht befrein
von dem Feind aus den eignen Reihn.
Fate attenzione!
Lì sta il vostro nemico,
il cento volte vostro traditore!
Volentieri riunito a lodare i bonzi
nazionali e democratici.
Libertà? Liberazione? Buona notte.
Verrete derubati del frutto della vostra sofferenza.
Così succede: voi non potete liberarvi
del nemico dalle proprie fila.


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